Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Di questo libro ho apprezzato molto gli ultimi capitoli, pieni di sensazioni, colori ed emozioni. L’intero romanzo parla di un viaggio interiore del protagonista facendo assaporare al lettore i pensieri, i sentimenti e i desideri di un giovane ventenne, ingenuo e superbo, insicuro e arrogante ma anche fragile e disperso in un mondo che non lo sapisce e forse non lo vuole con sé. Inizialmente è un libro lento, che fa fatica ad andare avanti e monotono. Il protagonista di questa storia non mi piace per niente: giudica gli altri senza possibilità di ripensamento, è sempre pessimista e in sé vede poco di buono. E’ una persona codarda e vigliacca, un bugiardo, un bambino. Un bambino che non riesce più a scrivere, che si ritrova con pochi spiccioli che usa al supermercato per comprare delle arance, che abita in una topaia con dei vicini che lo sfruttano e che lo portano a infrangere delle regole morali, che si ritrova a dover mandare una lettera a sua madre per chiederle dei soldi. - Mad World (Gary Jules) Lo consiglio ad una persona malinconica e che ha una visione pessimistica della vita per poter capire che questa offre anche cose eccezionali e che non bisogna scoraggiarsi di fronte a delle difficoltà ma cercare di andare avanti. Spero che una persona così, leggendo questo libro, non faccia gli stessi errori commessi dal protagonista, spero che non si commiseri e che capisca quanto è importante ogni singolo giorno e ne apprenda appieno il significato. Io credo che dopo che Arturo riprende il suo cammino verso Los Angeles, Camilla decida di tornare sui suoi passi e trovi il libro che lui aveva gettato nella direzione che lei aveva preso tre giorni prima, sud-est, verso il deserto Mojave. E secondo me lo rintraccia e finalmente lo raggiunge. Subito ho pensato a Giacomo Leopardi il quale, come il protagonista, era depresso e non contento della sua vita. Poi mi sono immaginata ogni luogo descritto nel libro intriso di nebbia, di tristezza e di aria pesante.
Inoltre non ho apprezzato anzi mi ha infastidito la visione troppo pessimistica che aleggia su tutto il romanzo e che mi ha fatto intristire e mi ha portato col morale a terra. Un pessimismo quasi come quello del poeta Leopardi che il protagonista del libro vede in tutti gli uomini e dal quale non si scampa, un pessimismo eterno.
- Don’t be shy (Cat Stevens)
- Where do the children play (Cat Stevens)
- Enjoy the silence (Depeche Mode)
Sono canzoni tristi che mi fanno venire in mente un ambiente e un tempo come quello americano degli anni Quaranta, tempo e luogo in cui è ambientato il romanzo.
sir didimus
voto: Così così