Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Ho trovato di grande interesse i temi trattati nel romanzo: innanzitutto l'uomo che, con la propria intelligenza e con le armi che cultura e scienza gli offrono, sfida le leggi della natura, intaccando l'equilibrio e l'ordine naturale voluto da Dio; una tematica piuttosto attuale che si riscontra nei dibattiti che ancora oggi sorgono su questioni di bioetica; così come si può ritrovare ai giorni nostri il tema del "diverso", della fobia che esso suscita negli altri che lo percepiscono come una minaccia alle stabili regole della normalità e del conformismo: è il caso del demone che, rifiutato, disprezzato, emarginato dalla società e da coloro nei quali aveva riposto la speranza di trovare affetto e comprensione, scatena contro il suo creatore la sua ira inarrestabile e il suo rancore verso la razza umana. Il romanzo, benchè affascinante dal punto di vista della trama e delle tematiche proposte, risulta talvolta faticoso da leggere, poichè il ritmo della narrazione è piuttosto lento e si perde in pause descrittive prolisse, in particolare quelle paesaggistiche, e riflessive che però, soprattutto nel caso del Dottor Frankenstein, sono spesso ripetitive, togliendo così spazio all'azione. Inoltre l'analisi psicologica dei personaggi che intende esprimere angoscia, tormenti, paure, a causa di un lessico lontano dal linguaggio attuale, in quanto appartenente all'800, spesso non arriva appieno al lettore, ma appare distaccata e poco naturale. Una musica che potrebbe risultare appropriata al romanzo, soprattutto alla parte in cui il narratore diventa il demone, è "Sonata al chiaro di luna" di Beethoven per la malinconia che esprime, simile ai sentimenti di angoscia che tormentano il mostro. E' un romanzo adatto a chi ricerca nella lettura non solo un'occasione di svago, ma anche e soprattutto un'opportunità per riflettere, e non si accontenta perciò di una lettura superficiale e sterile. Il finale del romanzo sembra già svelare come proseguirà la storia, non offrendo spunti per immaginare sviluppi alternativi: il demone raggiungerà dunque l'estremo nord e lì porrà termine ai suoi tormenti con la morte. La storia del demone può essere associata sotto alcuni aspetti a quella del gobbo di "Notre Dame de Paris" di V.Hugo, che ugualmente, a causa della sua bruttezza, veniva rifiutato dagli altri e costretto a vivere relegato nella cattedrale; anche la fine dei personaggi è simile poichè entrambi, per mettere fine alle loro esistenze tormentate, scelgono di uccidersi.
=Julietta=
voto: Molto bello