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II B, Liceo Scientifico Copernico, Bologna
Leggere questo libro è come percorrere le strade di Gerusalemme (insieme ad Assaf, il giovane protagonista): si aprono alla vista via via nuove prospettive e angoli di visuale particolare, e solo al termine del percorso si può ricostruire la mappa e l'immagine complessa e variegata della città . La tecnica narrativa infatti ci propone i percorsi e le esperienze dei personaggi principali in una sequenza che non rispetta l'ordine cronologico degli eventi e, apparentemente, nemmeno un ordine logico... finché non si rivela il raffinato lavoro di "incastro" delle storie e dei sentimenti compiuto dal narratore (non facendo coincidere fabula e intreccio) che porta noi lettori non solo ad una progressiva ricostruzione della trama, ma anche (e soprattutto) a condividere con il protagonista Assaf la conoscenza e la comprensione dei sentimenti e del modo di essere dell'altra protagonista, Tamar, e persino l'innamoramento.
Il romanzo parla di e agli adolescenti, degli "eccessi", in ogni senso, di cui sono capaci, e quindi della loro forza e debolezza insieme; quindi è, a mio giudizio, tanto idoneo a essere piacevolmente letto da adolescenti come da adulti nostalgici o che si pongano il problema del rapporto con i giovani.
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