Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) “Il migliore” è uno dei pochi romanzi che tratti il tema dello sport, e Bernard Malamud lo fa nel migliore dei modi. Fin dalle prime battute il lettore viene inconsapevolmente immerso in uno scenario, seppur inusuale per un romanzo, del tutto affascinante: il mondo baseball. Malamud, seppur riesca a far calare il lettore in uno scenario piacevole, rende spesso, il susseguirsi delle vicende, piuttosto noioso; poiché vengano narrati degli avvenimenti superflui, del tutto tralasciabili. La colonna sonora perfetta per questo romanzo sarebbe “We are the champions” dei Queen. Consiglio “Il migliore” a tutti gli amanti dello sport, in particolare a tutti coloro che riconoscono in questo un vero e proprio stile di vita piuttosto che un normale passatempo. Roy, ormai rinfrancato, smette di giocare. Tuttavia rimarrà nel mondo del baseball allenando una squadra di bambini, per motivi tutt’altro che economici; coltivando, fino all’ultimo dei suoi giorni, la sua unica, vera, grande passione. Il film omonimo con Robert Redford, ispirato proprio dal romanzo pubblicato da Malamud nel 1952.
Per opera dell’indiscutibile abilità dell’autore, da subito, mi sono immedesimato nel protagonista, un giovane ragazzo promettente di nome Roy, grazie al quale ho vissuto, per poco meno di trecento pagine, una fantastica avventura.
Personalmente la storia mi ha decisamente coinvolto, tuttavia credo che il mio giudizio, complessivamente buono, sia dovuto alla mia grande passione, come del resto quella del protagonista, per lo sport.
El Gordo
voto: Bello