Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) L'estate del 1958, segna per Stanley un' importante tappa della sua vita, compie l'improvviso salto dall' infanzia all'adolescenza. Il ragazzo oltrepassa la cosidetta "sottile linea scusa". Questa segna la scoperta del male, del dolore e di quello che sia il sesso. Lui deve ambientarsi in questo "mondo" totalmente diverso, deve accettare quella che è la vera realtà, perdendo per sempre "l'innocenza", che, in un certo senso lo aveva protetto fino al momento. Questo libro tratta temi importantissimi e molto attuali come il razzismo e l'accettazione della diversità. Ammiro il modo di scrivere dell'autore, ti costringe a rimanere inchiodato sopra il libro, alternando momenti di souspance, dettagliate descrizioni e colpi di scena. L'unica cosa che non mi è piaciuta di questo libro è stato il finale, a mio a parere troppo frettoloso e poco curato. Non saprei! Lo consiglio a tutti i ragazzi della mia età in quanto ci si immedesima moltissimo nel protagonista. "Non sempre la vita da soddisfazione e, al tirar delle somme, carne e polvere finiscono per rivelarsi la stessa cosa" I tema ricorrente della segregazione razziale mi ha ricordato il libro: "La capanna dello Zio Tom"
ruggi
voto: Bello