È un viaggiatore e un avventuriero e ce ne parla nei suoi libri. Ad un certo punto della vita saluta gli amici, la fidanzata, il lavoro e gli impegni e per sei mesi va a vivere in totale isolamento nelle foreste della Siberia, in una capanna di pochi metri sulle sponde del lago più antico del mondo, a 120 chilometri di distanza dal primo villaggio abitato, senza vicini né strade di accesso. Da febbraio a luglio Tesson si impone un ritmo preciso: la mattina legge, scrive, fuma, disegna. Seguono cinque lunghe ore dedicate alle faccende domestiche: bisogna tagliare la legna, spalare la neve, preparare le lenze, riparare i danni dell’inverno. La vera sfida di questi sei mesi è scoprire se si riuscirà a resistere. La solitudine si rivela fertile: quando non si ha nessuno a cui esporre i propri pensieri la carta diviene preziosa confidente, e il taccuino compagno fedele. I giorni trascorrono mentre si scruta il lago e la foresta, si pesca per la cena o si beve un bicchiere di vodka dopo una passeggiata tra i monti. Una sedia di fronte alla finestra è un punto di osservazione ideale per cogliere il respiro del mondo, l’inverno, l’arrivo della primavera.
Le Opere su Xanadu:
Nelle foreste siberiane, Sellerio, 2012 Mai capitato di sentire il bisogno di staccare con tutto e tutti? Di andartene in un posto isolato e lontano dal mondo? Sylvain l’ha fatto davvero. Ha scelto uno dei posti più inospitali e magnifici della terra, ha preparato le sue cose ed è partito, lasciando a casa amici, colleghi, […]