Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) 1. Mi sono piaciuti i disegni accompagnati con una stregata malinconia alle poesie. Non solo la grafica è perfettamente abbinata, ma rispecchia la mostruosa fragilità dei protagonisti, lasciando la storia a metà tra una lieve compassione e enorme rigetto per un mondo che, spacciato per adulto e maturo, spera di scusare le sue brutalità. 2. Un piccolo aspetto del libro che non mi ha convinta è stato lo spazio a volte infinito lasciato tra parti della stessa poesia. In quelle pause ho potuto riflettere su cosa avevo letto, analizzandone tutti gli aspetti, ma spesso le interruzione facevano perdere di senso poesie di per sè già cosi corte. Un altro aspetto criticabile è la traduzione poco rispettosa e significativa eseguita dal traduttore della mia edizione 3. La colonna sonora che vedrei meglio sarebbe “Eppure sentire (Un senso di te )” di Elisa: la melodia malinconica e particolare e il testo si accordano molto bene con il libro. La canzone parla infatti di come la realtà può essere diversamente percepita a seconda della soggettività. 4. Consiglierei questo libro a caratteri astrusi ed introversi, con la speranza che un giorno si potranno aprire con qualcuno. Consiglierei questo libro a due adulti, genitori, che hanno troppo bisogno di rispecchiarsi nei figli per volergli bene 5. Mi riesce molto difficile prevedere il seguito delle storie ed in particolare di quella del bambino-ostrica quindi posso solo dire che tutti i personaggi, secondo il filone di pensiero dello scrittore, non avrebbero lunga vita, in una società che stermina il “diverso”. 6. Leggendo la poesia “Ancoretto” mi era venuto in mente il cartone animato che ho visto al cinema tratto da “La sposa cadavere”. La mia non è stata una grossa sorpresa, quando ho scoperto che l’autore era Burton, dato lo stesso stile di graziosa solitudine malinconica.
Mers
voto: Molto bello