Il gruppo
Gli Who nella formazione originale sono Pete Townshend (chitarrista e autore della maggior parte delle canzoni), Roger Daltrey (voce), John Entwistle (basso elettrico) e Keith Moon (batteria).
Vengono dalle periferie di Londra e si formano all’inizio degli anni sessanta.
Diventano nei primi anni i simboli del movimento mod inglese. Nel 1965 esce “My generation”, che diventa una specie di inno generazionale (“spero di morire prima di diventare vecchio”) che consacra gli Who nel mito del rock, rendendoli uno dei gruppi più rappresentativi di tutti tempi in tutto il mondo. Tra gli anni sessanta ed i primi settanta vivono il periodo di maggior produzione realizzando album di grandissima importanza come “Tommy”, “Who’s next” e “Quadrophenia”. Nel 1978 Keith Moon muore in seguito ad abuso di farmaci, diventando definitivamente una leggenda. Viene considerato universalmente uno dei migliori batteristi della storia, certamente il più spettacolare e selvaggio. Dopo uno scioglimento nel 1982 e qualche tour successivo con un nuovo batterista, nel 2006 escono con un album: “Endless Wire”, questa volta senza il bassista John Entwistle, morto nel 2002 in una camera d’albergo e diventato a sua volta un vero mito del rock.
Alle sonorità degli Who, che spaziano dal rock and roll all’ hard rock, dalla psichedelica al pop, si sono ispirati tantissimi gruppi, quali addirittura Beatles e Rolling Stones, loro contemporanei, Led Zeppelin, Clash, U2 e Pearl Jam.
Il disco Tommy
Tommy è una delle prime Rock Opera, un concept album dove le canzoni sono capitoli di una storia narrata attraverso testi e musica.
Tommy è un bambino testimone di un omicidio: quello dell’amante della madre ad opera del padre, ufficiale dell’aviazione inglese, al ritorno dopo aver combattuto durante la prima guerra mondiale.
I genitori si accorgono che Tommy ha visto la scena da dietro lo specchio e gli dicono: non hai visto nulla, non hai sentito nulla. Il trauma rende Tommy cieco, sordo e muto.
Le condizioni di Tommy sono molto difficili e il bimbo cresce completamente chiuso in se stesso usando l’immaginazione come sua unica via di fuga da una realtà inaccettabile. Ancora più difficili per lui da affrontare sono le violenze dello zio e del cugino Kevin, che approfittano della sua incapacità di comunicare con il mondo. Le cose cambiano quando i genitori scoprono che Tommy è un vero genio del flipper: sfruttando questa attitudine per ricavarne successo e ricchezze.
Quando un dottore si accorge che il segreto della sua “malattia” è lo specchio che Tommy ha creato nella propria testa, la madre non credendogli manda in mille pezzi tutti gli specchi di casa. Tommy, liberato dalla sua prigionia diventa un messia pronto a partire per portare a tutti il suo messaggio di libertà ed emancipazione. Ancora una volta però i genitori lo strumentalizzano per creare una religione falsa e redditizia, che porterà alla rivolta dei fedeli e alla loro morte. Solo a quel punto Tommy troverà una vera rinascita spirituale.
Scritto da Pete Townshend, che vede in Tommy una specie di alter-ego, Tommy ha tutte le caratteristiche della musica rock, ma riceve contaminazioni anche dall’opera.
Nel corso della storia sono molti i generi musicali che si intrecciano, uniti saldamente dalle inconfondibili chitarre di Townshend, ora ritmiche e incalzanti, ora sferzanti nelle loro incursioni distorte, ma sempre e rigorosamente al servizio della narrazione e intrecciate perfettamente alla voce potente, melodica e dolce di Roger Daltrey.
Discografia
1966 The Who Sings My Generation
1967 A Quick One / Happy Jack
1967 The Who Sell Out
1969 Tommy
1971 Who’s Next
1975 The Who By Numbers
1978 Who Are You
1981 Face Dances
1982 It’s Hard
2004 Then And Now! – 1964-2004
2006 Endless Wire
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