Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Il libro è un capolavoro perché Schuyler ci narra i fatti in modo scorrevole e coinvolgente. Lo stile è semplice, lineare e facilmente comprensibile anche perché è costituito da periodi brevi e chiari. L’unico difetto che sono riuscito a cogliere è il ritmo, in alcune parti abbastanza lento abbastanza lento. Infatti numerose sono le descrizioni e le pause riflessive sulla società americana, intervallate da sommari ed ellissi che ridanno un po’ di vivacità alla narrazione. All’inizio del racconto metterei come musica quella tipica della società nera come il blues e il jazz. Infatti la prima parte del romanzo descrive Harem. Lo consiglio alle persone a cui piace leggere e approfondire le tematiche trattate dai libri senza soffermarsi semplicemente alla storia raccontata dal narratore Dopo l’ultima pagina del libro, secondo me, Max e la sua nuova famiglia vivono serenamente senza più pensare a trovare il modo di arricchirsi, accettando il colore della propria pelle senza porsi alcun tipo di problema riguardante le discriminazioni razziali a cui verranno nuovamente e continuamente sottoposti. Mentre leggevo questo libro mi sono venute in mente le cronache che spesso vengono trasmesse in televisione riguardanti le violenze che i neri hanno subito negli anni passati e che continuano a subire tuttora.
La divertente vicenda che si svolge negli Stati Uniti degli anni 30 affronta importanti e profonde tematiche, quali l’ipocrisia, l’ignoranza e l’ingenuità dell’essere umano.
Il romanzo contiene quindi una critica alla società americana di quegli anni, che tuttavia non è molto diversa da quella attuale. Il racconto si presenta come moderno nonostante sia stato redatto per la prima volta nel 1930.
Il protagonista è un nero di nome Max che si fa trasformare in bianco per conquistare la donna dei suoi sogni e per riuscire a fare carriera. È un individuo descritto in modo dettagliato dal narratore esterno. I luoghi tendono a fare da sfondo alla vicenda,infatti non sono mai descritti e vengono solo nominati.
Nel resto della storia sarebbe bello che la colonna sonora fosse costituita dalle canzoni di Michael Jackson per sottolineare l’ironia dell’autore nel parlare della società “bianca”.
Niccolò
voto: Molto bello