Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) "Senza coda" è, a mio parere, un libro bellissimo. Ho apprezzato molto lo stile utilizzato dall'autore per narrare la storia, l'ho trovato semplice e diretto, capace di darmi una chiara immagine dei fatti. Pagina dopo pagina mi sono appassionata sempre più alla vicenda di Pietro ed è cresciuta in me la voglia di conoscere la conclusione del libro. La storia trattata rispecchia molto il genere di narrazione che io prediligo poichè sensibilizza il lettore nei confronti di problemi importanti che coinvolgono moltissime famiglie apparentemente comuni. Non c'è una parte che preferisco in particolare ma nell'ambito dei personaggi mi è piaciuto molto Pietro, il suo modo di agire, la sua ricerca di una verità terribile, la sua passione per andare a caccia di lucertole e la grande amicizia che lo lega al giardiniere Nino, uomo dolce e gentile, e a Luigi, compagno fedele, con i quali sognava di andare al mare o al vulcano guidando la Bianca, la splendida auto del padre. L'altro personaggio che preferisco è la madre di Pietro, bella e dolce, delicata e gentile. L'autore è riuscito a trasmettermi un'immagine angelica di questa donna troppo buona, troppo succube di un uomo troppo cattivo. In ogni suo gesto ella fa trasparire il grande amore per il figlio, infonde in lui coraggio e lo consola sempre. Una donna e una madre magnifica. Il libro mi è piaciuto moltissimo ma forse avrei preferito che l'autore si fosse dilungato un po' di più nelle descrizioni sia dei luoghi che dei personaggi e soprattutto dei lavori del padre e di Carmine per far capire ancor meglio al lettore ciò che la mafia può arrivare a fare. Un altro difetto è l'essere troppo breve. Mi sarebbe piaciuto che la storia durasse di più. La canzone che metterei come colonna sonora a questo libro è "Everybody hurts" dei REM, sia per il ritmo dolce e malinconico che rispecchia la difficile situazione di Pietro e di sua madre nei momenti in cui piangono insieme, dopo essere stati picchiati o alla notizia della morte di Nino, sia per le parole che incoraggiano chi la ascolta a tenere duro perchè tutti soffrono a volte e dice che anche se si crede di non farcela più bisogna aspettare e non arrendersi mai. Consiglio "Senza coda" indistintamente ad adulti e a ragazzi perchè credo sia un libro molto bello, ricco di contenuti, capace di far riflettere su tematiche importanti e su problemi che caratterizzano molte famiglie soprattutto nel sud dell'Italia. E' scritto con uno stile molto scorrevole e semplice dunque leggerlo risulta piacevole, per niente noioso e, anzi, appassionante ed emozionante. ...La madre di Pietro decise di vendere la loro casa che, sebbene meravigliosa, rievocava in lei e nel suo bambino troppi brutti ricordi. Comprò una villa, non meno bella della precedente, in una cittadina di mare cosicchè Pietro potesse divertirsi ed essere felice. Passarono così gli anni, il bambino cresceva sereno con quella madre che tanto amava e che, nel frattempo si era innamorata di nuovo, di un uomo buono ora, che per Pietro fu come un parde e che, arrivato alla maggiore età gli donò le chiavi della Bianca. La Bianca di suo padre era sua, era stata troppo tempo chiusa in un garage ma la sua bellezza era rimasta immutata. Lucida e perfetta, elegante e veloce, il suo sogno era nelle sue mani. Leggendo "Senza coda" mi è venuto in mente il libro "Io non ho paura" di Niccolò Ammaniti poichè anche questo tratta della storia di un bambino che viene sfruttato dal padre al fine di raggiungere i suoi scopi sporchi nell'ambito della mafia e anche perchè questo bimbo, proprio come Pietro, cerca di ribellarsi con tutte le sue forze.
Quell'estate stessa decise di percorrere l'Italia insieme a Luigi, visitare Roma, che tanto l'aveva sempre attratto, e molte altre città dove visse molte altre avventure. Libero e felice.
babi
voto: Molto bello