mi è piaciuto molto il personaggio di James Smith soprattutto perchè cerca di isegnare ai suoi tre eredi il sapere,e non si arrende anche se lo interrompono spesso e hanno da ridire su ciò che dicono.

non mi è piaciuto il personaggio di Lepre perchè non ascolta,sente solamente e trova sempre qualcosa da dire,non apprende ciò che James ha da dire,che è un sapere molto utile. inoltre non mi è piaciuto l'atteggiamento dei tre ragazzini che quando James si brucia mangiado l'ostrica;ridere per queste cose lo trovo da sciocchi ed immaturi.

La musica associata a questo libro protrebbe essere una musica malinconica. oppure "new divide " dei linkin park.

Lo consiglio a quel tipo di persono a cui piacciono le storie fantascientifiche ambientate nel futuro.

"Udii una voce di donna chiamare aiuto da quell'inferno.Ma non mi mossi.Ne avevo viste tante che il mio cuore s'era fatto di pietra,e d'altra parte le grida d'aiuto erano troppo frequesti per poter commuovere"

il pianista di roman polasko ,perchè è analogo,anche se tratta di un argomento differente,in ogni caso il protagonista rimane solo è l'unico ebreo sfuggito al rastrellamento e vive una solitudine per moltissimo tempo.

Questo libro mi è piaciuto veramente tanto, in tutti gli aspetti. La cosa che mi è piaciuta di più è il significato:l'uomo diventa sempre crudele e infine succedono i disastri tornando all'era primordiale. Dopo vi è il lungo sviluppo della civiltà fino a che la catena si ripete.

Questo film è molto bello mi è piaciuto tutto.

Una musica malinconica.

A un lettore a cui piacciono i libri particolari.

"Il genere umano è condannato a sprofondare sempre più nella notte primordiale prima di ridare la sua cruenta scalata alla civiltà."

Nessun libro, questo libro è unico.

Mi è piaciuto il personaggio del NONNO, il professor Smith, tra gli ultimi superstiti di un mondo e di una cultura che racconta nostalgicamente ai nipoti e la descrizione di come la natura ha ripreso il sopravvento sulla civiltà.

Il ritmo un po' lento ed in alcuni punti la narrazione del Nonno poco particolareggiata.

Una musica un po' malinconica che accompagni la narrazione del Nonno.

A tutti.

la frase del Nonno: "la polvere da sparo tornerà. Niente potrà impedirlo... la stessa vecchia storia si ripeterà. L'uomo si moltiplicherà e gli uomini si combatteranno. La polvere da sparo permetterà agli uomini di uccidere milioni di uomini, e solo a questo prezzo, con il fuoco e con il sangue, si svilupperà, un giorno ancora lontanissimo, una nuova civiltà. E a che pro?"

L'URLO di Munch.

Questo libro mi è piaciuto, perché è piccolo ma intenso. è scritto in prima persona, questo mi ha aiutata ad avere una lettura più scorrevole del libro, perchè è un discorso continuo, raccontato oralmente dal nonno ai suoi nipotini. Edwin, Hoo Hoo e Labbro Leporino sembrano molto coinvolti nel sentire il discorso sull' epidemia, che anche il nonno ha subito e sui danni che ha portato nella razza umana. Per questo motivo, cioè l' eliminazione quasi totale dell' uomo, si è dovuto ritornare all' "età della pietra" cioè si è tornati indietro nel tempo, perchè la "peste scarlatta" è avvenuta in torno al 2013, e il libro viene scritto da Jack London nell' anno 1912 ca. Questo testo perciò ha uno sfondo realistico, ma un ordine cronologico di fantasia. Questo misto di genere mi ha incuriosita molto, ed è anch' esso uno dei tanti motivi del perché l' ho letto volentieri... I personaggi mi sono piaciuti molto, soprattutto perché vi è il rapporto tra la gioventù e gli anziani, spesso questo concetto non è facilmente raggiungibile in molti testi, e qui fa ricorso al non rispetto del nonno da parte dei nipoti in vari casi.

Della peste scarlatta non mi è piaciuto in alcuni casi, lo stile troppo dettagliato e di conseguenza spesso poco comprensibile.

A questo libro come colonna sonora ne assocerei una canzone sicuramente drammatica come quella di titanic: my heard will go on.

Lo consiglierei a persone già adulte come gli zii o i genitori, non a persone della mia età purchè essendo comunque un libro per prima liceo, non credo che potrebbe appassionare lostesso molti ragazzi...

La frase che mi è piaciuta di più è: "Il genere umano è condannato a sprofondare sempre più nella notte primordiale prima di ridare la sua cruenta scalata alla civiltà".

Assocerei questo libro in particolare a un film: via col vento.

é affascinante pensare che circa cento anni fa uno scrittore abbia potuto inventare due mondi: uno vicinissimo alla realtà attuale, l'altro preistorico. La storia è narrata ai giovani da una persona anziana che, sopravvissuta alla peste, racconta di come la scomparsa del genere umano abbia potuto riportare il mondo indietro di 10.000 anni.
Rispetto ad altri racconti catastrofici questo è un po' diverso: è narrato in prima persona e al passato. La trama incute timore perchè potrebbe verificarsi veramente un'epidemia da un momento all'altro e riportarci all'età della pietra. Mette inoltre in luce le due facce dell uomo: il mondo va in panico e c'è chi ne approfitta con atti di sciacallaggio e chi invece aiuta gli altri, soprattutto nei nuclei familiari.

Spesso l'anziano si fermava a dare spiegazioni ai ragazzi e la narrazione si interrompeva. Questo rendeva il ritmo meno veloce.

Mi viene in mente una musica triste con un finale allegro dato che nel libro si intravede la speranza della rinascita della civiltà.

Lo consiglierei ad una persona amante del genere catastrofico.

Mi è piaciuto il punto nel quale, durante la marcia del gruppo, un membro constata di avere la peste; la moglie, per non farlo morire solo, si ferma con lui pur sapendo che, standoci insieme, avrebbe preso la peste.

Non mi viene in mente niente ma le descrizioni degli ammalati di peste sono talmente accurate che è naturale immaginarsi il tipo di morte dolorosa di questi.

Ho trovato il libro molto interessante grazie anche all'avvincente trama inventata dall'autore. E' difficile rendersi conto di come questo libro sia stato scritto circa 100 anni fa, e come l'autore sia riuscito a trovare molte analogie con il mondo attuale.

Leggendo questo libro ho subito pensato che una trama del genere sarebbe potuta essere sfruttata meglio, magari con l'aggiunta di alcune sequenze.

Non saprei.

Lo consiglio a tutte le persone che amano il genere post apocalittico ( personalmente nn l'ho mai seguito, ma ho trovato comunque il libro avvincente).

-Cosa vuol dire istruzione?
-Chiamare il rosso "scarlatto".

Io sono leggenda; 2012

Mi è piaciuto molto il fatto che il romanzo non cominci subito con l’ordine temporale esatto degli eventi, infatti la storia sarà raccontata mediante un lunghissimo flashback. Le scene che si delineano via via che i fatti vengono raccontati sono veramente scritte bene, perché soltanto leggendo sono riuscito ad immaginarmi perfettamente nella mia testa le varie condizioni sempre piu’ catastrofiche sia del paesaggio che delle persone. Mi lascia sorpreso che un libro del genere sia stato scritto cosi tanto tempo fa, perché scrive di una storia molto rivoluzionaria per gli inizi del Novecento.

Per cominciare dico che la durata del libro non è in linea secondo me con la trama: una racconto del genere avrebbe necessitato di molte altre pagine. Per quanto riguarda i particolari non mi è piaciuto per niente il comportamento di un personaggio, fortunatamente secondario, perché lo trovo del tutto inutile ed ha portato alla frammentazione del flashback.

Come colonna sonora di questo libro sceglierei un tipo di musica sicuramente triste, che rispecchi la situazione dell’ ormai decimata popolazione umana

Consiglio questo libro a quelle persone che sono affascinate dai racconti del possibile futuro dell’ uomo, anche se potrebbe piacere a chiunque.

“il rosso è rosso, no? E allora perché darsi tante arie a chiamarlo scarlatto?”. E’ questa la frase che in assoluto mi ha colpito maggiormente. Solo leggendo questo frammento di discorso si capisce a che punto una catastrofe può danneggiare l’ essere umano, e in un libro del genere è fondamentale

Collegherei questo racconto al libro "The enemy" che, sebbene con alcune differenze, rispetta questo stile catasrofico. Inoltre in entrambi i libri tutto è provocato da una pestilenza.

mi è piaciuto lo stile dello scittore e soprattutto come descriveva i personaggi, mi ha colpito molto l'inizio della storia, in un ambiente dominato dalla natura.

Nel libro l'unica cosa che non mi è piaciuta è la mancanza di souspance e la presenza di alcune anticipazioni che fanno capire, i fatti che accadranno successivamente.

in questo libro non saprei cosa associare di canzone, ma sicuramente ne metterei una drammatica, per rimanere nel tema del libro.

lo consiglierei ai lettori che gli piaccioni libri un pò strani, fuori dal comune.

la frase che mi ha colpito di più in questo libro è:"La condanna di chi non rammenta il passato è di replicarlo", che riassume in breve la tragedia della condizione umana che porta l'uomo a ripetere continuamente gli stessi errori e a non imparare nulla dalle vicende del passato.

l film che mi ha ricordato il clima di questo libro è:"Io sono leggenda" perchè in entrambe le due situazioni il protagonista vive in un mondo scampato alla distruzione dell'umanità, in cui sembra che l'individuo sia solo contro tutti e che sia circondato da pericoli di ogni genere che fanno somigliare la sua situazione a quella di un uomo primitivo, oscurando ogni conquista della civiltà umana.

Questo libro mi è piaciuto, perchè è corto, ma intenso. La lettura è semplice e scorrevole. E' strano pensare che circa cento anni fa uno scrittore abbia potuto inventare due mondi: uno vicinissimo alla realtà, l' altro preistorico. La cosa che mi è piaciuta di più è stato il modo in cui l' anziano (sopravvissuto alla peste) raccontava ai ragazzi la storia di come la scomparsa del genere umano abbia potuto riportare il mondo indietro di molti anni.

L' unica cosa che non mi è piaciuta è stato il comportamento dei nipoti nei confronti del nonno, appaiono poco interessati, ma soprattutto deridono sulla sua figura.

Io metterei : The final countdown - Europe, ma andrebbe bene anche una qualsiasi canzone malinconica.

Lo consiglio a persone a cui piacciono libri con scenari post-apocalittici.

Sono due le frasi che mi sono piaciute di più:

-"Il genere umanoè condannatoa sprofondare sempre più nella notte primordiale prima di ridare la sua cruenta scalata alla civiltà"

"la polvere da sparo tornerà. Niente potrà impedirlo... la stessa vecchia storia si ripeterà. L'uomo si moltiplicherà e gli uomini si combatteranno. La polvere da sparo permetterà agli uomini di uccidere milioni di uomini, e solo a questo prezzo, con il fuoco e con il sangue, si svilupperà, un giorno ancora lontanissimo, una nuova civiltà. E a che pro?"

A me è venuto in mente 2012, parla della fine del mondo.

Di questo libro mi è piaciuto l'argomento che l'autore ha voluto trattare poichè trovo interessante tutto ciò che riguarda avvenimenti apocalittici come la scomparsa quasi totale della specie umana a causa di un'epidemia. Ho apprezzato molto la dettagliata descrizione dei personaggi (ho trovato interessante soprattutto il protagonista, James) e dell'ambiente e il fatto che il linguaggio sia piuttosto facile e scorrevole.

Non mi è piaciuto in particolare un messaggio che l'autore ha voluto far passare, ovvero che l'uomo è disposto ad uccidere altri uomini pur di salvare la sua vita, anche ai giorni nostri. Avrei preferito anche che il libro fosse stato più lungo e con un finale più esauriente, perchè trovo che un finale degno di essere chiamato tale debba concludere con qualche avvenimento più interessante.

Sicuramente una canzone triste.

Lo consiglio a tutte le persone che magari sono appassionate ad eventi catastrofici come la previsione della fine del mondo nel 2012. Però penso anche che sia un libro talmente serio che non ci sia un'età prestabilita, è un libro anche per adulti.

«Tutto ciò che è andato perso, va riscoperto»

Mi è subito venuto in mente il film "Io sono leggenda".

Del libro, la cosa che mi è piaciuta di più è l'inizio, perchè ti prende, ti incuriosisce sapere che fine faranno un povero anziano, e un giovane di soli dodici anni, munito solo di uno straccio addosso, un arco, e una freccia, lungo il sentiero di una ferrovia.

Non mi è piaciuto in generale la storia, perchè dopo l'incontro del ragazzo e l'anziano con altri ragazzi, si raccontano solo delle vicende, e i protagonisti non si muovono più dal loro posto.

In questo genere di libro, come colonna sonora metterei una canzone degli Evanescense - Bring to my life.

Lo consiglio alle persone a cui piace la storia, perchè questo libro è interessante da quel punto di vista, perchè è stato scritto nella fine dell'800. Poi è interessante anche dal punto di vista della scienza, perchè una volta, i malati, si lasciavano morire, e invece oggi abbiamo in ogni dove delle medicine. Nel libro ci sono alcune tecniche che si usavano per curare le malattie meno gravi, e è davvero strano, perchè le loro malattie più gravi, quelle che consideravano incurabili, sembrano sciocchezze al giorno di oggi.

"Ci sarà chi lotta, chi comanda, e chi prega;e tutti gli altri faticheranno e soffriranno assai mentre sulle loro carcasse sanguinanti tornerà sempre e comunque a innalzarsi in eterno la bellezza stupefacente e la meraviglia incomparabile della civiltà."

A questo libro collegherei il dipinto "L'urlo" di Munch, perchè in sè rappresenta una situazione tragica, ovvero che si avvicina molto alla situazione del libro, dove muoiono un'infinità di persone.

mi è piaciuto molto il contrasto tra il vecchietto James Howard Smith e i sui tre nipoti, lui con un lessico e una conoscenza come la nostra, molto ampia e i sui tre nipoti con un lessico al massimo da bambino di prima elementare e una conoscenza delle cose molto scarsa; e tutto questo perchè la peste facendo così tante vittime si è portata via anche tutto il sapere che con il tempo la civiltà aveva acquisito. il vecchio, l'unico custode del sapere della civiltà prima della peste, non sa come riuscire a tramandare il suo sapere ai suoi nipoti, perchè deve sempre spiegargli parole nuove.

Non mi è piaciuta molto la prima parte del libro, dove narrava che il vecchietto e suo nipote stavano raggiungendo gli alti sui due nipoti al pascolo, per mangiare, che racconta come tutto era di nuovo allo stato primitivo.

Una musica molto triste, che ti da il senso di perdere qualcosa, perchè James ha perso la sua vita com'era; con l'arrivo della peste si sono perse tutte le invenzioni e il sapere dell'uomo conquistato fino a quel periodo. una musica bassa, triste e solo con la melodia, senza parole.

lo consiglio da una parte a tutti quelli a cui piacciono i libri corti, perchè è molto corto come libro, e dall'altra parte a chi piacciono i libri che narrano di fatti che succederanno in futuro, percui inventati, a chi piace immaginarsi davvero che il libro sia un fatto vero.

la frase che mi è piaciuta di più è : "Il genere umano è condannato a sprofondare sempre più nella notte primordiale prima di ridare la sua cruenta scalata alla civiltà".

io ci collegherei il film "2012" perchè anche li parla della fine del mondo,ed è molto triste anche questo loibro

Il libro mi è molto piaciuto, soprattutto perchè riporta alla mente problemi che già si manifestano oggi, e rivela una visione triste e malinconica della Terra nell'anno 2013.

La cosa che mi è meno piaciuta del libro è la triste atmosfera che c'è nel racconto. Ma bisogna capire che essa è parte fondamentale del racconto.

Metterei una musica di che rappresenti uno stato di continuo pericolo, percui la mia scelta è un genere di avventura.

Personalmente lo consiglio a chiunque.

La condanna di chi non rammenta il passato è replicarlo.

Mi è venuta in mente una citta devastata dal degradamento culturale umano.

Mi e' piaciuta molto l'idea dell'autore che poi lo ha portato al compimento di questo libro,anche il modo in cui e' descritta la California prima e dopo lo scoppio di quest' epidemia.

Mi ero appassionato e avrei preferito fosse stato più lungo...magari con aggiunta di particolari.

Song Of Silence, perche' trasmette la malinconia del protagonista rimasto solo dopo lo scoppio di quest' epidemia.

Alla persona appassionata a questo genere di libri...

"Il genere umano è condannato a sprofondare sempre più nella notte primordiale prima di ridare la sua cruenta scalata alla civiltà."

Leggendo questo libro mi e' subito tornato alla mente il libro di Terry Nation "I Sopravvissuti".

mi è piaciuto lo stile dell'autore soprattutto per la presenza di descrizioni minuziose e mi ha colpito molto l'inizio della storia in un ambiete rurale dominato dalla natura; in seguito l'autore, che si immedesima in uno dei personaggi, racconterà i fatti avvenuti in precedenza. il racconto inizia quindi in medias res.

l'unica cosa cosa che non mi è piaciuta è la mancanza di souspance e la presenza di alcune anticipazioni che fanno capire, ancor prima di leggere, i fatti che accadranno successivamente.

a questo libro associerei la musica di Tchaikowsky che è sufficientemente tragica e incalzante.

questo libro lo consiglierei a tutti quelli che vedono gli immigrati come un pericolo per il loro benessere e per la nostra società.

la frase che mi è piaciuta din più è:"La condanna di chi non rammenta il passato è di replicarlo" che riassume in breve la tragedia della condizione umana che porta l'uomo a ripetere continuamente gli stessi errori e a non imparare nulla dalle vicende del passato.

il film che mi ha ricordato il clima di questo libro è:"Io sono leggenda" di Richard Matheson perchè in entrambe le due situazioni il protagonista vive in un mondo scampato alla distruzione dell'umanità, in cui sembra che l'individuo sia solo contro tutti e che sia circondato da pericoli di ogni genere che fanno somigliare la sua situazione a quella di un uomo primitivo, azzerando ogni conquista della civiltà umana.

A me è piaciuto soprattutto il modo con cui il protagonista, il Prof.Smith, racconta la sua storia a dei ragazzi selvaggi, perchè riesce a esprimere profonde emozioni con parole semplici e toccanti.

L'unica cosa del libro che non mi è piaciuta è il finale, perchè non è nè a lieto fine, nè drammatico, ma è una conclusione che non conclude e questi tipi di finale non mi piacciono molto.

Per me la colonna sonora più adatta a questo racconto è Now we are free, ovvero la colonna sonora de "Il Gladiatore"

Lo consiglierei a un amico

La frase che mi è piaciuta di più è la seguente: "....era tutto quello che facevi?...solo parlare, parlare, parlare? chiese Hoo Hoo. Chi cacciava il cibo per te? Chi mungeva le capre? Chi pescava i pesci?..." perchè fa capire che per i ragazzi selvaggi, il nostro era un mondo sconosciuto, essendo abituati a cacciare e pescare per la propria sopravvivenza.

Il libro, che ha ispirato anche un film, che collegherei a questo libro è:"Io sono leggenda" perchè narrano entrambi dell'estinzione dell'uomo, causata da una malattia contagiosa, alla quale sopravvivono, sull'intero pianeta, solo pochi individui.

Di questo libro mi è piaciuta la storia post apocalittica nella quale è ambientato, e anche come il protagonista ovvero il professor Smith tenta di tramandare alle nuove generazioni ormai diventate selvagge la memoria dei tempi in cui l'uomo dominava ancora sul mondo.

Non mi è piaciuto lo stile dello scrittore,perchè secondo me rende il libro anche se corto molto pesante da leggere

la musica che metterei come colonna sonora di questo film è "l'estro armonico" di Vivaldi

A una persona a cui piacciano i libri fantasy

"Il genere umano è condannato a sprofondare sempre più nella notte primordiale prima di ridare la sua cruenta scalata alla civiltà."

Questo libbro mi fa tornare in mente il film "Io sono leggenda"

Di questo libro mi è piaciuta che l'autore preannuncia con sconcertante lucidità gli incubi e i pericoli che affliggeranno l'uomo moderno.

Non mi è piaciuta è il finale , è drammatico.

Peter Fox-Alles neu

A tutti!

Non lo so(

"Io sono leggenda"

Mi è piaciuto molto la descrizione dell' ambiente in cui è ambientata la vicenda perchè è piena di particolari; la descrizione dei personaggi perchè è molto dettagliata;

Non mi è piaciuto quando l' autore fermava il racconto e faceva intervenire l' anziano il quale dava consigli ai giovani

io metterei una canzone cupa e misteriosa

lo consiglio ad una persona la quale è interessata alla fine del mondo

Il genere umano è condannato a sprofondare sempre più nella notte primordiale prima di ridare la sua cruenta scalata alla civiltà."

2012

MI è piaciuto molto come la storia ci viene descritta cioè attraverso la narrazione di un anziano superstite all' epidemia della peste.
Questo racconta com' era la California prima e dopo l'epidemia.
Infine mi è piaciuto come il libro è impostato cioè attraverso flashback raccontati dal nonno.

Non mi è piaciuto il fatto che il libro, essendo troppo piccolo, non riportasse notizie più dettagliate sui vari avvenimenti

La canzone "My, Immortal" degli evanescenze perchè esprime nostalgia e trisezza.

Lo consiglio a chiunque è appassionato da testi catastrofici e malinconici.

"Come la vecchia civiltà si è estinta, così si estinguerà anche la nuova. Ci vorranno forse cinquantamila anni per costruirla ma alla fine finirà per estinguersi. Tutto si etingue."

Il film "Io sono leggenda" perchè parla anch' esso di una civiltà distrutta da un epidemia.

Mi e' piaciuto il modo di scrivere dell'autore: semplice e diretto, e anche il modo in cui e' descritta la California "Post-Apocalittica" e quella dei personaggi.

L'unica cosa che non mi e' piaciuta e' la brevita' di questo testo,che avrei preferito fosse stato allungato con più dettagli.

"The Song Of Silence" musica con toni bassi piena di significato.

A chi piace questo genere di libri...

"La polvere da sparo tornera'.Niente potra' impedirlo...La polvere da sparo permettera' agli uomini di uccidere altri uomini,e solo a questo prezzo,con il fuoco e con il sangue, si sviluppera', un giorno ancora lontanissimo, una nuova civilta'".

Leggendo questo libro, mi e' subito tornato alla mente, il libro che ho letto tempo fa: "Io Sono Leggenda" di Richard Matheson.

Mi è piaciuto il modo in cui alcuni nipoti erano attenti ai racconti del nonno, e curiosi di ascoltare le sue vicende.

Il modo in cui il narratore si soffermava su determinati argomenti, da renderli un pò noiosi.

Metterei come sottofondo musicale un brano drammatico, nei momenti in cui il nonno parla della morte di alcuni suoi amici.

Lo consiglio alle persone che amano il genere di libri apocalittici.

Da principio mantenevano le distanze, diffidenti e sempre più pronti a battersi.

Il film "Io sono leggenda" di Francis Lawrence

Mi è piaciuta molto la descrizione dell'ambiente in cui la vicenda è narrata

Mi dispiace che il libro sia così corto.

una canzone triste e misteriosa

ad una persona che è interessata ad una storia sconvolgente

Sussisteranno molto la forza e la materia.

2012

Mi è piaciuto soprattutto il linguaggio utilizzato e il distacco culturale che c'è tra il signore anziano e i bambini nati e cresciuti in un mondo tornato allo stato medioevale.

Non mi è tanto piaciuto molto la scrittura ripetitiva che viene usata dall'anziano signore. Poichè parla più e più volte degli stessi argomenti.

Una musica di speranza.

Ad una persona che non apprezza tutte le comodità che abbiamo al giorno d'oggi e non fa che lamentarsi.

La condanna di chi non rammenta il passato è replicarlo. La condanna di chi lo ricorda è vederlo replicare sotto gli occhi senza poter fare niente per precluderlo.

Nessuno.

è un racconto di facile comprensione grazie allo stile della scrittura che è curato ma anche abbastanza attuale. Mi ha colpito il mondo in cui il vecchio ha parlato di questo tremendo fenomeno , ovvero esprimendo anche le sue sensazioni e le sue opinioni. Un'altro aspetto che mi ha colpito è che questo libro è riuscito ad esprimere molto bene l'atrocità della peste.

a volte il racconto risulta un pò troppo lento, quando ad esempio parla di una serie di episodi che si sono verificati durante la peste . Alcune parti del racconto le ritengo inutile alla comprensione globale della storia , e quindi per me sarebbe stato meglio ometterle per rendere più scorrevole la lettura.

Knockin' on Heaven's Door - Bob Dylan

Lo consiglio a una persona riflessiva , che si appassionata di racconti che hanno temi storici .

la condanna di chi rammenta il passato è replicarlo.La condanna di chi lo ricorda è vederlo replicare sotto gli occhi senza poter fare niente per precluderlo.

mi sono venute in mente alcune immagini riguardanti le due grandi Guerre Mondiali , che mi sono state illustrate alla scuola media. Questo perchè in questi libro ci sono molte scene che parlano della morte di una gran numero di gente , ed è lo stesso che è accaduto nelle guerre mondiali.

Mi è piaciuto tutto il libro: la lettura è facile e molto scorrevole, ciò nonostante la storia è molto interessante e fa riflettere sul mondo moderno. I comportamenti dei personaggi, a parte la saggezza del vecchio, mi hanno divertito perché rappresentano la comicità mescolata con l'ignoranza. (in questo caso dei ragazzi e di tutta la tribù).

Niente

Nessuan canzone specifica, ma comunque una colonna sonora che esprima tristezza/solitudine

A tutti i miei compagni di classe perché la lettura è scorrevole e la storia bella e interessante.

non ricordo la frase precisa, ma il contenuto era il seguente:"tu nel tuo mondo hai avuto il tuo momento in questo mondo è il mio".Questa frase viene detta dall'Autista, un uomo forte che prima che la peste colpisse il mondo faceva l'autista, nei confronti del protagonista, che nella vita "passata" faceva il professore universitario. L'Autista usa questa frase per dire al protagonista che nel mondo passato lui aveva avuto il suo momento, poichè colto e ben considerato, ma adesso dopo la peste il mondo era tornato allo stato selvaggio e vige la legge del più forte fisicamente, quindi adesso è il suo momento(dell'Autista).

il film "Io sono leggenda",perché in entrambi i casi il protagonista si ritrova solo perché il resto della popolazione è fuggita/morta a causa di una malattia contagiosa. Inoltre entrambi vivono ricordando eventi nel passato e cercano, anche se in modo diverso, di ritornare a una vita piu simile a quella passata.

Il protagonista del racconto delinea una situazione post apocalittica. Mi è piaciuto che il racconto evidenzia la fragilità umana nei confronti di catastrofi naturali, nel caso specifico un'infezione batterica, che ai tempi nostri potrebbe essere controllata, all'inizio del 900 si è rivelata un'epidemia fatale che ha sconvolto il genere umano.

Non mi sono piaciuti i nomi che sono stati attribuiti ad alcuni personaggi e l'ambientazione della storia.

Bring me to life _ Evanescence

A persone a cui piace la letteratura scientifica e a tutti i ragazzi che si sentono imbattibili!

"Nonno, cos'è il denaro?!"

Il film Io sono leggenda

Mi è piaciuta molto la trama e cioè la fine del mondo.Inoltre lo stile del racconto è molto semplice e ciò lo rende piu semplice per il lettore. I personaggi inoltre sono molto interessanti perche ognuno era con caratteristiche molto singolari.Inoltre ha un ritmo narrativo molto veloce tranne alcuni momenti , è reso veloce molto dai dialoghi presenti nel libro ma non mancano le pause per permettere al lettore di riflettere su cio che è accaduto.

Non mi sono piaciuti i momenti in cui spiega elementi banali come i numeri o i germi , perchè ci si sofferma troppo , infatti quei momenti sono i piu lenti.Inoltre il libro è molto breve , secondo me l'autore si sarebbe potuto soffermare di piu sul periodo che va dal momento in cui scopre la tribu di santa rosa e da lli salta praticamente 60 anni di cui avrebbe potuto narrare qualcosa di piu.

In the end , linkin park.

Ad una persona a cui piace il genere post - apocalittico e anche a chi non piace questo tipo di libro , perchè a me prima di questo libro non ero molto interessato a questo genere , ma questo libro mi ci ha appassionato.

Nonno cos'e' una signora !?

Il film che mi è venuto in mente è io sono leggenda perchè sono molto simili trattando lo stesso argomento e avendo la stessa trama anzi quasi identica.

Mi ha colpito molto l'ambientazione e l'idea dell'autore riguardo alle sorti del nostro pianeta: ritornare ad un mondo "primitivo". Inoltre la storia, pur essendo irreale, viene narrata in modo tale che risulti il più possibile credibile per l'autore.

L'inizio del libro perché lascia intendere molto al lettore il personaggio e il filo logico della storia.

In realtà non saprei di preciso che colonna sonora metterei.

Ai giovani che amano ascoltare vecchie storie che danno grandi insegnamenti.

"Sussisteranno soltanto la forza e la materia in perenne mutamento, che a furia di agire e reagire realizzeranno i tre tipi eterni:il prete,il soldato e il re" è una frase sulla quale mi sono soffermata molto a riflettere.

'The day after tomorrow' perché l'ambientazione è molto simile a quella descritto nel libro.

Jack London ha usato un liguaggio molto intenso ed accurato per noi ragazzi di 14 anni.
Ha inoltre ambientato la vicenda in un futuro per lui molto lontano con dirigibili nel cielo, ma per noi molto vicino essendo il libro ambientato nel 2013.

In linea di massima il libro è stato molto coinvolgente e appassionante ma a volte la descrizione particolare per particolare di ogni situazione ha reso la lettura un po' noiosa.

Essendo un libro che racconta della fine dell' umanità, metterei delle musiche angoscianti che facciano da cornice al macabro scenario che il libro ci fa immaginare.

Consiglierei questo libro a chi piace leggere poche ma intense pagine e a chi piace il genere apocalittico catastrofico.

Ho raccolto molti libri. In essi è contenuta grande saggezza. ho messo un cifrario per imparare l' alfabeto...un giorno gli uomini torneranno a leggere pag 78

L'immagine più nitida che mi è venuta in mente, è quella di un uomo con i primi segni della peste scarlatta che si allontana dal gruppo di persone sapendo che per lui è finita e che sceglie di stare solo per non contaminare chi ama.
mi è venuta in mente questa immagine perchè di solito nella disperazione e nel dolore si ha bisogno di conforto invece qui c'è un forte senso di altruismo e di sacrificio. Il libro mi ha anche ricordato il film "io sono leggenda"

Questo libro mi è piaciuto perchè l'autore ha raccontato in modo esatto una realtà che non gli apparteneva, azeccando anche la mentalità di alcuni uomini di oggi, poichè è uno scrittore del 900.

La cosa che non mi è piaciuta è il fatto che il libro è molto, a volte troppo pessimista.

La musica che metterei come colonna sonora a questo film è una canzone molto vivace di cui però non ricordo il titolo.

Lo consiglio a dei lettori che attraverso i libri possono trarre delle buone riflessioni.

"L'uomo si moltiplicherà e gli uomini si combatteranno."

A questo libro collegherei il film " 2012"

In genere il libro risulta dinamico e scorrevole, grazie alla narrazione tramite flashback dei ricordi dell'anziano protagonista del mondo migliore che ha vissuto. Ho apprezzato le pagine in cui il vecchio cerca, tramite parole semplici, di spiegare dei concetti complessi ai nipoti trogloditi. Inoltre, è interessante sapere come la mente dello scrittore, vissuto nel tardo ottocento, immaginasse un lontano futuro, e metterlo a confronto con la realtà che noi viviamo.
Tutto ciò è positivo poiché il risultato è un libro che mette in moto l'immaginazione e la partecipazione del lettore, andando oltre una lettura passiva.

Non condivido la scelta dell'autore di troncare così presto la narrazione senza esaurire le aspettative dei lettori e senza rispondere alle loro domande. Avrei preferito che una narrazione così trascinante non crollasse così inaspettatamente e repentinamente.

Non riesco a individuare un titolo in particolare, ma penso che qualsiasi brano che abbia come tema la grandezza e la maestosità risulti adatto, poiché renderebbe bene i tratti in cui il protagonista descrive i propri ricordi della grande civiltà in cui ha vissuto.
Forse sceglierei un pezzo Georg Friedrich Händel.

Lo consiglio a un lettore paziente e senza troppe aspettative sul libro, perché non rimarrebbe esageratamente deluso del finale incompleto.

Boh...

The road, il film. Anche lì il ricordo di un passato svanito è un tema-chiave della narrazione.

Di questo libro ho apprezzato soprattutto l'ambientazione apocalittica nella quale si svolge la vicenda. Mi è piaciuto anche come è strutturata la storia: un lungo flashback narrato da Nonno, il personaggio principale, ai suoi nipoti nel quale ripercorre gli avvenimenti precedenti e contemporanei allo scoppio dell'epidemia della peste scarlatta.

Non mi è piaciuto molto perchè non sono un appassionato di storie fantastiche ma anche perchè il racconto della distruzione del mondo e dell'uomo a causa di una pestilenza mi ha fatto preoccupare come mi fa preoccupare la profezia di cui spesso si parla sulla fine del mondo nel 2012.

la colonna sonora del film 2012.

Lo consiglierei alle persone che desiderano cambiare il mondo, perché non dimentichino che ogni loro azione non è mai priva di conseguenze.

“Chi ci procurava era chiamato uomo libero. Ma solo per scherzo. Noi della classe dirigente possedevamo tutta la terra, tutte le macchine, tutto. Chi ci procurava da mangiare era nostro schiavo. Prendevamo quasi tutto il cibo che ci procuravano e gli lasciavamo qual minimo bastante per sfamarsi, lavorare e procurarci altro cibo…”

collegherei il libro al film 2012, perchè parla della fine del mondo.

Mi è piaciuta l'idea, che London ha avuto agli inizi del 900, anticipando altri scrittori. Mi è anche piaciuto ( e mi ha sorpreso) il modo in cui l'autore ha descritto dettagliatamente e con un realismo impressionante l'evolversi della situazione e le reazioni all'epidemia, come le carovane di persone che fuggono dalla città, i malati che vengono lasciati indietro, gli scienziati che offrono la loro vita per tentare di salvarne altre.

Il libro, se ci penso adesso, è bello; ma mentre lo leggevo, c'era qualcosa che non gradivo e che mi ha fatto pensare che fosse un brutto libro.
Penso che questa cosa fosse il fatto che tutta la narrazione è pervasa da un senso di angoscia che non mi ha abbandonato neanche dopo aver finito il libro.

Anche se gli ambienti sono molto rumorosi (ci sono incendi, spari) ciò che assocerei al libro è la pace e il silenzio che ti accolgono alle prime righe, in assoluto il suono che ho preferito maggiormente in tutto il libro.

Non saprei a chi consigliare il libro, penso che dovrebbe leggerlo chiunque, per rendersi conto di com'è una catastrofe. Forse,così, si comincerebbe a prendere sul serio gli allarmi che sentiamo.

Non ho più il libro e non ricordo nessuna frase in particolare, ma se dovessi sceglierne una, la sceglierei in modo che riassuma il libro, ossia che faccia capire che l'uomo è destinato a compiere gli stessi errori. Se esso dovesse ricominciare l'evoluzione cercherebbe sempre di essere il più forte e di avere più territori degli altri, anche se qualcuno gli dicesse il futuro, come fa il "nonno" nel libro, perché l'uomo è scettico per natura, deve provare tutto per convincersi, ma se dovesse provare a uccidere qualcuno sarebbe già troppo tardi.

Mi è venuto in mente, (chissà perché!) "Cosa c'è dietro le stelle?" di Jostein Gaarder, forse perché anche lì c'è un uomo anziano circondato di bambini che racconta loro il mondo.

Mi è piaciuto il fatto che, pur essendo una storia immaginaria, sia tutto molto realistico. Ti fa pensare, perchè un giorno il mondo potrebbe diventare come lo descrive il libro. Senza una routine e delle regole da seguire, illustra quello che potrebbe essere il comportamento dell'uomo.

Non mi è piaciuto il fatto che l'anziano cambiasse discorso continuamente.

"Never ending story"

A chi apprezza il genere catastrofico.

\"Come la vecchia civiltà si è estinta, così si estinguerà la nuova. Ci vorranno forse cinquantamila anni per costruirla, ma finirà per estinguersi. Tutto si estingue.\"

"Io sono leggenda" Richard Matheson.

Di questo libro mi è piaciuto molto come lo scrittore abbia descritto il mondo di oggi devastato dalla peste. Ho provato ad immaginarmi ogni singola pagina trovandole in alcuni punti spaventose e in altri emozionanti.

Non mi è piaciuto affatto il comportamento dei nipoti nei confronti del nonno, non credendo alle storie che raccontava e interrompendolo di continuo.

"Heaven's on fire"Kiss

A qualunque persona, perchè è un libro scorrevole ma allo stesso tempo ti fa riflettere.

Nessuna che mi abbia veramente colpita.

"Rec", un film dell' orrore che parla di una malattia che colpisce il mondo e che lascia solo un paio di persone in vita

Mi è piaciuto il fatto che la maggior parte del racconto si sia svolto in flashback, cioè il racconto della civiltà passata.
Mi è piaciuto anche il fatto che nel pellegrinaggio delle quarantasette persone in fuga da San Francisco chi si accorgeva di essere stato contaminato si lasciava morire abbandonando il gruppo.

Non mi è piaciuto il fatto che in un'epoca avanzata come la nostra ci sia gente che pur di sopravvivere sia disposta ad ucciderne altra.

"Shadow of the day" o "Leave out all the rest" dei Linkin Park

Lo consiglierei a tutte le persone che amano il genere post-apocalittico.

Mi è piaciuta la citazione del professor Smith dalla poesia 2The testimony of the suns", di George Sterling:"Fugaci i sistemi come schiuma".

"Io sono leggenda" perchè c'è un epidemia a New York a cui il protagonista è immune.
Però vi sono molte diversità con questo libro poichè
la maggior parte della gente abbandonando la città riesce a salvarsi e alla fine comunque il protagonista riesce a trovare la cura.

mi è piaciuto l' immagine di una terra desolata dove gli uomini sono pressocchè analfabeti e primitivi, dove le varie razze di animali sono mescolate,dove tutto è selvaggio,dove l'uomo per sopravvivere deve cacciare con arco e freccia.il protgonista James Howard Smith racconta ai suoi nipoti com' era la terra prima della morte rossa.Lo stile e molto buono con un linguaggio semplice ma efficace,la lettura risulta veloce.

mi è piaciuto tutto in generale

Helloween(gruppo) halloween (canzone)

lo consiglio a persone che amano legger racconti di fantasia con un pizzico di realtà

e tu, da dove diavolo spunti??

mi è venuto in mente libro La Strada perchè è piu o meno sullo stesso tema

Il libro mi è piaciuto abbastanza: la storia può sembrare di pura fantasia, tuttavia fa riflettere, perchè ciò potrebbe anche accadere realmente. In particolare mi sono chiesta cosa avrei fatto in una situazione del genere, dove vedo tutte le persone che conosco morire senza poter far niente per aiutarle, dove potrei morire da un momento all'altro, e non sono riuscita a darmi una risposta. Probabilmente impazzirei. La storia è quindi molto avvincente e spinge chi legge a continuare. Il lettore alla fine del libro rimane con la curiosità di sapere se nella storia raccontata sarà davvero questa la fine dell'uomo, o se sarà un nuovo inizio.

Ciò che non mi è piaciuto è la mancanza di dettagli e descrizioni, che credo mi avrebbero fatto comprendere meglio la situazione in cui si trovano a vivere i personaggi.

'La Fine' di Nesli.

Lo consiglio a chi ha fantasia, a chi si pone domande relative alla fine.

'Così ammazzava la Morte Scarlatta. Presi la borsa e fuggii. Lo spettacolo offerto dalle strade era terrificante. A ogni passo si inciampava nei corpi. Alcuni non erano ancora morti. E mentre li guardavi, li vedevi sprofondare nelle grinfie della morte.'

'L'urlo ' di Munch.

Nonostante l'argomento del libro non mi abbia entusiasmato, mi è piaciuta la modalità con cui l'autore scrive questo libro, anche se parla di un argomento di cui al giorno d'oggi si parla molto.

Non mi è piaciuto l'argomento del libro perchè al giorno d'oggi risulta troppo banale.

La colonna sonora che metterei a questo libro è il finale di "Star Wars"

Lo consiglierei a coloro a cui piacciono il fantasy e il surreale

Nessuna in particolare perchè la più parte del libro è occupata dal racconto del nonno, il quale di frasi particolarmente importanti secondo me non ne ha.

Non mi viene in mente niente perchè è un libro talmente particolare che penso non ce ne siano altri.

Mi è piaciuto il modo in cui lo scrittore descrive i personaggi, il modo di scrivere: molto scorrevole.
Pur essendo un libro molto corto è ricco di particolari.
Mi è piaciuta l'idea dello scrittore: di fare descrivere la storia ad un anziano superstite.

Non mi sono piaciute le interruzioni dei nipoti durante la narrazione dell'anziano.

La musica che metterei è: "Le onde" di Ludovico Einaudi.

A persone a cui piace sentire storie vecchie, ma molto educative.

La frase che mi è piaciuta di più è: \" Il rosso è rosso, no? E allora perchè darsi tante arie a chiamarlo scarlatto ?\"

Leggendo questo libro mi è venuto in mente il film " Io sono leggenda" .

Di questo libro mi è piaciuto, come uno dei pochi sopravvissuti all' inarrestabile morbo del 2013, narra ai suoi nipoti l'epoca in cui la natura era sotto il dominio dell'uomo e come inaspettatamente si sia ribellata contro di lui, perché è un evento che potrebbe avverarsi in futuro.

Di questa lettura non mi è, invece, piaciuto l'atteggiamento adottato dal misero numero di sopravvissuti, che hanno lasciato che le più essenziali conoscenze svanissero dal sapere umano perché non le hanno tramandate ai loro discendenti.
Il professore, che raccolse i suoi libri in una grotta sperando in un futuro ritrovamento, non educa i suoi figli né a leggere né a scrivere.
L'"Autista" muore e nessun altro, oltre a lui, possedeva la capacità di far funzionare un motore.
Fu per questo che l'umanità in breve tempo venne riportata a stadi inimmaginabili di crudeltà e barbarie.

La musica che metterei come colonna sonora a questo libro è una sinfonia lenta e tenebrosa per esasperare l'aspetto drammatico dell'epidemia.
Ad esempio la Sinfonia n°3 di Robert Schumann.

Lo consiglio ai ragazzi perché,come me, possano riflettere solo tragiche cause dell'epidemia e sulla dura lotta per la sopravvivenza

Dal tetto dell'edificio contemplavo l'estinzione di tutte le gloriose opere dell'uomo.

Questo libro di genere postapocalittico mi fa venire in mente un altro libro: Io sono leggenda di Richard Matheson

Di questo libro mi è piaciuto molto il fatto che lo scrittore abbia provato a immaginare come la società sarà nel futuro. Mi è piaciuto immaginare come sarebbe il mondo se una malattia così grave colpisse il pianeta. Mi è piaciuto che il nonno provi ad insegnare ai nipoti quello che è a loro sconosciuto e che è scomparso sessant'anni prima con l'intera civiltà.
Spesso il nonno, mentre racconta, si perde a rivangare ricordi del passato, a volte poco importanti. Ma questo è bello perchè si nota quanto gli manchi quel mondo.

Non mi è piaciuto il fatto che, mentre il nonno racconta, i nipoti lo interrompono, ridono di lui e non credono a quello che dice, perchè penso che anche se non conoscono ciò che il nonno racconta, loro dovrebbero ascoltarlo, anche solo per rispetto nei suoi confronti.

la musica che assocerei a questo libro è ritmica, ma anche lenta allo stesso tempo, perchè nel racconto ci sono passi in cui la storia approfondisce i particolari, e quindi è lenta, e altri in cui racconta momenti di scompiglio i città, e quindi veloce.

Lo consiglio in particolare a chi non ha paura di quello che potrebbe accadere nel futuro, magari a qualcuno a cui piaccia pensarci.

il libro mi ha colpito in generale

mentre lo leggevo mi sono venute in mente molte immagini: del mondo d'oggi, del mondo sessant'anni dopo la malattia: foreste ovunque, lupi sulla spiaggia, uomini vestiti di pelli...

iIl personaggio che più mi ha impressionato è quello di James Howard Smith, un insegnante di letteratura inglese, senza più cattedra né studenti dopo l'avvento della peste scarlatta, che nel 2013 cancella l'uomo dalla faccia della terra lasciando solo qualche centinaio di superstiti. Mi ha colpito soprattutto il suo tentativo di conservare i ricordi e la memoria del passato nonostante un gruppo di ragazzini si burli di lui. Ho apprezzato anche la sua capacità di adattarsi e resistere alle difficili condizioni di vita dopo l'avvento della peste scarlatta, procurandosi il cibo con mezzi primitivi, arco e frecce. Mi è piaciuta, inoltre, l'ambientazione: la civiltà che soccombe di fronte alle forze della natura, il ritorno all'età della preistoria, le comodità del mondo moderno che cedono il passo ai bisogni primari ...

Non mi è piaciuta l'eccessiva presenza di discorsi diretti che lascia poco spazio alla voce del narratore. In alcuni momenti la trama appare poco chiara.

la sinfonia numero 9 di Bethoven

Consiglio questo libro a una persona amante dei libri dagli scenari post-apocalittici e fantascientifici.

Questo libro mi ricorda il film "Io sono leggenda" perché ha un'ambientazione simile: anche in questo caso un morbo misterioso devasta l'umanità.

Di questo libro ho apprezzato soprattutto l'ambientazione apocalittica nella quale si svolge la vicenda. Mi è piaciuto anche come è strutturata la storia: un lungo flashback narrato da Nonno, il personaggio principale, ai suoi nipoti nel quale ripercorre gli avvenimenti precedenti e contemporanei allo scoppio dell'epidemia della peste scarlatta.

Il romanzo è fin troppo breve e mancano descrizioni dettagliate.

"La guerra è finita" dei Baustelle

A qualsiasi tipo di persona.

Nessuno

In questo romanzo l'autore ci mette in guardia sui pericoli del progresso e ci ricorda quanto sia precario il nostro benessere: tutti, infatti,da un momento all'altro, potremmo trovarci nella stessa situazione sperimentata dalle vittime della peste scarlatta. Mi sono piaciuti anche i racconti di Nonno e ho ammirato la sua memoria prodigiosa che gli permette di ricordare tutti gli avvenimenti passati con facilità estrema.

Mi ha deluso l'assenza di suspence, di qualche episodio capace di lasciare il lettore col fiato sospeso.

"C'era una volta in America" (Ennio Morricone)

Lo consiglio a tutti quelli che hanno molta fantasia,a cui piace immaginare la realtà da un punto di vista diverso da quello di tutti i giorni.

Collegherei a questo libro, alle tradizionali rappresentazioni della fine del mondo e all'inizio di una nuova era.

Questo libro mi è piaciuto moltissimo e mi ha molto entusiasmato: la storia si basa su un avvenimento già accaduto in passato, anche se con conseguenze meno devastanti di quelle riferite qui; inoltre l'autore sceglie come narratore un sopravvissuto di questa tragedia, un vecchio che racconta ai suoi tre nipoti, che non hanno mai studiato, né imparato nulla, quello che è successo a lui e di conseguenza anche al resto del mondo. Spesso cerca di insegnare a questi qualcosa, riferendosi alla realtà che lo circonda, per far capire loro che il mondo, a poco a poco, tornerà a ripopolarsi.

Non mi è piaciuto come, mentre il nonno riferisce ai nipoti la tragedia che ha vissuto, questi lo interrompano sempre, prendendolo in giro per il linguaggio che usa e facendosi beffe di ciò che sta raccontando e dei suoi insegnamenti.

Come colonna sonora penserei, quando si parla della città in fiamme, invasa dal fumo, ad una melodia con un ritmo abbastanza veloce, ma pur sempre triste; invece, quando il nonno parla della sua solitudine mentre vaga per il mondo senza trovare più alcun sopravvissuto inserirei un pezzo musicale dai toni lenti e sommessi.

Lo consiglierei alle persone che desiderano cambiare il mondo... perché non dimentichino che ogni loro azione non è mai priva di conseguenze...

«Non accorsi in aiuto del droghiere. Non era più tempo per gesti simili. La civiltà crollava e ognuno doveva pensare a se stesso»

Durante la lettura mi veniva in mente tutto quello che avevo sentito dire sulla peste nera a Venezia e provavo a immaginare le conseguenze di una simile epidemia in tutto il mondo, così come accade nel libro...

Di questo libro mi è piaciuta molto la trama innanzi tutto, che ho trovato molto interessante; anche il personaggio principale (James Howard Smith) mi ha interessato molto.

Di questo libro non mi è piaciuto il comportamento di Labbro Leporino nei confronti del nonno che a parer mio è stato molto scorretto ed irrispettoso.

Come colonna sonora di questo film metterei:"Uno su mille" di Gianni Morandi.

Lo consiglierei a tutte le persone a cui piacciono i libri di narrativa post-apocalittica.

La frase che mi è piaciuta di più è:\"Vorrei tanto sapere perchè chiami il granchio una . Un granchio è un granchio no? Mai sentito nessuno chiamarlo in questo modo buffo\" pronunciata da Edwin.

A questo libro collegherei il film "2012" che ha in comune l'estinzione della razza umana.

Mi è piaciuta la situazione del signore anziano, l'unico che si ricorda gli eventi passati e cerca di far capire ai ragazzi come fosse la civiltà.

Secondo me è uno scenario troppo catastrofico, sono troppe le vittime della peste.
Inoltre è la peste arriva nel 2013, che nel millenovecento sembrava un'epoca così lontana e che è invece dietro l'angolo.

Moonlight Sonata,Beethoven

a qualunque

Sussisteranno soltanto la forza e la materia in perenne mutamento, che a furia di agire e reagire realizzeranno i tre tipi eterni:il prete,il soldato e il re.Dai bambini esce saggezza senza età.Ci sarà chi lotta, chi comanda e chi prega; tutti gli altri faticheranno e soffriranno assai.

Il libro io sono leggenda,che condivide con questo libro una malattia incurabile che lascia solo lui come sopravvissuto (almeno sembra) e lo scenario apocalittico.

Questo libro è molto bello, mi sono piaciute soprattutto le varie vicende che comportano la fuga del protagonista e la sua storia ...

Non mi è piaciuto il comportamento dei nipoti perchè irrispettoso nei confronti dell'anziano nonno

We will rock you dei Queen

Agli appasionati di avventura

\\\\\\\"ma il terzo giorno l\\\\\\\'incanto si ruppe

James e la peste gigante di Rhoal Dhal perchè è come questo libro, in quanto....

Mi è piaciuta la trama molto ben strutturata:il racconto post-apocalittico è descritto molto bene come se lo si stesse vivendo.

La lunghezza...

non lo so

a chiunque ami il genere post-apocalittico

non c\'è una frase che ha spiccato.

Io sono leggenda con will smith

La scelta di far descrivere dal protagonista la California Post Apocalittica è una delle caratteristiche di questo libro che mi è piaciuta di piu’ ; uno dei personaggi per me più interessante è Edwin perché esprime sempre un opinione o una critica che suscita riflessioni. Molto interessante la scelta di ambientare il racconto in un prossimo futuro, mettendo in guardia l’umanità dalle tragiche conseguenze dell’abbandono dello studio e della cultura che potrebbero trascinare tutta la società allo stato selvaggio.

Non condivido con lo scrittore la mancanza di un finale costruito e definito, il racconto si interrompe lasciando il lettore in sospeso, la mancanza di un finale anche tragico è molto più angosciante.

Il commento musicale ideale per me sarebbe :Queen- Under pressure oppure Brian Eno e David Byrne - Wanted For Life.

Lo consiglierei ai miei amici per poterne poi discutere insieme, perché questo racconto fornisce molti spunti di riflessione sul futuro del genere umano.

Questa è la frase che mi è piaciuta di più, che si trova all’incirca alla fine del primo capitolo.
“Fugaci i sistemi come schiuma” biascicò quella che doveva essere una citazione. “Appunto: schiuma, e fugacità. Tutta la fatica dell’uomo su questo pianeta si è rivelata altrettanta schiuma. L’uomo ha addomesticato gli animali utili, distrutto quelli ostili e liberato la terra della vegetazione selvaggia. Poi è toccato a lui e la marea della vita primitiva è rifluita spazzando la sua opera, le erbacce e la foresta hanno invaso i suoi campi, gli animali da preda hanno annientato le sue greggi e adesso sulla spiaggia di Cliff House ci sono i lupi”

Leggendo mi sono tornate alla mente le immagini di " RESIDENT EVIL" e di "2012"

È un libro di quelli che si leggono tutto d'un fiato, di cui non puoi, e non vuoi, interrompere la lettura, di quelli strazianti che ti incatenano alla sedia costringendoti a leggere tra le righe. London, ancora una volta, porta ad immedesimarsi in «un mondo alla rovescia» facendoci credere «in ciò che non si vede», nè forse si vedrà mai. «Non hai altra scelta» se non quella di lasciarti trascianare da uno stile inevitabilmente appassionante, in una dimensione al limite del surreale.

«Fu stupendo...e penoso» forse perchè troppo distante dalla realtà.

Ognuno di noi ha una propria canzone: una specie di colonna sonora dell'anima che suona meravigliosamente in armonia con noi stessi. Essa ha la capacità di farci abbandonare questo mondo per altri spazi, qualunque essi siano. Penso che questa musica sia perfetta, per questo e per ogni altro libro.

Lo consiglio a tutte quelle persone che «credono in ciò che non vedono», a tutti coloro che hanno sempre letto libri, senza mai leggerne uno veramente e a chiunque non abbia ancora trovato il proprio libro.

«Tutto ciò che è andato perso, va riscoperto».

Questo libro mi ha ricordato "L'attimo fuggente", un film che mette in risalto le parole, semplici e profonde, di un professore universitario. Egli non è un comune docente che insegnano la storia o la letteratura italiana: è un prima di tutto un uomo e soprattuto un maestro di vita, un modello di insegnante che ogni alunno vorrebbe avere.

Il libro è narrato quasi interamente in prima persona da un professore di Letteratura inglese dell'Università della California, James Howard Smith. Egli racconta ai suoi nipoti della Peste Scarlatta, una malattia che ha sterminato l'umanità intera.I pochi sopravvissuti sono tornati allo stato primitivo.
Il personaggio che mi è piaciuto di più è stato Edwin, uno dei nipotini del professore, che a differenza degli altri ragazzi crede alle parole del nonno e spesso lo difende dalle parole acide di Labbro Leporino.Anche la figura del professore di Letteratura è molto simpatica perchè cerca di trasmettere un pò del suo sapere a ragazzi completamente selvaggi.

Il libro è molto bello, però il comportamento di Labbro Leporino nei confronti del Nonno irrita, questo perchè il ragazzo selvaggio crede che l'anziano sia pazzo.

La musica che metterei come colonna sonora a questo libro è "I migliori anni della nostra vita".

Questo libro è adatto a tutti perchè è scritto molto bene. Lo consiglierei soprattutto a quelle persone che amano i film come "2012".

La frase che mi è piaciuta di più è:"Nonostante tutte quelle malattie, e tutte le altre che continuavano a manifestarsi, la popolazione mondiale cresceva a dismisura. Questo perchè era facile procurarsi da mangiare. Più era facile procurarsi da mangiare, più uomini c'erano; più uomini c'erano, più vivevano ammassati sulla terra; e più vivevano ammassati, più nuove specie di germi diventavano malattie."

Leggendo questo libro mi è venuto in mente il programma televisivo "I migliori anni", perchè questo signore anziano racconta alle nuove generazioni gli anni più belli da lui vissuti.

Mi è piaciuto il fatto che il nonno, mentre racconta, valorizza molto quelle piccole cose che sembrano quasi scontate nella nostra attuale società ma che viste da altri punti di vista vengono molto valorizzate...per esempio essere consapevoli di cos'è un germe.

il protagonista (il nonno) dice che era una persona benestante e quindi aveva cuoche e cuochi che gli preparavano da mangiare, donne delle pulizie.... e secondo me, in uqesta descrizione, valorizza troppo il cibo e tutte le possibilità che aveva solo perchè era benestante e ricco come pochi. secondo me non è giusto nei confronti della gente più povera che nohn può pemettersi il lusso di mangiare sempre cose buonissime e raffinate come lui.

knocking on heavens door. dei GUNS 'N' ROSES

E' un libro corto ma non infantile, anzi, serio e con spunti di riflessione. secondo me adatto a tutti.

quella relativa alle guerre....praticamente la morale della storia.

IO SONO LEGGENDA, un film memorabile che parla sempre di fine del mondo a causa di un germe.

Mi ha colpito molto il modo con cui l'autore ha descritto il declino dell'umanità. Non sarei mai riuscita ad immaginare una cosa del genere, mi ha sorpreso e stupito molto.

Non mi è piaciuto il modo con cui l'autore ha rappresentato il comportamento e il carattere dei nipoti nei confronti dell'anziano nonno, sono troppo brutti e selvaggi secondo me.

Morning Sun - Robbie Williams

Lo consiglio a tutti coloro che amano i libri di fantascenza e avventurosi.

"Fugaci i sistemi come schiuma"

Nessuno.

il libro m'è piaciuto in particolare per il tema trattato della peste che in futuro colpirà il nostro mondo. Ho ammirato molto il personaggio del nonno, James Howard Smith, che vaga continuamente nei ricordi del suo passato e che cerca di spiegare ai ragazzi come fosse la società di un tempo

niente in particolare, se non la mancanza di rispetto dei nipoti nei confronti nell'anziano, poi avrei preferito che il libro fosse un pò più lungo

una musica abbastanza malinconica e lenta, che faccia riflettere, accompagnata magari da solo pianoforte come "back to life"

a chi è interessato e appassionato di questo genere di libri, di catastrofi e distruzioni e a chi piacerebbe pensare come sarebbe il mondo in un futuro

«La civiltà crollava e ognuno doveva pensare a se stesso»
«Tutto ciò che è andato perso, va riscoperto»
«Ci sarà chi lotta, chi comanda e chi prega; tutti gli altri faticheranno e soffriranno assai»

il film "2012" che tratta della fine del mondo

Il momento in cui Pustola, ritornato nel suo corpo, decide di non sparare alle persone in banca; il lieto fine, in cui il ragazzo trova una famiglia buona e gentile con cui vivere; la brevità e semplicità del lessico e della sintassi con cui è scritto il libro.

Il personaggio di Giustizia, maligno e disonesto; il continuo cambio di situazioni, che costringe il lettore ad un'accurata attenzione; la crudeltà e violenza di alcune scene.

"Now we are free" di Lisa Gerrard.

Consiglio il libro agli appasionati di storie di questo genere, in cui si ha la possibilità di tornare indietro nel tempo per correggere i propri errori.

"Tu sogni di uccidere e mangiare dei neri perchè i neri, nella società americana, sono l'incarnazione metaforica della rabbia, della paura e del dolore."

Non ho letto libri simili a questo, ma sono convinta che ce ne siano parecchi.

Mi è piaciuto che la storia è basata sul rapporto tra nonno e nipote.

Non mi è piaciuta la brevità del libro.

Come colonna sonora metterei: "The Final Countdown" dei Europe.

Lo consiglieri a quelli a cui piace il genere fantasy.

Nonno, spiegami che cosa è il denaro.

Il liro mi ricorda il libro: "Io sono leggenda".

Mi è piaciuto perchè è un racconto inverosimile, la narrazione è molto scorrevole e la storia è chiara.

Mi è piaciuto tutto

phantom of the opera - Cristine d' Ae

A chi interessa una storia particolarmente coinvolgente

Sussisteranno soltanto la forza e la materia, in perenne mutamento, che a furia di agire e reagire realizzeranno i tre tipi eterni: il prete, il soldato e il re. Dalla bocca dei bambini esce la saggezza senza età. Ci sarà chi lotta, chi comanda e chi prega; e tutti gli altri faticheranno e soffriranno assai mentre sulle loro carcasse sanguinanti tornerà sempre e comunque a innalzarsi in eterno la bellezza stupefacente e la meraviglia incomparabile della civiltà.

Mi ricorda un immagine di primitivi del Neolitico.

Mi è piaciuto il modo in cui i sopravvissuti gestiscono la situazione dando vita a una nuova civiltà.

Non mi è piaciuta la fine catastrofica di quasi tutta la popolazione che viveva quando si presentò la peste.

Non saprei, ma sicuramente non qualcosa di allegro.

Lo consiglio a coloro a cui piacciono i classici.

Dalla bocca dei bambini esce la saggezza senza età.

2012

Di questo libro ho apprezzato l'idea ciclica delle civiltà che nascono,crescono,muoiono e rinascono.
Inoltre il messaggio che la terra che ci ospita si rigenera sempre per riaccoglierci fra le sue braccia e nutrirci in ogni condizione e stadio di civiltà ci troviamo come uomini in quel momento.Quest'idea potrebbe spiegare la scomparsa improvvisa di civiltà antiche e importanti del passato che sembrano peraltro aver avuto contatti con civiltà che le hanno precedute e che sono a loro volta scomparse.Questo aprirebbe però una preoccupante valutazione sulla nostra civiltà attuale:in quale stadio ci troviamo e quale destino ci attende?

Non mi è piaciuta la descrizione cruda ed accurata del morbo che distrugge l'umanità perchè mi ha infastidito e mi ha turbato troppo.Ci sono scene di familiari divisi e di famiglie separate che non riesco a dimenticare.

The show must go on - Qeen

Consiglio questo libro ad un pubblico di lettori maturo, che riesca ad apprezzare il messaggio dietro alle immagini crude descritte.

"...Ci sarà chi lotta, chi comanda e chi prega; E tutti gli altri faticheranno e soffriranno assai mentre sulle loro carcasse sanguinanti tornerà sempre e comunque a innalzarsi in eterno la bellezza stupefacente e la meraviglia incomparabile della civiltà.Tanto varrebbe distrugessi i libri immagazzinati nella grotta: che restino o spariscono, tutte le loro antiche verità saranno scoperte, le loro antiche menzogne vissute e tramandate. A che pro...".

Questo libro mi ha ricordato la descrizione della peste nei Promessi Sposi di Manzoni.

L’incipit è accattivante, e l’idea su cui si basa il libro è ottima: una malattia che l’uomo, nonostante le sue vastissime conoscenze, non riesce a sconfiggere, e che stermina la popolazione. Il titolo, poi: “La peste scarlatta”. Il libro è molto scorrevole, si legge facilmente.

Sebbene accattivante, il libro mi ha un po' deluso; la storia è raccontata molto superficialmente, e l’autore avrebbe potuto inserire riflessioni che sarebbero risultate interessanti: il protagonista avrebbe potuto interrogarsi sul perché si sia salvato lui, anziché limitarsi a dirsi immune al morbo. O addirittura una riflessione sull’intero genere umano, sul fatto che nonostante la medicina fosse all’avanguardia, siano morti quasi tutti. E avrebbe potuto descriverne meglio gli stati d’animo: disperazione? Paura? Rassegnazione? Il protagonista parla poco di come si sia sentito durante l’esperienza, si limita a dirsi spaventato, atterrito. In più, essendo la storia raccontata dal sopravvissuto a dei selvaggi, il linguaggio è tanto semplice da sembrare una favoletta raccontata a un bambino.

Metterei il disco Fear Of A Blank Planet (Porcupine Tree – 2007).

A chiunque ne abbia l'intenzione.

“Chi ci procurava era chiamato uomo libero. Ma solo per scherzo. Noi della classe dirigente possedevamo tutta la terra, tutte le macchine, tutto. Chi ci procurava da mangiare era nostro schiavo. Prendevamo quasi tutto il cibo che ci procuravano e gli lasciavamo qual minimo bastante per sfamarsi, lavorare e procurarci altro cibo…”

Collegherei questo libro a vari autori che hanno narrato della peste in un racconto o in un libro: primo Tucìdide parlando della peste di Atene, poi Omero nell’Iliade (quando Apollo scaglia freccie infuocate contro l’accampamento acheo), Boccaccio, nel Decamerone, Manzoni ne “I promessi sposi” (“La madre di Cecilia”), Poe ne “La maschera della Morte Rossa", per l'archetipo dela peste, assai ricorrente nella letteratura.

Mi ha appassionato l’idea generatrice del racconto, di un’epidemia che si abbatte sull’umanità che sebbene sia enormemente sviluppata è impotente davanti alla forza della natura.
Penso sia da sempre una paura comune per la maggior parte degli uomini ed è bene che si riesca ad affrontarla.

Mi aspettavo che la storia si sviluppasse in modo differente e più completo e non che finisse con un pensiero così generalizzato dal vecchio sull’inevitabile ripetersi della storia dell’uomo e dei suoi errori. Inoltre di questi tempi il tema dell'apocalisse ci è molto familiare e può risultare banale.

Ho associato a questo racconto le due canzoni Lonely Day e Toxicity dei System Of A Down.

A chiunque piaccia il genere post-apocalittico e sia interessato a scoprire uno dei primi esempi del genere.

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Questo racconto lo collegherei a film che riprendono in vario modo il tema trattato, per esempio 2012, Io sono Leggenda, ecc.

Mi è piaciuta molto l’idea di ambientare una storia 900 anni dopo l’epoca del suo scrittore.

Non mi è piaciuto che Jack London non approfondisca né la vita selvaggia, condotta dal protagonista dopo la peste, né le dinamiche della diffusione del morbo e non fa neppure un misero confronto tra la civiltà evoluta e quella della pietra.

Apocalittica.

Solo ai miei coetanei

… E allora non c’era traccia di orsi. Anzi erano una rarità e la gente, per vederli in gabbia, sborsava denaro!

Al film “io sono leggenda “ perché anche qui il protagonista affronta la solitudine in seguito a un morbo letale.

Mi è piaciuto il personaggio del professor Smith che, dopo la peste, nonostante sia rimasto apparentemente da solo sulla Terra non si abbatte e intraprende un lungo viaggio in cerca di altri umani ancora in vita, per poi rimanere dopo molti anni l'unico superstite di quell'epoca con l'arduo compito di dover tramandare gli insegnamenti di vita a dei ragazzini selvaggi e non istruiti.
Mi è piaciuto anche il fatto che il libro è stato scritto un secolo fa e cercare di immaginare la vita più di cento anni dopo è a dir poco impensabile; tuttavia London è riuscito nel suo intento scrivendo, nonostante i riferimenti a usanze di inizio '900, un romanzo visionario e con un tema di fondo interessante.
Come ultima cosa mi è piaciuta la morale del romanzo, cioè esprime l’impotenza e la debolezza dell’umanità che, nonostante le più avanzate tecnologie e conoscenze, non può vincere sull’indomabile potenza della natura.

Il fatto che tutta la storia sia racchiusa dentro davvero poche pagine certamente non aiuta, se poi in queste pagine le vicende sono narrate in un modo a dir poco superficiale e praticamente non dettagliato il tema interessante che sembra apparire all'inizio del libro si trasforma in una trama poco strutturata e una storia noiosa da leggere, a causa del ritmo di narrazione molto lento.

Una colonna sonora adatta al tema trattato, quindi apocalittica.

A chiunque piaccia il genere post-apocalittico.

Il primo film che mi viene in mente è "Io sono leggenda", anche lì infatti il protagonista si ritrova da solo al mondo a causa di un virus cercando di sopravvivere e di trovare una cura alla malattia.

Questo libro mi è piaciuto perchè è molto particolare essendo proiettato in un possibile mondo del futuro dove un'epidemia di peste ha distrutto tutto quello che è stato creato in migliaia di anni.
La scena che ho preferito è stata quella dove il protagonista insegna ai bambini della nuova era a contare utilizzando i granelli di sabbia e i granchi.

Non mi è piaciuta la prima parte del testo perché è un po’ monotona e anche perché facevo fatica a capire la collocazione temporale rispetto alla descrizione di come vivevano.

Metterei una musica tipica dei film di terrore quando viene descritta la peste, e una musica malinconica quando si descive la vita dei sopravvissuti.

Lo consiglio a tutti quelli a cui piace il genere dei libri che trattano di possibili catastrofi naturali.

E' quella alla fine del libro dove "il vecchio" spega il concetto che i libri da lui salvati, non potranno in ogni caso evitare il ripetersi della storia: l’uomo si evolverà, si espanderà, arriverà a sviluppare la conoscenza in tutti i campi, ma in parallelo ci saranno anche le guerre, le malattie, gli sfruttatori e il ciclo della vita ripercorrerà nei secoli il percorso già fatto.

Questo libro mi ha fatto pensare al film ''2012'' perchè anche in questo, dopo una catastrofe naturale prevista dai Maya, rimarranno pochissimi uomini sulla Terra e dovranno ricominciare tutto da capo.
Inoltre mi sono venuti in mente ''I Promessi Sposi'' di Manzoni perchè anche li la peste bubbonica era un tema centrale.

Di questo libro mi è piaciuta la scena che racconta il protagonista di quando un professore e uno studente si sono offerti volontari per portare via il corpo di due persone morte condannandosi così alla morte per salvare altre persone.

L' argomento trattato in questo libro è drammatico poichè narra dello sterminio del genere umano e non ritengo opportuna la reazione dei nipoti del nonno riguardo al suo racconto.

Come colonna sonora metterei una musica classica e triste.

lo consiglio a chi ama i libri drammatici.

Due uomini vennero incaricati di andare a rimuovere i cadaveri, il che implicava probabilmente il sacrificio della vita, giacchè, compiuta la missione, non gli avremmo permesso di rientrare nell' edificio. Ci dissero addio e uscirono. Erano eroi.

Questo libro mi ricorda la poesia di Ungaretti- San Martino del carso che così come nel libro............................., nella poesia.......................

Mi è piaciuto molto il modo di scrivere e lo stile di Jack London.
Il modo di descrivere le situazioni è molto coinvolgente a mio parere.
Il personaggio che mi è piaciuto di più è il vecchio che con la sua fragile emotività racconta a i giovani come è stata la sua giovinezza.

Non mi è piaciuta affatto la trama del libro, troppo distante da ciò che a me piace veramente leggere.
In generale il libro è composto principalmente dal monologo di Nonno e il libro è troppo corto per un libro con una trama che meriterebbe un seguito più dettagliato.Mi aspettavo un finale più soddisfacente.

Una musica triste e malinconica.
Che si addice alla situazione di degrado presente sulla Terra.

Lo consiglio alle persone a cui piace lo stile di Jack London e a quelli a cui piacciono i libri con scenari post apocalittici.

Non ci sono frasi che mi hanno colpito particolarmente ma nel monologo di Nonno mi hanno colpito diverse sue affermazioni.

Altri film che trattano il tema della fine del mondo.
Come: "Io sono leggenda", "The day after tomorrow" e "2012".

il flusso del racconto è molto accattivante,ti trasporta in un futuro che come il passato dove la bellezza,l'arte e la cultura sono solo un ricordo.

in realtà questo libro mi è piaciuto tutto

sonorità naturali

è un libro per tutti, per chi vuole leggere una storia intensa anche se breve

“Cos’è istruzione?” chiede Edwin al nonno, che faceva l’insegnante. “Chiamare scarlatto il rosso”

io sono leggenda
l'ultimo elfo

Questo libro è bellissimo, l'ho letto in sole due ore, mi sono piaciute le descrizioni del panico, provocato dalla nuova malattia, e anche la descrizione iniziale dei personaggi

Il carattere di Hoo-Hoo

La colonna sonora de "La guerra dei mondi" (quello del 1953)

A tutti

"La zecca succhia il sangue del cane, ma il germe, piccolo com'è, penetra direttamente nel sangue"

Mi è venuto in mente il fumetto "Nausicaa nella valle del Vento" di Miyazaki.

Io non sono un gran lettore, ma dei pochi libri che ho letto questo l'ho trovato molto interessante e coinvolgente. Oltre a questo mi è piaciuta molto la visione futuristica del mondo che Jack London ha descritto esaurientemente

Niente, perchè essendo piccolo non ci sono cose che nè cambierei nè cancellerei

Quella del signore delgi anelli

Ha una persona che vede il mondo come lo vedo io cioè non perfetto ma migliorabile

La condanna di chi non rammenta il passato è replicarlo

Io sono leggenda

Mi ha incuriosito molto, e penso non solo a me, la capacità e la bravura dello scrittore che è riuscito quasi cento anni fa ad immaginarsi molto bene la nostra vita attuale. Inoltre mi sono piaciute in modo particolare alcune pagine, abbastanza macabre, nelle quali il nonno raccontava come la peste scarlatta ti uccide.

L’unica piccola critica che farei a questo libro è che spesso il vecchio nonno si perde in dettagliate descrizioni della nostra vita. Il libro in quelle parti risulta un po’ noioso.

Non mi viene in mente nessuna canzone dello stesso genere.

Lo consiglierei a tutte quelle persone alle quali piacciono i libri che raccontano storie apocalittiche, quelli delle grandi stragi e dei tanti morti.

-Cosa vuol dire istruzione?
-Chiamare il rosso scarlatto.

Di sicuro è molto simile ad altri libri-film sui temi apocalittici come 2012 o Io sono leggenda.

Mi è piaciuto molto come la storia ci viene descritta cioè attraverso la narrazione di un anziano
superstite all' epidemia della peste.
Questo racconta com'era la California prima e dopo l'epidemia.
Infine mi è piaciuto come il libro è impostato cioè attraverso flashback raccontati dal nonno.

il comportamento e il carattere dei nipoti nei confronti dell'anziano nonno,
sono troppo selvaggi secondo me.

Linkin Park What I've Done

Bovo

"La stessa vecchia storia si ripeterà"

Io Sono Leggenda

Di questo libro mi è piaciuto il modo in cui l’autore immagina una situazione post apocalittica, dove regna l’ignoranza e le persone sono tornate all’età della pietra, con le loro credenze e ingenuità. Interessante è l’accenno del protagonista alle tecnologie del 2013, come i telegrafi, oggi del tutto estinti: Jack London ha scritto questo libro nel 1912.

Non mi è piaciuto il fatto che il libro inizi 60 anni dopo la catastrofe, e per mezzo di un lungo flashback spieghi gli eventi passati: in questo modo si ha già una chiara visione di quanto accadrà.

La musica che assocerei a questo libro è ‘Si può fare’, di Angelo Branduardi. Il testo consiste in pratica in un elenco di azioni, seguite, alla fine dal verso ‘e ancora riprovare’. Può essere collegata all’espansione continua della civiltà, destinata però ad estinguersi e a ricominciare dall’inizio.

Consiglio questo libro a chi cerca libri relativamente brevi ma intensi, che facciano riflettere.

La frase più bella, a mio parere, è: “>”

Sia ‘La Strada’ che ‘Codice Genesi’ che ‘Io Sono Leggenda’ riprendono lo stesso tema di una distruzione a livello globale e la lenta creazione della nuova civiltà.

Ho apprezzato lo stile del racconto e mi sono appassionato alle vicende vissute da Nonno. Sono rimasto sorpreso da come l'autore, Jack London, pur scrivendo questo libro nei primi anni del '900, abbia potuto rappresentare con tanta lucidità, a distanza di quasi un secolo, il mondo del 2013 e cogliere tante analogie con la società d'oggi.

Non mi è piaciuto l'assenza di cambi di scena. Il romanzo è costituito, infatti, quasi per intero dal monologo di Nonno, né sono riferite altre vicende oltre a quelle raccontate da questo personaggio. Deludente anche il finale, troppo laconico e poco avvincente. In effetti il romanzo è troppo breve e meriterebbe un seguito.

"The end" dei The Doors, ma anche la "Sinfonia n. 9 op. 95 in mi minore (dal nuovo mondo) quarto movimento" di Antonin Dvoràk.

A chi vuole leggere un libro futurista ambientato proprio ai giorni nostri.

Non saprei.

Mi è piaciuta la situazione che è ribaltata rispetto alla realtà. Nel libro è il nonno a parlare di tecnologie e i nipoti a non capire nulla, mentre di solito sono i nonni che, parlando di computer, non hanno quasi idea di cosa essi siano. Mi è piaciuta anche l’immagine in copertina, che, oltre a presentare bene la storia, è un dipinto bellissimo secondo me.

Il fatto che il nonnino quasi veneri la vita all’insegna del consumismo e la società che c’erano prima dell’arrivo della peste.

Faustona – Dj Gruff

A persone che non amano molto leggere, perché il libro è corto e inoltre riesce ad appassionare tutti alla lettura.

Quando ci saremo moltiplicati, soffriremo per la mancanza di spazio e daremo inizio a massacrarci.

2012 (film)

mi hanno incuriosito quasi tutti i personaggi, ma quello che ho preferito è stato Edwin, che pur essendo un ragazzino selvaggio di soli 12 anni, prendeva le difese del nonno quando Labbro Leporino esagerava con le offese o con gli scherzi.

non mi è piaciuto leggere di Bill, l'Autista, nonchè nonno di Labbro Leporino, che, da uomo rozzo e bruto qual'era, decise di schiavizzare Vesta, una donna che aveva vissuto nelle più grandi ricchezze, che possedeva bellezza e raffinatezza. Costui commetteva orribili soprusi nei confronti della donna, e se solo una volta non avesse obbedito a ciò che il "padrone" diceva, avrebbe pagato molto caro quel suo errore.

il vecchio e il bambino (ho scelto questa canzone perchè il libro si apre con Edwin ed il nonno che camminano, e si conclude nello stesso modo)

ai lettori di qualsiasi genere letterario, perchè è un libro che merita davvero di essere letto.

un giorno gli uomini torneranno a leggere; e allora, se alla mia grotta non sarà capitato nessun incidente, sapreanno che il prfessor James Howard Smith è esistito e ha messo in salvo per loro il sapere degli antichi.

non mi è venuto in mente nulla di particolare. lo associerei a "Balla coi lupi", ma solamente per l'abbigliamento descritto nel romanzo e per come si viveva (se si voleva mangiare, si doveva cacciare).

L'autore rende molto l'idea della situazione in cui è capitato il vecchio, in una società che prima della peste non era molto diversa dalla nostra. Inoltre mi è piaciuto il perseverare del nonno nel mantenere la cultura e farla imparare a suoi giovani nipoti.

La trama poteva essere sviluppata meglio, e la lunghezza del libro non l'ha di certo aiutata.

Iron Maiden - Run to the Hills

A chi piace immedesimarsi in situazioni fantastiche e apocalittiche

"La vecchia storia si ripeterà"

Io sono leggenda

Mi sono piaciuti molto i seguenti elementi: la capacità di far riflettere sulla precarietà del nostro benessere; il modo in cui il vecchio ha insegnato molte cose ai ragazzi; il libro è semplice e veloce da leggere e tratta temi che affascinano.

Invece non mi sono piaciuti: l'atteggiamento dei giovani nei confronti del vecchio; la crudeltà della gente che pensa solo a sopravvivere; il personaggio dell'Autista, persona violenta e prepotente.

"Mam'selle" di Frank Sinatra

Lo consiglio a chiunque, perchè penso che l'apocalisse sia un tema che interessa bene o male tutti.

La mancanza di comunicazione con il resto del mondo destava stupore, sgomento. Sembrava proprio che il mondo fosse finito, cancellato. Da sessant'anni il mondo ha cessato di vivere per me.

Non ho letto libri simili. Un libro che parla sull'apocalisse è però "2012. La fine del mondo?" di Roberto Giacobbo

Il primo aspetto che mi è piaciuto del libro è sicuramente la saggezza del "Nonno" che, in un mondo non più civilizzato e tornato all'età della pietra, lo porta a voler salvare almeno la memoria di quel mondo che fino al 2013 era ricco di glorie e di virtù. Una caratteristica del libro che mi convince, è poi l'inizio: a differenza della maggior parte dei libri che ho letto, è chiaro e ti introduce bene dentro al libro. Infine mi è sembrato corretto l'atteggiamento di Edwin, uno dei ragazzi, che zittisce bruscamente l'amico Labbro Leporino che si era ripetutamente rivolto in modo arrogante verso il vecchio.

Il primo aspetto che non mi è piaciuto del libro è il fatto che i ragazzi si burlino del vecchio Smith, il quale è intento ad istruirli, o comunque a tramandare loro una certa cultura raccontando loro le esperienze da lui vissute fino al 2013, o anche solo ad insegnare loro termini nuovi, degni di un linguaggio di alto livello. Un altro aspetto del libro che non ho condiviso è il disperdersi nei discorsi da parte del protagonista: trovo che dopo un po' renda la lettura pesante e difficile. Per il resto, del libro mi è piaciuto tutto, pertanto non trovo altri punti negativi.

Al libro accosterei una colonna sonora piuttosto triste con sonorità gravi che contribuiscano a rendere l'idea di un mondo dove non ci sono più cultura e civiltà.

Lo consiglio a chi teme l'apocalisse e pensa che tutto ciò che sta vivendo possa finire da un momento all'altro

La mia frase preferita è questa:" La polvere da sparo tornerà. Niente potrà impedirlo...la stessa vecchia storia si ripeterà. L'uomo si moltiplicherà e gli uomini si combatteranno. ". Trovo che rappresenti al meglio il disappunto e la rassegnazione del vecchio nel finale.

Il libro, che parla di un mondo postapocalittico nel quale i pochi sopravvissuti sono tornati ai tempi dell'età della pietra, mi ha fatto immaginare un mondo di solitudine dove la sopravvivenza è l'obbiettivo di ogni giorno; un mondo dove vengono perduti valori come l'amicizia o l'affetto e dove regnano la guerra fra bestie, e i pochi umani sopravvissuti.
Leggendo i libro mi è immediatamente venuto in mente il libro "Io sono leggenda", dove il protagonista, unico sopravvissuto sulla terra dopo aver perduto i familiari, deve appunto combattere con figure mostruose che hanno invaso la terra.

Il vecchio che insegna molte cose ai ragazzi; il libro è semplice e veloce da leggere e tratta temi che affascinano.

La crudeltà della gente che pensa solo a sopravvivere; il personaggio dell'Autista, persona violenta e prepotente.

"Mam'selle" di Frank Sinatra

A persone interessate all'apocalisse.

"Sembrava proprio che il mondo fosse finito, cancellato."

Non mi viene in mente niente.

Il libro è dinamico e scorrevole grazie alla narrazione tramite flashback dei ricordi dell'anziano protagonista riguardanti il mondo miglio in cui ha vissuto. Mi è piaciuto il futuro che ha immaginato lo scrittore, come per esempio i dirigibili e gli aerei, cose normali al giorno d'oggi. I personaggi sono molto interessanti perchè ognuno ha caratteristiche singolari.

Non mi sono piaciuti i momenti in cui l'autore spiega elementi banali come i numeri, perchè la lettura diventa lenta. Non mi è piaciuta la scrittura ripetitiva che viene usata dall'anziano signore. Il libro è breve e non permette di trovare un fine alla storia.

Bring me to life- Evanescence.

Lo consiglio a tutti perchè è un libro veloce e può risultare interessante per tutti.

"Tutto ciò che è andato perso, va riscoperto".

Leggendo questo libro mi è venuto in mente il film con Will Smith "Io sono leggenda" perchè anch'esso parla di un germe che porta l'umanità alla fine.

Mi è piaciuta l'ambientazione nel “nuovo mondo” (dopo l'apocalisse)
Mi è piaciuto il personaggio del vecchio
Mi è piaciuto l'ideale del vecchio che vuole tramandare il suo sapere

Non mi è piaciuta la cattiveria della gente che cerca di sopravvivere
Non mi è piaciuta la reazione che i giovani hanno avuto nei
confronti del vecchio
Non c'era molta suspense nel libro ciò mi è dispiaciuto

Colonna sonora: “Danny Elfman - The Ice Dance”

Lo consiglio alle persone che non desiderano sempre avere un lieto fine

La condanna di chi non rammenta il passato è replicarlo.

Mi ha fatto pensare al libro: “La Strada”

Mi è piaciuto il personaggio di James Smith soprattutto perchè cerca di insegnare ai suoi tre eredi il sapere, nonostante lo interrompano spesso e abbiano da ridire su ciò che dice.

Non mi è piaciuto il personaggio di Lepre perchè non ascolta, ma sente solo, e trova sempre qualcosa da dire; non apprende ciò che James dice, che è un sapere molto utile. Inoltre non mi è piaciuto l'atteggiamento dei tre ragazzini, perchè quando James si brucia, mangiano l'ostrica e non lo aiutano.

A questo libro metterei come colonna sonora "Kim" di Eminem.

Lo consiglio a persone a cui piacciono le storie fantascientifiche ambientate nel futuro.

"Udii una voce di donna chiamare aiuto da quell'inferno. Ma non mi mossi. Ne avevo viste tante che il mio cuore s'era fatto di pietra, e d'altra parte le grida d'aiuto erano troppo frequesti per poter commuovere".

Mi è venuto in mente il libro "La Strada".

Mi è piaciuto molto il persnaggio del nonno

Era un pò noioso

nessuna

A tutti

nessuna

2012

Questo è un libro interessante che narra la storia in un modo simapatico.Poi,inizia in un modo particolare,diverso dagli altri,perchè c'è un anziano che narra la storia ai propri nipoti intorno al fuoco.

L'unica cosa che nonmi è piaciuto è il titolo perchè a mioparere è troppo macabro.

C'era un ragazzo che coma me amava i Beatle e i Rolling Stones.

Lo consiglio a delle persone che non sono sensibili.

Tanto morivano tutti,i buoni e i cattivi,i vigorosi e i debilitati,chi amava la vita e chi l'aveva a sdegno.

Non ho mai letto altri libri che riguardavano questo argomento.

Del libro mi è piaciuta la trama del libro perchè parla di una peste incurabile che.....................................

Non mi è piaciuto le scene in cui l'autista picchia la moglie per il fatto che l'autista faceva il servo a casa di Vesta,una signora nibile,e dopo................

Lost in hollywood-Children of Body

Questo libro lo consiglio a tutte quelle persone a cui piace questo genere tra cui i miei amici perchè anche a loro piace questo genere.

"la polvere da sparo tornerà,nulla potra impedirlo,la stessa vecchia storia si ripeterà."

Manga perchè molti manga Giapponesi parlano di catastrofi che potrebbero succedere per esempio Monster Hunter Orage

Mi e' piaciuta molto l'idea dell'autore che poi lo ha portato alla scrittura di questo libro,anche il modo in cui e' descritta la California prima e dopo lo scoppio di quest' epidemia.

non mi è piaciuto affatto lìidea che l'autista picchiava Vesta, una donna che fino a poco tempo prima della peste scarlatta viveva una vita da nobile.

una musica malinconica

lo consiglierei a tutti quelli a cui piace questo genere di libro, specialmente ai miei amici perchè anche a loro piace questo genere.

"Nonno spiegami cos'è il denaro"

leggendo questo libro mi è venuto in mente il film "RESIDENT EVIL" perchè si collega tanto al virus del libro.

Questo libro mi è piaciuto moltissimo e mi ha anche preso mentre lo leggevo perchè, prima di tutto la storia è basata su un argomento già visto nel passato, non così devastante, ma quasi. Secondo perchè l'autore fa raccontare a un sopravvissuto di questa tragedia: un vecchio che racconta ai suoi tre nipoti, che non hanno mai studiato e imparato niente, quello che è successo a lui e di conseguenza anche al resto della gente di tutto il mondo. Ogni tanto cerca di insegnare a questi qualcosa, basandosi su quello che si trova davanti, e a fare capire loro che il mondo, a poco a poco, dovrà ripopolarsi.

Quello che non mi è piaciuto è che, mentre il nonno sta raccontando ai suoi nipoti la tragedia, questi lo interrompono sempre, prendendolo in giro per il suo linguaggio e, soprattutto, per i fatti che sta raccontando e per i suoi insegnamenti verso di loro, dicendo che quello che non si vede non può esistere.

non saprei

Lo consiglierei alle persone che vorrebbero un opinione su come potrebbe cambiare il mondo nei prossimi anni e come, ovviamente non sperando che finisca così, ma un'ipotesi.

la civilta crollava e ciascono doveva pensare a se stesso

non saprei, un libro che parla di soppravissuti

Mi sono piaciuti molto i seguenti elementi: la capacità di far riflettere sulla precarietà del nostro benessere; il modo in cui il vecchio ha insegnato molte cose ai ragazzi; il libro è semplice e veloce da leggere e tratta temi che affascinano.

Invece non mi sono piaciuti: l'atteggiamento dei giovani nei confronti del vecchio; la crudeltà della gente che pensa solo a sopravvivere; il personaggio dell'Autista, persona violenta e prepotente.

la canzone è "The rivels us from evil" dei bullet for my valentine

A tutte le persone che gli piace questo generee a chi vuole leggere un libro futurista ambientato proprio ai giorni nostri.

Sussiteranno soltanto la forza e la materia, in perenne mutamento.

Il film I am legend" che tratta appunto di un virus letale che sta portando alla scomparsa del genere umano.

Mi è molto piaciuto lo stile con cui Jack London descrive i paesaggi , sembra di viverli in prima persona. Mi piace molto la descrizione dei personaggi e la maniera in cui descrive le varie azioni e vicende con alcuni colpi di scena. E' molto interessante il fatto che scelga il tema della sopravvivenza nei tempi nostri,nei tempi moderni , dove per noi tutto è dovuto e concesso e non si pensa lontanamente a le vicende drammatiche che potrebbero accadere, e se ancche avvenissero , con la nostra mentalità superflua non sarebbe di certo stata in grado di accettarle ma soprattutto affrontarle.

Mi dispiace che il libro sia così corto perchè quando ero arrivato già alla seconda pagina ero entrato nel mondo della peste scarlatta.

La melodia che metterei come colonna sonora è La Cavalcata del Valchiria e qualche sinfonia di Beethoven

Io sono una persona tranquilla che di suo ama i libri che affrontano il tema dell'avventura . Lo consiglio agli amanti dei libri che trattano apocalissi ecc.

Ci sarà chi lotta, chi prega, chi comanda :e tutti gli altri faticheranno e soffriranno assai mentre sulle loro carcasse sanguinanti tornerà sempre e comunque a innalzarsi in eterno la bellezza stupefaciente e la meraviglia incompatibile della civiltà.

Fil davv'entura e apocalittici

Mi è piaciuta la trama:il racconto del dopo apocalisse è descritto molto bene come se lo si stesse vivendo.

Non mi è piaciuto perchè è un libro corto e a volte la descrizione, particolare per particolare, di ogni situazione ha reso la lettura un po' noiosa.

Io metterei come colonna sonora "The end" dei The Doors.

A chi vuole leggere un libro futurista ambientato proprio ai giorni nostri.

Ho raccolto molti libri. In essi è contenuta grande saggezza. ho messo un cifrario per imparare l' alfabeto...un giorno gli uomini torneranno a leggere.

a Pag. 78

Il film che mi è venuto in mente è "2012" perchè entrambi parlano della fine del mondo

mi è piaciuto soprattutto la parte svolta dal vecchietto e cioè nel ruolo del narratore,raccontava le sue" esperienze"quando era nel pieno dell'epidemia.
la narrazione segue una trama molto chiara e leggibile

non mi e piaciuto la parte dello stregone perchè secondo me non centrava niente con il racconto del vecchietto non che nonno dei 3 selvaggi(edwin,labbro leporino,hoo-hoo)

non metterei una musica come colonna sonora,ma mi piacerebbe mettere un testo poetico,cioè AUSCHWITZ-

lo consiglierei al mio migliore amico perchè e un libro molto interessante anche se corto

NON AVEVANO MAI CONOSCIUTO CONTUSIONE DA PIETRA NE' GRAFFIO DA SPINA.

non mi sono venuti in mente libri o fumetti

mi è piaciuto molto nel libro come veniva descritta la situazione dell'uomo. Nel senso che comunque l'uomo più o meno sta riducendo il pianeta molto male e per questo tante conseguenze si posso notare. Quindi lo scrittore rispecchia la realtà molto verosimilmente anche se non ci potrebbe essere un cambiamento così radicale. Comunque il libro è piacevole perchè veloce e diretto.

Non mi sono piaciute le descrizioni dei personaggi e delle varie situazioni. Sicuramente il libro sarebbe potuto essere incorporato con più descrizioni e pause dalla narrazione parlando anche dei personaggi attuali

bring me to life degli evanescent perchè è una canzone molto triste e nostalgica

lo consiglio ad una persona che non ama particolarmente i libri lunghi, ma predilige i libri piccoli e intensi.

si caricavano con l'alcol e commettevano ogni sorta di atrocità, e nel clima diffuso di follia finivano per accapigliarsi e uccidersi.

the rode.. e codice genesi

jack london è bravo a descrivere i personaggi,gli ambienti.Mi è piaciuto molto il flashback nel quale il protagonista ricorda i giorni passati a vagare per la California con la speranza di trovare qualcuno, le descrizioni del mondo civile in contrapposizione al mondo del futuro che è tornato primitivo e anche il personaggio principale, il prof. Smith, dal quale traspare una sensazione di angoscia, rassegnazione ma anche di molta tenerezza

il libro è troppo corto doveva essere ampliato di più in alcune parti

niente

a chi piace leggere poco

Ci sarà chi lotta, chi prega, chi comanda :e tutti gli altri faticheranno e soffriranno assai mentre sulle loro carcasse sanguinanti tornerà sempre e comunque a innalzarsi in eterno la bellezza stupefaciente e la meraviglia incomparabile della civiltà.

-2012
-l'alba del giorno dopo

mi è piaciuta la trama surreale che si lega alla realtà dei giorni nostri. per quanto riguarda i personaggi ho preferito di più il "nonno", l' unico custode della storia umana con i suoi pregi e i suoi difetti.

non mi è piaciuto la narrazione lenta del libro che si sofferma troppo a lungo su particolari inutili. in più non ho amato il finale negativo che condanna il genere umano.

in questo momento non me ne viene in mente nessuna, ma di sicuro una canzona lenta sarebbe quella più adatta.

lo consiglio a tutti quelli a cui piace viaggiare con la mente in luoghi lontani da dove sono, dato che la fantasia di Jack London non ha confini.

sono rimasto incantato dal dialogo del"nonno" con i giovani al cena davanti al focolare.

mi è venuto in mente l'immagine di un uomo solo in mezzo alla natura come è successo all'essere umano secondo lo scrittore.

Personalmente, ho apprezzato abbastanza questo libro, la situazione è interessante, come lo è il modo in cui l'autore ci presenta il "nuovo" mondo,
la storia è intrigante, soprattutto durante i racconti del vecchio, che mostrano un mondo come quello che stiamo vivendo noi adesso, e la sua relativa trasformazione dopo l'epidemia.

Non ho apprezzato le lunghe descrizioni presentateci dall'autore, spesso mi sono perso nelle parole non seguendo il filo del discorso, che tende spesso a dilungare in particolari che , personalmente, trovo superflui.

What I've Done - Linkin Park

Consiglierei questo libro alle persone amanti dei libri descrittivi nei minimi particolari, a quelle a cui piace immaginare ogni scena del libro, che, grazie alle sue descrizioni, lascia poco alla fantasia, rendendoci totalmente partecipi del mondo presentatoci.

"vederlo replicare sotto gli occhi senza poter far niente per precluderlo”

Leggendo mi è tornato in mente il film "Io Sono Leggenda".
Sia la situazione che gli eventi sono comunque riconducibili allo stesso vertice: Una malattia e la fine della civiltà come la conosciamo.

Innanzi tutto, l'idea che regge la trama è molto originale, se si considera che il libro è stato uno dei primi del filone catastrofista ed è quindi pioneristico nel suo genere. Molto belle e crude alcune analisi sociali, come quando si dice che le classi sociali più basse, sfruttate e represse abitualmente, scatenano la violenza e la follia appena scoppia il morbo.
Anche alcuni aspetti della caratterizzazione del personaggio principale mi hanno colpito: nonostante le condizioni di vita totalmente cambiate, mantiene una certa arroganza e in quanto ex-professore universitario è convinto di valere di più degli altri sopravvissuto. Anche se nel mondo allo stadio della pietra in cui l'umanità è sprofondata le convenzioni sociali non valgono più nulla, vi si aggrappa in modo ossessivo e quasi con ottusità. Ho trovato questa idea di London molto realistica e affascinante.

Penso che l'autore si sia auto-limitato tantissimo affidando la narrazione a un vecchio dalla memoria traballante che deve farsi capire dai nipoti selvaggi con un inglese stentato: in questo modo un sacco di possibilità stilistiche sono precluse e ci si deve accontentare di uno svolgimento della storia quasi elementare. In più c'è troppo scarto tra il comportamento abituale dell'uomo, reso decisamente poco brillante dell'età, e i momenti in cui racconta il passato. Mentre nel primo caso il deterioramento della vecchiaia viene esagerato tanto che risulta grottesco e ridicolo, quando leggiamo della peste la voce narrante sembra quella di un uomo adulto nel pieno delle sua facoltà mentali. Poco coerente.

'L'era del cinghiale bianco' di Battiato.

Lo consiglio a una persona che apprezza la science-fiction e ha voglia di leggere un racconto piacevole e non troppo impegnativo.

"Per un secolo e mezzo l'università aveva funzionato senza interruzioni come una splendida macchina. E adesso, in un istante, si era fermata. Era come vedere la fiamma sacra estinguersi su un altare tre volte consacrato. Ero esterrefatto, indicibilmente esterrefatto."
La fiducia totale nella civiltà umana del protagonista si spezza nel vedere uno sei simboli sociali e culturali più importanti, l'università, abbattuto dall'epidemia.

Sicuramente 'L'ombra dello scorpione' di Stephen King, dalla trama simile, e 'La strada' di McCarthy.

mi è piaciuto che la storia sia basata sul rapporto tra nonno e nipote

non mi è piaciuto che la storia sia ambientata nel 2013, perchè non credo sia possibile che in quegli anni la peste possa causare ancora tanti morti

INOKI- "non mi avrete mai"

ai miei coetanei

"Nonno spiegami cos'è il denaro"

Film: "Benvenuti a Zombieland"

Mi è piaciuto lo stile dell'autore che racconta tutto ciò che è successo come un flashback che caratterizza tutto il libro; il personaggio del vecchio,ovviamente essendo il personaggio principale,è il più interessante soprattutto dal punto di vista psicologico: in brevissimo tempo si vede catapultato in un mondo nuovo, che non sente suo e per sopravvivere ha bisogno di aggrapparsi al passato; cerca di trasmettere il progresso ai posteri ma viene visto come un pazzo e viene schernito da tutti.

Forse il libro nelle poche pagine non riesce a penetrare il lettore come vorrebbe; secondo me sarebbe stato meglio un libro piu prolisso,anche se meno denso, che sia pero capace di dare piu tempo al lettore per riflettere sul significato di alcune frasi importanti che legge.

the final countdown.

Lo consiglierei a chi piacciono i libri fantascientifici innanzitutto o a chi è interessato ai processi psicologici umani durante situazioni estreme; argomento ampiamente discusso e trattato dal libro nelle sue poche pagine.

non ricordo bene la frase ma in sostanza il contenuto era: \" non importa che cosa succeda al genere umano, si formeranno sempre le tre figure fondamentali: il re, il prete e il soldato \".

Per certi versi il libro è collegabile a Resident Evil,
se togliamo gli zombie, si parla sempre di un virus letale che si diffonde in modo molto rapido in tutta l'umanità e un esiguo gruppo di sopravvisuti cerca di aggregarsi e di fondare una nuova comunità; argomenti che vengono trattati dal libro.

mi è piaciuta l'impostazione del libro sotto forma di un continuo flash back raccontato dal professore Smith ai suoi nipoti. Lo stile mi è sembrato semplice e di facile comprensione. Singolari sono state le situazioni nelle quali i nipoti chiedevano al nonno significati di parole oggi scontate e di utilizzo quotidiano.

avrei preferito fosse stato più lungo, perchè la breve durata del libro non riesce a farci cogliere secondo me le vere idee dello scrittore; infatti siamo immersi nella narrazione dall'inizio alla fine senza la possibilità di farci una nostra opinione in merito. Inoltre avrei preferito non fosse inserito un personaggio negativo e bruto come l'Autista nelle vesti di capostipite di una tribù, in quanto il libro è già abbastanza drammatico.

MONDO - cesare cremonini

a chiunque sia un appassionato di libri apocallitici e profetici che comunque non si allontanano molto dalla realtà e da fatti avvenuti .

Sussiteranno soltanto la forza e la materia, in perenne mutamento.

Innanzitutto il primo film che mi è venuto in mente è "I am legend" che tratta appunto di un virus letale che sta portando alla scomparsa del genere umano. Inoltre rimanendo sul filone catastrofico e apocallitico ho pensato a "The day after tomorrow".
Infine l'inizio e il termine del libro mi hanno ricordato il libro "fahrenheit 451" quando il vecchio e il nipote si incamminano per la strada ferrata.

Mi sono piaciuti soprattutto l'idea originale dell'autore, il modo in cui viene descritta la California post-apocalittica e le riflessioni personali e nostalgiche del protagonista sulla vita che si è lasciato alle spalle dopo l'epidemia che ha devastato il mondo.

La lunghezza: ero talmente preso dal racconto che avrei preferito fosse un po' più lungo.

Heart of Gold di Neyl Young, o Sound of Silence di Simon e Garfunkel; sono canzoni malinconiche la cui musicalità aderisce perfettamente con la malinconia stessa del romanzo, con la solitudine vissuta dal protaginista durante il suo vagabondaggio nella terra devastata dall'epidemia.

A chi piace il genere...

\"La prossima generazione si bucherà il naso e le orecchie e indosserà decorazioni di ossa e conchiglie. Lo so. Il genere umano è condannato a sprofondare sempre più nella notte primordiale prima di ridare la sua cruenta scalata alla civiltà. Quando ci saremo moltiplicati, soffriremo per la mancanza di spazio e daremo inizio ai massacri\".

Per essere un libro scritto nei primi del Novecento, queste frasi mi sono sembrate piuttosto profetiche...

Leggendolo mi è tornato alla mente "Cell" di Stephen King e "I Sopravissuti" di Terry Nation.

Mi sono piaciute innanzittutto le descrizioni dettagliate che permettono al lettore di immaginare totalmente la vita primordiale in cui la civiltà si è inabissata.
Inoltre, la causa dell'appocalisse è molto più vicina alla realtà rispetto ai soliti scenari di terremoti, tsunami, vulcani e meteoriti che il cinema holliwodiano continua a proporci.
Infine mi è piaciuto tanto il fatto che la civiltà del libro si avvicini moltissimo alla civiltà odierna, nonostante il libro sia stato scritto nel 1912.

Non mi è piaciuto il fatto che il vecchio accetti completamente il sistema neo-schiavistico del mondo, dominato dai Magnati dell'Industria, in cui ha vissuto.

"Assassin" dei Muse è perfetta nel momento del panico più totale, quando il vecchio cerca di rifuggiarsi nell'università.

La consiglio a tutte le persone!

Sussisteranno soltanto la forza e la materia, in perenne mutamento, che a furia di agire e reagire realizzeranno i tre tipi eterni: il prete, il soldato, il re. Dalla bocca dei bambini esce la saggezza senza età. Ci sarà chi lotta, chi comanda e chi prega; e tutti gli altri faticheranno e sofriranno assai mentre sulle loro carcasse sanguinanti tornerà sempre e comunque a innalzarsi in eterno la bellezza stupefacente e la meraviglia incomparabile della civiltà.

Io sono Leggenda, The day after tomorrow e 2012

mi sono piaciute le parti e le atmosfere in cui il protagonista tentava di sfuggire alla peste nell' università e nella sua casa

non mi è piaciuto l'atteggiamento dei "nipoti" e ho trovato un po' assurdo che la civiltà sia dovuta ricominciare da capo come all'era primitiva

la colonna sonora del film "shutter island"(in particolare "on the nature of daylight") o la colonna sonora di "gattaca-le porte dell'universo"

a una persona malinconica

dalla bocca dei bambini esc la saggezza senza età

il film "io sono leggenda","zombie"(di romero) e "andromeda"

La premessa della trama è molto interessante.
Mi è piaciuto molto il flashback nel quale il protagonista ricorda i giorni passati a vagare per la California con la speranza di trovare qualcuno, le descrizioni del mondo civile in contrapposizione al mondo del futuro che è tornato primitivo e anche il personaggio principale, il prof. Smith, dal quale traspare una sensazione di angoscia, rassegnazione ma anche di molta tenerezza secondo me.

A mio parere è stata ingigantita un po' troppo la differenza tra il mondo del prof. Smith e quello dei suoi nipotini.
Inoltre il libro è troppo breve e non permette ai lettori di trovare un fine alla storia e di captare le reali idee dell'autore, che sono molto buone vista la premessa della trama.

'The Final Countdown' degli Europe se si vuole sottolineare la fine della civiltà, 'My Immortal' degli Evanensce che può evidenziare la malinconia e la solitudine del professore

Nessuno in particolare

Sussisteranno soltanto la forza e la materia in perenne mutamento, che a furia di agire e reagire realizzeranno i tre tipi eterni:il prete,il soldato e il re.

'The day after tomorrow' perchè rievoca le stesse ambientazioni

Nulla da criticare, si tratta di un buon libro. Positivo sotto diversi punti di vista: ben strutturato, scorrevole,chiaro; caratteristiche per me fondamentali in un buon testo affinchè esso possa essere definito tale. Per quanto riguarda la struttura, vorrei sottolineare l'abilità dello scrittore in questione, Jack London, nello scrivere. Non è un libro che annoia, le descrizioni dei personaggi ci stanno bene e nel suo complesso si tratta di un libro che incita il lettore ad andare avanti pagina per pagina e ciò è favorito anche dalla trama che, seppur ad un primo impatto può sembrare banale, alla fine si rivela entusiasmante. La storia è originale, per nulla pesante, leggera ma nello stesso tempo completa a 360 gradi, nel senso che non ho intravisto parti del racconto nelle quali l'autore dia l'impressione di voler dare conclusioni affrettate. Infatti la conclusione è ben costruita, tutto risultato di un percorso narrativo soddisfacente. Un ultimo aspetto che vorrei mettere in evidenza è quello che riguarda i messaggi trasmessi é un libro che fa riflettere.

Leggendo il testo , però, ho riscontrato parecchi termini che definirei per me difficili. Infatti più di una volta ho dovuto ricorrere al dizionario. Forse avrei apprezzato parole "più comuni". Sta di fatto che oltre a ciò il resto è ok.

Secondo me questo libro non ha bisogno di alcuna colonna sonora in quanto è perfetto così com'è!

Lo dedico alla persone che, nonostante conducano una vita rispettabile, sono insoddisfatte e desiderano di più. Leggendo il libro si comprende il fatto che si capisce l'importanza di ciò che ci circondava solo dopo averlo perso. Gli eventi che sconvolgono l'esistenza sono ben'altri ( e qui mi collego alla peste).

Mentre il mondo andava in malora il fumo degli incendi saturava l'aria. Quegli esseri spregevoli davano sfogo alla loro bestialità e si azzuffavano e bevevano e morivano. In fin dei conti, che importanza aveva? tanto morivano tutti, buoni e cattivi, vigorosi, debilitati, chi amava la vita e chi la aveva a sdegno. Si estinguevano. Tutto si estingueva. Questo passo è significativo in quanto dimostra come la morte accomuni tutte le persone, siano pur esse diverse fra loro.

Non mi viene in mente nulla da collegare.

L'ambientazione e questa idea che ha il protagonista di dover tramandare le sue conoscenze prima di morire

Forse la superficialità con cui vengono narrati gli avvenimenti, quasi fosse una fiaba, quando invece è un libro la cui trama non è da poco

aria sulla quarta corda di Bach

a tutti coloro a cui è piaciuta l'ambientazione del film "io sono leggenda"

"La condanna di chi rammenta il passato è replicarlo. la condanna di chi lo ricorda è vederlo replicare sotto gli occhi senza poter fare niente per recluderlo..."

"Io sono leggenda" - "Super Quark"

mi è piaciuta tutta la storia perchè era molto emozionante e secondo me questo era un bellissimo libro.

forse la parte che non mi è piaciuta molto è quella descrittiva perchè utilizza un modo troppo dettagliato e stancante durante alcune descrizioni.

la musica per questo libro deve essere una canzone di accompagnamento alle parole dei protagonisti e deve essere presente in tutto il brano.

certamente questo libro è adatto ad una persona a cui piacciano gli horror un po' enigmatici.

la frase che mi è piaciuta di più in tutto il libro è:"Il ragazzo incoccò la freccia lentamente e lentamente tese la corda. Senza mai staccare gli occhi dalla belva."

leggendo questo libro non mi sono venuti in mente altri libri in quanto questa era la prima volta che leggevo un libro di questo genere.

Mi è molto piaciuto questo libro perchè l'autore è riuscito, attraverso la sua conoscenza e la sua fantasia, a delineare un mondo e un futuro per l'umanità che, se riflettiamo bene, non è poi così irrealizzabile. Mi è piaciuto il modo in cui l'autore, inoltre, ha saputo "delineare" la narrazione: in effetti, ho trovato molto interessante il fatto che un sopravvissuto della peste racconti ai suoi nipoti (selvaggi e rozzi) com'era la civiltà della sua epoca prima e la difficile "ricostruzione" dell'umanità dopo lo scoppio dell'epidemia. Ho trovato molto gradevole, infine, il registro linguistico della storia, semplice ma chiaro allo stesso tempo.

In questo libro, nonostante a mio avviso sia molto bello, ho trovato due pecche: la prima è stata la parte iniziale, che a volte risultava un pò troppo noiosa; la seconda è stata la descrizione, nell'ultimo capitolo, delle varie diramazioni delle tribù, che ho trovato un pò troppo complicata e particolareggiata da leggere in un primo momento.

Come colonna sonora di questo libro metterei la "Toccata e fuga in Re minore" di Johann Sebastian Bach.

Consiglio questo libro ai giovani (a partire dai 14 anni), in particolare a coloro che amano i cosiddetti racconti "apocalittici", come spesso uso definire i libri di questo genere.

"La civiltà, nipoti miei, la civiltà periva avvolta in un sudario di fiamme e in un alito di morte"

"Si avviò lentamente torcendosi le mani e piangendo sconsolata. Ci sentivamo delle carogne, ma cos'altro potevamo fare?"

"Il grande mondo da me conosciuto durante l'infanzia e la prima giovinezza (...) ha cessato di esistere. Io sono l'ultimo sopravvissuto dai tempi della peste, il solo ad aver conosciuto le meraviglie di quell'epoca lontana. Noi che avevamo dominato il pianeta, la sua terra, il suo mare e il suo cielo, noi che eravamo veri e propri dèi, ora viviamo allo stato selvaggio, primitivo (...)"

"L'uomo si moltiplicherà e gli uomini si combatteranno. (...) con il fuoco e con il sangue, si svilupperà, un giorno ancora lontanissimo, una nuova civiltà. (...) Come la vecchia civiltà si è estinta, così si estinguerà la nuova. Ci vorranno forse cinquantamila anni per costruirla, ma finirà per estinguersi. Tutto si estingue."

Avendo letto questo libro, mi sono venute in mente tutte le opere musicali dei più grandi musicisti classici, in modo particolare il "Requiem" di Mozart, dato che presenta (soprattutto nel "Dies Irae") uno scenario apocalittico che rispecchia in ogni modo quello de "La peste scarlatta".

mi è piaciuto prima di tutto il fatto che il romanzo inizia mediante un flashback raccontato dal protagonista. mi è sono molto piaciute le continue interruzioni che il protagonista faceva per spiegare ai ragazzi il significato di parole a loro sconosciute anche con esempi pratici. infine ma ha affascinato il modo di vivere della razza umana prima e dopo la peste, infatti si capisce che il libro è stato scritto nel 1900.

non ho trovato niente che non mi è piaciuto, anzi rileggerei il libro molto volentieri.

metterei "IT'S THE FINAL COUNTDOWN" degli HEROES. Perchè la trovo molto adatta alle situazioni di cui parla questo libro.

lo consiglio a tutte quelle persone a cui piacciono i libri che parlano di catastrofi sul nostro pianeta.

la frase che mi è piaciuta di più è:"NONNO CHE COS'E' IL DENARO?"
mi è piaciuta molto perché mi ha fatto capire come l'uomo può regredire tanto facilmente fino a non sapere più una cosa elementare che c'è sulla terra da millenni, cioè il denaro.

collegherei questo libro a "THE ENEMY" e ad "2012" perché parlano entrambi della fine del mondo.

Di questo libro mi è piaciuto praticamente tutto! nonostante questo genere letterario non sia il mio preferito (anzi..non mi piace proprio), l'ho trovato molto bello e mi ha sorpreso positivamente. La cosa che più mi ha colpito è stata la capacità dello scrittore di pensare e trascrivere un futuro cosi lontano a lui e al suo mondo, quello di inizio Novecento. La descrizione delle grandi metropoli come Londra, New York, Chicago, San Francisco completamente differente da quella attuale mi ha molto colpito e mi ha permesso di viaggiare con la mente. Mi ha infine intenerito l'atteggiamento e i sentimenti del nonno, così dolce e fragile, ma anche cosi determinato e colto con il suo desiderio di rinascita e civiltà.

Non mi è piaciuto l'atteggiamento di mancanza di rispetto dei ragazzi nei confronti di una persona più anziana e certamente più saggia di loro, che per di più li ama molto e li cresce. L'unico tra i tre ragazzi che mi è piaciuto di più è Edwin. Per il resto, il libro, come già detto prima, nonostante non sia il mio genere, mi è piaciuto.

All by myself di Celine Dion
Parla di solitudine e fine di una vita passata che non potrà più essere vissuta. Ritorna inoltre il tema della cura che per può essere ricondotta a questo libro intendendola come l'antidoto per la peste.

Lo consiglio a tutte quelle persone che amano il genere letterale fantastico-sentimentale, che riesce in qualche modo ad emozionarti.

"il genere umano è condannato a sprofondare sempre più nella notte primordiale prima di ridare la sua cruenta scalata alla civiltà" e anche " dalla bocca dei bambini esce la saggezza senza età".

Non essendo normalmente amante di questo genere non ho presente nessun altro libro o film simile.

Questo libro affronta un argomento abbastanza pauroso e temuto : la peste.
Infatti questa malattia spaventa un po' tutti a causa della sua pericolosità e per l'alta percentuale di morti. Nonostante questo, il libro letto mi è piaciuto molto. Ciò che ho gradito particolarmente è la figura del nonno. A lui è affidato il compito di mettere in relazione il mondo del 2013 in cui viveva con la situazione presente dopo la diffusione della peste. Noto che l'ambientazione desolata e malinconica è stata studiata nei minimi dettagli e il ritorno al passato è evidente. Ho apprezzato anche lo stile poichè, sebbene sia un libro di poche pagine e la storia non sia contorta, il lungo flashback del nonno con qualche ritorno al presente e il linguaggio abbastanza articolato ha donato un tono prestigioso al libro.

Sono poche le cose che non mi sono piaciute di questo libro. Considerando i personaggi, non ho apprezzato il comportamento di due nipoti del nonno, nati dopo la grave peste che aveva distrutto il mondo del 2013 lasciando pochi superstiti.
Essi appaiono poco interessati, ma soprattutto ironizzano sulla figura del nonno e sul suo racconto, forse a causa dell'ingnoranza.
In questo modo l'anziano, professore all'epoca dell'epidemia , non viene valorizzato abbastanza anche se la sua narrazione appare al lettore commovente suscitando un sentimento d' affetto verso il personaggio.

Per questo libro suggerirei una colonna sonora abbastanza cupa, ma allo stesso tempo malinconica.
Ritengo che la colonna di "Io sono leggenda" possa essere adatta a questo libro.

I am Legend Soundtrack - I'm Listening.

Lo consiglio a tutti coloro interessati al genere narrativo post-apocalittico e a quelli a cui piacciono le storie malinconiche e drammatiche.

" Non accorsi in aiuto del droghiere. Non era più tempo per gesti simili. La civiltà crollava e ognuno doveva pensare a se stesso. "

Collegherei a questo libro il film " Io sono Leggenda". Infatti l'ambientazione è sempre post-apocalittica e la sceneggiatura si concentra su un uomo solo, unico superstite per gran parte del film.

Innanzitutto, ho trovato questo libro veramente fantastico. Ho apprezzato moltissimo la scelta dello scrittore di aver voluto sviluppare la storia facendola raccontare da un sopravvisuto, ormai anziano, che narra ai suoi nipoti l'epidemia che precedentemente lui stesso aveva vissuto. Ho adorato anche come lo scrittore descriveva le varie scene, tanto che mentre leggevo riuscivo ad immaginarle come le vedessi realmente.

L'unica cosa che non mi è piaciuta di questo libro è stata la lunghezza. Infatti avrei gradito molto se fosse stata più lunga perchè era scritto così bene e la storia mi ha così affascinato che mi è dispiaciuto molto averlo finito subito.

Non ho bene in mente una musica adatta a questo libro, ma ne sceglierei una sicuramente malinconica.

Ritengo che questo sia un libro adatto a tutti ma soprattutto a coloro che amano questo genere e la suspance. Quando si inizia a leggerlo, si arriva subito alla fine perchè ogni pagina ti spinge a vedere come andrà avanti, e quando si arriva alla fine, vorresti che non fosse mai finito.

La frase che mi è piaciuta di più è stata:"La condanna di chi rammenta il passato è replicarlo. La condanna di chi lo ricorda è vederlo replicare sotto gli occhi senza poter fare niente per precluderlo". E' stata una frase che mi ha colpito molto poichè è molto ricca di significato.

Ho guardato un film che trattava sempre di un epidemia solo che finisce in modo diverso dal libro, ed è "Io sono leggenda".

Mi è piaciuto come questo libro faccia chiarezza sulla vera natura della nostra civiltà,che appare come fondata sulla violenza ma anche sul grande sviluppo che questa ha potuto compiere. Inoltre sono rimasta colpita dalla capacità di Jack London di spingersi a immaginare il futuro, cento anni dopo il suo tempo.

Forse il continuo dialogo lo rende in alcuni punti un po' pesante anche se credo che sia utile per le tematiche che affronta.

Una musica che riprenda la melodia iniziale dopo averla cambiata completamente nel mezzo.

Io credo a tutti

"la polvere da sparo tornerà. Niente potrà impedirlo... la stessa vecchia storia si ripeterà. L'uomo si moltiplicherà e gli uomini si combatteranno. La polvere da sparo permetterà agli uomini di uccidere milioni di uomini, e solo a questo prezzo, con il fuoco e con il sangue, si svilupperà, un giorno ancora lontanissimo, una nuova civiltà. E a che pro?"

2001 Odissea nello spazio
Nella scena iniziale viene infatti evidenziato come la nostra civiltà parta dalla violenza.

il modo in cui il vecchio, nonostante sembri pazzo, ricorda la civiltà evoluta in cui ha vissuto con un misto di rimpianto e rassegnazione

lo stile troppo descrittivo

musica angosciante nei flashback, mentre nei momenti in cui lui è vecchio, il rumore della natura sovrastante

agli amanti dei film catastrofici

il vecchio scosse tristemente il capo e disse:"la polvere da sparo tornerà. niente potrà impedirlo... la stessa vecchia storia si ripeterà. l'uomo si moltiplicherà e gli uomini si combatteranno. la polvere da sparo permetterà agli uomini di uccidere milioni di uomini, e solo a questo prezzo, con il fuoco e con il sangue, si svilupperà, un giorno ancora lontanissimo, una nuova civiltà. e a che pro? come la vecchia civiltà si è estinta, così si estinguerà la nuova. ci vorranno forse cinquantamila anni per costruirla, ma finirà per estinguersi. tutto si estingue.

Il film 2012

La cosa che mi ha fatto riflettere di più è stata la tenacia dell'anziano, nonostante le interruzioni e le risa dei nipoti.

Tutto il libro si basa su un avvenimento catastrofico: la peste. Lo scrittore non tiene conto di una possibile evoluzione delle teorie mediche e questo rende il racconto inverosimile.

Si addice più di tutte una canzone malinconica.

Consiglio questo libro a chiunque piaccia questo genere post-apocalittico.

Ammiro tutti i discorsi dell'anziano nei quali parla del passato e del suo sapere.

Questa opera potrebbe essere in qualche modo collegata al libro "Io sono leggenda" di Richard Matheson.

La realisticità dei personaggi è uno dei lati migliori di questo libro e soprattutto il personaggio del Nonno, perso nei ricordi di sensazioni, sapori e oggetti quotidiani, è perfetto nella scelta della figura in cui immmedesimarsi. Ogni parola da lui detta o usata dall'autore per descriverlo ci trascina nella nostalgia di quest'uomo che ha perso tutto, dai familiari alla maionese, e ci lascia un senso di angoscia per l'avvenire, ma nonostante ciò continuiamo nella lettura fino alla fine.

L'unico difetto di questo libro è che, nella sua brevità, sono inserite delle anticipazioni che il lettore all'inizio non comprende, ma che nel progredire della lettura gli impediscono di godere di quei momenti di suspence che in un libro di questo genere sono tra i più attesi.

La musica che metterei come colonna sonora a questo libro è la canzone "Suonno" degli Almamegretta.

Credo che lo possa leggere a chiunque abbia il coraggio di affrontare una lettura angosciante.

[...]senza smettere di schioccare le labbra e sgranocchiare con le gengive, mormorò:>.

Ho pensato a "Il signore delle mosche" perchè rappresenta una simile regressione allo stato primitivo de "La peste scarlatta".

mi piaciuto il fatto di parlare del ritorno alle origini quindi dall'apice della cultura agli abissi più profondi di civiltà le descrizioni dei visi terrorizzati dei personaggi e delle paure interiori.

Forse l'unica cosa che avrei cambiato sarebbe stata la lunghezza del racconto. Avrei preferito che fosse più lungo in modo da essere trasportata per più tempo in quello scenario.

E. Morricone "Il Segreto Del Sahara"

Lo consiglierei agli amanti della suspence e del genere fantasy in quanto tiene con il fiato sospeso fino alla fine e tratta di un tema fondamentalmente irreale e mai accaduto che però potrebbe manifestarsi nell'odierna società.
Nessuno ci da coferma che queste cose non accadranno.

- Tu credi nella sfortuna?
- Eccome.
- Eppure non l'hai mai vista...

L'esercito delle 12 scimmie di T. Gilliam perché mostra il ritorno nel passato alla ricerca dell'antidoto di un virus che costringe gli uomini a vivere sottoterra per non essere sterminati da questo.
Virus Letale di W. Petersen perché rende visibile una società spezzata in due dallo scoppio di un'epidemia potentissima e con una velocità di diffusione mai vista. Il governo e i capi militari si lavano le mani pensando solo alla loro vita senza curarsi dei cittadini ormai decimati ogni minuto di più dal virus . I protagonisti dovranno cercare l'antidoto per poter salvare la restante popolazione.

Mi è piaciuto molto perchè non parla di come la civiltà nel senso dei suoi prodotti materiali saranno distrutti, o meglio ancora non parla principalmente di questo. Ho trovato particolarmente interessante come faccia pensare che forse il bene più prezioso dell'umanità sia il sapere, che nel libro si vedrà ormai completamente perduto.

Non ho particolarmente apprezzato il ritmo narrativo, nel quale tutto viene tutto spiegato e narrato in una volta sola, forse qualcosa di più frammentato o a flashback sarebbe stato più interessante. D'altro canto avrebbe rischiato di richiedere un numero di pagine eccessivo, il quale avrebbe allontanato il lettore dal messaggio che l'autore vuole passare. Inoltre sarebbe stato più difficile mostrare le figure dei tre ragazzi sotto l'aspetto della loro nascente ignoranza.

Qualcosa di agitato, di forte, qualcosa che metta ansia.

Solo a chi riesce a non farsi prendere dall'ansia tipica trasmessa dalle situazioni apocalittiche. Altrimenti potrebbe essere una lettura tutt'altro che piacaevole.

Purtroppo ho letto il libro parecchie settimane fa, ma mi rimane in mente il ragionamento del vecchio secondo il quale le tre classi principali (il soldato, il re e il sacerdote) si riformeranno, e le armi da fuoco faranno il loro ritorno.

Purtoppo mi vengono in mente solo film. Armageddon, 2012 (che tra l'altro non ho visto), the core, io sono leggenda... Ma è ovvio che non vi sia paragone tra il libro e la inutile e gli interminabili film holliwodiani che ad anni alterni affollano le sale cinematografiche.

Mi è piaciuto il modo di parlare del narratore che assomiglia a quello di un insegnante mentre spiega agli alunni qualcosa successo in un recente passato.

Il romanzo è troppo breve perche secondo me è una storia che andava ampliata.

Non lo so.

Ad un ragazzo della mia età.

Mentre osservavo da una certa distanza , vidi uno dei saccheggiatori sfasciare la vetrina del negozio accanto, dove vendevano scarpe, e appiccarvo deliberatamente il fuoco. Non accorsi in aiuto del droghiere. Non era più tempo per gesti simili. La civiltà crollava e ognuno doveva pensare a se stesso.

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Mi è piaciuto molto il racconto nel passato dell'anziano che ricora appunto gli anni antecedenti alla peste scarlatta. Mi è molto piaciuta anche la struttura del racconto poiché, pur non essendo molto realistico, racconta ogni dettaglio tornando anche con flash back ancora prima della tragica malattia che si era diffusa in tutto il mondo.

L'inizio del libro, perché non si riesce a capire bene di cosa si stia parlando né di chi.

La musica che metterei come colonna sonora è "Don't Cry" dei Guns and Roses.

Soprattutto ai giovani in grado di ascoltare la testimonianza di un anziano del suo vissuto e della sua esperienza.

"La polvere da sparo permetterà agli uomini di uccidere milioni di uomini, e solo a questo prezzo, con il fuoco e con il sangue, si svilupperà, un giorno ancora lontanissiomo, una nuova civiltà. E a che pro? Come la vecchia civiltà si è istinta, così si estinguerà la nuova."

"Io sono leggenda"

Di questo libro mi è piaciuta l'ambientazione temporale, ovvero nel futuro, e l'immagine che in pochi anni il mondo potrebbe tornare come era in principio, e che la natura che abbiamo sempre (o quasi) dominato, o almeno ci abbiamo creduto, si possa ribellare contro il genere umano, devastandolo.

Questo libro è forse troppo corto, e meriterebbe una lunghezza maggiore per descrivere i fatti e la situazione. Per il resto l'ho trovato interessante.

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A una persona che ama pensare e immaginarsi le cose più strane, ma anche a una persona che crede molto che l'uomo sia destinato a resistere come specie superiore e che l'industria prenderà sempre il sopravvento sulla natura.

(dopo un dibattito sul perché la peste era "scarlatta" e non semplicemente rossa)
""Che cos'è istruzione?" chiese Edwin.
"Chiamare scarlatto il rosso" fece Labbro Leporino..."

il film "The day after tomorrow" di Roland Emmerich del 2004, perchè anche questo parla della natura che alla fine ha la meglio sull'uomo.

Il libro è stato molto interessante e si legge in un batti baleno. Mi ha impressionato il fatto che sia stato scritto agli inizi del '900 dallo scrittore Jack London, il quale ha azzeccato quasi tutti gli aspetti del mondo d'oggi e la cattiveria degli uomini. E' terribile immaginarsi che con un mondo tecnologico così avanzato, si possa pensare di retrocedere nell'era preistorica.

Di questo libro non mi è piaciuto il fatto che mi abbia fatto ricordare le profezie designate dai Maya nel 1500 per una possibile fine del mondo agli sgoccioli del 2012.

Una canzone di Giorgia che però non ricordo il titolo

Questo libro lo consiglio a tutti i lettori

"La polvere da sparo tornerà. Niente potrà impedirlo.... la stessa vecchia storia si ripeterà. L'uomo si moltiplicherà e gli uomini si combatteranno"

Un film che collegherei a questo libro è il film "2012"

Il libro mi è piaciuto molto perchè parla di un fatto verosimile e in parte è accaduto molti anni fa, ossia che le persone morivano per malattie e carenza di viveri.

Non mi è piaciuto il fatto che il nonno inizia con un discorso e per colpa dei nipoti finisce sempre per parlare di altro, ed essendo presa dalla lettura di questo libro non mi è piaciuto che è finito subito e che i fatti vengono raccontati molto rapidamente.

Celine Dion - My Heart Will Go On, perchè è una canzone triste e per questo rispecchia questo libro in cui muoiono tante civiltà per la peste.

Consiglio questo libro agli amanti di tragedie.

...Con l\\\\\\\' arrivo della morte scarlatta il mondo è andato in pezzi, nel modo più assoluto e irrimediabile. Diecimila anni di cultura e civiltà svaniti in un batter d\\\\\\\' occhio,\\\\\\\"fugaci come schiuma\\\\\\\"...

Mentre leggevo mi è venuto in mente il libro "I SOPRAVVISUTI" di Terry Nation

mi è piaciuto lo svolgersi della storia in flashback in ricordo della civiltà oramai scomparsa e della diffusione della peste, mi sono piaciute le descrizioni e le vicende con riguardante gli "appestati", lo stile è risultato semplice e scorrevole, tanto che ho letto il libro di buon grado più volte.
mi è piaciuto molto anche la dettagliata descrizione del ritorno completo all'inciviltà, e la difficioltà dei ragazzi nell'apprendere ciò che il nonno cercava di spiegargli cose basilari come i numeri e parole ricercate o meno, come i batteri e microrganisimi

l'esiguità dei sopravvissuti, poichè in un epoca sviluppata come la nostra credo sia molto difficile che scienziati e studiosi rimangano impotenti di fronte a una nuova malattia.
inoltre il libro è decisamente troppo corto, perciò il lettore non riesce (se non rileggendolo) a cogliere i significati e le sfumature della narrazione.

in the end-Linkin park
requiem for a dream

a tutti coloro che desiderano una lettura leggera e breve ma al contempo profonda

Dalla bocca dei bambini esce la saggezza senza età. Ci sarà chi lotta chi comanda e chi prega; e tutti gli altri faticheranno e soffriranno assai mentre sulle loro carcasse sanguinanti tornerà sempre e comunque a innalzarsi in eterno la bellezza stupefacente e la meraviglia incomparabile della civiltà.

Io sono leggenda
2012