Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Di questo libro mi sono piaciute molte cose. Tra quelle che più mi sono piaciute, sicuramente c’è la grande tecnica dell’autore che tiene sempre alta la tensione e stravolge le situazioni con clamorosi colpi di scena. Il ritmo della storia è sempre incalzante e a leggerla non ci si annoia. I personaggi principali sono ben caratterizzati, quelli secondari un po’ meno. Difficile trovare cose che non mi sono piaciute. Qualche volta, quando i personaggi si fermavano a riflettere, mi perdevo e non capivo il senso del ragionamento; comunque con una seconda lettura tutto diventava più chiaro. A questo libro accosterei una musica misteriosa che incuta apprensione nell’ascoltatore. Consiglio questo libro a tutte le persone che vogliono leggere una storia affascinante e che coinvolge a pieno il lettore. Dopo l’ultima pagina può succedere che il personaggio sul podio, in mezzo allo stadio gremito di gente che lo acclama, sia proprio il bambino che lo disegna. In questo caso la missione di Mengele sarebbe riuscita. Leggendo il libro mi sono venuti alla mente molti documentari riguardanti il nazismo, ma anche l’omonimo film “I ragazzi venuti dal Brasile” con Gregory Peck e Laurence Olivier regia di Franklyn J.Schnaffner
scimpanzè
voto: Molto bello