Descrizione
Autore
Guido Sgardoli
Guido Sgardoli vive e lavora a Treviso. Nell’età della gioventù decide di studiare e diventare veterinario, ma in quegli stessi anni approfondisce la passione per il disegno, per l’animazione e la scrittura. Esordisce come scrittore nel 2004 con l’opera George W.Blatt-amministratore condominiale, e da quel momento divide la sua vita tra animali, pagine e libri. Per anni collabora con diversi giornali e riviste dedicati ai viaggi on the road, occupandosi di storia e tradizioni degli Stati Uniti. Scrive per ragazzi e bambini, e aderisce insieme ad altri autori a movimenti in favore dei diritti dell’infanzia, come ad esempio Writers With Children: a favore del riconoscimento della cittadinanza per le bambine e i bambini stranieri nati in Italia. Nel 2009 vince il premio Andersen come migliore scrittore, riconoscendo l’alto valore del romanzo Eligio S.- I giorni della Ruota.
Bibliografia
JJ Contro il vento. Un pellerossa del nostro tempo, Fabbri Editore 2007
Il popolo delle grandi pianure. Sulle tracce degli Indiani, Rizzoli, 2009
A.S.S.A.S.S.I.N.A.T.I.O.N. Rizzoli, 2009
Piccolo Capo Bianco, Rizzoli 2010
Il giorno degli eroi, Rizzoli 2014
Frozen Boy, San Paolo, 2014
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Descrizione
Il giorno degli eroi, Rizzoli, 2014
La Grande Guerra sta per arrivare, ormai è chiaro. Chiunque la sente nell’aria. Quando inizia, nell’estate del 1914, l’Italia rimane neutrale, ma molti giovani vorrebbero invece un coinvolgimento diretto. Quando l’anno seguente entra nel conflitto, i fratelli maggiori di Silvio sono fieri e addirittura felici di partire per servire la patria, e quando uno dei due viene riformato per motivi di salute, invece di gioire cade in depressione. Silvio è del 1899, dunque troppo giovane per essere arruolato. La sua età lo umilia, perché si sente pronto e anzi non vede l’ora di imbracciare il fucile. Ma quando di tanto in tanto il fratello torna dal fronte, lo vede cambiato, ogni volta di più. È come se non fosse più lo stesso. Silvio lo capirà a sue spese due anni dopo, quando anche i più giovani verranno chiamati per combattere in trincea, in condizioni impossibili e senza nessuna possibilità di vittoria, e con poche di rimanere vivi.
“Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare ugualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa succeda”
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