Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Lo schema narrativo è sin troppo lineare e semplice; il ritmo è rallentato da una narrazione che procede per sequenze, priva di una struttura complessa. Anche se la struttura compositiva è semplice, i temi affrontati non sono banali. Offre diletto osservare il protagonista (che tace il suo nome e per questo lascia intendere la sovrapposizione con la figura dell’autore) nella ricerca della felicità che ha perso. Non mi è piaciuta, anche se è molto lineare ed essenziale, la struttura del libro poiché ogni capitolo è nettamente staccato dagli altri e la storia raccontata non viene più ripresa nei capitoli seguenti, così che molte parti risultano incomplete e prive di collegamento logico evidente con quelle che le precedono. Proporrei di scegliere una musica diversa per ogni capitolo, visto che il libro è strutturato in capitoli ognuno dei quali privo di collegamento con i precedenti. Consiglierei la lettura di questo libro a tutti coloro che scoprono d’essere degli attempati adolescenti, in piena crisi d’identità e di motivazioni, incapaci di dare un senso a ciò che vivono. Lo consiglierei inoltre a tutti quelli che non smettono di interrogare se stessi e la realtà che li circonda perché vogliono vivere al meglio la vita e riscoprirne la bellezza. Il protagonista potrebbe capire che la vita è bella ed originale ed imparare ad accettarla così com’è. Potrebbe ricominciare gli studi universitari e rivedere il padre e il fratello. Anche la ragazza che ha conosciuto non starebbe male al suo fianco come fidanzata o, perché no, come moglie. Credo che Naif quando sarà più impegnato nello studio, non avrà più tanto tempo per riflettere sulla sua esistenza…Solo allora imparerà ad affrontare la vita con lo spirito giusto e far in modo che i suoi figli in futuro non cadano in questa sua stessa crisi esistenziale Questo libro non mi ricorda nessuna immagine o film.
Quello che mi è piaciuto di più è stato l'insegnamento che il libro trasmette: la felicità e la serenità si possono ritrovare nei gesti più semplici e quotidiani. Ho apprezzato inoltre il fatto che la storia venga raccontata talvolta con l’ingenuità del disegno di un bambino.Infatti questo conferisce spontaneità alla narrazione.
lau26
voto: Discreto