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Pet Semetary

Pet Sematary

Stephen King, Pet Sematary, Sperling & Kupfer, 2013 

 Un giovane medico si trasferisce con la moglie e i due piccoli figli in una vecchia villa di campagna, e lì deve iniziare una nuova vita. Dopo qualche giorno Ellie, la bimba, giocando con il suo inseparabile gattone Winston Churchill, scopre un sentiero che parte dal bosco confinante con la loro proprietà e sale in montagna. L’anziano vicino di casa, che sta aiutando la famiglia ad ambientarsi, le promette che presto la porterà lassù in cima a visitare uno strano luogo: si tratta del cimitero degli animali, in cui da generazioni i bambini del paese vanno a seppellire i loro gatti, cani, tartarughine, pappagalli. Il Pet Sematary (come dice lo sgrammaticato cartello scritto dai bambini all’ingresso) colpisce molto Ellie, che nei giorni seguenti sarà triste ed inquieta, avendo per la prima volta realizzato cosa sia la morte, e compreso che un giorno toccherà anche al suo Church. E infatti, poche settimane dopo, il gatto viene trovato senza vita a fianco della pericolosa superstrada non lontana da casa. Il padre non sa come darle la notizia, e allora il vecchio vicino le rivela un segreto che aveva giurato di non tramandare mai: oltrepassando il Pet Sematary c’è un antico luogo di sepoltura degli indiani Micmac, capace di far tornare in vita i corpi seppelliti in quel posto.

Il passo è fatto. Il peggiore degli incubi ha inizio.