Krabat è un giovane orfano che vive nella Sassonia di qualche secolo fa, in un’ epoca dominata dalla violenza e dalla peste. Un giorno fa uno strano sogno: undici corvi parlanti lo invitano con insistenza ad andare verso il mulino della palude di Kosel. Inizialmente, Krabat ignora il sogno, ma quando questo comincia a ripetersi in continuazione, decide di cercare il luogo indicato. Dopo averlo trovato, Krabat viene subito assunto dal proprietario come garzone e inizia a lavorare insieme ad altri undici ragazzi. Tuttavia, scopre che non si tratta di un mulino qualunque: avvengono strani fatti e il mugnaio pratica arti oscure. Inoltre, ai garzoni è proibito qualsiasi contatto con l’esterno e ogni anno uno di loro muore in circostanze misteriose e viene subito sostituito da qualcuno di nuovo. Per spezzare l’incantesimo che circonda il luogo, Krabat dovrà lottare contro le arti oscure e la morte, compiendo una macabra avventura, intrisa di suspance e mistero.
Perchè leggerlo
Consiglio questo libro a tutti, fuorché ai lettori impressionabili. La trama è la più avvincente che conosca, molto ricca di suspance. Mentre leggevo, la tensione era talmente alta da far battere più velocemente il cuore. Ottfried Preussler è riuscito a creare la suspance grazie ad una narrazione studiata nei minimi dettagli, che si discosta dal classico "fantasy".
Qualcosa sull'autore
Ottfried Preussler (Liberec, 20 ottobre 1923 – Prien am Chiemsee, 18 febbraio 2013) è stato uno scrittore tedesco, autore di libri per ragazzi. I suoi libri più conosciuti sono "Il brigante Pennastorta" e "Il mulino dei dodici corvi (Krabat)", da cui è stata tratta la sceneggiatura di un film. Ha scritto trentadue libri, che sono stati stampati per circa cinquanta milioni di copie.