Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Il romanzo mi ha veramente affascinato,una storia che contiene gioie e turbamenti più o meno intriganti.Narra le vicende del quindicenne Stanley, durante un'afosa estate texana del 1958. Il momento magico della sua adolescenza coincide con la perdità dell'innocenza ela scoperta della sessualità nella sua esistenza. Egli acquisisce nuove cosapevolezze a proposito del mondo che lo circonda e scopre una sottile linea scura che divide la vita e la morte il bene e il male, i bianchi e i neri. Convolgente è la descrizione, dello spazio temporale che riesce ad immergere il lettore nell'atmosfera degli anni cinquanta. Lo scrittore dà molto rilievo alla discriminazione contro gli afroamericani che in quegli anni venivano perseguitati. La mamma ha un carattere forte, preoccupata, si dedica ad insegnare ai figli un atteggiamento antirazzista. Ella mostra un impegno un po' troppo coraggioso in quegli anni per una donna. Non ho trovato nessuna nota negativa in questo libro. Dopo aver letto questo libro penso che la musica più appropriata sia un di tipo jazz o blues. E'un libro che riesce ad appassionare. Lo consiglierei a tutti, specialmente a quelle persone che non amano leggere come me. La storia questa volta mi ha veramente colpito, pagina dopo pagina. La frase che mi è piaciuta di più è quella che riporto di seguito: " Non sempre la vita è soddisfazione e, al tirar delle somme,carne e polveri finiscono per rivelarsi la stessa cosa. In particolare nessuno perché non mi è mai capitato di leggere un libro di questo genere.
Fabio 93
voto: Bello