Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Di questo libro mi sono piaciute poche cose.Una di queste poche cose è l'amicizia che lega Ged al suo amico Estarriol e l'ambientazione in una scuola di magia che non è allegra e solare ma direi cupa e triste.L'unica parte originale in questo libro è la considerazione della magia non come un dono ma come un "peso". Infatti saper controllare il vento, o i mari non è sempre un bene, come Ged capirà con il tempo, ma può rivelarsi pericoloso per l'equilibrio del mondo. Innanzitutto ho trovato pesante lo stile dell'autrice, che non è riuscita ad attirare la mia attenzione. Anche la storia non mi ha coinvolto molto, forse è dipeso dall'ambientazione troppo cupa e sempre uguale. Inoltre ho trovato monotona e pesante la continua ricerca dell'ombra, che occupa quasi tutto il libro e che vede Ged sempre come preda o cacciatore, sempre per mare, senza cambiare mai, senza mai dare stimoli per continuare a leggere. Secondo me questa sua ricerca è portata troppo agli estremi. Secondo me My immortal- Evanescence, in my shadow- the rasmus. Lo consiglierei ad una persona a cui, naturalmente, piace il fantasy, ma che non sia troppo esigente e che abbia il tempo per leggerlo anche se non lo attira molto. Mi è piaciuta quella parte di canzone tratta dalla ballata "Creazione di èa": Questo libro mi ricorda molto la saga di Harry Potter, a cui è simile.
Solo nel silenzio la parola,
solo nel buio la luce,
solo nel morire la vita:
glorioso il volo del falco
nel cielo vuoto.
lo50%
voto: Molto scarso