Riguardo ai personaggi mi sono piaciute molto le accurate descrizioni che l'autrice dedica loro. Mi è piaciuto poi il fatto che la storia venga raccontata dal punto di vista di una bambina, la quale vede la guerra a modo suo, quasi come la normalità poichè c'è nata. La scrittrice racconta la sua adolescenza sotto le bombe, le quali piovono dal cielo di Beirut e il suo tono non è mai triste o catastrofico. Dentro tanta negatività splende una luce di speranza. Un'altra cosa che mi è piaciuta il fatto che un tema cosi' importante venga reso tramite un fumetto, il quale lo rende più adatto e meno pesante a lettori giovani.

Niente non mi è piaciuto.

Una musica che infonda speranza, voglia di vivere, ma anche felicità.

A chi ha voglia di sapere cose serie senza impiegare troppo tempo nel leggere. Non è uno di quei lunghissimi romanzi ma, allo stesso modo, ha un significato profondo.

"Morire, partire, ritornare". Questa è la frase che mi è piaciuta di più ed è la frase simbolo di questo racconto poichè sintetizza il vivere quotidiano di ciascun cittadino libanese durante la guerra civile negli anni '80.

Non mi è venuto in mente nulla.
Ogni libro trasmette un'immagine unica.

Mi è piaciuto il fatto che l'autrice sia riuscita a rendere un tema difficile come la guerra con un linguaggio adatto a tutte le età

Non mi è piaciuto il fatto che tutto il libro sia in bianco e nero

"La Morte" di Fabrizio de Andrè all'inizio e una musica più felice alla fine

Lo consiglio a tutte le persone

Partire tornare,questo è il gioco delle rondini

Non mi è venuto in mente nessun libro ecc. leggevo

Mi é piaciuto molto il percorso che sono costretti a fare per arrivare dai genitori che, poiché molto articolato, mi ha fatto un pò ridere.

Non mi é piaciuta la storia che riguarda Ernest che, dopo la morte del fratello Victor, rimane isolato a tal punto che gioca da solo e durante il racconto mi ha rattristato.

La colonna sonora de "La vita é bella" un film diretto da Roberto Benigni.

Io lo consiglio a tutti coloro a cui piace scoprire cosa si nasconde dietro un paese che forse un tempo, a volte anche non molto lontano, era diverso da come é ora, quindi sapere anche come e perché un paese sia cambiato.

Morire, partire, tornare é il gioco delle rondini.
Questo é il destino del popolo libanese, costretto a migrare a causa dei continui bombardamenti.

Questo libro mi ha fatto venire in mente il film "La vita é bella" con Roberto Benigni che interpreta il membro di una famiglia ebrea catturata dai tedeschi e rinchiusa in un campo di concentramento, nel quale Benigni rassicura il figlio dicendogli che era tutto un gioco.
Ebbene, proprio questa analogia del voler rassicurare il proprio figlio pur di tenerlo al sicuro (il padre dice al figlio che é tutto un gico nel film e i genitori chiamano i figli a casa per rassicurarli dicendo che sarebbero tornati presto nel libro) mi ha fatto venire in mente questo film meraviglioso.

Mi è piaciuto il contenuto della storia, perchè è il racconto di una ragazza che ha vissuto la guerra da bambina.

L'unica cosa che non mi è piaciuta molto è stato l'utilizzo del fumetto per raccontare la storia.

metterei una colonna sonora drammatica, ma non saprei dire il nome di una musica che attribuirei a questa storia.

lo consiglio a una persona che ama i racconti di vita e i fumetti come per esempio mia madre o alcuni miei amici.

la frase che mi è piaciuta di più è stata: "morire partire tornare è il gioco delle rondini".

mi è venuto in mente il diario di Anne Frank perchè,
anche se trattano di due storie e periodi diversi, raccontano entrambi l'infanzia di una ragazza che ha vissuto la guerra.

Mi è piaciuto il fatto che è stato scritto a fumetti, perchè in questo modo la lettura diventa meno pesante e più piacevole. Inoltre mi sono piaciute le figure in bianco e nero, perchè questi colori ricordano guerra.

L'unica cosa che non mi è piaciuta è la lunghezza del libro, perchè è molto breve e speravo che la storia durasse un po' di più.

Come colonna sonora metterei una musica orientale come ad esempio "Samuel Goldberg e Schmuyle" di Mussorgski.

Lo consiglio a tutti coloro che non sanno com'è la vita durante una guerra.

"Morire partire tornare questo è il gioco delle rondini"

Un libro che mi è venuto in mente mentre leggevo questo fumetto è "Mille splendi soli" di Khaled Hosseini, perchè anche in questo romanzo si racconta di come è dura la vita durante una guerra.

Mi è piaciuto il modo in cui l'autore ha reso una storia drammatica, comprensibile e alla portata di tutti.

Non ho trovato nessun aspetto che non mi è piaciuto.

Metterei come colonna sonora una musica classica che inizia in modo impetuosa e termina , invece , in modo più lento e melodico.

Lo consiglio a persone sensibili e capaci di capire i problemi degli altri, ma allo stesso tempo consiglio di leggerlo a chi invece non si interessa ai disagi che colpiscono gli altri, in modo tale da farli riflettere e uscire dal proprio egoismo.

" Partire tornare morire questo è il gioco delle rondini."

Collegeherei a questo un'altro libro : "Mio papà scrive la guerra", Perchè come Il gioco delle rondini , è una storia di guerra narrata da una bambina, anche questo è un libro adatto ai ragazzi e ai più piccoli.

mi è piaciuto molto il modo semplice con cui è stato scritto il libro, con un linguaggio comprensibile a tutti. mi è piaciuto anche il rapporto che c'è tra tutti gli abitanti del palazzo: tutti si rifugiano in una stanza e cominciano a parlare tra di loro , e come sono pronti ad uscire e affrontare la morte per salvare i loro coinquilini.

non c'è niente di particolare che non mi è piaciuto.

come colonna sonora metterei la canzone: " we've had enought" di Micheal Jackson

lo consiglierei a persone che vogliono sapere cosa hanno passato le persone durante la guerra, ma soprattutto ciò che pensavano i bambini di ciò che stava accadendo;

morire, partire, tornare: è il gioco delle rondini

" il bambino con il piagiama a righe" di John Boyne
perchè anche se tratta un altra guerra, è sempre una guerra vista dal punto di vista dei ragazzi, dei bambini: bambini troppo piccoli per capire realmente cosa sta succedendo.

mi è piaciuto lo stile del libro cioè descrivere senza tante parole ma con figure(che riempiono letteralmente il libro)

credo non mi sia piaciuta la troppa abbondanza di figure, in più bianche e nere.

il sottofondo di bombe che cadono dal cielo

a chi non piace leggere perchè ce n'è veramente poco

con sonia,lena e farah, ha cresciuto tre generazioni di donne

mi è venuto in mente un quadro che ho in casa perchè ha lo stesso stile fumettisco del libro e il tema del quadro è la guerra

Mi è piaciuto tutto il libro in sè. I disegni sono molto belli e,non essendo colorati, l'attenzione ricade molto su quello che rappresentano. La storia, anche se breve, mi ha coinvolta molto e mi ha anche fatto capire come può essere la vita quando si è in guerra.

L'unica cosa che non mi è piaciuta è il fatto che il racconto sia stato breve.

Non so che tipo di musica metterei. So però che deve essere una canzone timorosa che mette suspance e che finisce con una melodia dolce, piena di speranza.

Lo consiglio a tutti coloro che si interessano di quello ceh succede in tempi di guerra e che amano anche le storie a lieto fine come questa.

La frase che mi è piaciuta di più è : " Di fronte, i lampioni, impassibili, facevano una smorfia al vuoto."

Ad essere sincera, ero così presa dalle vicende della storia che non mi sono venuti in mente altri film o libri collegabili. Però forse un libro che tratta sempre il tema della guerra e che quindi potrebbe essere collegato è " Il bambino con il pigiama al righe".

A me è piaciuto veramente molto il fatto che, nel momento in cui i due fratelli si ritrovano nella loro casa da soli ad aspettare i genitori, mi sono un po' immedesimato, avendo un fratello più piccolo che ha paura di allontanarsi, anche per poco, dai nostri genitori e ho provato le senzazioni che in quel momento provavano anche loro.

La cosa che non mi è piaciuto tanto è stato lo stile del disegno: ad esempio la ricorrenza, in tutto il libro, dello sfondo nero delle vignette.

Non conosco musiche che potrebbero associarsi a questo libro.

Lo consiglerei ad una persona che bene o male sia aggiornato su ciò che succede al di fuori dell'Italia e che provi interesse per i vari fatti degli altri paesi.

Non ho trovato una frase che mi sia piaciuta più di tutte; in realtà la cosa che mi ha lasciato pensare per un lasso di tempo abbastanza lungo è l\'immagine di Beirut e il punto in cui i due fratelli ed il resto del palazzo possono vivere relativamente tranquilli.

Leggendo questo fumetto mi è venuto in mente un altro fumetto intitolato "Dago", che con la storia in questione non ha nulla di simile ma lo stile del disegno è molto simile.
Mi è venuto in mente anche un film che abbiamo visto a scuola, sempre per la tipologia di disegno, "Persepolis".

Mi è molto piaciuta la trama del libro: il racconto di un triste episodio riguardante una guerra civile raccontato dagli occhi di due bambini.

Non mi è piaciuto il fatto che il libro sia a fumetti, poiché, la presenza delle immagini impedisce al lettore di potersi fare una propria idea dello scenario.

Sicuramente metterei come sottofondo una musica dalla melodia triste, che accompagni al meglio gli episodi del libro.

Consiglio questo libro a chiunque, poiché è un libro molto facile da leggere e poco impegnativo.

"morire partire tornare è il gioco delle rondini".

Non mi sono venuti in mente altri fumetti, poiché, al contrario di questi, il libro tratta di un tema che non possiamo facilmente trovare leggendo un fumetto.

L'ingrediente che mi ha entusiasmato è stato la psicologia dei personaggi, così vivaci e carismatici, che ,nonostante il "brutto gioco della guerra",non perdono la gioia di vivere e continuano a essere una grande famiglia unita ,aiutandosi a vicenda e trovando spazio per l'allegria e il buon umore.Inoltre considero le illustrazioni adatte al contesto: i disegni infantili , dettagliati e con un pizzico di ironia fanno perfettamente da cornice alle vivide sensazioni di una bambina.

Mi è piaciuto tutto.

A questo libro assocerei le canzoni popolari libanesi, che sono spesso canticchiate dalla protagonista e dal suo fratellino e "When you're gone" di Avril Lavigne.

Consiglierei questo libro a chiunque: a bambini,per fare conprendere loro che esistono altre realtà,che purtroppo non sono sempre felici, e adulti,per infondere in loro quell'allegria e spensieratezza di bambino.

\"Nei quartieri attorno alla linea di demarcazione,muri di sacchi di sabbia amputano le strade. Dei container,presi dai moli del porto abbandonato ,sono disposti di traverso nei vicoli per proteggere gli abitanti dai proiettil dei cecchini. I palazzi sono protetti da muri di blocchi di calcestruzzo e barili metallici. All\'interno di ognuno di questi settori isolati,la vita si organizza in funzione dei cessate il fuoco.\"

Leggendo il libro,mi è venuta in mente un'altra novel-story autobiografica : quella di Marjane Satrapi, anch'essa ambientata in una difficile realtà sociale e politica,in cui la protagoniosta è costretta a lasciarsi alle spalle la sua terra natale. A proposito dell'abbandono del proprio paese,ho notato punti in comune con il capolavoro di Uhlman "L'amico ritrovato",in cui il giovane protagonista con la sua famiglia,per fuggire all'antisemitismo messo in atto dalla politica nazista,lascia la Germania e la sua vecchia vita. Con il tema della desolazione della guerra mi è venuto in mente il poema di Elliot "The waste land".

questo libro mi è piaciuto perchè sono appasionato di storia , di libri di storia e soprattutto le guerre vedi la seconda guerra mondiale,ma sono appasionato anche di libri di manfredi (storici)come l'ultima legione ,palladion,lo scudo di talos e altri.

direi che dato che mi piacciono i libri storici mi è piaciuto tutto.

non saprei , ma forse musica classica.

A una persona dal carattere forte e non a lettori di tutte le età perchè è un libro pesante che parla di guerra.

non saprei come ho detto precedentemente il libro mi è piaciuto tutto comprese le frasi

non so non ho letto altri libri riguardanti la guerra civile di Beirut e non ho neanche visto film somiglianti al "Gioco delle rondini".

mi è piaciuto più che altro perchè non mi aspettavo fosse così bello. il fatto che fosse a fumetti mi ha aiutato a finire più in fretta, ma anche il fatto che la storia era bella e sullo sfondo c'era qualcosa di forte, come la guerra, ma con l'aggiunta di vari personaggi.
mi è piaciuto anche il fatto che raccontava la vita di altri personaggi, che si aggiungono durante la storia.

sinceramente mi è piaciuta talmente tanto che non ho trovato niente di brutto. uno di quei fumetti da non perdere, soprattutto se è un compito.

una musica allegra anche se c'è la guerra, perchè la storia al suo interno è una storia allegra, con pezzi un po' tristi, ma in generale, penso che ci starebbe bene una musica leggero.

non saprei, perchè io non sono una persona che legge fumetti così ma mi è piaciuto molto, forse alle persone a cui piace leggere fumetti, o a cui piace leggere cose leggere, ma con contenuto.

"tempo dopo, venimmo a sapere che Victor era stato ucciso un mercoledì pomeriggio"

non mi viene in mente niente.

Mi è piaciuto molto il personaggio chucri perchè è un uomo che nonostante il suo difficile e triste passato,è andato avanti. Continua ad affrontare la sua vita con serenità. E' un uomo altruista e si preoccupa per i due bambini e i loro genitori.
I lsecondo personaggio che mi piace è Ernest,che però non supera il passato,infatti in ricordo del fratello,ogni mercoledì (il giorno della morte di Victor) innaffia le sue piante. E' però un uomo molto simpatico,colto e responsabile. Una delle situazioni che ho trovato molto belle è quando la signora Anhala cucina un dolce. Questo dimostra che vi sono anche momenti piacevoli in un paese che deve convivere giorno per giorno con la guerra. Un altro esempio è quando i bambini cantano una canzone. Sono situazione che ti lasciano un sorriso sulle labbra. Lo stile è molto semplice,è a fumetti. Il libro è stato facilmente comprensibile e leggibile.

Non mi è piaciuto il personaggio di Khald perchè è un uomo ripetitivo. Parla moltro dei liquori,visto che n'è esperto,però così annoia il lettore. Una situazione poco piacevole è avvenuta quando Chucri riesce per la seconda volta a cercare la famiglia. Non mi è piaciuto nemmeno l'inizio del libro,lo trovo noioso.

La colonna sonora che metteri è " My heart will go on" di Celine Dion. Metterei solo però il ritmo senza le parole.

Lo consiglio a una persona che vuole sapere a grandi linee come le persone,durante la guerra,affrontano la giornata.

"morire,partire,tornare:è il gioco delle rondini"

Per me è difficile rispondere a questa domanda visto che questo libro è già a fumetti. L'unica che immagine che potrei collegare è l'immagine Chucri che sta cercando disperatamente i genitori della protagonista.

Mi è piaciuto che questo libro ti coinvolge così tanto da farti sentire parte della storia.
È bello il modo in cui l'autrice espone i fatti accaduti facendo trapelare tutte le emozioni da lei provate.
La descrizione che viene fatta della vita di ogni personaggio è strepitosa e molto utile per la comprensione generale della vicenda.

La crudeltà della società libanese in tempo di guerra mi ha lasciata inorridita. Il fatto che anche le persone innocenti debbano pagare è orribile e ingiusto.

" Zombie " dei Cranberries

Io lo consiglio alle persone a cui piace la storia contemporanea, alle quali sta a cuore la situazione in cui vive la popolazione del resto del mondo.

" Mourir partir revenir c'est le jen des hirondelles " ovvero " morire partire tornare è il gioco delle rondini ".

Mentre leggevo questo libro mi sono venute in mente immagini di bambini nei quali occhi si possono leggere dolore e tristezza che ho visto su internet durante una ricerca sullo sfruttamento minorile. Le assocerei perchè mi hanno trasmesso le stesse emozioni del testo.

Mi è piaciuto perché tratta l’argomento con semplicità ma anche in modo incisivo e intenso.

La prima volta che lo visto mi è sembrato un CHIK-BOOK data la copertina rosa ma leggendolo ho capito che non si trattava di quel genere.

Tennesse di Hans Zimmer nei momenti dei bombardamenti e nel momento in cui cucinano. Nel momento in cui fanno il bagno e nel momento in cui Ernest narra le storie metterei il “Concerto in la minore" di Vivaldi.

Lo consiglio a una fascia di lettori che varia dai 12 ai 15 anni perché se i lettori fossero più piccoli non capirebbero e ai più grandi forse sembrerebbe troppo semplice.

\"Per me la guerra ha rappresentato la normalità. Io ci sono nata, dentro la guerra, la sua fine, paradossalmente, ha significato per me la fine dell’innocenza.\"

Lo collegherei alla vita che conduceva Anna Frank prima di essere trovata ( ascoltare la radio , cucinare, pulire le fragole..).

Nella graphic novel "il gioco delle rondini" mi è piaciuta molto la storia, che racconta l'infanzia di una bambina libanese, in una notte nell'attesa che i suoi genitori ritornino sani e salvi a casa, e che alla fine è costretta , come il resto del suo popolo, a migrare a causa dei continui bombardamenti. Mi è piaciuta perchè sono curiosa di conoscere le realtà, spesso difficili, diverse da quelle a cui siamo abituati. Mi piace anche come con questo libro l'autrice paragona i continui spostamenti di questo popolo al "gioco delle rondini". Mi piacciono molto i disegni di questa storia a fumetti, perchè sono in bianco e nero, stilizzati e perchè l'autrice dà molta importanza, oltre che alle parole, agli sguardi e ai gesti dei personaggi; le immagini trasmettono anche un senso di inquietudine e di attesa.

Non c'è nessun elemento di questo libro che non mi è piaciuto, anche se ho riscontrato alcune difficoltà nella comprensione.

Come colonna sonora di questo libro sceglierei la conzone dei Pink Floyd "If", perchè è dolce ma struggente, proprio come la storia.

Penso che questo libro non sia adatto a tutti, ma soltanto a chi apprezza i racconti che fanno riflettere. L'immaginazione del lettore non si ferma a quello che c'è scritto, perchè proprio le poche parole utilizzate, paradossalmente ti portano alla mente immagini ricche di dettagli sullo stato d'animo dei personaggi e sull'atmosfera del racconto.

Mi ha colpito molto quando, nel libro, si parla della situazione in città, della paura ad uscire di casa..."Per attraversare la linea di demarcazione da una zona all'altra, gli automobilisti dovevano usare dei passaggi sorvegliati da posti di blocco armati. Le persone potevano essere arrestate, rapite o assasinate semplicemente per la loro appartenenza religiosa, che all' epoca era segnata sulla carta d'identità" Mi ha colpito come un'azione quotidiana potesse avere dei risvolti così drammatici.

Collegherei questo libro a un film d'animazione del 2007: "Persepolis". Secondo me "il gioco delle rondini" e "Persepolis" sono vicini sia nella forma, sia nel contenuto. Infatti in entrambi la storia è fatta da fumetti in bianco e nero e sono un'autobiografia dell'autrice di una parte difficile e paurosa dell'infanzia.

Un fumetto autobiografico, che in modo affascinante, racconta una notte passata sotto i bombardamenti, che fa riflettere e che porta il lettore ad immedesimarsi e a vivere una nuova esperienza. Una storia straordinaria vista dagli occhi di una bambina che non conosce altro che la guerra e che nonostante la tragica situazione non smette mai di sperare. Questo sentimento, secondo me molto positivo, viene dimostrato anche nei piccoli gesti quotidiani che i personaggi cercano di compiere con naturalezza, come se fosse tutto normale e come se intorno a loro non ci fosse la guerra (ad esempio cucinare la torta o fare un bagno).
Molto belli i disegni e il loro modo di interagire con la storia: la presenza di alcune espressioni è fondamentale nella comprensione del racconto. Un altro aspetto che aiuta nella comprensione del libro sono le descrizioni della vita dei personaggi, i loro caratteri e le loro strane abitudini. Da premiare il modo in cui si affidano gli uni agli altri e come sono pronti a morire per il gruppo.

Sinceramente, non ho trovato niente che non mi è piaciuto.

Come colonna sonora di questo libro metterei "Imagine" di John Lennon sia perchè la musica trasmette un senso di tristezza, sia per il contenuto, contrario alla guerra e alla violenza.

Questo particolare fumetto è consigliato a persone di tutte le età, vista la sua facile comprensione nonostante la serietà degli argomenti trattati.

“Mourir, partir, revenir. Le jeu des hirondelles”.

Lo collegherei a "Persepolis", un fumetto in bianco e nero, sia per gli argomenti affrontati sia per il modo di trasmetterli. Inoltre Zeina è stata definita la nuova Marjane Satrapi (autrice di Persepolis)

Di questo libro mi è piaciuta molto la trama. Infatti la storia raccontata non è assolutamente banale. Inoltre l' autrice riesce a rendere sicurmente ancora meglio l' idea di come si potessero trovare i protagonisti in una quella situazione dal momento che in questo libro racconta la sua infanzia. Molto bello vedere inoltre come le persone cercassero di vivere con normalità le prorie giornate nonostante il clima che li circondava.

Non c'è nessun elemento di questo libro che non mi è piaciuto.

Non mi viene in mente una colonna sonora precisa da accostare a questo libro ma sicuramebte una musica classica, tranquilla che può essere paragonata alla tranquillità con cui i protagonisti cercano di vivere le loro intense giornate.

Lo consiglio a tutti coloro che amano leggere fumetti e soprattutto a chi ha voglia di leggere un libro che tratta una trama tutt'altro che banale e che fa molto riflettere.

" morire partire tornare è il gioco delle rondini ".

Non mi vengono in mente altri libri a cui accosterei questo libro.

Mi è piaciuto il fatto che il libro è a fumetti, e che i disegni stessi già rendono l'idea di un punto di vista infantile. La semplicità e la "spensieratezza" con cui è scritto ricorda davvero una bambina che narra la vicenda.

Penso che sia un pò troppo corto, e molto scorrevole.

"The River Sings" di Enya

A chiunque voglia rendersi conto di cosa voglia dire per una bambina una notte del genere, di terrore, ma anche calore di una famiglia, di amici.

"E finalmente abbiamo sentito una chiave girare nella serratura di una porta d'ingresso"; il momento in cui i genitori tornano a casa e finalmente possono riabbracciare i propri figli.

Mentre lo leggevo spesso mi veniva in mente un altro libro a fumetti "Persepolis" di Merjane Satrapi.

mi è piaciuto il fatto cha il libro sia raccontato da una bambina, che, purtroppo, si rende conto della tristezza e delle preoccupazione che la guerra infligge.

non mi è piaciuto il fatto che il libro sia a fumetti, perche, personalmente, preferisco i libri normali, ma anche perchè essendo a fumetti, c'erano poche parole, e la storia non è stata molto chiara.

Lolita - Joli Garcon

lo consiglio a persone curiose di sapere il parere dei bambini a quel tempo, come hanno vissuto quei momenti di terrore.

morire partire tornare è il gioco delle rondini, la frase che ha ispirato il titolo del libro

mi è venuto in mente il film di Anna Frank, dove lei, ragazza giovane, vive momenti di terrore.

La cosa che mi è piaciuta di più di questo libro è stato il fatto che anche durante la guerra nel suo paese la bambina che narra non perde mai la speranza di riabbracciare i suoi genitori.

La situazione che non mi è piaciuta è quando, durante la fine del libro, cade una granata nell'appartamento e le persone che si erano stabilite lì per vivere in sicurezza sono costrette a scappare in un'altra casa e in un altro paese.

La musica che, secondo me, è più appropriata a questo libro è una musica abbastanza triste e malinconica come un brano di "I Giorni" di "Ludovico Einaudi".

Secondo me questo libro è adatto ad una persona sensibile e alla quale piacciono le avventure subite dalle persone che abitano in un paese dove c'è la guerra, come in questo racconto dove la guerra è lo sfondo della vicenda.

La frase che mi è piaciuta di più in tutto il libro è stata: "E finalmente abbiamo sentito una chiave girare nella serratura della porta d'ingresso".
E' la frase che indica che sono arrivati a casa i suoi genitori.

Questo libro lo potrei collegare con la poesia "10 Agosto", per fortuna però, al contrario della poesia, la protagonista riesce a rivedere i suoi genitori.

Mi è piaciuto il fatto che il libro sia un fumetto, perchè è veloce da leggere ma allo stesso tempo è facile capire la storia e il significato è profondo.

Non mi sono piaciuti moltissimo i disegni, perchè secondo me potevano essere fatti un po' meglio. Magari a colori.

Come colonna sonora metterei una musica orientale, magari cantata da donne.

lo consiglio a qualunque tipo di persona, visto che il libro è facile e veloce, ma allo stesso tempo ha un significato profondo.

"..Durante la guerra, offrire frutta e verdura al proprio vicino rappresentava già un bel regalo. Se poi ci si prendeva il disturbo di lavarle, il dono aveva un valore inestimabile!"

Mentre leggevo questo libro mi è venuto in mente il libro "Mille splendidi soli", perchè parla anch'esso di una storia situata nei paesi orientali in un periodo di guerra.