Puoi aggiungere commenti nell'edizione corrente. Cercala qui.
1L, Liceo Scientifico Copernico, Bologna
Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...)
Le cose che mi sono piaciute non sono molte: l’unica che mi ha colpito veramente è stata la realisticità delle situazioni: leggendo, mi sembrava di essere dentro al racconto; l’autore ha curato molto i particolari, infatti la storia comprende un arco di tempo relativamente breve ma descritto con molta attenzione.
Al contrario il resto mi ha un po’ delusa: non è il mio genere letterario preferito perchè ci sono troppe parti dove l’autore lavora di fantasia e troppi dialoghi; mi è sembrato un racconto “spezzettato”.
Non ho in mente una canzone in particolare da mettere come sfondo a questo libro, ma piuttosto un genere: Jazz vecchio, non moderno.
Lo consiglierei ad un pubblico maschile, a ragazzi appassionati di fumetti e a cui piacciano le storie che mischiano realtĂ e fantasia.
La figura dell’eroe non è esagerata, ma è stata fatta ricadere su un bambino e ciò è lodevole; è anche vero che forse si fa fatica a riconoscerlo subito perchè è aiutato da parecchie persone che gli indicano la strada.
Leggendo questo libro mi è venuto in mente un quadro visto al Peggy Guggenheim collection di Venezia: “Nudo (studio) giovane triste in treno”, perchè il clima della storia mi ha fatto spesso pensare ai colori cupi di quell’immagine formata da tante altre immagini uguali, come la ripetitività delle azioni compiute dall’eroe.
o che collegherei a questo libro e perché
voto: Cosě cosě