Paolo Fresu

Paolo Fresu, “50 anni suonati”

L’autore

Artista dalla fama mondiale, Paolo Fresu rivendica ogni qualvolta gli sia possibile le sue origini sarde. Nato a Berchidda (OT) nel 1961, figlio di un “poeta in limba”, quindi da sempre vicino alla musica, eredita la passione per la tromba da suo fratello e all’età di 11 anni inizia a suonarla nella banda del paese. Negli anni si avvicina al jazz, del quale approfondisce gli studi diplomandosi in tromba al conservatorio di Cagliari nel 1984. Nello stesso anno forma, assieme ad altri 4 componenti, il “Paolo Fresu Quintet”. Dopo aver ottenuto svariati premi e riconoscimenti internazionali ed internazionali e aver suonato in tutto il pianeta con i nomi più importanti del jazz, progetta e dirige dal 1988 il Time in Jazz, festival musicale che si svolge a Berchidda, paese al quale si è sempre sentito legato e debitore, perché è qui che ha mosso i primi passi nella musica. Le collaborazioni con i più importanti artisti afroamericani degli ultimi trent’anni fanno di lui fin da ora una leggenda. Oggi è attivo con diversi progetti che lo vedono impegnato per più di 200 concerti all’anno, in tutti i continenti. Vive tra Parigi, Bologna e Berchidda.

L’album
Nel 2012 decide di festeggiare i suoi cinquant’anni con un tour che raggiungerà le 100mila presenze, con lo scopo di raccogliere i 50 concerti in 5 cd chiamati appunto “50 anni suonati”. Il suono della sua tromba verrà sentito da altrettanti luoghi della sua isola, tutti suggestivi dal punto di vista storico-archeologico e panoramico, un vero e proprio collage di arte, cultura e natura. Il suo tour ha inizio proprio a Berchidda, con la Banda “De Muro”, che lo ha iniziato alla musica e continua tra mare e montagna, attraverso siti nuragici, punico-romani, castelli medievali e meraviglie panoramiche, fino a ad arrivare a Cagliari, col concerto A solo. Paolo Fresu percorre 7mila chilometri accompagnato in ogni tappa da “collaboratori” d’eccezione tra cui Ascanio Celestini, Flavio Soriga, Lella Costa, Stefano Benni, Dave Douglas, Sheila Jordan, Uri Caine, Paolo Rossi e Gianmaria Testa, con sonorità sempre differenti e poliedriche, che mai riescono ad oscurare la sua presenza scenica, quella di un trombettista senza età, con fede sarda all’anulare, dolcemente aggrovigliato sul suo strumento. Oltre alla grande risposta del pubblico, questo tour gli accorda anche delle soddisfazioni etiche: Amnesty International gli conferisce il premio “Arte e diritti umani” per la scelta del merchandising equo-solidale e i suoi concerti eco sostenibili, infatti vengono utilizzati per questo tour solo 5 kw attraverso l’uso di pannelli solari e sistemi eolici.

Discografia
Ha registrato oltre trecentocinquanta dischi, con svariate formazioni, a proprio nome e con collaborazioni internazionali (etichette francesi, tedesche, giapponesi, spagnole, olandesi, greche).

Guarda il documentario dei 50 concerti di 50 anni suonati: