Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Il libro appare molto convincente e la trama è solida e ben costruita e verosimile. Infatti, all'inizio delle indagini ci si potrebbe aspettare che queste ultime portino a scoperte fantastiche o comunque poco verificabili e realistiche e, invece, portano a scoperte realistiche che potrebbero realmente verificarsi. Anche lo stile dell'autore e l'atmosfera della storia molto dark sono sicuramnete elementi degni di nota. Infatti, quando il protagonista pensa che durante la notte ci sia qualcosa nella stanza o va nel bosco assieme a Richard al lettore sembra di imedesimarsi nel racconto creando un effetto di grande suspence e generando la voglia del lettore di non staccare più gli occhi dal libro. Non mi è piaciuto in particolar modo il fatto che le indagini assumano un ruolo secondario nel racconto. Infatti mi sarebbe piaciuto che esse fossero in primo piano cossicchè da rendere il libro una specie di giallo incentivando l'imedesimazione del lettore nelle indagini e creando la voglia di tentare di risolvere il caso partecipando pertanto attivamente a queste ultime. Invece da metà libro in poi esse assumono un ruolo secondario ponendo invece in primo piano la vita del protagonista e le riflessioni su di essa evidenziando la maturazione del protagonista durante gli anni e facendo così assumere al romanzo le caratteristiche tipiche del romanzo di formazione. Eiffel 65-Viaggia insieme a me Il libro è sicuramente consigliato a una persona alla quale non piacciono propriamente i gialli e le indagini, perchè non di questo tratta il libro in questione, ma a cui piace ragionare sulla vita e sul percorso di formazione che una persona compie con tutte le traversie e gli ostacoli che si incontrano durante questa lunga strada chiamata "vita". Non sempre Buster aveva ragione e certe volte dava risposte sibilline. Ma una delle sue frasi mi è rimasta impressa, e continua a sembrarmi vera: "Non sempre la vita dà soddisfazione e, al tirar delle somme,carne e polvere finiscono per rivelarsi la stessa cosa". Leggendo questo libro non ho potuto evitare di fare paragoni con alcuni film di Dario Argento fra cui "Quattro mosche di velluto grigio" e "L'uccello dalle piume di cristallo". Molte parti del libro ricordano infatti alcuni momenti del film. Specialmente quelle di suspence e tensione fra cui la visita nella casa abbandonata della vecchia Signora Stiwild che ricordano in tutto e per tutto le visite nelle case abbandonate dei due film sopraccitati con lo stesso carico di brivido e gelo emotivo presenti nelle opere del regista romano.
Corra968
voto: Bello