Chad Harbach
L’arte di vivere in difesa
BUR
Henry è un vero prodigio del baseball, ma sin da quando era bambino ha sempre dovuto lottare per guadagnare il campo: è un piccoletto gracile e silenzioso, che dimostra tre anni in meno, e ogni nuovo allenatore ottuso che si ritrova gli preferisce qualche muscoloso compagno, e lo lascia immancabilmente in panchina. Henry aspetta, continua a leggere L'arte delle difesa, una specie di bibbia scritta dal suo idolo, e quando finalmente ha l'occasione, qualunque sia l'ordine ricevuto dal mister, si piazza al centro della difesa e non si muove, cascasse il mondo, e dimostra quel suo talento unico. Sa in anticipo, sempre, dove cadrà la palla, dispone al meglio i compagni, e con grazia mai vista elimina uno dopo l'altro gli avversari. Non a caso, il suo guantone si chiama "Zero": è il numero di errori commessi nelle gare ufficiali.
Ora che è all'ultima partita del campionato giovanile, Henry sa però che nessuna squadra professionista o universitaria prenderà neppure in considerazione la sua candidatura, perché è troppo piccolo di fianco agli altri. E giocare come interbase a baseball è la sua vita...
Così, a incontro finito, come al solito rimane ad allenarsi su palle imprendibili, e avviene la svolta. Il capitano della squadra avversaria gli si avvicina sconvolto dalle sua capacità, e gli promette che farà salti mortali per portarlo con sé all'Università, a 800 km da lì, con una borsa di studio come promessa dello sport. Henry non ci crede, la famiglia nemmeno, ma Mike si presenta qualche settimana dopo con biglietto aereo e borsa di studio: è fatta.
Comincia una nuova vita al campus, fatta di studio, lavoro in palestra per guadagnare qualche centimetro di muscoli, panchina in campo, in quanto matricola. Almeno fino a quando l'interbase titolare non si infortuna...
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I commenti finora:
Il libro mi è piaciuto, anche se non mi ha appassionato e spesso mi sono ritrovata a procrastinare il momento in cui avrei dovuto leggere quelle pagine. I personaggi sono decisamente riusciti e veritieri, soprattutto Mike, e non saprei scegliere il mio preferito.
voto: Discreto ... vedi i dettagli
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Il libro mi è piaciuto, anche se non mi ha appassionato e spesso mi sono ritrovata a procrastinare il momento in cui avrei dovuto leggere quelle pagine. I personaggi sono decisamente riusciti e veritieri, soprattutto Mike, e non saprei scegliere il mio preferito.
Cosa non mi è piaciuto e perché
La storia è un po' lenta e si trascina per 400 pagine portando i personaggi sempre più in basso.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro
Ad "Asleep" degli Smiths, perché mi trasmette la stessa malinconia del libro.
A che tipo di persona lo consiglio
Non saprei a chi consigliarlo. Direi a chiunque, anche se per me non è un libro poi così coinvolgente.
La frase che mi p piaciuta di più
"Era strana, perfino maniacale, la fissazione di Schawartz per quel video, quasi volesse risportare in vita il ragazzino ossuto e avventato. Come se Henry fosse morto, anziché seduto lì a fianco. "Sono qui", avrebbe voluto dirgli." Questa frase mi è piaciuta molto, perché credo che tutti, almeno una volta nella vita, si sentano invisibili e non apprezzati, cosa che a Henry sembra capitare piuttosto spesso, per via della sua insicurezza.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Lo abbinerei al film "Ragazze Vincenti" con Madonna, perché entrambi affrontano il tema del baseball.
inserito da Asia, voto: Discreto
Questo libro mi ha appassionato sin da subito e, nonostante fosse abbastanza lungo, l' ho divorato in pochi giorni. A parere mio il punto forte del romanzo è come lo scrittore riesce a intrecciare in un modo scorrevole e fluido le storie dei vari personaggi; è perfettamente strutturata anche l' ambientazione e la storia prende molto.
voto: Va nella biblioteca ideale ... vedi i dettagli
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Questo libro mi ha appassionato sin da subito e, nonostante fosse abbastanza lungo, l' ho divorato in pochi giorni. A parere mio il punto forte del romanzo è come lo scrittore riesce a intrecciare in un modo scorrevole e fluido le storie dei vari personaggi; è perfettamente strutturata anche l' ambientazione e la storia prende molto.
Cosa non mi è piaciuto e perché
In generale mi è piaciuto tutto e molto, forse in alcuni casi i discorsi tra i personaggi tendono ad essere logorroici.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro
We will rock you
A che tipo di persona lo consiglio
Un lettore esperto, ci sono molti intrecci nella trama ed è molto lungo.
La frase che mi p piaciuta di più
Sapeva che detto così
sembrava una pazzia. Voler essere perfetto. Ma adesso sentiva che questo era ciò che aveva desiderato sin dalla nascita.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
UN film sul baseball visto tempo fa, non ricordo il nome.
inserito da EG98, voto: Va nella biblioteca ideale
Inizialmente pensavo il libro non fosse particolarmente indicato per me, non essendo molto esperta di uno sport attorno al quale ruota l'intero romanzo, quale il baseball. Proseguendo con la lettura mi sono accorta invece che il baseball era solo un pretesto per trattare tematiche molto più profonde quali l'amicizia, l'amore, la ricerca di un senso da attribuire alla propria vita. Ho molto apprezzato il fatto che, nonostante il protagonista del romanzo fosse solo uno, Henry, l'autore abbia disegnato con profondità psicologica, ogni singolo personaggio, anche quelli minori, delineandone personalità molto diverse le une dalle altre. Il romanzo si legge d'un fiato, perchè la storia di Henry è una storia nella quale può immedesimarsi ognuno di noi, allo stesso modo ci si può rispecchiare in molti dei personaggi, che paiono prendere vita fra le pagine.
voto: Molto bello ... vedi i dettagli
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Inizialmente pensavo il libro non fosse particolarmente indicato per me, non essendo molto esperta di uno sport attorno al quale ruota l'intero romanzo, quale il baseball. Proseguendo con la lettura mi sono accorta invece che il baseball era solo un pretesto per trattare tematiche molto più profonde quali l'amicizia, l'amore, la ricerca di un senso da attribuire alla propria vita. Ho molto apprezzato il fatto che, nonostante il protagonista del romanzo fosse solo uno, Henry, l'autore abbia disegnato con profondità psicologica, ogni singolo personaggio, anche quelli minori, delineandone personalità molto diverse le une dalle altre. Il romanzo si legge d'un fiato, perchè la storia di Henry è una storia nella quale può immedesimarsi ognuno di noi, allo stesso modo ci si può rispecchiare in molti dei personaggi, che paiono prendere vita fra le pagine.
Cosa non mi è piaciuto e perché
Non penso vi fosse nulla di così negativo da essere segnalato.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro
Brian Melo - All I Ever Wanted
A che tipo di persona lo consiglio
A chiunque abbia voglia di una lettura non troppo impegnativa, ma molto evocativa ed entusiasmante.
La frase che mi p piaciuta di più
Ne segnalerei alcune:
- Un buon allenatore ti fa soffrire nel modo che ti si addice. Un catttivo allenatore fa soffrire tutti allo stesso modo, e somiglia più a un aguzzino.
- Voleva raggiungere il vuoto mistico che caratterizzava i migliori allenamenti, dare al suo corpo la stessa consistenza di un tamburo cavo. Voleva che il freddo grigio-blu del lago e la tavolozza di verdi, marroni e grigi, gli entrassero nei polmoni e glieli aprissero.
- Il dolore è come un gas [...]. Si espande per riempire qualunque spazio tu gli conceda. Per questo non dovremmo avere paura del dolore. Nella maggioranza dei casi non occupa più dello spazio fisico a sua disposizione, nè la sua inensità supera una determinata soglia. (Viktor Frankl)
- A ben pensarci, tutta la sua vita era stata provvisoria e priva di radici: una lunga serie di notti senza impegno trascorse nella pensione del cosmo. La vita era transitoria, dopotutto.
- Pazzesco, detto così. Voleva essere perfetto. Volere che ogni cosa fosse perfetta. Ma ora gli pareva di non aver mai desiderato altro dalla nascita. Forse non era nemmeno innamorato del baseball, ma solo di quella determinata idea di perfezione, una vita perfettamente semplice in cui ogni gesto fosse pieno di significato, e il baseball era soltanto il mezzo atraverso il quale avrebbe realizzato il suo sogno.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Mentre leggevo il libro le immagini che si affollavano nella mente erano molte, sarebbe difficile farne un quadro chiaro perché ogni pagina mi suscitava un'emozione diversa; l'immagine più ricorrente era tuttavia quella di un ragazzo accovacciato a terra con la testa fra le ginocchia circondato da una barriera d'aria, invisibile, che lui stesso costruiva per porre una frontiera fra lui e il mondo circostante.
inserito da Marcy98, voto: Molto bello
Il libro mi è piaciuto molto per il fatto che parla soprattutto di un modo di cambiare e di formarsi diverso da altri, cioè mediante lo sport. Mi piace molto la caparbietà di questo ragazzo che fuori dallo stadio è piccolo e gracile ma quando mette piede in un campo diventa un leone agile, forte e veloce. Mi è piaciuto anche l'atteggiamento del capitano della squadra avversaria che lo prende con sé anche se è minuto e gracile vedendolo dopo la partita che si allena col coach e col suo guantone "Zero" il numero delle palle sbagliate.
voto: Molto bello ... vedi i dettagli
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Il libro mi è piaciuto molto per il fatto che parla soprattutto di un modo di cambiare e di formarsi diverso da altri, cioè mediante lo sport. Mi piace molto la caparbietà di questo ragazzo che fuori dallo stadio è piccolo e gracile ma quando mette piede in un campo diventa un leone agile, forte e veloce. Mi è piaciuto anche l'atteggiamento del capitano della squadra avversaria che lo prende con sé anche se è minuto e gracile vedendolo dopo la partita che si allena col coach e col suo guantone "Zero" il numero delle palle sbagliate.
Cosa non mi è piaciuto e perché
Non mi è piaciuto l'atteggiamento dei genitori del ragazzo.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro
Abbinerei questo libro alla canzone Roar di Katy Perry perché mi ricorda il carattere forte e aggressivo del protagonista nel campo di baseball, infatti assomiglia a un leone che ruggisce.
A che tipo di persona lo consiglio
Consiglierei questo libro a tutti i ragazzi adolescenti che praticano uno sport per far capire loro l'importanza del divertimento e della sfida e soprattutto la fatica nel conquistare i propri desideri.
La frase che mi p piaciuta di più
La frase che mi è piaciuta di più è quella presente nell'inno di squadra del Westish College: "In alto i cuori, ragazzi miei, non perdetevi d'animo mentre il prode Harpooner colpisce la palla." Mi è piaciuto il modo in cui incita la squadra facendo dare il massimo a tutti i giocatori.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Abbinerei questo libro al film "Un sogno, una vittoria" perché mi ricorda molto l'ambiente in cui vive il protagonista e la passione dei personaggi per il baseball.
inserito da il romanista, voto: Molto bello
Del libro mi è piaciuto il fatto che vengano raccontati non solo momenti felici di tutte le persone descritte nel libro ma anche fallimenti e momenti difficili che ognuno attraversa nella propria vita, non facendoli sembrare più facili o cose trascurabili, anzi trascinandoti a vivere i timori e le inquietudini di ogni personaggio.
Inoltre ho trovato molto interessante conoscere il mondo del baseball e come viene visto da quelli che lo giocano.
voto: Discreto ... vedi i dettagli
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Del libro mi è piaciuto il fatto che vengano raccontati non solo momenti felici di tutte le persone descritte nel libro ma anche fallimenti e momenti difficili che ognuno attraversa nella propria vita, non facendoli sembrare più facili o cose trascurabili, anzi trascinandoti a vivere i timori e le inquietudini di ogni personaggio.
Inoltre ho trovato molto interessante conoscere il mondo del baseball e come viene visto da quelli che lo giocano.
Cosa non mi è piaciuto e perché
In certi punti la narrazione diventa un po' lenta per le troppe descrizioni e non coinvolge completamente.
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro
Happy di Pharrel Williams
A che tipo di persona lo consiglio
A una persona che ha paura di mettersi in gioco per non affrontare le sfide che la vita ci mette davanti.
La frase che mi p piaciuta di più
E la condizione umana consisteva, alla fine, nel fatto di essere vivi e di avere accesso alla bellezza, di poterla anche ogni tanto creare, ma di finire un giorno morti, tutti, senza più bellezza alcuna.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Non mi viene in mente niente di particolare che collegherei a questo libro.
inserito da enrica, voto: Discreto
Mi è piaciuto, per prima cosa, il titolo del romanzo. Il quale dice tutto, ma allo stesso tempo nulla Nel senso che raffigura nella mente molti pensieri ed immagini. La prima che è balzata nella mia testa è stata l'immagine di un guscio, un ragazzino all'interno di questo e come le sue mani tentano di afferrare le due estremità per coprirsi ancor di più.
Ma poi lo cominci a leggere... E nella mia testa le idee si sono messe al loro posto. Anche se quell'immagine resta, viva, e prende ancor di più forma intorno a questa storia.
Il succo di tutta la storia sta nel mestiere di chi prova a diventare adulto, adulto all'interno di questo guscio, imparando. Si tratta della storia del suo talento e della difficoltà di crescerci intorno. Con la difficoltà di far fronte alle grandi speranze per il futuro. Le proprie. Si cura del proprio talento, e si fa carico anche di quello degli altri. Questo avviene sul campo da baseball e avviene anche fuori.
voto: Discreto ... vedi i dettagli
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Mi è piaciuto, per prima cosa, il titolo del romanzo. Il quale dice tutto, ma allo stesso tempo nulla Nel senso che raffigura nella mente molti pensieri ed immagini. La prima che è balzata nella mia testa è stata l'immagine di un guscio, un ragazzino all'interno di questo e come le sue mani tentano di afferrare le due estremità per coprirsi ancor di più.
Ma poi lo cominci a leggere... E nella mia testa le idee si sono messe al loro posto. Anche se quell'immagine resta, viva, e prende ancor di più forma intorno a questa storia.
Il succo di tutta la storia sta nel mestiere di chi prova a diventare adulto, adulto all'interno di questo guscio, imparando. Si tratta della storia del suo talento e della difficoltà di crescerci intorno. Con la difficoltà di far fronte alle grandi speranze per il futuro. Le proprie. Si cura del proprio talento, e si fa carico anche di quello degli altri. Questo avviene sul campo da baseball e avviene anche fuori.
Cosa non mi è piaciuto e perché
Forse il fatto che tutto gira intorno alla passione che Henry prova nei confronti del baseball, e ciò per qualcuno potrebbe risultare alquanto noioso
La musica che metterei come colonna sonora a questo libro
"CPR / Claws Pt. 2" Typhoon
http://www.youtube.com/watch?v=j0KRFE8pkaU
A che tipo di persona lo consiglio
"Chad Harbach costringe a fare i conti con i propri sogni, con il tempo che passa, con quello che significa crescere. Anche a sessant'anni."
A chi può sentir sue queste parole.
La frase che mi p piaciuta di più
"Henry tornava al ruolo che gli aspettava, e la vita diventava d'un tratto più bella."
"Gli parlò di sacrificio, passione, ambizione, attenzione al dettaglio, della necessità di lottare ogni giorno come un campione."
"Cosa muove l'interesse della gente?
L'amore."
"Le sue labbra scandivano piano le parole, mentre i suoi occhi vagavano sulle frasi senza quasi vederle."
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
L'immagine è sempre quella, nella mia testa. Quella di un guscio.. Marrone, verdastro che si chiude a fatica sulla voglia di vivere, di amare, sulla curiosità di questo ragazzo, Henry.
Un'illusione, quasi barriera, limite che lui pone a sé quando la sua anima ulula di passione e voglia di vivere su quel campo da baseball.
Fa parte dell'arte di vivere, in difesa e in attacco. Imparare da chi fa diversamente. Lavorare per la squadra, anche quando questo significa tirarsi indietro, o sbandare, o riprendersi. O andare a riprendere qualcuno.
inserito da agostinarosales, voto: Discreto