Descrizione
Autore
Stephen King
Nasce il 26 settembre del 1946 a Scarborough, Maine. Suo padre è un militare impegnato nella Seconda Guerra Mondiale come capitano nella marina mercantile, la madre è una donna di origini modeste. Quando è ancora piccolo, il padre, uscito di casa per fare una passeggiata, si dilegua nel nulla senza più dare sue notizie. A sei anni dimostra di essere affascinato dall’insolito e dal lato oscuro dell’uomo: scopre nella soffitta della zia i libri del padre, appassionato di Edgar Allan Poe, Lovecraft e Richard Matheson. Nel 1970 si diploma all’università, e l’anno successivo inizia ad insegnare inglese alla Hampden Academy. Il successo arriva nel 1973 con Carrie e con l’omonimo film di Brian De Palma.
Ormai ricco, nel 1980 si trasferisce con la famiglia a Bangor, dove acquista una villa vittoriana con 28 camere (il cancello esterno è arabescato con ragni, ragnatele e due pipistrelli in ferro battuto). Nel 1999 un fatto drammatico irrompe nella sua vita: durante una passeggiata nei pressi di casa, viene travolto da un furgone. Viene operato ben tre volte in pochi giorni.
Afferma di scrivere 500 parole dalle 8.30 alle 11.30, ogni giorno, ad eccezione soltanto del giorno di Natale, del giorno del Ringraziamento e del suo compleanno. Quando scrive, ama ascoltare musica rock e bere birra. Se ha mal di testa, mastica aspirine senza deglutirle con acqua. Ama le gite in canoa, nuotare e la chitarra (ma confessa di non saperla suonare). È un tifoso accanito della squadra di baseball di Boston, i Red Sox.
Bibliografia
It, Sperling & Kupfer, 1990
Misery, Sperling & Kupfer, 1991
Shining, Bompiani, 1995
Carrie, Bompiani, 2000
La bambina che amava Tom Gordon, Mondadori, 2000
Danse macabre, Frassinelli, 2000
Pet sematary, Sperling & Kupfer, 2002
Cujo, Sperling & Kupfer, 2002
L’occhio del male, Sperling & Kupfer, 2002
La zona morta, Sperling & Kupfer, 2003
L’uomo in fuga, Sperling & Kupfer, 2003
Colorado Kid, Sperling & Kupfer, 2005
Cell, Sperling & Kupfer, 2006
La lunga marcia, Sperling & Kupfer, 2004
Le notti di Salem, Sperling & Kupfer, 2007
Stagioni diverse, Sperling & Kupfer, 2008
Torno a prenderti, Sperling & Kupfer, 2008
Duma Key, Sperling & Kupfer, 2009
The Dome, Sperling & Kupfer, 2009
Cose preziose, Sperling, 2010
Joyland, Sperling & Kupfer, 2013
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Descrizione
Stephen King, L’uomo in fuga, Sperling & Kupfer
Nessun odore, a parte il lezzo di decadenza, in questo glorioso 2025. I cavi della tri-vu sono al sicuro, sotto terra, e solo un idiota o un rivoluzionario penserebbe di danneggiarli.
Siamo di fronte ad uno dei romanzi firmati con il doppio nome King-Bachman, quest’ultimo pseudonimo creato dal maestro dell’horror alla fine degli anni Settanta. Da questa firma sono usciti ben sette romanzi, tutti molto diversi dalla precedente e attuale produzione dell’autore e sicuramente L’uomo in fuga è uno di questi.
Il libro si apre con un conto alla rovescia, meno 100… Ben Richards è un uomo disperato: senza lavoro, senza soldi, con una moglie “drogata” di tri-vu e una figlia malata. In questo futuro le malattie e la desolazione fanno da sfondo a centinaia di reality dove la gente gioca e accetta ogni cosa pur di cambiare la triste realtà. Ben allora decide che nulla ha da perdere ormai: farà parte del programma più seguito del secolo “l’uomo in fuga”. Un uomo solo braccato da tutti gli abitanti degli USA; 100 giorni per sopravvivere e vincere milioni e milioni di dollari, ogni ora di vita 100 dollari in più. Mai nessuno è riuscito a superare le 48 ore…
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qusta storia permettere di immedesimarsi in un marito e padre di famiglia ormai dsperato che non potendo chiedere aiuto a nessuno tenta la fortuna in un reality show mortale non pensando a quello che gli potrebbe succedere facendo anche capire al lettore ciò che porta a fare la disperazione. L’elemeno più caratteristico resta comunque il mondo in cui è scritto. I capitoli che vanno dal 100 all’1 creano infatti in chi legge un continuo stato d’ansia dovuto all’ attesa di ciò che arriverà allo scadere dell’1 o un giorno fatale o la vittoria tanto agoniata.
Voto: leggi dettagliqusta storia permettere di immedesimarsi in un marito e padre di famiglia ormai dsperato che non potendo chiedere aiuto a nessuno tenta la fortuna in un reality show mortale non pensando a quello che gli potrebbe succedere facendo anche capire al lettore ciò che porta a fare la disperazione. L’elemeno più caratteristico resta comunque il mondo in cui è scritto. I capitoli che vanno dal 100 all’1 creano infatti in chi legge un continuo stato d’ansia dovuto all’ attesa di ciò che arriverà allo scadere dell’1 o un giorno fatale o la vittoria tanto agoniata.
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La musica che metteresti come colonna sonoradon't stop me now
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il reality della morte
La frase che mi è piaciuta di più
nessun odore,a parte il lezzo di decadena, in questo glorioso duemilaventicinque
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
hunger games. in questo libro una ragazza scelta a sorte come tributo per il suo distretto, deve partecipare ad un reality show dove 24 ragazzi devono combattere fra di loro e solo l’ultimo che resta in vita vince
Quello che pensi di questa storia in una rigapenso che permetta di capire che quando si è disperati non si pensa a ciò che si fa ma si fa e basta vivendo la vita secondo per secondo prchè ognuno di questi potrebbe essere l’ ultimo.
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Mi ha stupito.
Sì, perché il genere post-apocalittico, mai trattato in nessun altro libro di King, è stato invece reso molto bene dallo scrittore. Pensandoci, questo libro potrebbe essere definito una delle sue opere migliori, poiché, a differenza dei soliti horror, non si dilunga troppo in flashback e risulta quindi molto più snello da leggere (essendo anche più breve in termini di pagine); il conto alla rovescia che si trova all’inizio di ogni capitolo (meno 100, meno 99…) è un modo indiretto per mantenere una sorta di suspance, poiché il lettore si aspetta che, raggiunto lo 0, succeda qualcosa di molto importante per la storia.
Un altro aspetto che mi ha colpito molto è stata la precisa descrizione psicologica di Richards, protagonista della vicenda: egli fa parte del ceto povero della città in cui vive, dove i più ricchi non provano alcuna pena per i più disagiati e si divertono a guardarli apparire in programmi televisivi dove rischiano la vita per guadagnare qualcosa: Richards, però, rimane sempre fedele ai suoi valori morali, come quello della fedeltà al proprio matrimonio, del voler proteggere la propria famiglia ad ogni costo e del voler aiutare tutti i cittadini più poveri a cercare di riscattare la loro esistenza: di ciò i ricchi, però, non si preoccupano, anzi, insultano il protagonista ogni volta che egli parla in pubblico, spiegando, spesso sfacciatamente, quanti siano i problemi dei poveri.
Mi sono già dilungato troppo su “L’uomo in fuga”. Non spoilero nulla.
L’ unica cosa che posso dire è: leggetelo.
Mi ha stupito.
Sì, perché il genere post-apocalittico, mai trattato in nessun altro libro di King, è stato invece reso molto bene dallo scrittore. Pensandoci, questo libro potrebbe essere definito una delle sue opere migliori, poiché, a differenza dei soliti horror, non si dilunga troppo in flashback e risulta quindi molto più snello da leggere (essendo anche più breve in termini di pagine); il conto alla rovescia che si trova all’inizio di ogni capitolo (meno 100, meno 99…) è un modo indiretto per mantenere una sorta di suspance, poiché il lettore si aspetta che, raggiunto lo 0, succeda qualcosa di molto importante per la storia.
Un altro aspetto che mi ha colpito molto è stata la precisa descrizione psicologica di Richards, protagonista della vicenda: egli fa parte del ceto povero della città in cui vive, dove i più ricchi non provano alcuna pena per i più disagiati e si divertono a guardarli apparire in programmi televisivi dove rischiano la vita per guadagnare qualcosa: Richards, però, rimane sempre fedele ai suoi valori morali, come quello della fedeltà al proprio matrimonio, del voler proteggere la propria famiglia ad ogni costo e del voler aiutare tutti i cittadini più poveri a cercare di riscattare la loro esistenza: di ciò i ricchi, però, non si preoccupano, anzi, insultano il protagonista ogni volta che egli parla in pubblico, spiegando, spesso sfacciatamente, quanti siano i problemi dei poveri.
Mi sono già dilungato troppo su “L’uomo in fuga”. Non spoilero nulla.
L’ unica cosa che posso dire è: leggetelo.
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Mi è piaciuto TUTTO.
La musica che metteresti come colonna sonoraVirus - Martin Garrix
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Ancora 30 giorni.
La frase che mi è piaciuta di più
La ricca donna era piena di indignazione:-Non è per questo che mi hai scelta? Perché ero senza difesa e…e per bene? Per potermi usare, per potermi trascinare al vostro livello e ridere di me-.
-Se siete così per bene- rispose Richards -come mai avete seimila dollari per comprarvi questa bella macchina, mentre la mia unica bambina muore d’influenza?-.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
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Quello che pensi di questa storia in una rigaFantastico.
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Il romanzo “L’uomo in fuga” è un capolavoro dai tratti semplici ma allo stesso tempo ambiziosi. Un mondo dispotico in cui le persone sono ipnotizzate dalla televisione, che trasmette “reality show” dove le persone disagiate o con problemi economici si giocano la propria vita per denaro. Questo è il caso di Richards che a causa del suo dramma personale decide di partecipare, ritrovandosi però nel gioco più pericoloso tra i tanti.
Lo stile di questo romanzo è assolutamente travolgente soprattutto per il fatto che non è suddiviso in capitoli ma in giorni,i giorni di vita che restano al protagonista.
Il romanzo “L’uomo in fuga” è un capolavoro dai tratti semplici ma allo stesso tempo ambiziosi. Un mondo dispotico in cui le persone sono ipnotizzate dalla televisione, che trasmette “reality show” dove le persone disagiate o con problemi economici si giocano la propria vita per denaro. Questo è il caso di Richards che a causa del suo dramma personale decide di partecipare, ritrovandosi però nel gioco più pericoloso tra i tanti.
Lo stile di questo romanzo è assolutamente travolgente soprattutto per il fatto che non è suddiviso in capitoli ma in giorni,i giorni di vita che restano al protagonista.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
La storia in se mi è piaciuta molto quindi non trovo nessun motivo per stroncarla, anche se nutro una piccola critica personale nei confronti di questo romanzo.
Ed è, che molto spesso questo libro viene associato al romanzo 1984 di Orwell solo perchè basati sulla stessa intelligenza politica e sullo stesso degrado sociale, ma non penso possano essere comparati perchè King non riesce ad avvicinarsi abbastanza al dramma sociale e psicologico, di un epoca come quella trattata dai due grandi autori.
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Scappare per vivere
La frase che mi è piaciuta di più
Richards venne scortato in tutta fretta all’uscita del palcoscenico, prima che potessero farlo a pezzi davanti alle telecamere, privando così la Rete di tante ore di futura, appetitosa trasmissione.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Nel 1987 dal libro è stato liberamente tratto un film, L’implacabile, con protagonista Arnold Schwarzenegger.
Quello che pensi di questa storia in una rigaStoria basata sull’ignoranza e il degrado della società in cui vive il protagonista. Trovo che sia un romanzo bellissimo anche se a tratti poco avvincente.
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il più bel libro che abbia mai letto, storia emozionante e coinvolgente che ti porta col sospiro fino alla fine, meravigliosi colpi di scena e protagonista molto curato nei minimi dettagli.
Voto: leggi dettagliil più bel libro che abbia mai letto, storia emozionante e coinvolgente che ti porta col sospiro fino alla fine, meravigliosi colpi di scena e protagonista molto curato nei minimi dettagli.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
ma se ti ho appena detto che lo adoro
La musica che metteresti come colonna sonoraJames Hannigan - 200 Years Ago, On an Icy Planet
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il grande show di un uomo in fuga.
La frase che mi è piaciuta di più
“Ripetete il vostro nome per più di duecento volte, e scoprirete che non siete nessuno.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
hunger games
Quello che pensi di questa storia in una rigacapolavoro affascinante e strabiliante, unione di genialità e impegno.
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Libro ricco di azione che mantiene nel lettore l’attenzione e la tensione durante tutta la durata della lettura. Mi ha fatto sentire in empatia con il protagonista e provare le sue emozioni. Molto ben scritto e scorrevole nella lettura.
Voto: leggi dettagliLibro ricco di azione che mantiene nel lettore l’attenzione e la tensione durante tutta la durata della lettura. Mi ha fatto sentire in empatia con il protagonista e provare le sue emozioni. Molto ben scritto e scorrevole nella lettura.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Per il finale mi sarei aspettato qualcosa di diverso
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Reality della morte
La frase che mi è piaciuta di più
Richards venne scortato in tutta fretta all’uscita del palcoscenico, prima che potessero farlo a pezzi davanti alle telecamere, privando così la Rete di tante ore di futura, appetitosa trasmissione.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Entusiasmante e scorrevole, molto bello.
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Un libro unico e che riesce ad attrarre il lettore dopo neanche due righe. Una storia senza tempo, quasi una previsione sul futuro del grande Stephen King. Una corsa contro il tempo e l’umanità; una viaggio attraverso una società che ci assomiglia troppo e pregiudizi infondati.Un fantasy che riesce a far pensare più di un libro filosofico. Un thriller pieno di contaminazioni di altri generi: la storia di una famiglia privata della gioia di vivere insieme; il racconto di un uomo che lotta contro il mondo intero; la vita futura di una società che pensa solo a soldi e divertimenti.
Voto: leggi dettagliUn libro unico e che riesce ad attrarre il lettore dopo neanche due righe. Una storia senza tempo, quasi una previsione sul futuro del grande Stephen King. Una corsa contro il tempo e l’umanità; una viaggio attraverso una società che ci assomiglia troppo e pregiudizi infondati.Un fantasy che riesce a far pensare più di un libro filosofico. Un thriller pieno di contaminazioni di altri generi: la storia di una famiglia privata della gioia di vivere insieme; il racconto di un uomo che lotta contro il mondo intero; la vita futura di una società che pensa solo a soldi e divertimenti.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
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La musica che metteresti come colonna sonora"Mockingbird" di Eminem. Questa canzone potrebbe essere una lettera che Ben scrive a sua figlia, mentre sta partecipando ai giochi.
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"La vita è un Gioco"
La frase che mi è piaciuta di più
“L’universo sembrava gridare, rumoreggiare, ruggire attorno a lui come una vecchia automobile, immensa e indifferente, che correva lungo il fianco di una collina verso l’orlo di un abisso senza fondo.” Questa frase mostra come il mondo vada avanti indifferente da tutto quello che succede agli uomini,come continui la sua corsa verso un abisso senza preoccuparsi delle conseguenze.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Penso che Stephen King abbia creato un libro assolutamente originale e senza possibili collegamenti con altre opere, ma se proprio dovessi trovare una somiglianza con un’altra opera direi “Hunger Games” di Suazanne Collins. Due modi di scrivere e trasmettere messaggi totalmente diversi uniti da una storia che parla di due giochi per far divertire un alto ceto sociale di persone, le quali trovano gioia in vedere poveretti che si ammazzano a vicenda.
Quello che pensi di questa storia in una rigaUna storia composta da suspance, colpi di scena e un viaggio senza fine.
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Il libro è molto bello, Stephen King è riuscito a farmi mettere nei panni di Ben e a capirlo. Mi è piaciuto il finale anche se era un po’ scontato considerando chi scriveva il libro e il pochissimo numero di persone morte.
Voto: leggi dettagliIl libro è molto bello, Stephen King è riuscito a farmi mettere nei panni di Ben e a capirlo. Mi è piaciuto il finale anche se era un po’ scontato considerando chi scriveva il libro e il pochissimo numero di persone morte.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
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La musica che metteresti come colonna sonoraveloce
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caccia all'uomo
La frase che mi è piaciuta di più
Amico ci stanno uccidendo. La tri-vu ci sta uccidendo
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
hunger games
Quello che pensi di questa storia in una rigaAvvincente, veloce, accattivante, non riesci a staccarti dalle pagine perche King ti tiene sempre in sospeso
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il libro è stupefacente Steven King è un maestro degli horror ma in questo libro di fantascienza si è superato il finale come per tutti i suoi libri è spettacolare leggetelo è stupendo
Voto: leggi dettagliil libro è stupefacente Steven King è un maestro degli horror ma in questo libro di fantascienza si è superato il finale come per tutti i suoi libri è spettacolare leggetelo è stupendo
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
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La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Non morirò
La frase che mi è piaciuta di più
la mia fase preferita è stata:Dio mio è questa la fine?
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
non lo collegherei a nessun film fumetto ecc… perché è unico nel suo genere
Quello che pensi di questa storia in una rigala storia è bellissima più leggi e più viene voglia di leggere e il finale e stupefacente
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L’Uomo in fuga mi è piaciuto molto per la sua durezza nel raccontare l’ambiente e la vita in questa società, come è stata evidenziata più volte la situazione economica e familiare del protagonista, probabilmente per sottolineare la sua scelta di offrirsi ai giochi pur di guadagnare dei soldi per salvare la vita della sua bambina malata. Il libro è molto avvincente e riesce a coinvolgerti completamente. Mi sono piaciute molto anche le scene cruente, principalmente quelle sull’aereo alla fine del libro.
Voto: leggi dettagliL’Uomo in fuga mi è piaciuto molto per la sua durezza nel raccontare l’ambiente e la vita in questa società, come è stata evidenziata più volte la situazione economica e familiare del protagonista, probabilmente per sottolineare la sua scelta di offrirsi ai giochi pur di guadagnare dei soldi per salvare la vita della sua bambina malata. Il libro è molto avvincente e riesce a coinvolgerti completamente. Mi sono piaciute molto anche le scene cruente, principalmente quelle sull’aereo alla fine del libro.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Ho letto questo libro in pochi giorni e non ho trovato niente di spiacevole. Forse avrebbero potuto dilungare un po’ meno la fine.
La musica che metteresti come colonna sonora"Final countdown" degli Europe, perchè il libro è basato su un conto alla rovescia che porta alla fine di tutto.
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La fine dei giochi
La frase che mi è piaciuta di più
“l’uomo che vive di violenza, muore violentemente.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Questo libro mi ha fatto pensare al film “Hunger Games” perché in entrambe le storie i protagonisti lottano per la vita, per colpa di giochi che servono solo a divertire il pubblico e hanno un enorme coraggio, che io ammiro molto.
Quello che pensi di questa storia in una rigaUna storia bellissima che dimostra che se le persone vogliono veramente qualcosa fanno di tutto pur di ottenerla.
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“L’uomo in Fuga” è totalmente basato su una distopia della società.In una cinica America futuristica, il protagonista Ben Richards, per affrontare la povertà, la delinquenza e la degradazione che al contempo dilagano ovunque tra la popolazione povera e malata, l’unico punto di riferimento che ha per aspirare alla salvezza è il “Palazzo dei Giochi”, simbolo fin troppo evidente di un governo tirannico che oramai ha perso totalmente il controllo. Ben fa parte della schiera di personaggi che sono ben coscienti, che difronte alla gravità della situazione, non hanno nessuna possibilità, ma tenacemente sono disposti a lottare.Il messaggio appare chiaro e forte:in una società ostile e complessa, ciò che realmente conta, è non arrendersi e contrapporsi, nonostante il nemico appaia talmente forte da sembrare imbattibile.
Voto: leggi dettagli“L’uomo in Fuga” è totalmente basato su una distopia della società.In una cinica America futuristica, il protagonista Ben Richards, per affrontare la povertà, la delinquenza e la degradazione che al contempo dilagano ovunque tra la popolazione povera e malata, l’unico punto di riferimento che ha per aspirare alla salvezza è il “Palazzo dei Giochi”, simbolo fin troppo evidente di un governo tirannico che oramai ha perso totalmente il controllo. Ben fa parte della schiera di personaggi che sono ben coscienti, che difronte alla gravità della situazione, non hanno nessuna possibilità, ma tenacemente sono disposti a lottare.Il messaggio appare chiaro e forte:in una società ostile e complessa, ciò che realmente conta, è non arrendersi e contrapporsi, nonostante il nemico appaia talmente forte da sembrare imbattibile.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Ciò che non mi è piaciuto affatto è stato il finale, il quale ha deluso, seppure in piccola parte, le mie aspettative iniziali. Inquietante e allo stesso tempo crudo e cruento,tendente allo splatter.
La musica che metteresti come colonna sonoraS*hole Theme Charlie Clouser
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- 1OO
La frase che mi è piaciuta di più
«La tri-vu della signora Jenner urlava. Il concorrente del Macinadollari aveva appena sbagliato una risposta, e contemporaneamente gli era venuto un attacco di cuore. Stavano portandolo via in barella, mentre il pubblico applaudiva.»
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
A questo libro collegherei il libro “1984” di George Orwell poichè entrambi i temi insistono sulla distopia di una società futuristica, e sul totalitarismo delle autorità. Inoltre lo associerei al film “Hunger Games”, perchè quest’ultimo è come se mostrasse visibilmente ciò che “l’Uomo in Fuga” mostra attraverso le parole.
Quello che pensi di questa storia in una rigaE’ orribile pensare come la società, in un futuro non troppo lontano, ci possa influenzare e manipolare negativamente, ricordandoci che noi siamo solo delle “formiche” dinnanzi a lei. Una storia realistica e moderna che ti fa riflettere.
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“L’uomo in fuga” è un romanzo ambientato nel futuro, a Co-op city in America. Il protagonista ,Benjamin Richard, è un ragazzo di ventotto anni che ha una figlia di due malata di polmonite. La famiglia è povera e Ben per guadagnare denaro decide di partecipare ad un gioco trasmesso in tri-vu (la nuova televisione) intitolato l’uomo in fuga.
Il gioco è orribile: il protagonista deve sopravvivere trenta giorni in giro per il mondo con tremila dollari, inseguito da una banda di cacciatori il cui scopo è ucciderlo.
Questo romanzo incute paura ma allo stesso tempo compassione per questa persona che è disposta morire pur di salvare la propria bambina.
“L’uomo in fuga” è un romanzo ambientato nel futuro, a Co-op city in America. Il protagonista ,Benjamin Richard, è un ragazzo di ventotto anni che ha una figlia di due malata di polmonite. La famiglia è povera e Ben per guadagnare denaro decide di partecipare ad un gioco trasmesso in tri-vu (la nuova televisione) intitolato l’uomo in fuga.
Il gioco è orribile: il protagonista deve sopravvivere trenta giorni in giro per il mondo con tremila dollari, inseguito da una banda di cacciatori il cui scopo è ucciderlo.
Questo romanzo incute paura ma allo stesso tempo compassione per questa persona che è disposta morire pur di salvare la propria bambina.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
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La musica che metteresti come colonna sonorapaganini capriccio 24 versione chitarra elettrica
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La morte in cambio
La frase che mi è piaciuta di più
Quando Cassie se ne andrà credi che metteranno cancro sul certificato di morte? Macché! Metteranno: asma. Perché la gente non si spaventi.
Amico ci stanno uccidendo. La tri-vu ci sta uccidendo
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Un film che mi è venuto in mente mentre leggevo il romanzo è “Il fuggitivo” che parla di un uomo innocente incolpato di omicidio. Il protagonista deve scappare dai poliziotti che cercano di catturarlo e incarcerarlo.
Quello che pensi di questa storia in una rigaE’ incredibile come degli esseri umani vogliano massacrare un uomo per fare spettacolo.
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Questo libro mi è piaciuto tantissimo perché seppur la storia sia irreale ti prende un sacco e te la vivere come se fossi tu stesso il protagonista. Ho apprezzato molto lo stile dell’autore perché ha usato un linguaggio semplice e proprio per questo ho trovato la lettura molto scorrevole e piacevole. Mi è piaciuta molto, inoltre, l’idea di scrivere i capitoli come se fosse un conto alla rovescia.
Voto: leggi dettagliQuesto libro mi è piaciuto tantissimo perché seppur la storia sia irreale ti prende un sacco e te la vivere come se fossi tu stesso il protagonista. Ho apprezzato molto lo stile dell’autore perché ha usato un linguaggio semplice e proprio per questo ho trovato la lettura molto scorrevole e piacevole. Mi è piaciuta molto, inoltre, l’idea di scrivere i capitoli come se fosse un conto alla rovescia.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Mi è piaciuto tutto
La musica che metteresti come colonna sonora“Uno su mille ce la fa” - Gianni Morandi
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Il gioco mortale
La frase che mi è piaciuta di più
“Nel suo sguardo c’era qualcosa che lo distingueva da tutti gli altri, qualcosa di invisibile, di spietato, di freddamente calcolato. Era come un dinosauro fuori del proprio tempo. Non grosso, ma pur sempre un animale superato, impacciato. E come ogni animale costretto quotidianamente a lottare per la propria sopravvivenza, forse pericoloso.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Non mi è venuto in mente niente
Quello che pensi di questa storia in una rigaÈ una storia triste ma veramente stupenda
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Del libro mi è piaciuta soprattutto la suspance che Stephen King trasmette al lettore, come per esempio i capitoli scritti sotto forma di un conto alla rovescia.
Voto: leggi dettagliDel libro mi è piaciuta soprattutto la suspance che Stephen King trasmette al lettore, come per esempio i capitoli scritti sotto forma di un conto alla rovescia.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
L’unica cosa che non mi è piaciuta è la fine dei familiari di Richards.
La musica che metteresti come colonna sonoraThe final countdown
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L'introvabile Richards
La frase che mi è piaciuta di più
La preda migliore conosce i posti migliori
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Hunger Games perché rispecchia la storia di Richards
Quello che pensi di questa storia in una rigaÈ una storia appassionante che vorresti leggere in un giorno.
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Stephen King ci presenta un mondo crudo e un protagonista che cerca di sopravvivere ad esso con tutto se stesso trasformandosi in una persona folle, cupa e impassibile allo stesso tempo, in questa lotta vengono trattati temi forti e delicati allo stesso tempo: vediamo una popolazione plagiata dalla tri-vu che per mezzo della spettacolarizzazione della violenza riesce a incantare chiunque. Per disperazione Ben si propone come partecipante ai cruenti giochi della tri-vu che lo seleziona come concorrente a “L’uomo in fuga”,una trasmissione mortale che riesce a risvegliare la parte primordiale che si cela nelle parti più remote di ognuno di noi.
Non si trova il tempo di pensare in questo libro: il ritmo incalzante e la trama originale e avvincente non lo permettono. Ma l’autore non si limita a questo, fa sì che in ogni lettore, durante la narrazione, sorga la domanda “E se mi trovassi io al suo posto?”
Stephen King ci presenta un mondo crudo e un protagonista che cerca di sopravvivere ad esso con tutto se stesso trasformandosi in una persona folle, cupa e impassibile allo stesso tempo, in questa lotta vengono trattati temi forti e delicati allo stesso tempo: vediamo una popolazione plagiata dalla tri-vu che per mezzo della spettacolarizzazione della violenza riesce a incantare chiunque. Per disperazione Ben si propone come partecipante ai cruenti giochi della tri-vu che lo seleziona come concorrente a “L’uomo in fuga”,una trasmissione mortale che riesce a risvegliare la parte primordiale che si cela nelle parti più remote di ognuno di noi.
Non si trova il tempo di pensare in questo libro: il ritmo incalzante e la trama originale e avvincente non lo permettono. Ma l’autore non si limita a questo, fa sì che in ogni lettore, durante la narrazione, sorga la domanda “E se mi trovassi io al suo posto?”
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
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La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Dove fuggirai ora, Richards?
La frase che mi è piaciuta di più
“Odio e paura in ogni voce, in un rombo potente. No, non l’avrebbero mai denunciato. L’avrebbero invece fatto a pezzi, subito.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Il prodotto di un futuro distopico, un mondo in rovina e un protagonista alla deriva.
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Questo libro mi è piaciuto molto e mi ha creato una dipendenza nel leggerlo infatti ogni momento libero, per esempio il tragitto casa-scuola in corriera e il momento tra pranzo e compiti, l’ho usato per leggerlo e finirlo.
Questo libro è uno dei migliori che io abbia letto e penso che in futuro leggerò altri libri di King.
La parte migliore del libro credo sia il finale a sorpresa e che ha spiazzato.
Questo libro mi è piaciuto molto e mi ha creato una dipendenza nel leggerlo infatti ogni momento libero, per esempio il tragitto casa-scuola in corriera e il momento tra pranzo e compiti, l’ho usato per leggerlo e finirlo.
Questo libro è uno dei migliori che io abbia letto e penso che in futuro leggerò altri libri di King.
La parte migliore del libro credo sia il finale a sorpresa e che ha spiazzato.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
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La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
La storia di Ben Richards
La frase che mi è piaciuta di più
Ho deciso di procurarmi i soldi nel solo modo che potevo.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Questa storia è davvero piena di emozioni che vengono trasmesse anche al lettore.
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Mi è piaciuto il carattere di Ben Richards, e lo stile dell’autore: cupo e molto imprevedibile.
Voto: leggi dettagliMi è piaciuto il carattere di Ben Richards, e lo stile dell’autore: cupo e molto imprevedibile.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Un po’ volgare
La musica che metteresti come colonna sonoraBo
Inventa un nuovo titolo
La fuga
La frase che mi è piaciuta di più
“Resta con la tua gente”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
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Quello che pensi di questa storia in una rigaMolto avvincente e piena di colpi di scena.
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Il libro mi è piaciuto così tanto che lo inserirei tra i libri più belli che io abbia mai letto. La storia mi ha appassionato fin dalla prima pagina e quasi non riuscivo più a staccarmene. Nonostante venga narrato in 3 persona mi sono immedesimato nel personaggio di Ben Richards quasi fin da subito. Un libro bellissimo che merita veramente di essere letto.
Voto: leggi dettagliIl libro mi è piaciuto così tanto che lo inserirei tra i libri più belli che io abbia mai letto. La storia mi ha appassionato fin dalla prima pagina e quasi non riuscivo più a staccarmene. Nonostante venga narrato in 3 persona mi sono immedesimato nel personaggio di Ben Richards quasi fin da subito. Un libro bellissimo che merita veramente di essere letto.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
nel libro molti personaggi di cui ci viene anche detto il nome sono solo comparse. questo rende più faticoso ricordare i nomi dei personaggi principali.
La musica che metteresti come colonna sonorauna musica veloce che però non distolga l'attenzione del lettore
Inventa un nuovo titolo
2025
La frase che mi è piaciuta di più
“Quando Cassie se ne andrà,credi che metteranno cancro sul certificato di morte?Macché! Metteranno asma.Perché la gente non si spaventi”.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
“fahrenheit 451″ e “1984” soprattutto per ambientazione e per la situazione sociale.
Quello che pensi di questa storia in una rigaLa storia è molto bella e il ritmo in cui viene narrata non rallenta mai!
Anche se questa storia è ambientata in un futuro dove la società è divisa in 2 gruppi, i ricchi e i poveri,mi è parsa lo stesso molto realistica.
solo il finale mi ha un po’ deluso ma non voglio aggiungere altro perché rischierei di rovinarvi la lettura
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57 thoughts on “L’uomo in fuga”