Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Mi ha colpito molto la sensibilità che Paul dimostra verso i bambini, soprattutto verso Marie. Mi ha deluso un po' il finale. Infatti anche se questo non è banale sembra lasciare molte questioni in sospeso. Ad esempio la domanda Paul incontrerà nuovamente Marie? Secondo me questo libro non può avere un' unica canzone: esso sembra piuttosto collegato all' umore e ai sentimenti di Paul. Lo consiglierei a chiunque voglia leggere un libro, che pur ambientato nel passato, ha innumerevoli riscontri di attualità. Mentre Paul sta per lasciare la festa con la famiglia, viene annunciato un ospite speciale: Marie. Lo collegherei ad un film che ho visto un po' di tempo fa (di cui ora non ricordo il titolo).
Questa è cieca, eppure Paul vorrebbe avere la sua grinta e il suo modo di affrontare la vita.
Ho apprezzato molto la bravura dell'autore nel risaltare in maniera sorprendene i sentimenti dei personaggi; in questo modo al lettore sembra di essere parte della vicenda.
Da ultimo lo scrittore ha scelto di utilizzare un linguaggio semplice ed accessibile a tutti.
Non ho gradito nemmeno alcune volgarità, a mio parere inappropriate, che ho riscontrato soprattutto all'inizio del libro. Quali l'uso, quasi continuo o comunque molto frequente, di parolacce.
I quali mutano nel corso della narrazione.
Questa riconoscerà Paul e passerà la notte a raccontargli i fatti successi dal loro ultimo incontro.
Inoltre Paul scoprirà con grande gioia che Marie ha trovato un uomo che è andato oltre la ciecità della ragazza, per scoprire quello che è veramente.
Parlava di un ragazzaccio che poi grazie ad un orfano (che poi adotta) riesce a cambiare ed a diventare una persona migliore.
betty
voto: Bello