Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Mi sono piaciuti gli originali e inusuali caratteri dei due personaggi principali e i loro pensieri, che secondo me non sono poi tanto lontani da quelli di tutti altri ragazzi. Infatti la preoccupazione per il futuro e l'incertezza che i protagonisti dimostrano sono comuni a tutti, nonostante vengano dimostrati in modo diverso. Non mi è piaciuto lo stile con cui tutta la vicenda è stata narrata, infatti il protagonista non si sofferma mai a raccontare episodi ricchi di particolari, ma li accenna, secondo me, solo superficialmente. Metterei una musica che alterna momenti intensi a momenti delicati, a rappresentare la storia di Natalie e Owen, piena di alti e bassi. Penso sia un libro alla portata di tutti, ma in particolare lo consiglio a chi è disposto a riflettere sulle emozioni dei giovani durante l'adolescenza. La frase che più mi è piaciuta è quella del finale: Mi è venuto il mente il quadro di Van Gogh " La stanza", perchè credo che proprio la stanza di Natalie sia il luogo dove i due giovani riescano a comprendersi a pieno realmente.
Inoltre mi ha particolarmente colpito il mondo immaginario chiamato Thorn in cui, quando era più piccolo, il protagonista riusciva ad entrare e a vagare, liberandosi per un po' da quella che era la vita di tutti i giorni.
"Agitò la mano al di là del vetro sporco mentre il treno si muoveva. Non feci il numero dello scimmione. Stetti lì e feci il numero dell'umano, meglio che potei."
fede_95
voto: Così così