Descrizione
Autore
Rodrigo Plá
Rodrigo Plá (1968,Montevideo, Uruguay) è uno sceneggiatore e regista uruguayano. All’età di nove anni è costretto a trasferirsi con la famiglia in Messico a causa della dittatura militare. Stabilitosi a Città del Messico, studia fotografia e video presso la Escuela Activa e successivamente, sceneggiatura e regia al Centro de Capacitación Cinematografia, una delle migliori scuole di cinema della Nazione.
Dal 1988 si dedica aa alcuni cortometraggi che gli procurano successo, riconfermato poi con il suo primo lungometraggio La zona, che vince il premio come miglior debutto al Festival di Venezia, il Premio internazionale della critica al Festival di Toronto, il Luigi De Laurentiis Award 2007 per il miglior regista al Venice Film Festival.
L’anno Dopo, il suo secondo film Deserto dentro vince ben sette premi al Guadalajara International Film Festival e quello per il miglior film al Lleida Latin-American Film Festival.
Filmografia
Novia mía (1996)
El ojo en la nuca (2001)
La zona (2007)
Deserto dentro (2008)
Revolución (2010)
La demora (Il ritardo) (2012)
Commenti
Commenti Finora
Descrizione
Alte mura, filo spinato e telecamere attive ventiquattr’ore su ventiquattro. Questa è la Zona, un’area protetta per famiglie privilegiate di Città del Messico che scelgono isolarsi dalla povertà delle baracche e dalla delinquenza. Un’oasi felice, dove tutto è perfetto. O quasi.
Una notte, un temporale genera un blackout, e una breccia si apre tra i due mondi. Tre ragazzi delle favelas penetrano nella Zona, si intrufolano in una casa per rubare e uccidono la proprietaria. Le rigide regole del luogo parlano chiaro: nel caso avvenga un qualsiasi fatto di sangue, il centro residenziale La Zona perderà automaticamente tutti i diritti. Bisogna quindi trovare gli assassini e ridurre tutto al silenzio per nascondere l’accaduto alla polizia. È caccia all’uomo.
Cosa succede quando ci accorgiamo che nessun muro, per quanto alto, potrà proteggerci dal mondo esterno? E quale muro, per quanto alto, può proteggerci dalla nostra bestialità?
6 thoughts on “La zona”