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L’estate del coniglio nero, Piemme, 2014
La freschezza dell’erba tagliata dai vicini, la vaga promoessa della decomposizione in arrivo, il metallo surriscaldato, la terra secca, la plastica e il tessuto bruciati…e anche l’oscurità.Sì, sentivo un odore di oscurità, una traccia di oscurità in piena luce.
In piena estate Pete, invece di stare fuori con gli amici passa le giornate a ciondolare per casa, preso da una strana malinconia. Non ha voglia di uscire, e in casa non ha voglia di fare niente. Il suo passatempo preferito è osservare il soffitto della sua camera per ore. Sarà perché la sua migliore amica si trasferirà in Francia, sarà perché a parte lei, Nicole, non ha tanti amici, sarà perché anche per Pete sono in arrivo cambiamenti radicali come la partenza per il college. Ma Pete non sa bene il motivo di questa inossidabile apatia e non gliene importa molto.
Ma, a rompere quella strana routine, arriva una telefonata di Nicole che gli chiede se ha voglia sabato sera di fare una rimpatriata con i “vecchi amici”, una sorta di festa d’addio. Nicole propone di ritrovarsi al vecchio rifugio per “scaldare i motori” prima di andare tutti assieme al luna Park.
Tra gli amici invitati Nicole dimentica di nominare Raymond, amico d’infanzia di Pete, e componente fisso della banda. Forse perché Raymond è un po’ strano? Oppure perché ha eletto a miglior confidente un coniglio nero? O sarà perché Nicole ha mire precise e Raymond potrebbe essere d’intralcio?
Prima di rispondere a Nicole Pete ha un brutto presentimento che decide di ignorare, e fa male.
Quella sera, infatti, Raymond e Stella Ross, un’altra amica di Pete, scompariranno e l’indagine che ne seguirà metterà in luce una bruttissima verità.
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