Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Di questo libro mi è veramente piaciuta la figura del protagonista, Ben, che, pur sapendo di aver scarse probabilità di successo, affronta l’intera società prendendo parte al gioco “L’uomo in fuga”, spinto dalla disperazione nel vedere la figlioletta così piccola malata ai polmoni. Sinceramente, mi è difficile trovare qualcosa che non mi sia piaciuto in questo libro. La musica che metterei come colonna sonora di questo libro è “Pax deorum”, di Enya. Consiglierei questo libro agli amanti dei thriller, alle persone che prediligono i libri che tengono il fiato sospeso fino all’ultima riga. L’intera “rete” dei giochi,... cessa di esistere e, ascoltando i messaggi lanciati dal protagonista, la società si accorge del pericolo a cui va incontro. Un libro che mi è venuto in mente leggendo questo thriller di Stephen King è “L’enigma di Gaia” di G. Del Ponte.
Nonostante tutte le avversità, Ben non si arrende, pensando che la sua lotta non sarà mai vana, perché a casa c’è qualcuno che l’ aspetta e che fa il tifo per lui: la moglie e, anche se piccola, la bambina.
Lo stesso protagonista rappresenta la speranza di un mondo che si avvia all’autodistruzione, direzione nella quale sta andando anche il nostro mondo.
I suoi tentativi di avvisare la società del pericolo incombente, per mezzo delle registrazioni che deve mandare giornalmente alla sede dei giochi, sono resi vani dalle persone più potenti, cioè i più ricchi.
Molto significativa per me è stata anche la figura di Killian, il capo dei giochi, che, nonostante l’odio dimostrato dagli spettatori verso il protagonista, non esita ad aiutarlo dandogli dei consigli.
Consigli che si riveleranno veramente sinceri e significativi per Ben.
Pensandoci bene, però, non condivido l’idea della società descritta nel libro: una società che prova piacere nel veder morire le persone in televisione.
E quella gente sono i più poveri che, nella speranza di guadagnare e migliorare un poco la loro disperata situazione economica, rischiano la loro vita partecipando ai giochi offerti dalla TV.
È descritto un mondo che si avvia a diventare proprietà esclusiva dei più forti!
Non lo consiglierei, invece, a coloro che si impressionano facilmente, perché è un libro comunque molto forte e crudo.
Cerca allora di migliorarsi, considerando la vita non come qualcosa da consumare con noncuranza, ma come un bene prezioso e traendo dall’esperienza passata gli insegnamenti positivi.
Le due opere sono accomunate dalla trama poiché anche in quest’ultimo romanzo fantastico si racconta del pianeta Terra (Gaia) che, a causa dell’inquinamento e della noncuranza degli uomini, si avvia all’auto distruzione e ci dà spunto per riflettere sul futuro della nostra esistenza.
PaNe
voto: Va nella biblioteca ideale