Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Devo dire che questo libro mi è piaciuto tutto anche perché è ironico e pungente. Il romanzo mi è piaciuto tutto tranne il finale che lascia un po’ a desiderare. Le ultime pagine, infatti, non spiegano tutto ciò che il lettore vorrebbe sapere e, a mio parere, la narrazione viene interrotta in modo brusco. Secondo me l’autore doveva scrivere un finale più chiaro e portare un po’ più avanti il racconto. La colonna sonora più adatta a questo libro è quella del film tratto dal romanzo. Questo libro lo consiglio a tutti; soprattutto alle persone che hanno voglia di fare quattro risate leggendo un libro, a quelle che non credono che ci siano altre forme di vita oltre la nostra e a quelle che non si stancano mai dei libri di fantascienza. Arthur, Ford e Tricia McMillan, la ragazza che Arthur aveva conosciuto prima che la Terra fosse distrutta e che si era salvata perché aveva seguito Zaphod, continuano a viaggiare per la galassia. Nei loro viaggi soccorreranno molti altri autostoppisti, come lo sono stati loro, scopriranno nuovi pianeti e nuove creature e inseriranno le loro conoscenze nella “Guida galattica per autostoppisti”. Zaphod, invece, rimane prigioniero del suo avversario politico che prende la carica di presidente della galassia al posto suo. I quattro si incontreranno nuovamente quando Arthur, Ford e Tricia riusciranno a liberare Zaphod dal suo rivale e insieme troveranno la domanda alla Risposta Fondamentale sulla Vita, l'Universo e Tutto Quanto cioè “42” data da Pensiero Profondo, computer creato appunto per trovare una risposta alla domanda. A questo romanzo ho collegato l’omonimo film, abbastanza fedele al libro, e tutta la colonna sonora; mi è venuto in mente anche il cartone animato di Futurama.
Sono obbligata ad aggiungere, però, che alcune parti mi sono piaciute più di altre come gli spezzoni dove “parla” la “Guida galattica per autostoppisti” perché descrive tutto ciò che deve fare un buon autostoppista galattico, la vita nei vari pianeti esistenti e gli abitanti in tutte le loro stranezze.
Il personaggio che mi ha colpito di più è Marvin, l’androide con CPV (Caratteristiche da Persona Vera) progettato dalla società Cibernetica Sirio. Marvin si trova nella navicella spaziale su cui i protagonisti viaggiano nello spazio, è perennemente depresso e ha la capacità di irritare tutti perchè commentando ogni ordine datogli e per il suo modo di trascinare chiunque nel suo stato d’animo.
La trama, inoltre, è piena di sorprese così da far rimanere il lettore con il fiato sospeso per tutta la durata del libro.
_saretta_
voto: Va nella biblioteca ideale