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“Il mondo è un posto in cui non c’è molta speranza. Ma a me piace pensare che è pieno di gente piena di speranza, che spera. È meglio così, perchè noi possiamo cambiare le cose, ok? Un mondo pieno di speranza, senza persone che sperano, non serve a molto. Non andrà lontano così. Ho fatto quello che ho fatto solo perché c’è speranza.”
In un futuro prossimo, in Canada viene approvata la legge S-14, la quale permette ai genitori di ricoverare i propri figli con gravi problemi caratteriali in ospedali pubblici. In questo scenario si svolge la storia di Diane Die Despres, un’esuberante e ancor bella vedova alle prese con suo figlio Steve, affetto dalla sindrome da deficit di attenzione e da iperattività. Steve, nella comunità nella quale è ricoverato, ben presto dimostra il suo lato violento bruciando parte della mensa e recando gravi danni a un altro ragazzo. Diane è costretta a riportarlo a casa con sé, iniziando una convivenza difficile che mostra il rapporto morboso tra i due: tra litigi che sfiorano il dramma, momenti di tenerezza e incondizionato amore materno, Diane e Steve cercano di fronteggiare i problemi economici ed emotivi, grazie anche all’aiuto improvviso di Kyla, la timida ma affettuosa vicina affetta da balbuzie, la quale diventerà un importante punto di riferimento per Diane e aiuterà Steve a studiare e a contenere il proprio carattere esplosivo. In un momento di calma apparente, arriva una notizia che scatena una serie di eventi incontrollabili, trascinando il delicato rapporto tra madre e figlio in un turbine di emozioni che li sconvolgerà nel profondo.
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