Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Mi è piaciuto molto il modo in cui l’autore ha disegnato il gorilla, perché riesce a rendere evidente sia la somiglianza dell’animale con gli esseri umani sia la sua diversità da tutti gli altri animali della sua stessa specie. Poi, essendo io una ragazza a cui piace disegnare, trovo che i disegni siano fatti molto bene e che i volti (sia quelli delle persone che quelli dei gorilla) siano molto espressivi. Mi ha colpito molto anche il finale...: man mano che procede il viaggio, l’animale diventa sempre più piccolo fino a ritornare cucciolo per scappare poi nella giungla al loro arrivo in Africa. Trovo che questo finale immaginario riesca a suscitare felicità nel lettore, poiché questo era il destino che si era augurato per il povero gorilla: che potesse vivere in pace e libertà come, purtroppo, non aveva potuto fare nella sua vita. Non mi sono piaciute le scene di nudo perché le ho trovate fuori luogo: interrompono la narrazione e distraggono il lettore dal filo conduttore del racconto. Non mi è piaciuto nemmeno il personaggio della ragazza che accompagna il protagonista: non capisco che ruolo svolga nella storia e da dove arrivi; non viene nemmeno citato il suo nome. Come colonna sonora metterei “Beautiful day” degli U2. Lo consiglio a chi non si è mai chiesto cosa vuol dire essere veramente soli e venire considerati “diversi” dalle altre persone. Lo consiglio anche a coloro a cui piace leggere fumetti e a chi ha a cuore gli animali, perché aiuta a riflettere sulle condizioni in cui sono costrette a vivere le bestie negli zoo, prive della loro libertà e in molti casi sfruttate dall’uomo per ricavare denaro. Copito de Nieve, dopo essere stato riportato in Africa dal protagonista ed aver ripreso le sembianze di un cucciolo, vivrà la vita che gli era stata negata quand’era piccolo con la sua cattura e l’uccisione della madre e sperimenterà la felicità che non ha potuto provare. Almeno nei pensieri dell’autore il gorilla bianco potrà vivere la libertà che gli è stata negata. Mi è venuto in mente “Il miglio verde” perché, nonostante la diversità degli argomenti trattati, presenta alcune analogie tra il personaggio di John Coffey, carcerato condannato alla pena di morte per aver ucciso due bambine, ed il gorilla albino. Entrambi infatti sono stati privati ingiustamente della loro libertà e sono esseri diversi dagli altri: John Coffey è un nero in una società di bianchi; allo stesso modo Copito de Nieve è un gorilla bianco in mezzo a tanti gorilla neri.
-Ky@-
voto: Discreto