L’incubo di Hill House

Questo libro è uno degli horror più belli che abbia mai letto perché è scritto in maniera molto semplice, quindi adatto ai ragazzi. È un testo molto avvincente,ricco di colpi di scena e suspense,che ti fa immedesimare nei personaggi. Ad esempio,l’arrivo alla villa di Eleanor,ti fa vivere con lei tutte le sue emozioni. Inoltre,le descrizioni sono accurate e minuziose e suscitano ancora di più il senso di inquietudine e paura.Il finale è davvero inaspettato.

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T’arrise la vittoria,t’arriderá l’amor

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È un film avvincente,emozionante e avventuroso

Bello, mi è piaciuto molto perché induce nel lettore quella tensione che ti costringe a leggere per sapere cosa succederà dopo; in più i luoghi e i personaggi sono descritti in modo molto dettagliato ed è grazie a questo che puoi riuscire ad immaginarteli nella tua testa.

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“Sto scomparendo un centimetro dopo l’altro dentro questa casa, sto andando a pezzi poco per volta perché tutto questo rumore mi sta distruggendo; ma gli altri, perché non hanno paura?”

Penso che sia una gran bella storia dell’orrore, ma che sia un po’ impegnativo.

La storia mi è piaciuta molto per la sua ambientazione e descrizione dei personaggi, essa è molto accurata e particolareggiata. Anche se solo un libro riesce a trasmettere secondo me molta ansia. La storia è molto avvincente e tiene con il fiato sospeso per tutto il racconto.

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Nel glorioso, eterno secondo prima che la macchina piombasse contro l’albero pensò chiaramente: Perché lo sto facendo? Perché lo sto facendo? Perché non mi fermano?

l’immagine che mi viene in mente è di una casa buia che si trova su una collina

Veramente bella e avvincente, riesce a trasmettere le situazioni del libro al lettore

mi é piaciuta la storia perché era molto avvincente e teneva il fiato sospeso durante tutto il racconto, inoltre sia i personaggi sia i luoghi sono molto distinti e ben descritti.

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si ergeva cosi’ da ottant’anni e poteva continuare così’ per altri ottanta.

non ho mai letto nulla di simile.

credo che sia un libro molto avvincente e da leggere assolutamente se coraggiosi

“L’incubo di Hill house” è il racconto di un gruppo di persone riunitesi in un’antica e inquietante magione al fine di verificare l’esistenza di fenomeni paranormali. La protagonista, come nel libro della stessa Shirley Jackson “Abbiamo sempre vissuto nel castello”, si pone domande su tutto ciò che la circonda, nascondendosi però dietro la sorridente maschera di un’amichevole e dolce ragazza. La struttura narrativa è in prima persona, il che ci immerge a pieno nella storia, evidenziando i pensieri instabili della protagonista Eleanor.
Il finale del libro capovolge l’intera narrazione, con un colpo di scena che ci illumina sulla futura entità della protagonista…

In principio la narrazione è un po’lenta, per poi procedere fluentemente, al fine di far apprezzare meglio la storia al lettore.

“Hill house le fu addosso in un attimo; l’ombra la avviluppò e il rumore dei suoi piedi sul legno della veranda risuonò come un oltraggio nel silenzio assoluto, come se fosse passato moltissimo tempo da quando un piede aveva calpestato quei pavimenti.”

Ho collegato a questo libro “Abbiamo sempre vissuto nel castello” della stessa Shirley Jackson, perché si ritrovano alcuni elementi analoghi, come la narrazione leggermente prolissa, l’apparente (e del tutto contraria) innocenza del personaggio protagonista e il colpo di scena alla fine.

Una storia coinvolgente e ben scritta, non tanto horror, quanto più un semplice racconto in cui le riflessioni dei personaggi prevalgono sulla sequenza narrativa, limitando l’effetto horror del libro.

“L’incubo di Hill House” lo definirei un libro thriller perché ogni sera appena calava la notte iniziava l’incubo dei personaggi ma anche un’ansia incontrollabile per me. Oltre al coinvolgimento della storia sono anche molto belle le descrizioni dei luoghi. Infatti mi sono immaginata perfettamente la casa e le colline circostanti. Anche i personaggi hanno tutti un carattere definito e sono riuscita a immaginare il loro aspetto fisico e ad associarli a persone che conosco.

Il finale me lo sarei immaginato più drammatico e anche la storia con più colpi di scena e con avvenimenti più truci e crudi.

Allora quella cosa ricominciò, come se avesse origliato per identificarle, per capire quanto erano pronte a fronteggiarla, aspettando di sentire se avevano paura. All’improvviso lo schianto metallico si abbatté sulla loro porta, tanto che Eleanor fece un balzo all’indietro finendo contro il letto e Theodora trasalì lanciando un urlo, e tutte e due alzarono gli occhi inorridite, perché i colpi venivano dal bordo superiore della porta, più in alto di quanto potessero arrivare entrambe, più in alto di quanto potessero arrivare Luke o il professore, e ondate di freddo malsano e degradante giungevano da quella cosa che stava dall’altra parte.

Un tuffo nella storia dall’inizio alla fine del libro.

Mi è piaciuta molto la trama della storia: racconta di un professore che fa delle indagini sui fenomeni paranormali e chiama quattro ragazzi a cui sono successi episodi soprannaturali; il professore invita queste persone a passare l’estate nella casa di Hill House, loro dovranno fidarsi di lui, anche se non lo conoscono: faranno bene?
Un libro molto coinvolgente, che fa sentire i momenti di ansia e di paura dei personaggi. Le descrizioni precise dei luoghi sono bellissime perché ti fanno sentire dentro la casa di Hill House.

Non mi è piaciuto il finale della storia: personalmente avrei preferito qualche colpo di scena in più, oppure qualche spiegazione più elaborata.

La mano di Theodora si strinse più forte, e Eleanor trattenne il respiro soffocando un lieve singhiozzo: si era forse mosso qualcosa, più avanti, qualcosa di un bianco più intenso degli alberi, qualcosa che faceva dei cenni? Che faceva dei cenni e poi svaniva fra gli alberi, rimanendo a osservarle? C’era del movimento lì accanto, impercettibile nella notte senza suoni? C’erano dei passi ad accompagnarle, invisibili nell’erba bianca? Ma dove?

Una storia molto bella, che mi ha messo ansia, timore fin dalla prima pagina che ho letto; non sono riuscita a leggerla prima di dormire.

“L’incubo di Hill House” si può definire uno dei libri più coinvolgenti che abbia mai letto.
Sono rimasta affascinata dalla capacità della Jackson nel rendere l’atmosfera tesa e confusa, infatti, non ho mai smesso di leggere dalla prima maiuscola all’ultimo punto per una giornata intera: il suo modo di scrivere è a dir poco travolgente, riesce a catturarti e a farti rimanere con il viso, letteralmente, nel libro senza mai farti annoiare.

Le uniche due cose che mi hanno delusa sono state: il finale e il fatto che, al contrario da come è indicato nell’indice, il libro non può essere definito “solo per i più coraggiosi”, poiché secondo me è caratterizzato solo da tensione. Cosa che secondo il mio parere, non è definibile realmente “horror”.

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Non posso collegarlo a niente, poiché non ho mai visto, né letto horror. Questo è il primo.

Nonostante la poca inquietudine provata, trovo il romanzo davvero intrigante.

“L’incubo di Hill House” è un romanzo molto coinvolgente, a mio parere. Riesce a farti immedesimare nella protagonista, nella sua mente, nella sua progressiva follia. La storia passa da momenti di completa e apparente calma a momenti improvvisi di paura, terrore, alternati, che fanno crescere una sottile inquietudine mano a mano che si va avanti nel racconto sfociando poi in un inaspettato finale.

Mi è piaciuto

“Guardate: c’è una sola Eleanor, ed è tutto quello che ho. Non sopporto di vedere che mi dissolvo, scivolo via e mi separo, di modo che vivo in una sola metà, nella mia mente, e vedo l’altra metà di me inerme e frenetica e trascinata e non ci posso far nulla, ma so che tanto non mi farò veramente male, eppure il tempo è così lungo e perfino un secondo dura tantissimo e io potrei sopportare qualunque cosa se solo potessi arrendermi…”

“ESP- Fenomeni Paranormali” (un film) mi sembra simile a Hill House nei corridoi e nel buio perenne che regnano sia nella casa sia nell’ospedale del film.

Un bellissimo horror psicologico.