Descrizione
Autore
Stephen King
Nasce il 26 settembre del 1946 a Scarborough, Maine. Suo padre è un militare impegnato nella Seconda Guerra Mondiale come capitano nella marina mercantile, la madre è una donna di origini modeste. Quando è ancora piccolo, il padre, uscito di casa per fare una passeggiata, si dilegua nel nulla senza più dare sue notizie. A sei anni dimostra di essere affascinato dall’insolito e dal lato oscuro dell’uomo: scopre nella soffitta della zia i libri del padre, appassionato di Edgar Allan Poe, Lovecraft e Richard Matheson. Nel 1970 si diploma all’università, e l’anno successivo inizia ad insegnare inglese alla Hampden Academy. Il successo arriva nel 1973 con Carrie e con l’omonimo film di Brian De Palma.
Ormai ricco, nel 1980 si trasferisce con la famiglia a Bangor, dove acquista una villa vittoriana con 28 camere (il cancello esterno è arabescato con ragni, ragnatele e due pipistrelli in ferro battuto). Nel 1999 un fatto drammatico irrompe nella sua vita: durante una passeggiata nei pressi di casa, viene travolto da un furgone. Viene operato ben tre volte in pochi giorni.
Afferma di scrivere 500 parole dalle 8.30 alle 11.30, ogni giorno, ad eccezione soltanto del giorno di Natale, del giorno del Ringraziamento e del suo compleanno. Quando scrive, ama ascoltare musica rock e bere birra. Se ha mal di testa, mastica aspirine senza deglutirle con acqua. Ama le gite in canoa, nuotare e la chitarra (ma confessa di non saperla suonare). È un tifoso accanito della squadra di baseball di Boston, i Red Sox.
Bibliografia
It, Sperling & Kupfer, 1990
Misery, Sperling & Kupfer, 1991
Shining, Bompiani, 1995
Carrie, Bompiani, 2000
La bambina che amava Tom Gordon, Mondadori, 2000
Danse macabre, Frassinelli, 2000
Pet sematary, Sperling & Kupfer, 2002
Cujo, Sperling & Kupfer, 2002
L’occhio del male, Sperling & Kupfer, 2002
La zona morta, Sperling & Kupfer, 2003
L’uomo in fuga, Sperling & Kupfer, 2003
Colorado Kid, Sperling & Kupfer, 2005
Cell, Sperling & Kupfer, 2006
La lunga marcia, Sperling & Kupfer, 2004
Le notti di Salem, Sperling & Kupfer, 2007
Stagioni diverse, Sperling & Kupfer, 2008
Torno a prenderti, Sperling & Kupfer, 2008
Duma Key, Sperling & Kupfer, 2009
The Dome, Sperling & Kupfer, 2009
Cose preziose, Sperling, 2010
Joyland, Sperling & Kupfer, 2013
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Descrizione
Stati uniti, in un tempo non ben definito, 100 adolescenti partecipano ad una competizione podistica che prevede un montepremi incredibile: il vincitore può chiedere ciò che vuole. La gara ha un regolamento che deve essere scrupolosamente rispettato: non ci si può mai fermare, ogni sosta prevede un’ammonizione, dopo tre ammonizioni si è eliminati. La marcia termina quando viene congedato il penultimo concorrente. Alla partenza, i partecipanti, sono tutti entusiasti e sicuri di vincere, scherzano e provocano i giudici che comminano le ammonizioni, ma improvvisamente l’ottimismo iniziale si muta in orrore e disperazione. Quale terribile incubo nasconde la marcia tanto da spingere i partecipanti a maledire il giorno in cui si sono iscritti?
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La storia di questo libro mi ha davvero appassionato, perché a mio parere è una fotografia, a livello fisico, di quello che si prova quando si cammina o corre per molto tempo. Inoltre i personaggi sono talmente ben delineati che si incomincia a provare simpatia ed odio per loro alla stregua del protagonista.
Voto: leggi dettagliLa storia di questo libro mi ha davvero appassionato, perché a mio parere è una fotografia, a livello fisico, di quello che si prova quando si cammina o corre per molto tempo. Inoltre i personaggi sono talmente ben delineati che si incomincia a provare simpatia ed odio per loro alla stregua del protagonista.
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La musica che metteresti come colonna sonoraMad World, sigla del film Donnie Darko
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Passeggiata verso l'inferno
La frase che mi è piaciuta di più
Gli capitava sovente di fissare la strada. Qualche volta la striscia bianca era intera, qualche volta spezzata, qualche volta doppia come i binari del tram. Si chiese come la gente potesse percorrere quella strada, gli altri giorni dell’anno, senza scorgere lo schema di vita e di morte in quella riga bianca. O lo vedevano?
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
The Walkin’ Dead, per l’atlmosfera spettrale comune ad entrambi e “The Hunger games”, per via del fatto che i ragazzi marciano al fine di far divertire la gente a casa, come nel racconto della scrittrice.
Quello che pensi di questa storia in una rigaIl racconto del livello che può raggiungere l’umanità al fine di divertirsi.
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È un romanzo insolito ,ma toccante che indaga nella mente di un giovane, travolto dallo sfinimento fisico fino alla soglia della pazzia a causa di un’ardua sfida che è costretto ad affrontare. Durante tutto l’arco narrativo si crea una suspense che lascia il lettore con il fiato sospeso e induce a continuare a leggere.
Voto: leggi dettagliÈ un romanzo insolito ,ma toccante che indaga nella mente di un giovane, travolto dallo sfinimento fisico fino alla soglia della pazzia a causa di un’ardua sfida che è costretto ad affrontare. Durante tutto l’arco narrativo si crea una suspense che lascia il lettore con il fiato sospeso e induce a continuare a leggere.
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La musica che metteresti come colonna sonorahttps://m.youtube.com/watch?v=68fGvRMJdSg
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La sfida impossibile
La frase che mi è piaciuta di più
Gli capitava sovente di fissare la strada. Qualche volta la striscia bianca era intera, qualche volta spezzata, qualche volta doppia come i binari del tram. Si chiese come la gente potesse percorrere quella strada, gli altri giorni dell’anno, senza scorgere lo schema di vita e di morte in quella riga bianca. O lo vedevano?
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Batman, il Cavaliere Oscuro, dato che mi ricorda la colonna sonora di suspense presente nel film
Quello che pensi di questa storia in una rigaPenso sia un romanzo fantastico e che ognuno dovrebbe avere nella sua biblioteca personale.
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Fino a quanto si riesce a soffrire pur di vivere? Quanto fa paura la morte? All’inizio siamo tutti sicuri di poter arrivare ovunque e poter battere chiunque. Sognare fa bene, ma forse anche un po’ di realismo non guasterebbe.
L’intero libro è una metafora. Solo chi è forte, non tanto fisicamente quanto mentalmente, lucido e ha un vero motivo per continuare a vivere, riesce a superare ogni ostacolo. Credo sia impossibile camminare così a lungo mantenendo una velocità stabilita, ma i marciatori che ci riescono sono solo quelli che hanno una motivazione per continuare: l’amore, per una ragazza, per la famiglia o per un amico.
Fino a quanto si riesce a soffrire pur di vivere? Quanto fa paura la morte? All’inizio siamo tutti sicuri di poter arrivare ovunque e poter battere chiunque. Sognare fa bene, ma forse anche un po’ di realismo non guasterebbe.
L’intero libro è una metafora. Solo chi è forte, non tanto fisicamente quanto mentalmente, lucido e ha un vero motivo per continuare a vivere, riesce a superare ogni ostacolo. Credo sia impossibile camminare così a lungo mantenendo una velocità stabilita, ma i marciatori che ci riescono sono solo quelli che hanno una motivazione per continuare: l’amore, per una ragazza, per la famiglia o per un amico.
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La musica che metteresti come colonna sonoraThe final countdown - Europe
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The Runner
La frase che mi è piaciuta di più
“ “E allora perché tu sei con noi?” gli chiese Garraty. “Se sei così intelligente e sai tutto, perché sei qui?”
“Per lo stesso motivo per cui ci siamo noi”, disse Stebbins con un sorriso dolce, quasi amabile. (…) “Siamo qui perché vogliamo morire. Ecco il motivo. Per che altro, se no, Garraty?” .”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Spesso mi è venuta in mente la parte del film Harry Potter e il calice di fuco in cui i Campioni Tre Maghi devono passare l’ultima prova, quella in cui sopravviverà solo uno di loro, il labirinto. Nel film i 4 maghi devono cercare la coppa e afferrarla per potersi attestare la vittoria. Allo stesso modo i marciatori del libro devono conquistarsi la propria vita. Sia nel film che nel libro si lotta per la stessa cosa: la sopravvivenza.
Quello che pensi di questa storia in una rigaE’ diversa da tutte le altre. Travolge e non lascia spazio a distrazioni durante la lettura.
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Questo romanzo mi è piaciuto molto!
E’ un racconto diretto, spiazzante e in certe parti forse anche un po’ spietato, ma che riesce a tenerti sulle spine fino alla fine. Il modo di scrivere così diretto e scorrevole di Stephen King riesce a coinvolgere a pieno il lettore, facendo crescere l’angoscia man mano che la lettura procede, inoltre riesce a far sì che non ci sia nemmeno un attimo di banalità. Lo scrittore è riuscito a trasmettere i diversi stati d’animo e i pensieri dei personaggi, analizzando dettagliatamente ogni diverso aspetto dell’uomo, facendo emergere soprattutto il suo “lato oscuro”. Il racconto tratta di vari temi, anche molto attuali nonostante il libro non lo sia, principalmente la morte e l’amicizia. Altro tema importante di cui si parla nel corso della storia è la crescita e il cambiamento dei personaggi che li accompagna durante la loro lunga marcia. A mio parere questo libro oltre ad essere avvincente, permette di riflettere su diverse cose.
Questo romanzo mi è piaciuto molto!
E’ un racconto diretto, spiazzante e in certe parti forse anche un po’ spietato, ma che riesce a tenerti sulle spine fino alla fine. Il modo di scrivere così diretto e scorrevole di Stephen King riesce a coinvolgere a pieno il lettore, facendo crescere l’angoscia man mano che la lettura procede, inoltre riesce a far sì che non ci sia nemmeno un attimo di banalità. Lo scrittore è riuscito a trasmettere i diversi stati d’animo e i pensieri dei personaggi, analizzando dettagliatamente ogni diverso aspetto dell’uomo, facendo emergere soprattutto il suo “lato oscuro”. Il racconto tratta di vari temi, anche molto attuali nonostante il libro non lo sia, principalmente la morte e l’amicizia. Altro tema importante di cui si parla nel corso della storia è la crescita e il cambiamento dei personaggi che li accompagna durante la loro lunga marcia. A mio parere questo libro oltre ad essere avvincente, permette di riflettere su diverse cose.
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La musica che metteresti come colonna sonoraLamentation - Yiruma
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La marcia della morte
La frase che mi è piaciuta di più
“E’ questo che conta. Pensare. Pensare e isolarsi, perché non importa se passi il giorno con qualcuno o no; alla fine, sei solo. Gli sembrava di aver percorso con il cervello tante miglia quante ne aveva percorse con i piedi. I pensieri continuavano a susseguirsi e non c’era modo di ignorarli.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
E’ un libro molto forte in certe parti, ma coinvolgente fino all’ultima riga.
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Questo racconto di Stephen King, non è del Horror, ma del “terrore”… paura di non riuscire ad arrivare sani e salvi con il protagonista!
Un bellissimo libro di adrenalina pura con la A maiuscola, perchè questa storia non ti lascia respirare fino alla fine… un gioco a premi (un reality-grande fratello) ma come premio vero e proprio per i partecipanti è la loro stessa vita! perchè se ti fermi, sei finito! (qua non ce la pubblicità e il televoto a salvarti).
Un racconto cinico, spietato, che ti inchioda alla poltrona senza mai staccare gli occhi dalle pagine… perchè vuoi vedere come finisce!
Questo racconto di Stephen King, non è del Horror, ma del “terrore”… paura di non riuscire ad arrivare sani e salvi con il protagonista!
Un bellissimo libro di adrenalina pura con la A maiuscola, perchè questa storia non ti lascia respirare fino alla fine… un gioco a premi (un reality-grande fratello) ma come premio vero e proprio per i partecipanti è la loro stessa vita! perchè se ti fermi, sei finito! (qua non ce la pubblicità e il televoto a salvarti).
Un racconto cinico, spietato, che ti inchioda alla poltrona senza mai staccare gli occhi dalle pagine… perchè vuoi vedere come finisce!
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E’privo di grossi colpi di scena con un finale un po’ così così ma resta comunque intrigante
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
L'obbiettivo impossibile
La frase che mi è piaciuta di più
“Qualcuno di noi continuerà ad andare avanti per un bel pezzo oltre il limite previsto dalle leggi della biochimica della probabilità.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Il terrore di non riuscire ad arrivare all’obbiettivo e lasciarsi andare prima
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Inquietudine, brivido. Racconto molto avvincente, che suscita timore nel cuore del lettore.
Caratterizzata da un inizio confuso, la narrazione prenderà sempre più corpo, permettendo di comprendere al meglio ciò che è accaduto e ciò che accadrà.
Pur essendo di facile lettura, caratterizzato da periodi brevi e componenti dialogate, il libro di Stephen King affronta temi psicologicamente e metaforicamente ponderosi: istinto di sopravvivenza, stress, il “vero” scenario che caratterizza la vita d’ognuno di noi.
Inoltre, nel corso delle vicende, viene delineato totalitarismo e regime dittatoriale.
“Potrei morire, pensò. Potrei morire dal ridere. Non sarebbe uno schianto?” […] “Oh, Dio. Oh, Gesù Cristo, mi ammazzano. Non posso… Non posso..” Fu ancora una volta sopraffatto dalle risa.
Grazie a queste parole, è possibile percepire l’ironia con cui l’autore avvolge la narrazione: la morte sotto un’altro punto di vista.
“Occhi ciechi, mani supplichevoli protese come a chiedere l’elemosina, Garraty camminava verso la figura indistinta. E quando la mano gli toccò di nuovo la spalla trovo chissà come la forza di mettersi a correre”. Finale in sospeso. King non rinuncia all’ambientazione angosciante, protendendola fino alla conclusione. Un finale che può corrispondere alla morte del protagonista. Sarà forse così? A voi ipotizzare!
Voto: leggi dettagliInquietudine, brivido. Racconto molto avvincente, che suscita timore nel cuore del lettore.
Caratterizzata da un inizio confuso, la narrazione prenderà sempre più corpo, permettendo di comprendere al meglio ciò che è accaduto e ciò che accadrà.
Pur essendo di facile lettura, caratterizzato da periodi brevi e componenti dialogate, il libro di Stephen King affronta temi psicologicamente e metaforicamente ponderosi: istinto di sopravvivenza, stress, il “vero” scenario che caratterizza la vita d’ognuno di noi.
Inoltre, nel corso delle vicende, viene delineato totalitarismo e regime dittatoriale.
“Potrei morire, pensò. Potrei morire dal ridere. Non sarebbe uno schianto?” […] “Oh, Dio. Oh, Gesù Cristo, mi ammazzano. Non posso… Non posso..” Fu ancora una volta sopraffatto dalle risa.
Grazie a queste parole, è possibile percepire l’ironia con cui l’autore avvolge la narrazione: la morte sotto un’altro punto di vista.
“Occhi ciechi, mani supplichevoli protese come a chiedere l’elemosina, Garraty camminava verso la figura indistinta. E quando la mano gli toccò di nuovo la spalla trovo chissà come la forza di mettersi a correre”. Finale in sospeso. King non rinuncia all’ambientazione angosciante, protendendola fino alla conclusione. Un finale che può corrispondere alla morte del protagonista. Sarà forse così? A voi ipotizzare!
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La musica che metteresti come colonna sonoraRiverside - Agnes Obel
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L'ultimo passo
La frase che mi è piaciuta di più
“Siamo qui perché vogliamo morire. Ecco il motivo. Per che altro, se no, Garraty?”
Ritengo che questa frase porti il lettore a comprendere la reale psicologia dei personaggi, caratterizzati dalla mancanza di obiettivi, di voglia di vivere.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Hunger Games
Entrambe le narrazioni riguardano una sfida, in cui i partecipanti devono cercare di sopravvivere. Inoltre, entrambe le competizioni vengono seguite attentamente da un pubblico, speranzoso di veder eliminati dei concorrenti.
Lettura profonda, che induce ragionamenti.
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La storia racconta di cento ragazzi volontari che affrontano una marcia lunghissima, senza mai fermarsi. Coloro che tenteranno la fuga o cammineranno sotto la velocità di 6km/h verranno uccisi. Il marciatore rimanente vincerà un ingente premio in denaro. Questo è un libro che coinvolge fin dalla prima riga perchè è scritto in modo chiaro e con periodi brevi e soprattutto ti conquista attraverso la suspance creata dai personaggi in bilico tra la vita e la morte.
Leggendo il libro si può riflettere anche sull’importanza di determinati argomenti come l’amicizia, l’odio, la paura e la determinazione.
La storia racconta di cento ragazzi volontari che affrontano una marcia lunghissima, senza mai fermarsi. Coloro che tenteranno la fuga o cammineranno sotto la velocità di 6km/h verranno uccisi. Il marciatore rimanente vincerà un ingente premio in denaro. Questo è un libro che coinvolge fin dalla prima riga perchè è scritto in modo chiaro e con periodi brevi e soprattutto ti conquista attraverso la suspance creata dai personaggi in bilico tra la vita e la morte.
Leggendo il libro si può riflettere anche sull’importanza di determinati argomenti come l’amicizia, l’odio, la paura e la determinazione.
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La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
La camminata verso la morte.
La frase che mi è piaciuta di più
Un soldato gli bloccò le braccia dietro la schiena mentre un altro gli puntava la carabina alla tempia. Poi sparò. Una gamba ebbe una concentrazione convulsa.
“Il suo sangue ha lo stesso colore del nostro” disse all’improvviso McVries.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
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Questo romanzo è intenso, intrigante e coinvolgente, ma allo stesso tempo angosciante, sin dalle prime righe. Grazie a periodi brevi e concisi, riesce a far immedesimare il lettore nei tormenti e nelle fatiche che affliggono il protagonista e i marciatori. Solo un volontario su cento riuscirà a sopravvivere ad una durissima marcia, in cui tutti i valori morali vengono pressochè annullati e regna il terribile concetto “morte tua, vita mia”.
Voto: leggi dettagliQuesto romanzo è intenso, intrigante e coinvolgente, ma allo stesso tempo angosciante, sin dalle prime righe. Grazie a periodi brevi e concisi, riesce a far immedesimare il lettore nei tormenti e nelle fatiche che affliggono il protagonista e i marciatori. Solo un volontario su cento riuscirà a sopravvivere ad una durissima marcia, in cui tutti i valori morali vengono pressochè annullati e regna il terribile concetto “morte tua, vita mia”.
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La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Non fermarti ragazzo
La frase che mi è piaciuta di più
“Il paradosso sta nel fatto che l’amore è un’emozione irrazionale e indefinibile. Tavolta qualcosa ti dice Fallo oppure Non farlo. Io ubbidisco quasi sempre a quella voce e quando disubbidisco di solito me ne devo pentire. Dico solo che nelle mie scelte mi lascio guidare più dalle sensazioni che dai ragionamenti.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Tramite una trama apparentemente assurda, King mi ha fatto riflettere sul senso della vita, un lungo cammino di cui non si conosce l’arrivo.
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Il romanzo mi è piaciuto molto, anche se inizialmente procedeva lento e sembrava essere infinito. Più la lettura andava avanti, però, più mi sembrava di conoscere i personaggi, scoprendo nuovi lati del loro carattere, la loro storia, cambiando talvolta opinione su di loro e provando compassione quando giungeva l’inevitabile momento della loro fine. La trama è originale, anche se a volte veniva da chiedersi perché i concorrenti avessero partecipato volontariamente a quel massacro, sapendo bene di avere una possibilità su cento di vincere. Le diverse risposte di King a questo quesito vertevano tutte su unico punto: l’ingenuità. Giovani ragazzi che, la maggior parte senza una valida ragione, avevano deciso di rischiare la vita per la chance di diventare ricchi e famosi, non rendendosi forse conto che, affinché accadesse ciò, dovevano lasciarsi indietro novantanove cadaveri.
Voto: leggi dettagliIl romanzo mi è piaciuto molto, anche se inizialmente procedeva lento e sembrava essere infinito. Più la lettura andava avanti, però, più mi sembrava di conoscere i personaggi, scoprendo nuovi lati del loro carattere, la loro storia, cambiando talvolta opinione su di loro e provando compassione quando giungeva l’inevitabile momento della loro fine. La trama è originale, anche se a volte veniva da chiedersi perché i concorrenti avessero partecipato volontariamente a quel massacro, sapendo bene di avere una possibilità su cento di vincere. Le diverse risposte di King a questo quesito vertevano tutte su unico punto: l’ingenuità. Giovani ragazzi che, la maggior parte senza una valida ragione, avevano deciso di rischiare la vita per la chance di diventare ricchi e famosi, non rendendosi forse conto che, affinché accadesse ciò, dovevano lasciarsi indietro novantanove cadaveri.
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Uno su Cento
La frase che mi è piaciuta di più
Gli capitava sovente di fissare la strada. Qualche volta la striscia bianca era intera, qualche volta spezzata, qualche volta doppia come i binari del tram. Si chiese come la gente potesse percorrere quella strada, gli altri giorni dell’anno, senza scorgere lo schema di vita e di morte in quella riga bianca. O lo vedevano?
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Un romanzo inquietante, ma appassionante, crudo e tragico.
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Cento ragazzi decidono volontariamente di partecipare ad una marcia lunga seicento chilometri, i quali iniziano in Canada e terminano a Boston, senza soste tra una città e l’altra.
Al termine della marcia ne rimarrà solo uno: una pausa, un crampo, una caduta o una distrazione e si è morti, invece per il vincitore c’è un grosso bottino come premio.
Tra i ragazzi, tutti giovani adolescenti, nascono sentimenti di forte amicizia, sostegno, ma anche odio e sfida.
Il libro mi è piaciuto perchè narra la marcia chilometro per chilometro, e descrive perfettamente come si sentono i ragazzi, soprattutto Garraty, i quali, spesso riescono a continuare a camminare come se fossero diventati degli automi.
Il romanzo riesce a tenerti sulle spine fino alla fine, lasciando il lettore perplesso sul finale.
Cento ragazzi decidono volontariamente di partecipare ad una marcia lunga seicento chilometri, i quali iniziano in Canada e terminano a Boston, senza soste tra una città e l’altra.
Al termine della marcia ne rimarrà solo uno: una pausa, un crampo, una caduta o una distrazione e si è morti, invece per il vincitore c’è un grosso bottino come premio.
Tra i ragazzi, tutti giovani adolescenti, nascono sentimenti di forte amicizia, sostegno, ma anche odio e sfida.
Il libro mi è piaciuto perchè narra la marcia chilometro per chilometro, e descrive perfettamente come si sentono i ragazzi, soprattutto Garraty, i quali, spesso riescono a continuare a camminare come se fossero diventati degli automi.
Il romanzo riesce a tenerti sulle spine fino alla fine, lasciando il lettore perplesso sul finale.
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La musica che metteresti come colonna sonoraMumford & Sons - Hopeless Wanderer
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Vietato fermarsi.
La frase che mi è piaciuta di più
“Continua a ballare così per sempre con me, Garraty, e non mi stancherò mai. Strofineremo le scarpe sulle stelle e ci appenderemo a testa in giù alla luna”.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Non lasciarmi di Ishiguro, perchè anche quello è un romanzo distopico, la cui storia ha uno scopo terribile e inumano.
Quello che pensi di questa storia in una rigaStoria drammatica e agghiacciante, ma piena di suspense.
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Questo romanzo mi è piaciuto tantissimo principalmente perché King, con il suo stile diretto, fa capire immediatamente le emozioni dei personaggi: il terrore, la fatica e la disperazione.
C’è una ridicola linea tra la vita e la morte. Immedesimandosi nei personaggi percepivi la loro estrema fatica e le loro gambe cadere.
Ho paragonato questa marcia ad una vita difficile, triste piena di ostacoli insuperabili dove una persona deve mollare tutto e soffrire per trovare la felicità.
Questo romanzo mi è piaciuto tantissimo principalmente perché King, con il suo stile diretto, fa capire immediatamente le emozioni dei personaggi: il terrore, la fatica e la disperazione.
C’è una ridicola linea tra la vita e la morte. Immedesimandosi nei personaggi percepivi la loro estrema fatica e le loro gambe cadere.
Ho paragonato questa marcia ad una vita difficile, triste piena di ostacoli insuperabili dove una persona deve mollare tutto e soffrire per trovare la felicità.
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La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
La macabra corsa verso la felicità
La frase che mi è piaciuta di più
Sei ancora in tempo a cambiare idea… No, non sono più in tempo.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
La trama è originale e macabra, piena di colpi di scena a volte brutali.
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Di questo libro mi è piaciuto soprattutto lo stile di scrittura utilizzato. Periodi brevi e semplici infatti trasmettono molto bene i tormenti e le sofferenze del protagonista e degli altri marciatori. Inoltre, mi ha colpito molto come nel corso della storia venga affrontato più volte dai marciatori il tema della morte e come questi vivano in modi così diversi i loro ultimi istanti di vita: chi cerca di ribellarsi ai soldati di guardia; chi cerca di resistere fino all’ultimo; chi invece va in incontro al proprio destino con estrema calma e serenità.
Voto: leggi dettagliDi questo libro mi è piaciuto soprattutto lo stile di scrittura utilizzato. Periodi brevi e semplici infatti trasmettono molto bene i tormenti e le sofferenze del protagonista e degli altri marciatori. Inoltre, mi ha colpito molto come nel corso della storia venga affrontato più volte dai marciatori il tema della morte e come questi vivano in modi così diversi i loro ultimi istanti di vita: chi cerca di ribellarsi ai soldati di guardia; chi cerca di resistere fino all’ultimo; chi invece va in incontro al proprio destino con estrema calma e serenità.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
L’unica cosa che non mi è piaciuta di questo libro è stato il finale.
La musica che metteresti come colonna sonoraCome colonna sonora metterei "Running up that hill" dei Placebo. Questa canzone ricorda infatti la rabbia e la frustrazione dei marciatori nel vedere la folla intorno a loro esultare, mentre loro sono costretti ad affrontare una competizione mortale.
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In cammino insieme agli altri 99
La frase che mi è piaciuta di più
“… Se la godono, perché provano una sensazione nuova a veder camminare dei morti.”. Ho scelto questa frase perché fa capire al meglio la situazione paradossale in cui è ambientata la storia, dove solo per proprio gusto personale vengono spinti alla morte degli adolescenti
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Il libro mi ha ricordato un’altra opera dello stesso autore: ”L’uomo in fuga”, nel quale il protagonista partecipa a un programma televisivo dove è costretto a scappare per trenta giorni, inseguito da uno squadrone di mercenari intenzionati ad ucciderlo.
Quello che pensi di questa storia in una rigaPenso che questa storia ci mostri il lato più crudele degli uomini, che arrivano a organizzare una competizione estrema solo per il gusto di vedere qualcuno morire, ma allo stesso tempo quello più umano che porta i marciatori, anche in una situazione così paradossale, a instaurare rapporti di amicizia durante la gara.
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Il libro di Stephen King mi piace sopratutto per lo stile della scrittura chiara e dettagliata.Inoltre il messaggio che vuole trasmettere mi sembra profondo e non banale.In un mondo come quello attuale,dove non ci sono obbiettivi o valori precisi,credo che l’autore voglia dire che anche nella confusione degli obbiettivi,L’importante è andare avanti e non mollare mai.
Voto: leggi dettagliIl libro di Stephen King mi piace sopratutto per lo stile della scrittura chiara e dettagliata.Inoltre il messaggio che vuole trasmettere mi sembra profondo e non banale.In un mondo come quello attuale,dove non ci sono obbiettivi o valori precisi,credo che l’autore voglia dire che anche nella confusione degli obbiettivi,L’importante è andare avanti e non mollare mai.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
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La musica che metteresti come colonna sonoraFunny games- Bonehead
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Verso l'ignoto
La frase che mi è piaciuta di più
Si chiese che cosa avrebbe provato quando la fucilata l’avrebbe colpito alla testa,se sarebbe precipitato subìto nel buio o se avrebbe avuto il tempo di soffrire.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Un’altra storia di ragazzi colpiti di un destino di sventura mi ha ricordato il libro che ho letto tante tempo fa intitolato:”I ragazzi di via paal.”Il destino di sofferenza comuna Garraty con Nemeschec,un ragazzo che muore dopo una battaglia fra bande di giovani.
Quello che pensi di questa storia in una rigaÈ una storia crudele ma affascinante.
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Questa è un racconto veramente fantastico che mette in relazione diversi temi, quali amicizia, morte, sfida e cambiamento: in questa corsa i partecipanti sono passati dall’essere ragazzi in cerca di avventura all’essere dei veri e propri uomini. Uomini in grado di aiutarsi e sostenersi a vicenda, come McVries e Garraty, che tra di loro hanno instaurato un rapporto che va ben oltre il semplice essere amici. La maledetta marcia li ha legati nel bene e nel male facendoli conoscere ed allo stesso tempo troncando i loro rapporti nel momento della morte.
Infatti sarebbe bastato camminare per tre volte in meno di tre ore sotto i 6 km/h per beccarsi il congedo; quella fredda sentenza con la quale i soldati del governo avrebbero posto fine all’esistenza di 99 giovani su 100, probabilmente ancora ignari, seppur partecipanti volontari, del vero significato della corsa: mostrare al paese l’autorità del governo e l’impotenza della popolazione davanti ad esso.
Stephen King con questo racconto veramente geniale riesce a non far mai calare la tensione ed allo stesso tempo ad attirare sempre di più chi legge nel libro, facendo in modo che ogni morte significhi per il lettore qualcosa che se ne va, che non ritornerà mai più.
Una narrazione coinvolgente, colma di colpi di scena e ricca di tensione che rimane sul filo del rasoio fino all’ultima pagina, all’ultima parola, all’ultimo punto; grazie alla conclusione del tutto vaga, ma che lascia presupporre al lettore che il vincitore della corsa sia il protagonista, Ray Garraty.
Questa è un racconto veramente fantastico che mette in relazione diversi temi, quali amicizia, morte, sfida e cambiamento: in questa corsa i partecipanti sono passati dall’essere ragazzi in cerca di avventura all’essere dei veri e propri uomini. Uomini in grado di aiutarsi e sostenersi a vicenda, come McVries e Garraty, che tra di loro hanno instaurato un rapporto che va ben oltre il semplice essere amici. La maledetta marcia li ha legati nel bene e nel male facendoli conoscere ed allo stesso tempo troncando i loro rapporti nel momento della morte.
Infatti sarebbe bastato camminare per tre volte in meno di tre ore sotto i 6 km/h per beccarsi il congedo; quella fredda sentenza con la quale i soldati del governo avrebbero posto fine all’esistenza di 99 giovani su 100, probabilmente ancora ignari, seppur partecipanti volontari, del vero significato della corsa: mostrare al paese l’autorità del governo e l’impotenza della popolazione davanti ad esso.
Stephen King con questo racconto veramente geniale riesce a non far mai calare la tensione ed allo stesso tempo ad attirare sempre di più chi legge nel libro, facendo in modo che ogni morte significhi per il lettore qualcosa che se ne va, che non ritornerà mai più.
Una narrazione coinvolgente, colma di colpi di scena e ricca di tensione che rimane sul filo del rasoio fino all’ultima pagina, all’ultima parola, all’ultimo punto; grazie alla conclusione del tutto vaga, ma che lascia presupporre al lettore che il vincitore della corsa sia il protagonista, Ray Garraty.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
La conclusione lascia un po’ l’amaro in bocca, perchè mi sarei aspettato una sentenza molto più decisa e dichiarante il vincitore della corsa.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Vive chi corre
La frase che mi è piaciuta di più
Una mano sulla spalla. Garraty la scosse via con impazienza. La figura indistinta lo chiamava, gli faceva cenno nella pioggia di andare, di camminare, di andare a giocare la partita. Ed era tempo di cominciare. C’era ancora tanta strada da fare.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Sicuramente ricollego questa storia ad “Hunger Games”, in essa, pur non essendo volontari, 23 giovani muoiono per la patria, così come muoiono i 99 di questo racconto. Inoltre in ambedue le storie, la suspance non cala mai fino alla conclusione della narrazione.
Quello che pensi di questa storia in una rigaUna storia coinvolgente ed affascinante che attrae il lettore in un circolo vizioso al quale non si pone fine nemmeno terminando il libro.
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Questo è un libro molto avvincente, interessante, coinvolgente e profondo. Narra la storia di 100 maratoneti volontari che per un premio in denaro muoiono. Questa gara, se si può chiamarla così, consiste nel correre il più a lungo possibile ad una velocità minima di 6 km/h. Se solo si scende sotto quella quota si viene ammoniti e dopo tre ammonizioni vieni squalificato, o per meglio dire ucciso. Basta fermarsi per un solo istante e si esce dalla gara. Cento persone ci hanno provato ma solo una ce l’ha fatta: il protagonista Ray Garraty. Inizialmente il rapporto tra i corridori è inesistente, ma quando rimangono in pochi inizia ad instaurarsi una grande amicizia. Qui sorge spontanea una domanda: lasciare l’amico indietro o aiutarlo? Solo leggendo queste frasi si può intuire che il protagonista aiuta il più possibile gli amici, ma ad un certo punto li lascia.
Questo libro è molto affascinante perché tratta temi reali, come l’amicizia, l’istinto di sopravvivenza, l’aiuto, la paura e il cambiamento, con una storia del tutto surreale. È vero che se tra amici c’è l’aiuto la corsa diventa meno paurosa e difficile: infatti in due ci si può aiutare nei momenti più bui ma si possono anche condividere molte gioie. È una storia di genere horror mescolata con una fantastica, un contrasto bello e piacevole. La fine non è ben chiara e precisa, ma fa capire che il protagonista è il vincitore.
Questo è un libro molto avvincente, interessante, coinvolgente e profondo. Narra la storia di 100 maratoneti volontari che per un premio in denaro muoiono. Questa gara, se si può chiamarla così, consiste nel correre il più a lungo possibile ad una velocità minima di 6 km/h. Se solo si scende sotto quella quota si viene ammoniti e dopo tre ammonizioni vieni squalificato, o per meglio dire ucciso. Basta fermarsi per un solo istante e si esce dalla gara. Cento persone ci hanno provato ma solo una ce l’ha fatta: il protagonista Ray Garraty. Inizialmente il rapporto tra i corridori è inesistente, ma quando rimangono in pochi inizia ad instaurarsi una grande amicizia. Qui sorge spontanea una domanda: lasciare l’amico indietro o aiutarlo? Solo leggendo queste frasi si può intuire che il protagonista aiuta il più possibile gli amici, ma ad un certo punto li lascia.
Questo libro è molto affascinante perché tratta temi reali, come l’amicizia, l’istinto di sopravvivenza, l’aiuto, la paura e il cambiamento, con una storia del tutto surreale. È vero che se tra amici c’è l’aiuto la corsa diventa meno paurosa e difficile: infatti in due ci si può aiutare nei momenti più bui ma si possono anche condividere molte gioie. È una storia di genere horror mescolata con una fantastica, un contrasto bello e piacevole. La fine non è ben chiara e precisa, ma fa capire che il protagonista è il vincitore.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
La cosa che mi è piaciuta meno è la fine, che avrebbe pouto essere più precisa e curata.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Uno su cento ce la fa.
La frase che mi è piaciuta di più
Rumori. Rumori che gli rintronavano le orecchie. Non sapeva se fosse la sua immaginazione o la sensibilità acuita, o solo la morte che stava per afferrarlo.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Collego questa storia a tutti i fumetti di quei supereroi che, da normali esseri umani, sono diventati eroi, perchè anche Ray, dopo aver vinto la gara, è diventato il vincitore, un eroe.
Quello che pensi di questa storia in una rigaLa fusione perfetta tra horror e fantasy, la storia più intrigante e coinvolgente mai letta.
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Questa storia è molto interessante e avvincente, il registro linguistico utilizzato dalle scrittore è molto vicino a quello dei ragazzi e questo aiuta ad immedesimarsi meglio nei vari personaggi.
Questa storia parla di un mondo in cui i reality shows sono degenerati, al punto tale da trasmettere in televisione una marcia di 100 concorrenti di cui ne rimarrà solo 1, la cosa strana è che nessuno di questi ragazzi è stato obbligato, anzi hanno dovuto addirittura fare una sorta di test per poterne partecipare.
Nonostante la posta in palio nel testo troviamo anche diverse scene di profonda amicizia tra Garraty, il protagonista, e McVries. Credo di essere riuscito a carpire il messaggio che l’autore lasciar intendere: l’altruismo e la solidarietà anche a proprio discapito.
Questa storia è molto interessante e avvincente, il registro linguistico utilizzato dalle scrittore è molto vicino a quello dei ragazzi e questo aiuta ad immedesimarsi meglio nei vari personaggi.
Questa storia parla di un mondo in cui i reality shows sono degenerati, al punto tale da trasmettere in televisione una marcia di 100 concorrenti di cui ne rimarrà solo 1, la cosa strana è che nessuno di questi ragazzi è stato obbligato, anzi hanno dovuto addirittura fare una sorta di test per poterne partecipare.
Nonostante la posta in palio nel testo troviamo anche diverse scene di profonda amicizia tra Garraty, il protagonista, e McVries. Credo di essere riuscito a carpire il messaggio che l’autore lasciar intendere: l’altruismo e la solidarietà anche a proprio discapito.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Di questo libro non mi è piaciuto il fatto che non viene mai menzionato il periodo storico, infatti non si capisce se la narrazione è ambientata nel presento o nel futuro.
Inoltre non ho apprezzato neanche la fine del racconto, che a mio avviso è ambigua e senza senso.
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Ad uno ad uno cadranno tutti.
La frase che mi è piaciuta di più
” Si augurò di non udire gli spari. Ma li sentì.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
E’ moto simile agli “Hunger Games” perché anche in quella narrazione si parla di una sfida tra alcuni ragazzi di cui ne rimarrà solo uno.
Quello che pensi di questa storia in una rigaUn libro molto interessante ma crudele, da leggere tutto d’un fiato.
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Questo libro è molto bello perché ci permette di creare una sorta di presente alternativo, che ci mostra il mondo e la vita sotto un altro punto di vista, mettendo in rilievo aspetti considerati meno importanti in un contesto normale.
Voto: leggi dettagliQuesto libro è molto bello perché ci permette di creare una sorta di presente alternativo, che ci mostra il mondo e la vita sotto un altro punto di vista, mettendo in rilievo aspetti considerati meno importanti in un contesto normale.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
L’aspetto negativo di questa storia è, per certi versi, l’insensatezza.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Ai confini della realtà
La frase che mi è piaciuta di più
Il coniglio non si può battere
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
La storia è ben costruita e curata sotto ogni aspetto.
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La storia è decisamente particolare, ma incredibilmente affascinante. Leggendo questo libro ci si pone varie domande, alla quale,spesso, non si riesce a dare una risposta, poiché l’intera vicenda è avvolta da un’aurea di mistero. Si tratta di un racconto ricco di suspance, che tratta vicende non localizzabili in un periodo storico preciso, ma presumibilmente in un futuro dispotico. Ho apprezzato anche la descrizione dettagliata dei pensieri e delle sensazioni del protagonista e il rapporto instauratosi tra i personaggi.
Voto: leggi dettagliLa storia è decisamente particolare, ma incredibilmente affascinante. Leggendo questo libro ci si pone varie domande, alla quale,spesso, non si riesce a dare una risposta, poiché l’intera vicenda è avvolta da un’aurea di mistero. Si tratta di un racconto ricco di suspance, che tratta vicende non localizzabili in un periodo storico preciso, ma presumibilmente in un futuro dispotico. Ho apprezzato anche la descrizione dettagliata dei pensieri e delle sensazioni del protagonista e il rapporto instauratosi tra i personaggi.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Non mi è piaciuto il lato cruento che presenta la vicenda, ho trovato fosse molto crudele.
La musica che metteresti come colonna sonoraFor a better day, di Avicii
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.
La frase che mi è piaciuta di più
Vi sono molte frasi davvero belle, non ne ho una preferita in particolare
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Sicuramente Hunger Games perché anche in questo caso vi è uno show/evento che spettacolarizza la morte
Quello che pensi di questa storia in una rigaEstremamente particolare e scioccante, ma davvero originale e curiosa
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Un romanzo molto particolare, predecessore dei vari Hunger Games e simili.
In un’America che sembra essere frutto di un protrarsi della Seconda Guerra Mondiale (da cui forse ne è uscita addirittura sconfitta), durante un regime di oppressione militare, 100 ragazzi affrontano la Lunga Marcia, simile ad un moderno reality show, o per meglio dire, agli antichi spettacoli romani nel foro.
Un interessante distopia che mette in luce come sarebbe un’America con la propria cultura, i propri desideri e principi, ma con un regime anteguerra o di stampo sovietico. Infatti la marcia stessa può essere vista come una metafora della vita di un americano, un tentativo di incoronare il tipico “sogno americano”: cercare di ottenere tutto dalla vita attraverso le proprie forze e contando solo su quelle, mettendo in gioco tutto.
Un romanzo molto particolare, predecessore dei vari Hunger Games e simili.
In un’America che sembra essere frutto di un protrarsi della Seconda Guerra Mondiale (da cui forse ne è uscita addirittura sconfitta), durante un regime di oppressione militare, 100 ragazzi affrontano la Lunga Marcia, simile ad un moderno reality show, o per meglio dire, agli antichi spettacoli romani nel foro.
Un interessante distopia che mette in luce come sarebbe un’America con la propria cultura, i propri desideri e principi, ma con un regime anteguerra o di stampo sovietico. Infatti la marcia stessa può essere vista come una metafora della vita di un americano, un tentativo di incoronare il tipico “sogno americano”: cercare di ottenere tutto dalla vita attraverso le proprie forze e contando solo su quelle, mettendo in gioco tutto.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
King (o meglio, Bachman) si sofferma spesso in lunghe descrizioni del paesaggio e dell’ambiente, utili a contestualizzare il racconto e a creare atmosfera, ma che rendono la lettura, in alcuni punti, molto pesante (visto il già complicato e pesante tema del romanzo).
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
American Show
La frase che mi è piaciuta di più
Continua a ballare così per sempre con me e non mi stancherò mai. Strofineremo le scarpe sulle stelle e ci appenderemo a testa in giù alla luna.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Un’America distopica, sempre più insensata man mano che la storia si evolve (così come la scrittura: King geniale!), indefinibile con precisione temporalmente e politicamente, in cui 100 ragazzi affrontano una marcia paragonabile ad un attuale reality show per intrattenere il pubblico, ma con un premio speciale, tanto quanto il congedo per gli eliminati…
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Questo libro ha la capacità di affascinare il lettore e tener sveglia, sempre e comunque, la sua voglia di continuare a leggere.
Voto: leggi dettagliQuesto libro ha la capacità di affascinare il lettore e tener sveglia, sempre e comunque, la sua voglia di continuare a leggere.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Un unico aspetto negativo di cui posso parlare è la troppa misteriosità con cui vengono trattati alcuni temi della storia, nonstante questo sia anche, da un certo punto di vista, un aspetto positivo perchè aumenta ancora di più la voglia di leggere il libro.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
La Marcia Mortale
La frase che mi è piaciuta di più
Tutti i giochi sembrano onesti se ci si lascia imbrogliare una vola sola.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Un libro veramente efficace che insegna molto sull’amicizia, ma anche sulla solitudine. Un finale molto aperto che permette quindi di poter scegliere liberamente ciò che accradrà.
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La situazione estrema dei ragazzi fa immedesimare il lettore come uno di loro, facendogli nascere dei dubbi prima mai considerati (Che valore ha la tua vita? Per quanto saresti disposto a scommetterla?).
La narrazione è inoltre ricca di una trama di fondo riguardo il tipo di governo nell’America dove si svolge la storia.
La situazione estrema dei ragazzi fa immedesimare il lettore come uno di loro, facendogli nascere dei dubbi prima mai considerati (Che valore ha la tua vita? Per quanto saresti disposto a scommetterla?).
La narrazione è inoltre ricca di una trama di fondo riguardo il tipo di governo nell’America dove si svolge la storia.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Ad una prima occhiata potrebbe sembrare un libro senza trama e perciò inutile, ma dopo una riflessione più profonda si capisce che la storia è solo un tramite tra il lettore e l’autore
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Non fermarti mai
La frase che mi è piaciuta di più
Sono animali, d’accordo. Ma perché tu sei così maledettamente sicuro che noi siamo invece esseri umani?
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Alla fine avrai più domande su di te che sulla storia.
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più vai avanti nella lettura di questo libro, più ti appassioni! è un genere che riesce a scaterare emozioni che solitamente non proviamo, è inusuale e inquietante allo stesso tempo. Una distopia proiettata in un futuro contorto e manipolato, dove solo alla fine capisci davvero chi sono le “pedine”.
Garraty, il protagonista del libro, è un ragazzo inconsapevole della sua scelta, come molti altri all’interno della Marcia; è interessante percepire come durante lo svolgimento dei fatti, tutti cambino la propria posizione di pensiero: si passa da adorare la folla ad odiarla, come si stima inizialmente il maggiore per poi aver la voglia di ucciderlo.
Il personaggio a cui mi sono affezionata di più e Mc Vries, il quale è un elemento fondamentale per la storia, poichè riesce spesso a salvare la vita a Garraty; Ma mi è piaciuto per il suo carattere, il suo motto era ‘pensare per se stessi’, ma questa promessa inizialmente inviolabile diventerà un ostacolo ben più duro che la Marcia in sè.
nel complesso Stephen King ci proietta in un nuovo mondo dove alla fine non si è mai veramente vincitori.
più vai avanti nella lettura di questo libro, più ti appassioni! è un genere che riesce a scaterare emozioni che solitamente non proviamo, è inusuale e inquietante allo stesso tempo. Una distopia proiettata in un futuro contorto e manipolato, dove solo alla fine capisci davvero chi sono le “pedine”.
Garraty, il protagonista del libro, è un ragazzo inconsapevole della sua scelta, come molti altri all’interno della Marcia; è interessante percepire come durante lo svolgimento dei fatti, tutti cambino la propria posizione di pensiero: si passa da adorare la folla ad odiarla, come si stima inizialmente il maggiore per poi aver la voglia di ucciderlo.
Il personaggio a cui mi sono affezionata di più e Mc Vries, il quale è un elemento fondamentale per la storia, poichè riesce spesso a salvare la vita a Garraty; Ma mi è piaciuto per il suo carattere, il suo motto era ‘pensare per se stessi’, ma questa promessa inizialmente inviolabile diventerà un ostacolo ben più duro che la Marcia in sè.
nel complesso Stephen King ci proietta in un nuovo mondo dove alla fine non si è mai veramente vincitori.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
un libro senza difetti
La musica che metteresti come colonna sonoraMad World - Gary Jules
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Senza meta
La frase che mi è piaciuta di più
” si augurò di non udire gli spari. Ma li sentì.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Hunger Games, un film che si può paragonare a questo libro molto facilemente.
Il principale punto in comune è “il gioco” verso una vittoria che nella maggior parte dei casi è irraggiungibile.
l’unica differenza tra questi due è che nella “Lunga Marcia” i concorrenti non sono costretti a partecipare. forse è proprio questo ciò che fa di questo libro un horror a tutti gli effetti.
una storia da far venire i brividi, un “gioco” di cui predomina l’inaspettato
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Ho trovato fantastico questo libro non solo per la storia un po’ macabra ma anche per il modo in cui è raccontata dall’autore che è capace di mantenere un certo equilibrio per tutto il testo senza nessuna spannung e senza nessun scioglimento finale. Ciò che fa davvero rabbrividire non è di per sé il racconto ma le cose più nascoste, le voci di sottofondo. un’ altra cosa molto bella è il modo usato da Stephen King per stordire il lettore che cerca una coerenza in realtà inesistente.
Voto: leggi dettagliHo trovato fantastico questo libro non solo per la storia un po’ macabra ma anche per il modo in cui è raccontata dall’autore che è capace di mantenere un certo equilibrio per tutto il testo senza nessuna spannung e senza nessun scioglimento finale. Ciò che fa davvero rabbrividire non è di per sé il racconto ma le cose più nascoste, le voci di sottofondo. un’ altra cosa molto bella è il modo usato da Stephen King per stordire il lettore che cerca una coerenza in realtà inesistente.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
l’unica cosa negativa è che all’inizio è piuttosto noioso.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
La marcia rossa
La frase che mi è piaciuta di più
“La distanza allarga le prospettive, dicono.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
due aggettivi per descrivere questa storia potrebbero essere: originale e macabro
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Il libro mi é piaciuto soprattutto per lo stile di scrittura dell’autore. Un altro motivo é sicuramente la contrapposizione tra il timore per la morte prossima e l’ostinazione per la partecipazione alla marcia, che, in caso di vittoria, offrirebbe un ricco premio.
Voto: leggi dettagliIl libro mi é piaciuto soprattutto per lo stile di scrittura dell’autore. Un altro motivo é sicuramente la contrapposizione tra il timore per la morte prossima e l’ostinazione per la partecipazione alla marcia, che, in caso di vittoria, offrirebbe un ricco premio.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Uno dei pochi passaggi che non ho apprezzato molto é la morte dei personaggi McVries e Stebbins, che mi aspettavo maggiormente sorprendente.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
La gara della morte
La frase che mi è piaciuta di più
In qualsiasi situazione, prometti che non aiuterai nessuno dei concorrenti ancora in gara.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Avvincente percorso tra la vita e la morte.
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Questo libro mi è piaciuto molto perchè la trama è intrigante e piena di suspense, proprio per questo è molto scorrevole. E’ consigliata la lettura.
Voto: leggi dettagliQuesto libro mi è piaciuto molto perchè la trama è intrigante e piena di suspense, proprio per questo è molto scorrevole. E’ consigliata la lettura.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
L’ unica cosa che non mi è piaciuta di questo libro è il finale in quanto il libro lascia molti punti interrogativi al lettore
La musica che metteresti come colonna sonora.
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La marcia mortale
La frase che mi è piaciuta di più
”non importa se vinci o perdi, purché tu vinca.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Mi ricorda ”Hunger Games”
Quello che pensi di questa storia in una rigaTi tiene col fiato sospeso fino alla fine ma il concetto è ”utopistico”
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Il libro mi è piaciuto molto perché è intrigante e scorrevole.
La storia è improntata a narrare la vicenda di 100 ragazzi che si offrono volontari per affrontare una marcia, con l’unica regola che chi si ferma viene abbattuto.Il vincitore è, quindi, l’unico sopravvissuto.
Il narratore mette in luce, inoltre, l’aspetto inquietante della folla che assiste con partecipazione e compiacimento alla caduta dei ragazzi.
La trama è originale e per nulla scontata perché unisce una situazione inverosimile alla presenza di protagonisti realistici.
Il libro mi è piaciuto molto perché è intrigante e scorrevole.
La storia è improntata a narrare la vicenda di 100 ragazzi che si offrono volontari per affrontare una marcia, con l’unica regola che chi si ferma viene abbattuto.Il vincitore è, quindi, l’unico sopravvissuto.
Il narratore mette in luce, inoltre, l’aspetto inquietante della folla che assiste con partecipazione e compiacimento alla caduta dei ragazzi.
La trama è originale e per nulla scontata perché unisce una situazione inverosimile alla presenza di protagonisti realistici.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
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La musica che metteresti come colonna sonora/
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In marcia verso la morte
La frase che mi è piaciuta di più
“E allora perché tu sei con noi?” gli chiese Garraty. “Se se sei così intelligente e sai tutto, perché sei qui?”. ” Per lo stesso motivo per cui ci siamo noi”, disse Stebbins. … “Siamo qui perché vogliamo morire. Ecco il motivo. Perché altro, se no, Garraty?”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
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Quello che pensi di questa storia in una rigaTrama avvincente e intensa che lascia con il fiato sospeso per tutta la durata del racconto.
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Questo libro mi ha sconvolto,mi ha disgustato,mi ha confuso… ma non ho mai smesso di leggerlo,dall’inizio alla fine.Questa incredibile indifferenza presente nel racconto mi ha portato a immaginare per un attimo una vita senza emozioni,senza timidezze e senza ripensamenti.La cosa che mi turba di più è cosa porta a questi giovani a far ciò,di abbandonare tutto per vincere qualcosa,qualcosa che però loro non raggiungeranno mai.In questa marcia non c’è ne vincitore ne perdente.C’è solo una larga,lunga strada per la morte.
Voto: leggi dettagliQuesto libro mi ha sconvolto,mi ha disgustato,mi ha confuso… ma non ho mai smesso di leggerlo,dall’inizio alla fine.Questa incredibile indifferenza presente nel racconto mi ha portato a immaginare per un attimo una vita senza emozioni,senza timidezze e senza ripensamenti.La cosa che mi turba di più è cosa porta a questi giovani a far ciò,di abbandonare tutto per vincere qualcosa,qualcosa che però loro non raggiungeranno mai.In questa marcia non c’è ne vincitore ne perdente.C’è solo una larga,lunga strada per la morte.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
No, mi è piaciuta.
La musica che metteresti come colonna sonoracoldplay-midnight
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Continua a camminare
La frase che mi è piaciuta di più
Il tempo passa,le idee no.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Questa storia è tremendamente inquietante,ma molto coinvolgente.
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Leggendo la storia ho trovato questo libro estremamente coinvolgente, in quanto risulta spontanea l’immedesimazione nei protagonisti e la percezione delle loro emozioni. Con il protrarsi della marcia e conoscendo i vari ostacoli per i marciatori si viene infatti colpiti da un progressivo senso di sconforto, per poi rianimarsi improvvisamente nei tratti meno difficoltosi del percorso, illudendosi che tutti i ragazzi ancora in gara siano in condizione di raggiungere la meta. Fatica, angoscia e speranza (spesso infondata) sono i tre temi su cui si articola tutto il racconto e accentuano spesso lo smarrimento del lettore.Tale sensazione è resa anche dall’ambientazione realistica, che, grazie anche a descrizioni minuziose, permette quasi di affiancarsi ai marciatori nell’arduo cammino verso la salvezza. La ricerca di quest’ultima, infatti, diventa per molti più importante dello stesso Premio e va dunque ad evidenziare l’assurdità della situazione dei ragazzi impegnati nella marcia.
Concludendo posso dire di ritenermi soddisfatto di aver scelto questo libro anche per lo stile con cui è stato scritto, che genera suspense e obbliga il lettore a immedesimarsi in almeno uno dei cento ragazzi.
Leggendo la storia ho trovato questo libro estremamente coinvolgente, in quanto risulta spontanea l’immedesimazione nei protagonisti e la percezione delle loro emozioni. Con il protrarsi della marcia e conoscendo i vari ostacoli per i marciatori si viene infatti colpiti da un progressivo senso di sconforto, per poi rianimarsi improvvisamente nei tratti meno difficoltosi del percorso, illudendosi che tutti i ragazzi ancora in gara siano in condizione di raggiungere la meta. Fatica, angoscia e speranza (spesso infondata) sono i tre temi su cui si articola tutto il racconto e accentuano spesso lo smarrimento del lettore.Tale sensazione è resa anche dall’ambientazione realistica, che, grazie anche a descrizioni minuziose, permette quasi di affiancarsi ai marciatori nell’arduo cammino verso la salvezza. La ricerca di quest’ultima, infatti, diventa per molti più importante dello stesso Premio e va dunque ad evidenziare l’assurdità della situazione dei ragazzi impegnati nella marcia.
Concludendo posso dire di ritenermi soddisfatto di aver scelto questo libro anche per lo stile con cui è stato scritto, che genera suspense e obbliga il lettore a immedesimarsi in almeno uno dei cento ragazzi.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Il finale necessita di una troppo libera interpretazione, non svelando al lettore il modo in cui Garraty decide di sfruttare il Premio.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Il cammino della morte
La frase che mi è piaciuta di più
“Gli capitava sovente di fissare la strada. Qualche volta la striscia bianca era intera, qualche volta spezzata, qualche volta doppia come i binari del tram. Si chiese come la gente potesse percorrere quella strada, gli altri giorni dell’anno, senza scorgere lo schema di vita e di morte in quella riga bianca.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Una storia coinvolgente scandita da momenti drammatici e ricchi di suspense.
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Terrore. Sconforto. Odio. Amicizia. Queste le emozioni provate da Garraty e dal lettore che non può fare a meno di immedesimarsi con il protagonista, di sentire le sue ginocchia cedere con le proprie. Un’ottima lettura, capace di trasmettere tutta la cinicità e la spietatezza della lunga marcia; ogni cosa, dal lessico alla sintassi, è usata da King per ricreare con realismo brutale le condizioni dei marciatori e la follia della sfida mortale a cui partecipano.
Voto: leggi dettagliTerrore. Sconforto. Odio. Amicizia. Queste le emozioni provate da Garraty e dal lettore che non può fare a meno di immedesimarsi con il protagonista, di sentire le sue ginocchia cedere con le proprie. Un’ottima lettura, capace di trasmettere tutta la cinicità e la spietatezza della lunga marcia; ogni cosa, dal lessico alla sintassi, è usata da King per ricreare con realismo brutale le condizioni dei marciatori e la follia della sfida mortale a cui partecipano.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
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La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
La gara per la morte
La frase che mi è piaciuta di più
“Il Maggiore stava ritto in piedi sulla jeep, irrigidito nel saluto, pronto a garantire l’adempimento di ogni e qualsiasi desiderio, il desiderio di morte. Il Premio.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
1984, George Orwell- Anche in quest’opera, il protagonista è sottoposto alle regole di un sistema crudele, disumano; chi non le segue, va incontro alla distruzione.
Quello che pensi di questa storia in una rigaUn’atmosfera da incubo che saprà tenervi incollati fino all’ultima pagina. Consigliatissimo.
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Un presente alternativo, un’America alternativa, governata da un dittatore, in cui ogni anno 100 ragazzi si offrono volontari per partecipare ad una marcia, dal confine tra Stati Uniti e Canada fino a Boston. Unica regola: non si fanno soste, chi si ferma viene fucilato all’istante, e il vincitore non è colui che arriva al traguardo, ma l’ultimo che rimane in piedi.
E’ una visione distorta dell’adolescenza, in cui le amicizie nascono per caso, e finiscono quando un ragazzo cade, e dell’ incoscienza tipica degli adolescenti, che non sanno il vero motivo per cui si consegnano nelle mani…
Un presente alternativo, un’America alternativa, governata da un dittatore, in cui ogni anno 100 ragazzi si offrono volontari per partecipare ad una marcia, dal confine tra Stati Uniti e Canada fino a Boston. Unica regola: non si fanno soste, chi si ferma viene fucilato all’istante, e il vincitore non è colui che arriva al traguardo, ma l’ultimo che rimane in piedi.
E’ una visione distorta dell’adolescenza, in cui le amicizie nascono per caso, e finiscono quando un ragazzo cade, e dell’ incoscienza tipica degli adolescenti, che non sanno il vero motivo per cui si consegnano nelle mani…
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Finale troppo aperto… King forse avrebbe dovuto almeno menzionare il Premio per il vincitore, e cosa avrebbe deciso di ricevere il protagonista, anche se forse la storia sarebbe finita in modo analogo.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Una marcia verso la Morte
La frase che mi è piaciuta di più
“Grazie. Tu sei stato mio amico, Garraty.” Baker tentò di sorridere. Allungò una mano a tentoni e Garraty la strinse tra le sue. “Un altro tempo, un altro luogo” disse Baker.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Veramente avvincente e dotata di ritmo, con un inquietudine che ti accompagna sempre
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Mi è piaciuta molto la storia, perché nonostante sia stata scritta alcuni anni fa riesce a narrare di temi attuali come l’amicizia o il credersi invincibili degli adolescenti.
Voto: leggi dettagliMi è piaciuta molto la storia, perché nonostante sia stata scritta alcuni anni fa riesce a narrare di temi attuali come l’amicizia o il credersi invincibili degli adolescenti.
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Questo libro mi è piaciuto.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Ne rimarrà solo uno.
La frase che mi è piaciuta di più
Gli capitava sovente di fissare la strada. Qualche volta la striscia bianca era intera, qualche volta spezzata, qualche volta doppia come i binari del tram. Si chiese come la gente potesse percorrere quella strada, gli altri giorni dell’anno, senza scorgere lo schema di vita e di morte in quella riga bianca.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Molto attuale ed avvincente, riesce a appassionarti per tutta la durata del racconto.
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Una storia intrigante, scorrevole, piena di suspense che riprende lo stile del moderno reality show con un unica differenza: il premio al vincitore e la pena ai perdenti…
Voto: leggi dettagliUna storia intrigante, scorrevole, piena di suspense che riprende lo stile del moderno reality show con un unica differenza: il premio al vincitore e la pena ai perdenti…
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Il finale, come solito dei romanzi di Stephen king, rimane in soseso con molti dubbi sul protagonista
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L' Ultima Marcia
La frase che mi è piaciuta di più
“《Sei ancora in tempo a cambiare idea…》. Paura e aspettativa si rincorsero nel cervello. 《No, non sono più in tempo》”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Avventuroso e moderno benché irrealizzabile.
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questa storia mi è piaciuta tanto perchè penso sia molto avvincente ma allo stesso tempo ti fa crescere un profondo senso di inquietudine interiore ma anche senso di colpa poichè ci si ritrova a tifare per il protagonista ma sapendo che avrà delle ripercussioni sugli altri concorrenti
Voto: leggi dettagliquesta storia mi è piaciuta tanto perchè penso sia molto avvincente ma allo stesso tempo ti fa crescere un profondo senso di inquietudine interiore ma anche senso di colpa poichè ci si ritrova a tifare per il protagonista ma sapendo che avrà delle ripercussioni sugli altri concorrenti
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La musica che metteresti come colonna sonoraerlkönig
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a un passo dalla morte
La frase che mi è piaciuta di più
e quando la mano gli toccò di nuovo la spalla trovò chissà come la forza di mettersi a correre
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
mi viene in mente “hunger games” perchè anche nel famoso libro di Suzanne Collins che vince è l’unica persona restante in vita
Quello che pensi di questa storia in una rigauna bellissima storia drammatica, profonda e un po’ inquietante
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62 thoughts on “La lunga marcia”