Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Mi è piaciuta l'idea di Lee Masters di scrivere la storia di una città raccontando la vita dei suoi abitanti attraverso degli epitaffi: è particolarmente significativo che alcuni personaggi siano dipinti come individui da evitare per ragioni politiche o perchè diversi dal resto della cittadinanza. Infatti leggendo l'epitaffio della persona emarginata, ci si rende conto che spesso il giudizio formulato si basava su chiacchiere di paese o su fratture nei rapporti fra individui determinate da scelte politiche differenti. Mi ha colpito anche il rapporto dei cittadini con Spoon River: si tratta di una città che può essere amata fino a dare la vita per difenderla o che può essere odiata al punto di desiderare l'allontanamento definitivo da essa; non esiste una via di mezzo ma per uno strano scherzo del destino alla fine tutti sono costretti a rimanere in questa città per sempre. A volte diventa difficile leggere questo libro perchè alcune poesie fanno riferimento a persone di cui si è parlato molto prima perciò per capire è necessario tornare indietro e rileggere l'epitaffio della persona citata. Come colonna sonora metterei "Ederlezi" di Goran Bregovic, una musica lenta e triste, perchè in numerose poesie c'è una nota di amarezza e malinconia che questa musica riproduce molto bene. Lo consiglio a chi legge prevalentemente romanzi e vuole provare un genere nuovo e originale. non si tratta di una vera e propria storia che segue il filo di una narrazione per cui non si può immaginare cosa succeda dopo l'ultima pagina ma sicuramente Spoon River rimarrà una città amata o odiata senza mezze misure. L'unica cosa che immaginavo leggendo questo libro era un piccolo cimitero solitario in cui una persona straniera si trova a leggere uno per uno gli epitaffi di coloro che hanno abitato questa città.
sarina
voto: Discreto