Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Ciò che più mi è piaciuto di in questo libro è lo stile della Le Guin, fluido e accattivante. Non c\'è nulla che cambierei: è un libro da biblioteca ideale. Il genere di musica perfetto per un libro come questo, con fughe, combattimenti e conflitti interni costanti del protagonista è la musica classica russa. A chi ama il fantasy e a chi non ama leggere, perchè molto facilmente appassiona il lettore. Questa frase è presa dal passaggio in cui il protagonista torna dal suo maestro, Ogion, e gli parla dell\'ombra che lo insegue; il maestro gli dice che se non vuole essere più preda deve divenire cacciatore e quindi affrontare le sue paure. Harry Potter per la scuola di maghi e \"L\'ultimo Elfo\" per le ambientazioni fantastiche simili.
Fluido perchè i periodi sono scorrevoli e non fanno sentire il peso di intere pagine di lettura e le azioni si susseguono abbastanza rapidamente, senza troppe pause. Accattivante per il modo in cui, leggendo questo libro, si ha l\'idea di aver reperito un manoscritto appartenente al mondo di cui il libro narra e dedicato apputo ai suoi abitanti. Sono, infatti, presenti molti termini tipici di questi luoghi e nomi di città che confondono il lettore lasciandolo con una insaziabile sete di risposte.
I personaggi sono invece individui molto umani con sentimenti comprensibili e facilmente riscontrabili anche nel mondo reale.
\"Nell\'alba fredda, quando Ogion si svegliò, Ged non c\'era più. Aveva lasciato soltanto, alla maniera dei maghi, un messaggio scritto in rune argentee sulla pietra del focolare, che svanirono appena Ogion le lesse: Maestro, vado a caccia.\"
MattBaS
voto: Va nella biblioteca ideale