Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) l’autore Robert Cormier in questo libro vuole parlare del bullismo attraverso la metafora della vendita di cioccolato. E quale potava essere l’ambientazione migliore se non il Trinity, uno dei migliori college di Londra? Non mi è piaciuta la parte finale non perché fosse brutta o troppo fantasiosa, ma perché vera e fa capire qual è la vera natura dell’uomo: la violenza e la voglia di potere e di godere di una importante reputazione. Questo libro è come un racconto di fantascienza: prima leggi e ridi pensando che sia una scemenza, ma poi con orrore scopri che può succedere davvero. “How to save a live”, perché rispecchia la tristezza del libro e perchè il fatto che se la prendano solo perché non vuole vendere i cioccolatini sembra una guerra che può salvare gli studenti della scuola dall’oppressione che li tiene prigionieri. Essendo questo un concorso per ragazzi ai primi anni del Liceo, è logico pensare che sia per ragazzi, anche se questo libro sembra più da 4° e 5°, perché rispecchia una realtà troppo dura per noi da capire. Secondo me la scuola tornerà ad essere quella di prima e l’anno successivo faranno un’altra vendita di cioccolatini, come se nell’anno precedente non fosse successo niente. Questo libro mi ricorda “Smalville” perché il ragazzo avere dei poteri soprannaturali(non voler vendere i cioccolatini) che possono salvare il mondo, in questo caso il Trinity, e deve combattere duramente contro il malvagio Archie; e, come superman, rimane solo perché nessuno lo capisce.
Infatti rende la storia più reale perché la gente pensa che possa succedere veramente; infatti nei college ci sono sempre state le confraternite, come nei telefilm.
Stile inoltre lo stile fresco e giovanile rende il racconto più piacevole grazie al fatto che il lettore riesce a identificarsi nei due principali protagonisti: Archie e Jerry.
Scene una delle scene più belle e toccanti è quella in cui Jerry ricorda il periodo in cui gli è morta la mamma. Questa scena è molta intensa perché in mezzo ad un ambiente infantile, dove i ragazzi si divertono a fare i capi e a fare atti vandalici, si scopre un mondo di tristezza e malinconia che ti fa cambiare completamente stato d’animo così improvvisamente che ti strugge il cuore.
Un’altra scena che mi è piaciuta molto è quando, verso la metà del libro, Jerry si trova solo e senza nessuno, perché tutti sono presi dalla vendita di cioccolatini, solo perché hanno detto che è una moda. Questo libro fa capire come basti che una passi di moda e subito se ne passa ad un’altra, totalmente diversa da quella precedente, senza neanche chiedersi il perché lo si veramente. Questa parte del film mi piace perché mi fa dispiacere il fatto che Jerry si trovi solo e tutti se la prendono con lui, minacciandolo e picchiandolo. La forza di Jerry di lottare e di non mollare mette ancora più pena, perché quello che vuole Jerry è essere lasciato in pace e che la vendita finisca presto.
MA.RA
voto: Va nella biblioteca ideale