Emidio Clementi
L’ultimo dio
Fazi
Vestirsi di nero e andare via. È questo che vuole Mimì, ragazzo marchigiano cresciuto in un piccolo paesino rispettando tutti i ritmi della provincia: le partite a calcio, le zuffe con i coetanei, i campanilismi, la povertà. Sarà la scoperta della musica che gli farà capire che non esiste solo questo, che accanto a lui c'è un mondo sconosciuto, che rispetta regole diverse. "Così mi compro un basso, imparo a suonarlo, inizio a vestirmi di nero e vado in piazza. Scopro che dentro i dischi c'è la vita che mi manca e comincio una nuova esistenza". Poi "l'investitura" decisiva, come la chiama lui; arriva la maggiore età e Mimì parte. Prima la Svezia, poi l'Inghilterra, una serie di peregrinazioni alla ricerca di qualcosa di confuso, che lo portano infine a Bologna, dove tra vari lavoretti come cameriere gli capita tra le mani un libro che letteralmente gli sconvolgerà la vita: Il primo dio di Emanuel Carnevali, poeta vissuto quasi un secolo prima e capace, con i suoi versi, di portare Mimì a un nuovo cambiamento. La musica, tanto amata, si può unire alla poesia, a quell'infinità di versi che non può fare a meno di scrivere. Nascono così i Massimo Volume, il gruppo musicale che lo porterà verso nuovi viaggi, nuove mete e nuove ricerche.
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I commenti finora:
Mi è piaciuto il fatto che Clementi abbia riportato i dialoghi in prima persona con un dialetto molto marcato e mi sono piaciute le parti sulle zie, seppure a volte troppo lunghe e stancanti.
voto: Così così ... vedi i dettagli
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Mi è piaciuto il fatto che Clementi abbia riportato i dialoghi in prima persona con un dialetto molto marcato e mi sono piaciute le parti sulle zie, seppure a volte troppo lunghe e stancanti.
Cosa non mi è piaciuto e perché
Non ho apprezzato molto il libro. Forse per ignoranza personale o forse semplicemente per questioni di gusti. L'ho trovato troppo lento nella parte iniziale, leggermente troppo descrittivo, e decisamente riflessivo, forse troppo per me; capisco che comunque questo rientri nelle caratteristiche dell'autore, e quindi non voglio portare critiche ma pareri personali. Secondo me ci sono state troppe storie intrecciate e i cambi di argomenti o ambientazione erano poco chiari o troppo bruschi. In generale mi è sembrato un po' caotico.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro
Non saprei, è molto particolare come libro, probabilmente qualche successo di quegli anni, che suggerisca l'immagine di quei tempi.
Lascia un breve messaggio per chi sta per leggere questo libro
E' un libro che io personalmente ho trovato un po' complicato: molti intrecci, storie contemporanee e cambiamenti, che a mio parere, sono risultati alquanto bruschi e tronchi. Ma resta comunque un bel libro, nonostante uno stile particolare.
La frase che mi p piaciuta di più
\'\'Anche se quello che rimane somiglia alla carrozzeria di un auto abbandonata, anche se a ognuna di quelle storie mancano dei pezzi e sono state corrose dagli anni, adesso però mi è chiara una cosa:
Un anello di quella catena che attraverso i secoli sono io e là, in mezzo a quella trama scrostata del tempo, c’è anche la mia storia\'\'.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Nessuno.
inserito da maty, voto: Così così
Con l’ultimo dio Emidio Clementi fa ritorno al passato: agli anni dell’infanzia vissuta tra Ascoli e San Benedetto, e attraverso l’Europa alla scoperta della scrittura, della musica, di se stesso. Cresce in una famiglia particolare dove si parla poco e si tengono nascosti i fatti spiacevoli. Il padre lavora in banca, ma per un motivo che a lui resterà segreto perde il posto e dopo un po’ si ammala e muore. La famiglia perderà la sua condizione di agiatezza. Di lì in poi si incrinerà qualcosa, ma soprattutto dentro di lui: Inizia la fuga e fa incontri con personaggi particolari come Elsy, la fidanzata, trovata e abbracciata fra centinaia di persone in un concorso ad Oslo, o Giulia a cui infine confessa di sentirsi solo. Alla fine se ne va via da entrambe per ritornare in Italia. Insomma si capisce che il protagonista conduce una vita irregolare.
Emidio Clementi va a Bologna dove lavora come cameriere. Un giorno legge un libro di Emanuel Carnevali, poeta di un secolo prima, autore di ”Il Primo Dio”. Emilio, si rispecchia molto nella sua storia, rimane affascinato dalla bellezza del romanzo e comincia ad apprezzare l’indissolubilità dalla musica e dalla poesia. Ad un tratto, comincia una nuova vita per Emilio, con la fondazione del gruppo musicale, “Massimo Volume”, sempre a Bologna insieme a Egla e Vittoria, due sue amiche. Sono gli anni dei concerti in giro per l’Italia. Un’altra America, però, rispetta da quella citata da Emanuel Carnevali; quella della band, del pubblico e delle canzoni. Fallita in parte, alla fine, arriva il momento per il protagonista di tornare a casa, a San Benedetto. Emilio cerca la risposta alle sue tante domande dalla madre per farsi raccontare ciò che non aveva mai osato chiedere da piccolo, ma lei vaga e molti vuoti restano.
Mi è piaciuto il fatto che Emilio abbia cercato di capire se stesso attraverso il viaggio che alla fine è stato un percorso interiore che lo ha portato ad uscire dagli schemi della realtà provinciale.
voto: Discreto ... vedi i dettagli
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Con l’ultimo dio Emidio Clementi fa ritorno al passato: agli anni dell’infanzia vissuta tra Ascoli e San Benedetto, e attraverso l’Europa alla scoperta della scrittura, della musica, di se stesso. Cresce in una famiglia particolare dove si parla poco e si tengono nascosti i fatti spiacevoli. Il padre lavora in banca, ma per un motivo che a lui resterà segreto perde il posto e dopo un po’ si ammala e muore. La famiglia perderà la sua condizione di agiatezza. Di lì in poi si incrinerà qualcosa, ma soprattutto dentro di lui: Inizia la fuga e fa incontri con personaggi particolari come Elsy, la fidanzata, trovata e abbracciata fra centinaia di persone in un concorso ad Oslo, o Giulia a cui infine confessa di sentirsi solo. Alla fine se ne va via da entrambe per ritornare in Italia. Insomma si capisce che il protagonista conduce una vita irregolare.
Emidio Clementi va a Bologna dove lavora come cameriere. Un giorno legge un libro di Emanuel Carnevali, poeta di un secolo prima, autore di ”Il Primo Dio”. Emilio, si rispecchia molto nella sua storia, rimane affascinato dalla bellezza del romanzo e comincia ad apprezzare l’indissolubilità dalla musica e dalla poesia. Ad un tratto, comincia una nuova vita per Emilio, con la fondazione del gruppo musicale, “Massimo Volume”, sempre a Bologna insieme a Egla e Vittoria, due sue amiche. Sono gli anni dei concerti in giro per l’Italia. Un’altra America, però, rispetta da quella citata da Emanuel Carnevali; quella della band, del pubblico e delle canzoni. Fallita in parte, alla fine, arriva il momento per il protagonista di tornare a casa, a San Benedetto. Emilio cerca la risposta alle sue tante domande dalla madre per farsi raccontare ciò che non aveva mai osato chiedere da piccolo, ma lei vaga e molti vuoti restano.
Mi è piaciuto il fatto che Emilio abbia cercato di capire se stesso attraverso il viaggio che alla fine è stato un percorso interiore che lo ha portato ad uscire dagli schemi della realtà provinciale.
Cosa non mi è piaciuto e perché
Di questo libro non mi è piaciuto l’intreccio, troppo complicato, con molti salti dal passato al presente e viceversa, con cambi di argomento troppo bruschi da un capitolo all’altro.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro
Nessuna
Lascia un breve messaggio per chi sta per leggere questo libro
Consiglierei a chi sta per leggere questo libro di concentrarsi sulle due storie: quella dell’autore e quella di Emanuel Carnevali .
La frase che mi p piaciuta di più
“Anche se quello che rimane somiglia alla carrozzeria di un auto abbandonata, anche se a ognuna di quelle storie mancano dei pezzi e sono state corrose dagli anni, adesso però mi è chiara una cosa:
Un anello d quella catena che attraverso i secoli sono io e là, in mezzo a quella trama scrostata del tempo, c’è anche la mia storia”.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Nessuno.
inserito da Leonardo CAT2, voto: Discreto
Emidio Clementi, autore del romanzo, racconta la sua vita in Italia e in viaggio per l’Europa, alla scoperta di se stesso. Egli comincia a raccontare dalla sua difficile infanzia nella sua famiglia, che definisce molto strana, nella quale non si parlava quasi mai. Lo scrittore si trovava molto a disagio pur essendo nella sua famiglia, soprattutto dopo la morte del padre a causa di una grave malattia. Da quello spiacevole evento, succede qualcosa di strano dentro di lui, infatti scappa e intraprende un viaggio nel quale incontrerà molte persone importanti come Elsy, in Norvegia, la quale diventerà la sua fidanzata, e Giulia, alla quale confesserà molti dei suoi segreti più profondi. Dopo tutto questo, il protagonista, tornerà in Italia, dove andrà a lavorare a Bologna come cameriere. Un giorno, mentre stava leggendo un libro intitolato “Il primo Dio”, scritto da Emanuel Carnevali, iniziò una lunga riflessione, in quanto la sua vita si rispecchiava molto in quella di Emanuel e, rimasto affascinato da questo romanzo, cominciò ad apprezzare la musica e la poesia. Anni dopo Emidio fondò, insieme ad alcuni amici, un gruppo musicale chiamato “Massimo Volume”. Quest’ultimo, però, fu un fallimento, dopo il quale il protagonista tornò a casa in Italia e trovò il coraggio di chiedere alla madre la risposta a tutte le domande sulle quali non aveva mai saputo la verità, ma, nonostante ciò, rimase comunque con molti vuoti nella mente.
Nonostante il romanzo non mi sia particolarmente piaciuto il romanzo, ho apprezzato come Emidio, tramite lunghi viaggi e riflessioni, sia riuscito a liberare ciò che aveva dentro.
voto: Così così ... vedi i dettagli
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Emidio Clementi, autore del romanzo, racconta la sua vita in Italia e in viaggio per l’Europa, alla scoperta di se stesso. Egli comincia a raccontare dalla sua difficile infanzia nella sua famiglia, che definisce molto strana, nella quale non si parlava quasi mai. Lo scrittore si trovava molto a disagio pur essendo nella sua famiglia, soprattutto dopo la morte del padre a causa di una grave malattia. Da quello spiacevole evento, succede qualcosa di strano dentro di lui, infatti scappa e intraprende un viaggio nel quale incontrerà molte persone importanti come Elsy, in Norvegia, la quale diventerà la sua fidanzata, e Giulia, alla quale confesserà molti dei suoi segreti più profondi. Dopo tutto questo, il protagonista, tornerà in Italia, dove andrà a lavorare a Bologna come cameriere. Un giorno, mentre stava leggendo un libro intitolato “Il primo Dio”, scritto da Emanuel Carnevali, iniziò una lunga riflessione, in quanto la sua vita si rispecchiava molto in quella di Emanuel e, rimasto affascinato da questo romanzo, cominciò ad apprezzare la musica e la poesia. Anni dopo Emidio fondò, insieme ad alcuni amici, un gruppo musicale chiamato “Massimo Volume”. Quest’ultimo, però, fu un fallimento, dopo il quale il protagonista tornò a casa in Italia e trovò il coraggio di chiedere alla madre la risposta a tutte le domande sulle quali non aveva mai saputo la verità, ma, nonostante ciò, rimase comunque con molti vuoti nella mente.
Nonostante il romanzo non mi sia particolarmente piaciuto il romanzo, ho apprezzato come Emidio, tramite lunghi viaggi e riflessioni, sia riuscito a liberare ciò che aveva dentro.
Cosa non mi è piaciuto e perché
Non ho particolarmente apprezzato questo libro, l’ho trovato un po’ noioso in alcune parti e troppo complicato da capire, forse perché non rientra nei miei gusti.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro
Nessuna in particolare.
Lascia un breve messaggio per chi sta per leggere questo libro
E’ un libro molto complicato che, a mio parere, ad una prima lettura difficilmente si riesce a capire pienamente.
La frase che mi p piaciuta di più
“Non voglio essere solo: sono terribilmente solo e sono arrivato al punto di detestare me stesso, la mia stessa voce, il volto, le mani.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Nessuno.
inserito da LORENZO CAT-2, voto: Così così
Mi è piaciuto molto lo stile dell'autore: il romanzo, infatti, non è basato molto sugli eventi che ha vissuto, ma sui suoi pensieri e sulle risposte che si è dato riguardo i problemi della vita. Mi è piaciuto molto il fatto che, all'inizio di ogni capitolo ci fossero delle frasi dense di significato e che altre riflessioni molto belle ci fossero in mezzo alla storia.
Questo libro mi ha catturato anche perchè, leggendolo, mi sono accorta che è il tipo di libro da cui non si può trarre un buon film: è troppo difficile portare a voce le frasi scritte, non perchè siano complicate, ma perché frasi del genere perderebbero tutto il loro significato se venissero ascoltate e non lette.
voto: Va nella biblioteca ideale ... vedi i dettagli
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Mi è piaciuto molto lo stile dell'autore: il romanzo, infatti, non è basato molto sugli eventi che ha vissuto, ma sui suoi pensieri e sulle risposte che si è dato riguardo i problemi della vita. Mi è piaciuto molto il fatto che, all'inizio di ogni capitolo ci fossero delle frasi dense di significato e che altre riflessioni molto belle ci fossero in mezzo alla storia.
Questo libro mi ha catturato anche perchè, leggendolo, mi sono accorta che è il tipo di libro da cui non si può trarre un buon film: è troppo difficile portare a voce le frasi scritte, non perchè siano complicate, ma perché frasi del genere perderebbero tutto il loro significato se venissero ascoltate e non lette.
Cosa non mi è piaciuto e perché
Ho trovato un pò caotiche le parti del libro dedicate al racconto della vita di Carnevali, risultavano superficiali e, anche se ho letto il romanzo tutto d'un fiato, quese le ho trovate pesanti.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro
Il cd "Nevermind" dei Nirvana
Lascia un breve messaggio per chi sta per leggere questo libro
è un libro che si riesce a leggere benissimo in un giorno, ma che va riletto una seconda e magari anche una terza volta per essere capito in pieno.
La frase che mi p piaciuta di più
Non voglio essere solo: sono terribilmente solo e sono arrivato al punto di detestare me stesso, la mia stessa voce, il volto, le mani.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Non mi sono venute in mente altre cose quando leggevo questo libro, ero troppo impegnata a leggere per pensare a altro.
inserito da Maddalena, voto: Va nella biblioteca ideale