Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Di questo libro ho apprezzato molto il modo in cui è scritto: l’autore si serve infatti di un linguaggio che ben rispecchia l’ambiente, i personaggi e le circostanze descritte, riuscendo a farci immaginare con chiarezza le situazioni narrate. Inoltre, sia per il modo di scrivere dell’autore, sia per il genere a cui appartiene (si tratta di un giallo) il libro risulta avvincente e lascia spazio anche a riflessioni su temi importanti come il conflitto razziale e il salto dal periodo dell’infanzia all’adolescenza. Infine, mi è piaciuto molto il finale inaspettato che riserva. Nella parte finale del libro, non mi sono piaciute alcune descrizioni crude degli avvenimenti. Per questo libro sceglierei, come sottofondo alle situazioni di particolare tensione, il genere di musica utilizzato nei film di spionaggio, mentre per gli altri momenti del libro, nei quali vengono descritte situazioni di vita quotidiana, utilizzerei una musica rock n’roll, perché rispecchi l’atmosfera che si respirava negli anni ’50, periodo in cui è ambientato il romanzo. Consiglierei questo libro a persone che amano intrattenersi con racconti gialli e che non si lasciano troppo spaventare da vicende truci e misteriose. “Più a lungo vivi, più ti accorgi che la vita è tutta una gigantesca coincidenza”. “Detective in gonnella” poiché appartiene allo stesso genere letterario.
Claire
voto: Molto bello