Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) In complesso questo libro mi è piaciuto molto perché in più occasioni fa notare che ogni persona è quello che è non per destino o per l’identità dei suoi genitori, ma per le sue scelte, i suoi sogni, il suo comportamento, la sua morale: ogni persona è unica e assomiglia solo a se stessa; ognuno può scegliere chi essere e chi diventare. Questo libro mi è piaciuto anche perché per alcuni fatti offre il punto di vista di più personaggi, e spesso i loro pareri sono diversi fra loro: questo secondo me aiuta meglio a capire la storia, perché sapere come i vari personaggi vedono e vivono quel momento dà una visione più globale del racconto. Questo libro è bello anche perché tratteggia il re ideale: un vero comandante sa conquistarsi la fiducia del suo popolo, e nei momenti difficili non abbandona la sua gente (come invece fa il Giudice Amministratore), ma fa in modo che tutti si impegnino, lui per primo, a risolvere il problema. L’inizio nel bel mezzo dell’azione è avvincente, ma non si capisce molto bene di cosa si stia parlando. Un’altra cosa che non mi è piaciuta molto è la descrizione dettagliata di alcuni personaggi: secondo me il lettore deve essere libero di immaginarsi ogni personaggio come più gli piace, e questa è una cosa in più che hanno i libri rispetto ai film. Non saprei che musica scegliere, perché questo libro alterna episodi di guerra ad episodi di dolcezza, momenti tristi, allegri, di riflessione, di rivelazione di verità scioccanti e di libero sfogo alla fantasia. Comunque, se dovessi scegliere, metterei una musica simile alla colonna sonora del film “Il signore degli anelli”, soprattutto durante gli episodi bellici. Tutti quelli che amano il genere fantasy non si possono perdere questo libro. Lo consiglio però a tutti, perché leggendo questo libro si possa capire che una persona non va giudicata per le azioni compiute dai suoi genitori o dalla sua gente. Trasportando questo concetto nel mondo di oggi, si può notare che molti italiani hanno verso gli immigrati arabi o nordafricani dei giudizi negativi, “perché rubano il lavoro, perché sono dei terroristi e delinquenti, rubano e ammazzano”. Bisogna capire bene che non tutte queste persone sono così, e d’altra parte ci sono italiani che sono anche peggio. Rankstrail e Aurora hanno dei bei bambini che sono fieri dei loro genitori perché hanno salvato le città di Varil e di Daligar, e il sogno del Capitano si realizza: gli Orchi diventano un popolo civilizzato e smettono di fare razzie e guerre, perché si insegna loro a coltivare i campi, ad allevare gli animali, ad organizzarsi in città, ma soprattutto si fa capire loro che ognuno è importante in quanto padrone del proprio destino, si insegna loro il valore della vita e si dà loro tutto l’amore che non hanno mai ricevuto, neanche dalla loro madre. Lo collegherei al film “Il signore degli anelli” perché, anche se la trama non è uguale, parla di popoli diversi (elfi, nani, umani, orchi,…) uniti in alleanze oppure in lotta fra loro.
*Kitty*
voto: Va nella biblioteca ideale