Descrizione
Autore
Herbert George Wells
È nato nel 1866 a Bromley in Inghilterra.
La sua è una famiglia di condizioni sociali modeste: il padre Joseph, giocatore professionista di cricket, possiede un piccolo negozietto di ceramiche i cui proventi bastano a malapena a mantenere la famiglia al di sopra dell’indigenza. Dal padre il giovane Herbert eredita la passione per la lettura, attività che fin da piccolo pratica con costanza, frequentando il Literary Institute e la biblioteca del paese.
Nel 1880, in seguito ad un peggioramento delle condizioni economiche della famiglia, l’autore è costretto a lasciare il Morley’s College per iniziare un apprendistato presso una ditta di tessuti di Windsor. Non riesce però a soddisfare i propri datori di lavoro che lo licenziano dopo appena un mese. Per tutto il mese successivo al licenziamento lavora presso una farmacia, per poi tornare a fare l’apprendista presso un mercante di tessuti. Ma neanche stavolta riesce a farsi piacere il lavoro, così dopo due anni abbandona, sofferente, il mestiere e torna a Midhurst. Qui riesce ad ottenere un impiego come assistente alla Scuola Secondaria locale, e nel 1884 ottiene una borsa di studio presso il Royal College of Science and Technology di Londra, grazie ad un professore che aveva intuito le sue capacità. Per tre anni vi studierà Fisica, Chimica, Geologia, Astronomia, Botanica, Matematica e Biologia (quest’ultima con il professore T.H. Huxley, uno dei più grandi divulgatori della teoria dell’Evoluzione Darwinista di quegli anni).
Nel 1888 torna ad insegnare a Londra, dove entra a far parte del corpo insegnanti della Henley House School, e dove completa la sua formazione laureandosi a pieni voti in Zoologia nel 1890.
Nell’estate del 1893 una grave emorragia polmonare lo obbliga a lasciare l’insegnamento e a dedicarsi ad un’occupazione assolutamente sedentaria. E’ in questo periodo che inizia la sua carriera di scrittore. Nello stesso anno pubblica la sua opera prima: il manuale A Textbook of Biology. Nel 1895 la pubblicazione quasi contemporanea di un volume di racconti, The Stolen Bacillus and Other Incidents, e dei romanzi The Time Machine: an Invention e The Wonderful Visit, gli valsero rapidamente la nomea di scrittore di eccezionale vigore e immaginazione. Fino al 1901 continua la serie di romanzi di avventure fantascientifiche con: L’isola del Dr. Moreau (1896), L’uomo invisibile (1897), La guerra dei mondi (1897), When the Sleeper Wakes: a Story of Years to Come (1899), The First Men in the Moon (1901), grazie ai quali la fama letteraria di Wells raggiunge risonanza mondiale.
L’esperienza della Prima Guerra Mondiale e l’ adesione al «Fabianesimo» (movimento socialista che si proponeva la riorganizzazione della società mediante l’emancipazione della Terra e del Capitale dalla proprietà privata, e la loro assegnazione alla collettività), lo portano ad interessarsi maggiormente dei problemi concreti della società del suo tempo. Ne scaturisce quindi un nuovo Wells, dai critici più apprezzato, autore di opere certamente più mature, dove la Scienza non è più vista come un potere negromantico da cui inevitabilmente deve scaturire la rovina finale, ma è ora acquisizione del Vero, del Bello e del Giusto.
Ma lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale lo colma di sconforto e lo riporta alla sua originale visione pessimistica del futuro e della Scienza, com’è testimoniato dai suoi ultimi scritti, quali The Fate of Homo Sapiens (1939) e Mind at the End of its Tether (1945), in cui l’autore vede l’Umanità muoversi inesorabilmente verso la fine, avendo ormai definitivamente perduto il dominio delle proprie forze.
Muore a Londra nel 1946.
Due crateri – uno sulla Luna e l’altro su Marte – sono stati battezzati “Cratere Wells” in suo onore.
Bibliografia
Racconti, Garzanti, 1976
Il risveglio del dormiente e altre avventure di fantascienza, Mursia, 1980
Piccole guerre, Sellerio, 1990
I primi uomini sulla luna, Mursia, 1990
La porta nel muro e altri racconti, Bollati Boringhieri, 1992
La guerra dei mondi, Mursia, 1994
L’isola del dottor Moreau, Rizzoli, 1995
La visita meravigliosa, Mursia, 1996
Nei giorni della cometa, Mursia, 1997
L’uomo invisibile, Mursia 1998
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Nel Paese dei Ciechi, Adelphi, 2008
Nascosto in un luogo remoto sulla catena delle Ande, pare esista un paese da secoli irraggiungibile, dopo una catastrofe naturale che ha chiuso ogni varco e possibilità di collegamento con il resto del mondo. Secondo quello che si racconta è un posto bellissimo, dalla natura dolce e ricca, in cui gli abitanti hanno trovato un perfetto equilibrio con la natura e tra di loro, creando una comunità ideale. Una specie di paradiso.
Ma pare anche che uomini e donne di quella valle siano tutti ciechi dalla nascita, da generazioni, al punto che nessuno sa più cosa sia la vista, né che quel senso esista.
Un giorno un esploratore del mondo esterno, precipitato durante una spedizione e salvatosi miracolosamente, scopre che la leggenda è realtà, e che quel popolo misterioso esiste davvero. Pensa, grazie alla propria vista, che probabilmente verrà trattato come un dio. Ma come si fa a spiegare a quelle persone cosa significa vedere? E dimostrare che si vede? E se venisse preso per un mitomane pericoloso e da redimere?
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Il paese dei ciechi, scritto da H.G. Wells, é un libro di fantascienza; narra di Nunez, che, a causa di una valanga, si ritrova nella valle dei ciechi. Questo libro mi é piaciuto molto perché é un racconto insolito, che si differenzia dagli altri che ho sinora letto. Nel complesso é un racconto gradevole che riesce anche, in un certo modo, a far capire qualcosa sulla vita dei ciechi. Consiglio questo libro a tutti quelli che desiderano leggere un racconto diverso dal solito e al contempo interessante e immersivo.
Voto: leggi dettagliIl paese dei ciechi, scritto da H.G. Wells, é un libro di fantascienza; narra di Nunez, che, a causa di una valanga, si ritrova nella valle dei ciechi. Questo libro mi é piaciuto molto perché é un racconto insolito, che si differenzia dagli altri che ho sinora letto. Nel complesso é un racconto gradevole che riesce anche, in un certo modo, a far capire qualcosa sulla vita dei ciechi. Consiglio questo libro a tutti quelli che desiderano leggere un racconto diverso dal solito e al contempo interessante e immersivo.
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Il racconto, anche se interessante, è troppo breve.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Mistero tra le ande
La frase che mi è piaciuta di più
Gente! – diceva. – Datemi
un po’ retta. Ci sono in me cose che voi non capite.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Immersiva, affascinante.
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L’originalità e la particolarità della trama stupiscono sempre di più il lettore,leggendo questa storia stravagante, rimarrá senz’altro incollato al libro.L’atmosfera creata dallo scrittore é decisamente fuori dal comune e dal mio punto di vista, anche cupa e misteriosa.La lettura é del tutto scorrevole e lo scrittore rende immaginare il tutto, molto semplice,grazie ad un linguaggio scorrevole e ricercato solo in alcuni casi.Sono sicuro che qualsiasi persona rimarrà affascinata da questa storia e ne rimarrá soddisfatto una volta completatone la lettura.
Voto: leggi dettagliL’originalità e la particolarità della trama stupiscono sempre di più il lettore,leggendo questa storia stravagante, rimarrá senz’altro incollato al libro.L’atmosfera creata dallo scrittore é decisamente fuori dal comune e dal mio punto di vista, anche cupa e misteriosa.La lettura é del tutto scorrevole e lo scrittore rende immaginare il tutto, molto semplice,grazie ad un linguaggio scorrevole e ricercato solo in alcuni casi.Sono sicuro che qualsiasi persona rimarrà affascinata da questa storia e ne rimarrá soddisfatto una volta completatone la lettura.
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La musica che metteresti come colonna sonoraG minor-Bach
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Terra abbandonata al suo destino
La frase che mi è piaciuta di più
“La vista é il mio mondo” Medina-saroté
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
A questo libro ho collegato, anche se in modo stupido, la serie televisiva “DareDevil”, un supereroe di casa Marvel che riesce a dare filo da torcere ai suoi “colleghi”, anche se colpito da cecitá.
Quello che pensi di questa storia in una rigaRacconto fuori dall’ordinario,con una trama del tutto particolare.
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Una storia breve, che però mi ha incuriosito fino alla fine. Racconta di una situazione surreale, in cui il protagonista si trova immerso all’improvviso; tra nuove esperienze, pericoli e amore, la storia è riuscita a farmi provare angoscia, tristezza e anche compassione.
Voto: leggi dettagliUna storia breve, che però mi ha incuriosito fino alla fine. Racconta di una situazione surreale, in cui il protagonista si trova immerso all’improvviso; tra nuove esperienze, pericoli e amore, la storia è riuscita a farmi provare angoscia, tristezza e anche compassione.
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L’unica pecca è che le vicende sono molto raccontate con troppa sintesi, raccontando solamente in generale, senza scendere nei particolari.
La musica che metteresti come colonna sonoraWhere is my mind? - Pixies
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Oltre il nulla
La frase che mi è piaciuta di più
Queste strane cose chiamate occhi, che esistono per formare nel volto una lieve e piacevole depressione, in Bogota sono malate di modo che gli disturbano il cervello. Sono molto dilatate, hanno le ciglia,con palpebre che si muovono; di conseguenza, il suo cervello è in uno stato costante d’irritazione e di distruzione.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Assolutamente curiosa e strana. Mai letta una storia del genere prima d’ora.
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La storia mi è piaciuta, perchè la trama si allontana dai soliti racconti; essa è inoltre molto incalzante.
Voto: leggi dettagliLa storia mi è piaciuta, perchè la trama si allontana dai soliti racconti; essa è inoltre molto incalzante.
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L’unico difetto che trovo in questo libro è il finale, a mio avviso poco soddisfacente.
La musica che metteresti come colonna sonoraInto The wild
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L'uomo che ha gli occhi
La frase che mi è piaciuta di più
Ed egli giaceva ancora, soddisfatto, in pace, sotto le fredde stelle.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Le cronache di Narnia; mi ricordano vagamente il libro in questione, perchè in entrambi i casi il lettore viene a contatto con un altro mondo.
Quello che pensi di questa storia in una rigaPenso sia una storia molto interessante, adatta a tutti.
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La storia mi è piaciuta perchè fa capire come i ciechi vivono; inoltre ho capito che i ciechi vivono come delle persone normali.
Voto: leggi dettagliLa storia mi è piaciuta perchè fa capire come i ciechi vivono; inoltre ho capito che i ciechi vivono come delle persone normali.
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Non ci sono motivi per cui non mi è piaciuta.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
I ciechi? Persone fantastiche
La frase che mi è piaciuta di più
“Nessuna passione sulla terra, né amore né odio, è uguale alla passione di alterare i progetti di qualcun altro.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Questa storia ti fa capire veramente la vita delle persone cieche.
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Ti è mai capitato di pensare di essere diverso dagli altri? Di vedere le cose in modo diverso dalle altre persone?
Nunez si è sentito così quando è giunto nella città dei ciechi. Un emarginato, un mostro, un pazzo che crede di poter ‘vedere’, viene definito così l’esploratore quando cerca di spiegare agli altri il suo ‘dono’. Una storia che porta l’emarginazione di una persona al livello massimo, che ti fa capire come l’incomprensione possa danneggiare un uomo. Mostrandoti che le persone che appaiono più deboli spesso nascondono poteri inarrestabili. Un bellissimo libro, breve, che racchiude un grande significato.
Ti è mai capitato di pensare di essere diverso dagli altri? Di vedere le cose in modo diverso dalle altre persone?
Nunez si è sentito così quando è giunto nella città dei ciechi. Un emarginato, un mostro, un pazzo che crede di poter ‘vedere’, viene definito così l’esploratore quando cerca di spiegare agli altri il suo ‘dono’. Una storia che porta l’emarginazione di una persona al livello massimo, che ti fa capire come l’incomprensione possa danneggiare un uomo. Mostrandoti che le persone che appaiono più deboli spesso nascondono poteri inarrestabili. Un bellissimo libro, breve, che racchiude un grande significato.
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La scrittura non è molto scorrevole
La musica che metteresti come colonna sonoraCome as you are - Nirvana
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L’uomo che voleva vedere
La frase che mi è piaciuta di più
Forse anche noi, a nostro modo, viviamo in una terra di ciechi.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Un libro intrigante, breve, ma pieno di significato. Che ti fa apprezzare il dono della vista, ma che ti mostra come, anche senza di esso, si possa vivere una vita ricca di sfumature e colori.
Penso che, per capirlo appieno, si debba leggerlo almeno due volte, solo per scoprire i diversi significati nascosti che lo scrittore vuole comunicare.
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Nuñez, precipitato lungo i pendii del Parascotopetl durante un’eroica escursione, si ritrova, miracolosamente illeso, catapultato in una dimensione estranea: il paese dei ciechi. Nuñez, certo di poter soggiogare gli abitanti del posto dall’alto della propria condizione da ‘vedente’, tenta di imporsi. Emerge la questione chiave, sulla quale si basa l’intera narrazione: l’essere umano accetta una ed una sola visione della realtà, la propria. Concezioni differenti da questa appaiono dunque inaccettabili. Questo concetto, da sempre radicato nella mentalità collettiva, spinge l’individuo verso la totale chiusura mentale.
Voto: leggi dettagliNuñez, precipitato lungo i pendii del Parascotopetl durante un’eroica escursione, si ritrova, miracolosamente illeso, catapultato in una dimensione estranea: il paese dei ciechi. Nuñez, certo di poter soggiogare gli abitanti del posto dall’alto della propria condizione da ‘vedente’, tenta di imporsi. Emerge la questione chiave, sulla quale si basa l’intera narrazione: l’essere umano accetta una ed una sola visione della realtà, la propria. Concezioni differenti da questa appaiono dunque inaccettabili. Questo concetto, da sempre radicato nella mentalità collettiva, spinge l’individuo verso la totale chiusura mentale.
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Non vi sono punti a sfavore.
La musica che metteresti come colonna sonoraFree - Rudimental ft. Emeli Sandé
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La realtà da un'altra prospettiva
La frase che mi è piaciuta di più
“Ci sono le belle cose, piccole cose bellissime: i fiori, i licheni tra le rocce,
la morbida lucentezza di una pelliccia, il cielo lontano con le nuvole che passano
scivolando, i tramonti, le stelle. E ci sei tu. Solo per te è bello avere la
vista, per vedere il tuo viso dolce e sereno, le tue labbra affettuose, le tue mani
care e belle congiunte insieme… . Questi miei occhi che tu hai conquistato,
questi occhi che mi legano a te, quegli idioti me li vogliono togliere. Dovrei
invece toccarti, sentirti, e non rivederti mai più. Dovrei anch’io venire sotto il
cielo di roccia, di pietra, di tenebra, quell’orribile tetto sotto il quale si curva
la vostra immaginazione…. No! Non vorrai ch’io faccia una cosa simile?”.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Questa lettura, seppur breve, racchiude messaggi importanti. Invita il lettore ad ampliare le proprie vedute, a non escludere verità altre, per quanto discorde alla propria visione e percezione delle cose.
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“Nel Paese dei Ciechi” è un bellissimo racconto di fantascienza, nonostante la sua brevità. La storia è ambientata lungo le Ande, in un piccolo villaggio di ciechi. In esso la cecità è divenuta ormai genetica ed è proprio questo a rendere la trama bella e appassionante. Nuñez (il protagonista) affronta questa gente con obbiettivi precisi e la sua determinazione è un esempio da seguire.
Voto: leggi dettagli“Nel Paese dei Ciechi” è un bellissimo racconto di fantascienza, nonostante la sua brevità. La storia è ambientata lungo le Ande, in un piccolo villaggio di ciechi. In esso la cecità è divenuta ormai genetica ed è proprio questo a rendere la trama bella e appassionante. Nuñez (il protagonista) affronta questa gente con obbiettivi precisi e la sua determinazione è un esempio da seguire.
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Non mi è piaciuto il finale, la storia a mio parere doveva concludersi con il matrimonio di Nuñez e Medina-Saroté. Invece finisce con la fuga del primo, che per paura di rimanere senza vista se ne va dal paese dei ciechi.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Non solo leggenda
La frase che mi è piaciuta di più
“Nel paese dei ciechi chi ha un occhio solo è re.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Libro piacevole, commovente, appassionante e scritto con un linguaggio adeguato e semplice.
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Il libro è molto bello e scorrevole. La storia anche se corta fa riflettere.
Voto: leggi dettagliIl libro è molto bello e scorrevole. La storia anche se corta fa riflettere.
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La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Il paese sperduto
La frase che mi è piaciuta di più
“Queste strane cose chiamate occhi, che esistono per formare nel volto una lieve e piacevole depressione, in Bogota sono malate di modo che gli disturbano il cervello. Sono molto dilatate, hanno le ciglia, con palpebre che si muovono; di conseguenza, il suo cervello è in uno stato costante d’irritazione e di distruzione.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
La storia è molto bella
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Nonostante la storia breve, questo libro mi è piaciuto molto perché è riuscito a farmi apprezzare il dono della vista e mi ha fatto riflettere molto.
Inoltre durante la lettura ho provato piacevoli sensi di tranquillità e serenità.
Nonostante la storia breve, questo libro mi è piaciuto molto perché è riuscito a farmi apprezzare il dono della vista e mi ha fatto riflettere molto.
Inoltre durante la lettura ho provato piacevoli sensi di tranquillità e serenità.
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La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Accolto dai ciechi.
La frase che mi è piaciuta di più
Forse anche noi, a nostro modo, viviamo in una terra di ciechi.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Storia breve ma piena di significato.
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Breve, ma intensa, come si suol dire. Mi è piaciuta la storia e il suo significato celato tra le righe. Wells è uno scrittore che sa usare molto bene le parole e a dare un senso a ciò che scrive.
Voto: leggi dettagliBreve, ma intensa, come si suol dire. Mi è piaciuta la storia e il suo significato celato tra le righe. Wells è uno scrittore che sa usare molto bene le parole e a dare un senso a ciò che scrive.
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La musica che metteresti come colonna sonora/
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Vedo tra i ciechi
La frase che mi è piaciuta di più
“Queste strane cose chiamate occhi, che esistono per formare nel volto una lieve e piacevole depressione, in Bogota sono malate di modo che gli disturbino il cervello.Sono molto dilatate, hanno ciglia, con palpebre che si muovono; di conseguenza, il suo cervello è in uno stato costante d’irritazione e di distruzione.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Più che ad un libro o ad un film, questo breve racconto lo collegherei ad una frase che credo sia abbastanza nota: “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore”. E’ una frase citata nella canzone “Lontano dagli occhi” di Sergio Endrigo (rifatta poi da Gianna Nannini). Mi è venuta in mente mentre leggevo dell’amata del protagonista del racconto.
Quello che pensi di questa storia in una rigaCome già detto: breve, ma intensa.
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Voto: leggi dettagli.
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Non mi è piaciuto del libro il fatto che la trama sia troppo semplice e lineare. Inoltre, a mio parere, il linguaggio utilizzato dallo scrittore non evidenzia sufficientemente gli eventi più importanti della storia, rendendo la narrazione molto fredda e distaccata. Mi ha però colpito come da un testo così poco articolato emergano numerose riflessioni su temi piuttosto importanti.
La musica che metteresti come colonna sonoraLa canzone che metterei come colonna sonora è: ”Cromatica” dei Marta sui Tubi, in quanto il testo parla delle varie mescolanze dei colori e quindi ricorda il tentativo del protagonista di spiegare che cos’è la vista agli abitanti ciechi del villaggio, che
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Nella valle dimenticata
La frase che mi è piaciuta di più
“Era come giocare a mosca cieca, però con tutti i giocatori bendati ed uno solo no”. Questa frase è stata quella che più mi ha colpito poiché, a mio parere rappresenta al meglio la situazione assurda in cui si viene a trovare Munez, il quale entra contatto con una concezione del mondo completamente diversa dalla sua.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Leggendo “Nel paese dei ciechi” ho notato delle somiglianze con un altro libro: “La metamorfosi”, scritto da Franz Kafka. Innanzitutto entrambe le storie sono di breve durata e attraverso una trama semplice cercano di trasmettere un messaggio più profondo e complesso. Inoltre, in entrambi i testi il lettore si trova davanti a una situazione paradossale: nel primo caso infatti è presente un villaggio dove gli abitanti sono ciechi da generazioni, nel secondo invece avviene la trasformazione di un uomo in un insetto.
Quello che pensi di questa storia in una rigaIl libro ci mostra come sia difficile per l’uomo accettare tutto ciò che è diverso dalla sua concezione di normale, arrivando persino a considerarlo come qualcosa di inferiore.
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Fantastica storia, che ti fa comprendere in fondo il dono della vista così da fartelo apprezzare. Allo stesso momento, peró, capisci che anche senza questo dono si può continuare a vivere come persone normali. Inoltre, il libro fa scaturire in te le emozioni della serenità e della tranquillità, cosa che, a mio parere, pochi riescono a fare. La storia è molto breve, ma racchiude un grandissimo significato.
Voto: leggi dettagliFantastica storia, che ti fa comprendere in fondo il dono della vista così da fartelo apprezzare. Allo stesso momento, peró, capisci che anche senza questo dono si può continuare a vivere come persone normali. Inoltre, il libro fa scaturire in te le emozioni della serenità e della tranquillità, cosa che, a mio parere, pochi riescono a fare. La storia è molto breve, ma racchiude un grandissimo significato.
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Sinceramente non trovo difetti in questo libro.
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La valle cieca
La frase che mi è piaciuta di più
Forse anche noi, a nostro modo, viviamo in una terra di ciechi.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Libro affascinante, che ti fa apprezzare il dono della vista.
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Il libro è abbastanza corto e in questo si nasconde la sua essenza.
La storia è fantastica e coinvolgente; riesce a trattare l’argomento delicato della cecità, trasformandola in un mondo fantasioso.
Il mondo è appunto il Paese dei Ciechi, dove a un certo punto giunge un uomo e, con lui, la vista, cosa mai incontrata e conosciuta prima; tutto quello che succede mette su piani uguali vista e cecità, anzi a tratti quest’ultima trionfa.
Il libro racchiude fantasia e intelligenza, ed è questo l’aspetto che adoro.
Riesce a trasmettere emozioni stupende, inimmaginabili….una storia degna dei migliori classici Disney.
Il libro è abbastanza corto e in questo si nasconde la sua essenza.
La storia è fantastica e coinvolgente; riesce a trattare l’argomento delicato della cecità, trasformandola in un mondo fantasioso.
Il mondo è appunto il Paese dei Ciechi, dove a un certo punto giunge un uomo e, con lui, la vista, cosa mai incontrata e conosciuta prima; tutto quello che succede mette su piani uguali vista e cecità, anzi a tratti quest’ultima trionfa.
Il libro racchiude fantasia e intelligenza, ed è questo l’aspetto che adoro.
Riesce a trasmettere emozioni stupende, inimmaginabili….una storia degna dei migliori classici Disney.
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L’unica pecca di questo libro è che è troppo breve; forse ciò è voluto, forse no.
Ma la storia sembra scappare, va molto veloce e a tratti lascia vuoti; la storia è completa dal punto di vista del significato, ma se fosse stata più articolata sarebbe stata migliore.
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La cecità affronta la vista.
La frase che mi è piaciuta di più
“La valle divenne per lui il mondo, e il mondo di là delle montagne, dove gli uomini vivevano sotto la luce del sole, gli sembrava soltanto una favola che un giorno le avrebbe narrato. Con titubanza le parlò della vista. A lei pareva la più poetica delle fantasie.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
La storia è favolosa, racchiude tanti significati e messaggi.
Riesce ad amalgamare intelligenza, fantasia e realtà.
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Racconto estremamente coinciso, ma altrettanto meraviglioso. Ecco i due aggettivi che utilizzerei per descrivere questo libro, il quale al termine della sua lettura lascia una sensazione di mite beatitudine, dovuta probabilmente alla fusione della realtà con l’inverosimile,che lascia intravedere al di sotto di un breve e apparentemente semplice racconto, significati nascosti e profondi che rendono questa storia simbolo di un grande insegnamento morale.
La vicenda si incentra su Nunez,un giovane vagabondo,che durante un’ escursione sulle Ande precipita in una valle lontana e misteriosa, dove viene accolto da una particolare comunità costituita da soli ciechi. Sorpreso e confuso dalla vita laboriosa e dai sensi estremamente sviluppati dei membri della comunità, dovrà destreggiarsi fra il proprio senso di superiorità e la loro remota saggezza. I ciechi si sono inoltre prefìssi l’obiettivo di guarirlo a tutti i costi dalla sua ossessione per la vista.
A mio parere questa storia è un invito ad andare oltre i limiti della propria percezione della realtà che ci circonda,ad andare oltre le apparenze,e a non considerare il proprio punto di vista come unico e indissolubile, ma avere la consapevolezza della presenza di altre idee e concezioni che pur essendo ,forse, in discordanza con le nostre ci danno la possibilità di aprire nuovi orizzonti che poi siamo liberi o meno di esplorare.
Racconto estremamente coinciso, ma altrettanto meraviglioso. Ecco i due aggettivi che utilizzerei per descrivere questo libro, il quale al termine della sua lettura lascia una sensazione di mite beatitudine, dovuta probabilmente alla fusione della realtà con l’inverosimile,che lascia intravedere al di sotto di un breve e apparentemente semplice racconto, significati nascosti e profondi che rendono questa storia simbolo di un grande insegnamento morale.
La vicenda si incentra su Nunez,un giovane vagabondo,che durante un’ escursione sulle Ande precipita in una valle lontana e misteriosa, dove viene accolto da una particolare comunità costituita da soli ciechi. Sorpreso e confuso dalla vita laboriosa e dai sensi estremamente sviluppati dei membri della comunità, dovrà destreggiarsi fra il proprio senso di superiorità e la loro remota saggezza. I ciechi si sono inoltre prefìssi l’obiettivo di guarirlo a tutti i costi dalla sua ossessione per la vista.
A mio parere questa storia è un invito ad andare oltre i limiti della propria percezione della realtà che ci circonda,ad andare oltre le apparenze,e a non considerare il proprio punto di vista come unico e indissolubile, ma avere la consapevolezza della presenza di altre idee e concezioni che pur essendo ,forse, in discordanza con le nostre ci danno la possibilità di aprire nuovi orizzonti che poi siamo liberi o meno di esplorare.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Il libro mi è piaciuto.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
guarda dove non vedi
La frase che mi è piaciuta di più
Si aspettava duri castighi, ma quei ciechi conoscevano la tolleranza.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Lettura folgorante, che con la sua brevità riesce ad esprimere profondi concetti ed insegnamenti morali
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Mi è piaciuta molto la storia perchè oltre al senso letterale ci sono significati nascosti da interpretare soggettivamente.
Voto: leggi dettagliMi è piaciuta molto la storia perchè oltre al senso letterale ci sono significati nascosti da interpretare soggettivamente.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Nel libro non ci sono aspetti che non mi sono piaciuti, la storia è scorsa abbastanza veloce.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Come altro titolo proporrei semplicemente una parola "Oltre"
La frase che mi è piaciuta di più
“Queste strane cose chiamate occhi, che esistono per formare nel volto una lieve e piacevole depressione, in Bogotà sono malate di modo che gli disturbano il cervello. Sono dilatate, hanno le ciglia, con palpebre che si muovono; di conseguenza il suo cervello è in uno stato costante d’irritazione e di distruzione […] Io credo di poter dire con ragionevole certezza che, per guarirlo completamente non abbiamo da fare altro che una piccola operazione chirurgica, facile e semplice, cioè rimuovere questi elementi irritanti”
Questa frase non è di quelle che dici che sono belle e significative, ma mi è piaciuta uguale. Mi ha fatto ridere perchè alla fine secondo loro il peoblema era il carattere diverso, e il diverso non sempre è un aspetto negativo ma può apportare ulteriore conoscenza o darti altri”punti di vista”.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Io ho dato a quei significati nascosti un interpretazione che spiega un aspetto della societá odierna, espresso proprio con il termine giusto “vedo” perchè infatti l’ignoranza è di fatto un incapacitá di vedere oltre a la propria conoscenza.
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La storia mi è piaciuta molto. Nonostante sia un racconto breve mi ha trasmesso tante emozioni. Il libro è scritto con un linguaggio di facile comprensione.
Voto: leggi dettagliLa storia mi è piaciuta molto. Nonostante sia un racconto breve mi ha trasmesso tante emozioni. Il libro è scritto con un linguaggio di facile comprensione.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Non ci sono lati negativi.
La musica che metteresti come colonna sonoraInventa un nuovo titolo
Dove la cecità è normale.
La frase che mi è piaciuta di più
Forse anche noi, a nostro modo, viviamo in una terra di ciechi.
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Quello che pensi di questa storia in una riga
Questa storia ci insegna che dobbiamo essere come gli abitanti della valle dei ciechi che, nonostante siano ciechi, hanno imparato a compensare questo difetto in maniera straordinaria.
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‘Nel paese dei Ciechi’ è un racconto che narra le vicissitudini dell’esploratore Nuñez, che, convinto di essere superiore a queste persone completamente cieche, vuole diventarne il re. Qui compare l’aspetto relativistico che più mi è piaciuto, ed infatti le persone non comprendono Nuñez e invece di trattarlo da re, lo considerano inferiore, se non mentalmente disagiato.
Considerando poi anche la fugace storia d’amore con Medina-saroté e le accurate descrizioni della società presentata, H G Wells fa di ‘Nel paese dei ciechi’ un racconto veloce e scorrevole ma carico di molti spunti di riflessione.
‘Nel paese dei Ciechi’ è un racconto che narra le vicissitudini dell’esploratore Nuñez, che, convinto di essere superiore a queste persone completamente cieche, vuole diventarne il re. Qui compare l’aspetto relativistico che più mi è piaciuto, ed infatti le persone non comprendono Nuñez e invece di trattarlo da re, lo considerano inferiore, se non mentalmente disagiato.
Considerando poi anche la fugace storia d’amore con Medina-saroté e le accurate descrizioni della società presentata, H G Wells fa di ‘Nel paese dei ciechi’ un racconto veloce e scorrevole ma carico di molti spunti di riflessione.
Se non ti è piaciuta scrivi qualche riga per stroncarla
Non ci sono aspetti della storia che non mi siano piaciuti.
La musica che metteresti come colonna sonoraCosmic Love, Florence and the machine
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In terra di ciechi il monocolo è re
La frase che mi è piaciuta di più
“Giaceva immobile, sorridendo come fosse semplicemente soddisfatto di essere scampato dalla valle dei ciechi. […]
Il bagliore del tramonto si spense, e scese la notte, ed egli giacque contento, pacificato, sotto le fredde stelle.”
Altri libri, film, fumetti, immagini ecc. che mi sono venuti in mente o che collegherei a questo libro e perché
Leggendo questo libro mi è venuto in mente il mito della caverna, di Platone. Racconta di uomini abituati sin dall’infazia a vivere imprigionati in una caverna, guardando le ombre di oggetti riflesse sul muro dinnanzi loro. Se mai uno di questi uomini dovesse fuggire e vedere il mondo di fuori dalla caverna rimarrebbe sorpreso, e vorrebbe raccontarlo agli amici rimasti nel buio. Ma per loro risulterebbe impossibile credergli e, anzi, lo prenderebbero per pazzo.
E questo è ciò che fanno i Ciechi nel racconto: non credono all’esploratore, perchè lui cerca di spiegare concetti del tutto estranei dal loro mondo, fuori dal loro punto di vista.
Questo libro è un invito ad aprire gli occhi, a non fermarsi alla propria percezione delle cose ma al prendere in considerazione anche ciò che è diverso dalle nostre abitudini.
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18 thoughts on “Nel paese dei Ciechi”