Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Premettendo che ho sempre ammirato Ursula K. Le Guin per l'originalità dei suoi romanzi, “La falce dei cieli” è, di sicuro, un libro che mi ha colpito molto sotto diversi punti di vista. Del libro mi è piaciuto tutto. “Imagine” di “John Lennon” potrebbe essere una canzone che indichi i buoni propositi iniziali del dottor Haber, come la pace sulla Terra e la fratellanza. Lo consiglio a coloro che amano il fantasy, ma non quello tradizionale, bensì un fantasy non fatto solo e sempre dalle stesse storie solo che trasportate in un'altra dimensione; un fantasy che si mischia a psicologia e studio dell'umanità. Dopo l'ultima pagina, secondo me, con la distruzione dell'Aumentatore, il mondo si stabilizzerà in quella realtà,e non subirà più cambiamenti. George e l'avvocatessa inizieranno una nuova relazione, precisamente la seconda, perchè una era già avvenuta in un'altra vita. Gli Alieni continueranno ad abitare la Terra e a convivere pacificamente con i suoi abitanti. Non spariranno, però, le guerre e i conflitti sociali, come avrebbe voluto Haber, perchè un mondo di pace non può esistere in nessuna dimensione. .
Mi ha colpito molto la preparazione scientifica della scrittrice sul mondo dei sogni. Credo, infatti, che il linguaggio specifico usato in molte situazioni abbia dato al romanzo un'impronta più vera e che abbia contribuito al coinvolgimento del lettore nella storia.
Per me, infatti, è stato essenziale sentirmi legata in qualche modo a quello che il protagonista ha vissuto in questa storia per poter effettivamente capire cosa ha provato. Una grande abilità della scrittrice, secondo me, è stata quella di riuscire a tenere unita la realtà alla fantasia in un modo così magistrale da formare un puzzle perfetto di alieni, psicologia, mondo dei sogni, coscienza umana, grandi problemi dell'universo e differenti personalità.
Mi è piaciuta molto la costruzione dei personaggi della storia. George è una persona molto forte, ma anche consapevole dei problemi che il suo dono comporta. Haber, al contrario, mi ha dato l'idea di uno “scienziato pazzo” accecato dal potere. Un uomo che non riusciva a sopportare il peso dell'irrealtà, e la fine che ha fatto conferma all'ipotesi iniziale.
Lo scontro dei caratteri di George e del dottor Haber, inoltre, mi è sembrato una lotta tra il razionale e l'irrazionale presente nel mondo e nelle menti delle persone. Vincerà poi l'irrazionale che allo stesso tempo è, però, la scelta più razionale. La proposta del dottore di voler copiare i tracciati EEG del cervello di George, infatti, indicano un voler essere più forti è più potenti della natura e di Dio stesso. Il voler manipolare il mondo, anche se per nobili scopi, non è, infatti, possibile e il tentativo di Haber si concluderà in un terribile disastro. Mentre George, sentendosi semplicemente parte del mondo, vuole smettere di fare sogni “efficaci” che cambiano l'intera realtà delle cose.
Mi ha colpito molto, inoltre, il fatto che la situazione inizi a stabilizzarsi per George solo dopo il pacifico atterraggio sulla Terra degli Alieni. Questo, secondo me, indica il fatto che l'irrealtà sia compensata dall'irrealtà stessa. Haber, infatti, cerca di “aiutare” Orr con metodi scientifici che risulteranno per molto tempo inutili e che spesso porreranno ad uno sviluppo negativo della storia. Gli Alieni, invece, provenendo da una realtà diversa, sanno quello che risiede nella mente e nei Sogni di George e riescono ad aiutare il protagonista a liberarsi del suo dono-maledizione , e così a salvare il mondo dalla distruzione.
Infine, mi sono piaciute molto le descrizioni, precise, accurate e realiste, dei vari tempi-sogno, degli ambienti e delle persone.
Per indicare i cambiamenti del signor Orr userrei “Feeling Stronger Everyday” dei “Chicago”.
Nel momento in cui George si rende conto di cosa ha bisogno per fermare i suoi sogni metterei, ovviamente, “With a Lille Hepl from My Friends” dei Beatles, canzone già citata nel libro.
Inoltre lo consiglio a tutti gli amanti di questa scrittrice che non hanno ancora avuto l'occasione di scoprire questo capolavoro.
La Cappellaia Matta
voto: Va nella biblioteca ideale