Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) A me piacciono moltissimo i gialli, e sicuramente questo romanzo presenta molte caratteristiche del genere giallo. E' davvero molto avvincente ed intrigante. La verosimiglianza storica lo rende poi ancora più affascinante: pensare che è una storia realistica lo rende insieme più pauroso e più coinvolgente. E' molto semplice e scorrevole da leggere. La vicenda è costruita con grande maestria, ed il finale è azzeccatissimo. E' molto realistico, tratteggia alcuni particolari del mondo ebraico post-Shoah in maniera perfetta. Per alcune cose tende più al giallo che al romanzo profondo. Il linguaggio e la struttura sono molto semplici, forse anche troppo; e forse ci sarebbero potuti stare bene un po' più di giochi d'intelligenza: l'autore avrebbe potuto sottintendere alcuni particolari in più per rendere il tutto ancora più misterioso ed intrigante. Ma forse questa è solo una mia impressione perchè conoscevo la storia narrata in questo libro prima di leggerlo. Comunque, una volta chiuso il libro, la prima reazione per me è stata "wow che libro fantastico", la seconda invece "si però non mi rimane più di tanto". Forse tende più al semplice giallo che ad un romanzo davvero significativo; questo si può anche notare dai personaggi, che -pur essendo questo un romanzo abbastanza lungo- rimangono tipi fissi per tutto il corso del libro, sono abbastanza prevedibili (probabilmente anche a causa dell'elevato numero di personaggi). Forse non lascia molto anche perchè dell'Olocausto se ne parla e riparla, in maniera credo anche abbastanza piatta e banale, spesso. E le ricorrenze banalizzate vanno poi a penalizzare i lavori belli che si fanno sul tema, come questo libro. Astronaut - Radiohead feat. Ani Difranco A chi piacciono i thriller, le storie avvincenti, i gialli, a chi preferisce vedere un film piuttosto che leggere un libro (credo infatti che l'impostazione e la struttura di questo libro siano abbastanza simili a un film, e il romanzo è molto avvincente e bello ma, alla fine, non lascia molto). Mi sono immaginata un seguito piuttosto lungo e complesso, abbiate pazienza... Maus (dell'elenco dell'anno scorso)
Il ragazzo delle ultime pagine diventa un nuovo capetto, nel suo liceo conquista una grandissima popolarità e anche in tutto il paesino in cui vive. Così, spronato anche da suoi amici, decide di andare a conoscere gente nella città più grande che c'è lì vicino, e magari fare nuovi proseliti. Con un gruppo di amici e la sua ragazza si reca dunque in città, e una mattina va a parlare ad un'assemblea nel liceo cittadino. La fidanzata, prima del suo discorso, va un attimo in bagno. Torna ed entra però nella sala sbagliata, dove sta parlando Liebermann, di cui lei non sa nulla, poichè nella sua cittadina vi è un clima di grande indifferenza per ciò che accade nel resto del mondo. Vorrebbe uscire, ma molte altre persone si accalcano dietro di lei, e non riesce. Così ascolta la conferenza di Liebermann, e tutte le sue convinzioni si ribaltano. Dopo la conferenza va a parlare con Liebermann, è davvero sconvolta, l'anziano ebreo se ne accorge e le lascia il suo numero, dicendo di chiamarlo quando vuole. La ragazza dopo cerca di fare un discorso al fidanzato dicendo che lui non sa nulla, che dovrebbe informarsi di più, parlare con quel Liebermann, ma l'unico risultato che ottiene è quello di rompere la relazione. Intanto la popolarità del giovane aumenta. Ma la ragazza, un giorno, chiama Liebermann a parlare nella sua scuola, e molti ragazzi si rendono conto che stavano seguendo un fissato anacronistico. Il giovane continua ad avere sempre il suo gruppetto di estremisti, ma nulla di strano o di grave. (Insomma: ci vuole sempre una donna che salvi il mondo! :) )
Micky
voto: Bello