Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Mi è piaciuto particolarmente il modo in cui lo scrittore ha saputo gestire e sviluppare la trama,unendo nello stesso tempo il mistero,con i temi d'attualità di quegli anni. I personaggi sono descritti caratterialmente in modo molto profondo e sentito,facendo intuire che l'autore ha dovuto immedesimarsi a fondo in ognuno di loro. Il finale è a sorpresa,con un risvolto che mai,il lettore nel corso della storia,si sarebbe potuto immaginare. Nel complesso il libro è appassionante,e incoraggia ad arrivare sino all'ultima pagina,in un batter d'occhio. Non ho apprezzato molto le forti descrizioni che l'autore usa per raccontare la segregazione delle persone di colore e,soprattutto,il modo in cui i bambini di allora venivano puniti. Come colonna sonora metterei una musica jazz,o blues,come quelle che iniziarono a spopolare proprio in quel periodo. Questo libro lo consiglio,innanzitutto,alle persone che amano essere un pò investigatori,che si divertono ad immaginare il finale,per poter scoprire chi è l'assassino. Inoltre è adatto anche a coloro che,in una maniera rilassata e abbastanza piacevole,desiderano sapere,da un punto di vista narrativo,come andava la vita negli anni '50 in America,ai tempi della segregazione,dove nessuno era al sicuro. \"Non sempre la vita dà soddisfazione e, a tirar le somme, carne e polverefiniscono er rivelarsi la stessa cosa..\" A questo libro ne collegherei un altro:"Corri,ragazzo corri." I due temi sviluppati si assomigliano particolarmente,perchè anche nel secondo la segregazione razziale è molto sentita dall'autore.
Easy
voto: Bello