Descrizione
Autore
Alexie Sherman
È nato nella riserva indiana di Spokane, Washington, nel 1966. A sei mesi è stato sottoposto a un intervento chirurgico al cervello che secondo i medici non gli avrebbe mai consentito uno sviluppo normale. Ha frequentato la scuola tribale della riserva e il liceo Reardan, a suo parere pessimi. Poi è andato a Spokane all’università Gonzaga dei gesuiti, ma erano troppo protettivi, così ha deciso di iscriversi ad una scuola pubblica. Lì si è laureato in Storia e Letteratura Americana, e mentre era al college ha pubblicato duecento poesie.
È sposato con Diane Tomhave della tribù Hidatsa, di sei anni maggiore di lui e con lei è residente a Seattle. Scrive dieci o dodici ore al giorno o non scrive affatto, gli piacciono le canzoni folk, è appassionato giocatore di pallacanestro, è capitano nella squadra locale, e gioca come se danzasse. Il basket, già in uso tra gli antichi maya che uccidevano chi perdeva, è con l’alcool e la sterilizzazione abusiva (che è stata praticata a due zie dell’autore) un’ossessione ricorrente negli scritti di Alexie. Oggi è poeta, scrittore, sceneggiatore e regista. È considerato lo scrittore del futuro indiano, tale da entrare nei prossimi anni nella rosa dei loro classici.
Per saperne di più vai al sitohttp://www.fallsapart.com/
Bibliografia:
Salmon Boy, Frassinelli, 2004
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Descrizione
Diario assolutamente sincero di un indiano part-time, Rizzoli, 2015
Un pellerossa d’oggi contro tutti
Arnold Spirit Jr è un giovane indiano della tribù degli Spokane, vive in una riserva del nord America, ed è uno dei bersagli prediletti del destino e dei teppisti del luogo. È infatti nato idrocefalo (troppa acqua nel cervello dice lui), e le conseguenze sono: capoccione gigantesco e continuamente dolorante, convulsioni, un occhio miope e uno ipermetrope che lo costringono a portare occhialoni giganteschi, quarantadue denti (i dieci di troppo li ha dovuti estrarre, per risparmiare, nello stesso intervento senza anestesia) un corpo sproporzionato, magrissimo e con mani e piedi enormi, evidenti difetti di pronuncia, balbuzie. Insomma, vita non facile.Arnold decide però di raccontarla lo stesso, con grande ironia e intelligenza, non solo con parole ma anche col disegno, che ama moltissimo. Il suo unico amico è Stizza: un nome, un carattere. Una specie di bisonte indomabile, sempre infuriato e dalla sberla facile, pronto a tutto pur di difendere Junior. Che però è molto meno indifeso di quello che sembra: si rivelerà non un perdente, ma un guerriero come mai ce ne sono stati nella sua tribù, e una sua scelta, che pagherà caro, cambierà in meglio il futuro di tutti gli abitanti della riserva.
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