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Immagini tratte da:
Hei aspetta, © Jason/Black Velvet 2003

Amos Oz

È nato a Gerusalemme nel 1939.
La sua infanzia è stata determinata dal suicidio della madre, avvenuto quando il piccolo Amos aveva appena dodici anni. L'elaborazione del dolore si sviluppa ben presto in un contrasto con il padre, un intellettuale vicino alla destra ebraica, che termina con la decisione del ragazzo di entrare nel kibbutz Hulda e di cambiare il cognome originario Klausner in Oz che in ebraico significa Forza. Ha studiato filosofia e letteratura all'Università Ebraica di Gerusalemme.
La sua scrittura trae la propria forza dalla storia tormentata della sua terra d'origine. Nelle sue opere ritroviamo un attento esame della natura umana, con la sua fragilità e straordinaria varietà. Con parsimonia di parole, Oz racconta il popolo di Israele, il suo travaglio politico, il suo paesaggio biblico. Profondamente laico e consapevole del fatto che la complessità della tragedia arabo-israeliana non può essere affrontata con un'ottica manichea e di prevaricazione.
“Ho sempre desiderato diventare scrittore. C’era qualcosa sotto il pavimento, dietro i muri, sul soffitto che non potevo vedere, che non era per me, a cui non potevo arrivare.”

Bibliografia
Soumchi, Mondadori, 1997
Una pantera in cantina, Mondadori, 1999
I suoi libri in Xanadu: