Cosa mi è piaciuto e perché (personaggi, situazioni, stile...) Questo libro mi è piaciuto perché, ad essere sincera, mi ha stupita! Una cosa che non mi è piaciuta di questo libro è il fatto che tra un capitolo e l’altro la scena cambia bruscamente e in modo poco chiaro, tanto è che occorre un po’ di tempo per capire di cosa si sta parlando. Come colonna sonora di questo libro proporrei: “Another brick in the wall” dei Pink Floyd. Questo libro lo consiglio a ragazzi della mia età; è un libro semplice per quanto riguarda il linguaggio, ma profondo ed estremamente duro per quanto riguarda i contenuti. …… Archie Costello, il boss dei Vigili, dopo aver assegnato, ancora una volta, un crudele incarico ad un qualche studente, estrae dalla Scatola Nera non più una biglia bianca, ma una biglia nera, ed è costretto a mettersi in gioco lui, personalmente, non più vilmente coperto dai suoi “scagnozzi”. Un’immagine che collegherei a questo libro, è quella di un cielo nero, cupo, ma dal quale spunta una sola stella, l’unica che ha avuto il coraggio di brillare e di farsi vedere in quel cielo così scuro.
In un primo momento, infatti, credevo di avere tra le mani un libro “banale”, o, per meglio dire, non adatto alla mia età: il titolo (“La guerra dei cioccolatini”), l’immagine riprodotta in copertina e la recensione sul retro del libro mi avevano suggerito questa idea. In realtà, leggendolo, si è rivelato un libro dal contenuto tutt’altro che banale.
Attraverso una vicenda verosimile, l’autore, Robert Cormier, esprime dei concetti molto profondi, importanti e talvolta anche complessi; inoltre le pagine di questo libro sono coinvolgenti, cariche di forti emozioni, anche se a volte trasmesse con immagini cruente.
Innanzitutto la trama del romanzo si sviluppa all’interno di una scuola, ma non una scuola intesa come luogo pieno di avventure, di giochi, di momenti indimenticabili, di gioie e di sofferenze. “Trinity”, il collegio nel quale si svolgono le vicende dei protagonisti, è una scuola diversa da tutte le altre. “Trinity” è una scuola cattolica vecchio stile, dove dei Fratelli religiosi rivestono il ruolo di insegnanti, e soprattutto dove gli adulti non rappresentano l’unica forma di autorità: forse il Potere che veramente regna nella scuola e che conta davvero è quello dei “Vigili”. Si tratta di una società segreta composta da alcuni studenti della scuola, i “boss” della scuola, ai quali non ci si può , o meglio, non ci si deve ribellare.
La scuola ha deciso di intraprendere un’impresa di gigantesche dimensioni, e cioè vendere migliaia di scatole di cioccolatini per finanziare la scuola stessa, ma Jerry Renault non ci sta e si oppone. E sarà proprio lui a pagare pesantemente il suo coraggio. Jerry si trova infatti solo a combattere contro i Fratelli e i Vigili, contro un sistema che non propone, ma anzi impone, contro regole istituite non per salvaguardare tutti, non per aiutare gli onesti, ma solo i più furbi, i più corrotti, i più forti, e soprattutto coloro che si sottomettono al Potere. E mentre il Potere passa dalle mani dei Fratelli a quello dei Vigili, o viceversa, a seconda delle circostanze, spesso Fratelli e Vigili sono complici nel calpestare e spezzare la dignità delle persone che frequentano Trinity. I Vigili, i ribelli, sono come in attesa, in ansia di poter prendere il posto dei Fratelli, i dittatori, alla prima occasione.
Ed è proprio attraverso l’immagine di “questa lotta per il potere” che l’autore ci rivela un aspetto molto interessante della realtà. Le società segrete, infatti, fanno parte della storia dell’umanità, sono proprio così come le rappresenta Cormier in questo libro; di queste associazioni misteriose si sa poco, pur rivestendo un ruolo importante nella storia dei popoli.
Questo libro mi è piaciuto anche perché non lascia al lettore un minuto di pausa, lo costringe a rimanere costantemente con il fiato sospeso, esattamente fino all’ultima facciata, sperando incessantemente che il protagonista riesca a farsi valere, riesca ad emergere da questo mare di odio, di rivalità, di oppressione, di omertà e di falsità.
Il libro inoltre contiene immagini cruente, a volte di una violenza esagerata, quasi fine a sé stessa.
giuggi
voto: Bello