Antonio ha quattordici anni, vive a Palermo e ha una famiglia numerosa tra cui un fratello più grande, Pietro, detto Pedro. Per Antonio, Pedro è un esempio da imitare, è uno che sa farsi rispettare, “è un tipo che non scherza” e desidera imparare da lui tutto quello che c’è da sapere della vita. I due fratelli, insieme a un gruppo di altri ragazzi, hanno il controllo della piazza ma un giorno arriva un puparo che, in compagnia della figlia Angelica, allestisce la baracca delle marionette per il suo spettacolo. I ragazzi organizzano una spedizione per far capire al puparo chi è il vero padrone della piazza. In seguito all’aggressione il puparo, con le ossa delle mani rotte, e Angelica, con la paura addosso, si spostano sul lungomare. Però, da quella notte, qualcosa comincia lentamente a cambiare dentro l’anima di Antonio. E’ qualcosa di così sottile che neanche lui riesce a comprendere, sa solo che si ritrova spesso a guardare il cielo e a pensare al viso spaventato di Angelica. Ma la vita di Antonio verrà definitivamente sconvolta una notte, quando Pedro torna a casa e non è più lui. Non parla, non dorme, singhiozza abbracciato al cuscino, fissa il vuoto, e “tiene una cattiveria nelle mani che fa paura”.