Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) inizialmente pensavo che il libro trattasse di geografia astronomica, argomento che mi interessa, invece è di fantascienza, ma mi è piaciuto ugualmente. Gli elementi che mi hanno maggiormente colpito sono le lunghe ed esaurienti descrizioni e il fatto che il libro sia ambientato all'interno di un'astronave ma che, col passare degli anni si sia persa questa conoscenza (infatti tutti i personaggi credono che la nave sia un mondo e che oltre ad essa non vi sia nulla). il personaggio che mi ha maggiormente colpito è Joe-Jim, un mutante a due teste che si dimostrerà decisivo nel libro, poichè rivelerà al protagonista Hugh Hoyland la vera natura della nave. Secondo il mio parere è buona anche la suspance che si crea in vari momenti del libro, ad esempio alla fine, prima dell'atterraggio della navetta sul pianeta, oppure nel momento del primo e teso incontro tra Hugh Hoyland e Joe -Jim. Le cose che non mi sono piaciute sono varie. Innanzi tutto l'inizio del libro, abbastanza confuso e poco chiaro (per cominciare a comprendere la vicenda mi è occorso un po' di tempo). Oltre all'inizio, anche il finale, a parer mio è troppo scontato. L'autore con varie tesi cerca di convincere il lettore che è possibile che esista un pianeta del genere: ciò è anche avvenuto per la terra. Nel campo dello stile non mi è piaciuta molto la fitta presenza di discorsi diretti e la narrazione in certi punti è un po' lenta. penso che la musica più adatta sia quella del film "2001 odissea nello spazio" da inserire alla fine, nei momenti prima e durante l'atterraggio. il libro lo consiglierei a quelle persone che amano il genere della fantascienza, per la presenza nel libro di elementi futuristici, e dell'avventura, poichè sono vari i momenti di suspance e azione. successivamente all'atterraggio e ai primi contatti con il nuovo pianeta, gli uomini inizieranno una nuova vita, inizialmente tranquilla, ma che poi si farà sempre più pericolosa a causa di scontri con terribili mostri alieni. con il passare degli anni gli umani progrediranno sempre più fino a formare un piccolo villaggio dal quale cercheranno di espandersi verso nuove terre sconosciute leggendo il libro mi sono venute in mente immagini dello spazio infinito, in particolare nell'emozionante momento in cui Hugh Hoyland guarda per la prima volta il cielo stellato dalla cabina del comandante. per il resto non saprei collegarlo ad altre cose perchè il libro è abbastanza particolare nel suo genere.
un'altra particolarità del libro che non mi ha convinto è che, in questa ambientazione futuristica , manchino vari elementi tecnologici tipici del genere e della fantascenza: tutti sulla nave utilizzano per combattere coltelli e fionde a causa della perdita di tutte le conoscenze. proprio questa mescolanza tra elementi del futuro e del passato mi è piaciuta poco.
pelide pasca
voto: Discreto