Tema: GIUSTIZIA      Percorso: Colpa     

A sangue freddo

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Autore

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È nato il 30 settembre del 1924 a New Orleans.

Allontanato dai genitori a sei anni, cresce con i nonni in Alabama. Nella sua adolescenza non fece molto altro che leggere, studiare e di tanto in tanto svolgere lavoretti occasionali, come il ballerino su una nave fluviale, il lettore di sceneggiature o il ragazzo di bottega per la rivista “New Yorker”. E soprattutto, sempre, scrivere. A otto anni, ha detto in un saggio autobiografico, “solo quattro cose mi interessavano: leggere libri, andare al cinema, ballare il tip tap e fare disegni. Poi un giorno mi misi a scrivere…”. A diciassette era già “uno scrittore agguerrito”. È con il nome di Truman Capote che comincia la sua carriera di scrittore, nel 1944, quando il suo racconto Miriam vince il premio letterario O. Henry.

Un carattere difficile ed irriverente, aggravato, agli occhi della società, da una mai nascosta omosessualità, lo condussero lungo tutta la vita sempre ai limiti dell’eccesso. Fin dall’inizio della sua carriera, frequenta scrittori ed artisti, personaggi dell’alta società e celebrità internazionali, attirando l’attenzione della stampa con il suo bizzarro stile di vita. Fu molto amico di Harper Lee (che ricordiamo per Il buio oltre la siepe) e conobbe Marylin Monroe. Viaggiò moltissimo, assetato di conoscenza e desiderio di documentarsi procurandosi sempre incontri interessanti ed estrapolando storie a parole tramite un registratore sempre a presso con lui. Celebre la sua ossessione per un efferato omicidio in Kansans: un’intera famiglia sterminata da due rapinatori lo conduce ad una indagine nella mente dei criminali. Dall’episodio esce il romanzo A sangue freddo, la cui uscita è seguita da molte polemiche. Nel 2005 il regista Bennett Miller dedica allo scrittore il film Truman Capote: A sangue freddo. Il cinema però lo ricorda anche con la sua interpretazione in un famosissimo film, parodia del genere giallo, Invito a cena con delitto.

Muore il 25 agosto del 1984 a Bel Air.

 

Bibliografia

Romanzi e racconti, Mondadori, 1999

Altre voci, altre stanze, Garzanti Libri, 2000

Preghiere esaudite, Garzanti Libri, 2000
I racconti, Garzanti Libri, 2001
L’arpa d’erba, Garzanti Libri, 2001
Musica per camaleonti, Garzanti Libri, 2004
Il Duca nel suo dominio. Intervista a Marlon Brando, Mondadori, 2004
A sangue freddo, Garzanti Libri, 2005
I cani abbaiano, Garzanti Libri, 2005
Colazione da Tiffany, Garzanti Libri, 2005

 

 

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Descrizione

A sangue freddo, Garzanti, 2005

L’immaginazione, naturalmente, può aprire qualsiasi porta, girare la chiave e lasciare entrare il terrore.

1959, Kansans occidentale, villaggio di Holcomb, una domenica di metà novembre, quattro colpi di fucile spazzano via un’intera famiglia. Non stiamo leggendo la sceneggiatura di qualche episodio di Criminal minds o di CSI, questo è il lungo resoconto di un tragico evento che, tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, ha sconvolto l’America. Nel tranquillo e agricolo Middle West due psicopatici uccidono, senza apparente movente, una tranquilla famiglia contadina, e di conseguenza scatta la caccia all’uomo.  Capote, intellettuale, poeta e voce scomoda del tempo, decide con piglio giornalistico, mai retorico, di raccontare la tragedia, di raccontarla freddamente, non solo raccogliendo aneddoti sulle vite delle vittime ma sopratutto guardando dentro gli animi degli assassini. Questo libro parla di due uomini che si incontrano in carcere, che si rivedono per caso fuori e che decidono un giorno di fare un colpo. Racconta però anche di un’America lontana, che si sveglia un mattino scoprendo il terrore dietro la porta.

 

 

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